Propaganda della solitudine

Meglio sole. Perché è importante bastare a se stesse

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  1. LordDrachen
     
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    CITAZIONE (ninonino1 @ 18/8/2009, 13:57)
    secondo me è proprio il contrario: la gente si convince di piacersi troppo caratterialmente senza guardare se si piace fisicamente, dandolo a torto per scontato; non lo è affatto invece, piacersi fisicamente non è così facile come sembra, ma se ci si piace da morire, allora tutto il resto viene di conseguenza, in considerazione del fatto che la caratterialità nel bene e nel male vale per tutti, ma solo alcuni si piacciono veramente a livello fisico. molti dei rapporti vigenti non hanno come prima caratteristica il piacersi fisicamente, checché se ne possa pensare, il guaio è proprio questo.

    a me è andata male con ragazze a cui piacevo fisicamente e caratterialmente e che mi piacevano sia fisicamente
    che caratterialmente.
    quindi............ :wacko:
     
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  2. Grifone_verace
     
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    Leggete questa discussione aperta da me..
    una interessante sentenza di Forum

    http://questionemaschile.forumfree.net/?t=41935197
     
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    Sono favorevole al messaggio generale: saper stare anche da soli.
    Ho letto un po' di pagine del libro: è una continua sviolinata alle donne sulla loro superiorità, sulla loro responsabilità maggiore che negli uomini, sul fatto che la cultura ha fatto sì che le donne debbano pensare a tutto, mentre gli uomini se la spassano, sul fatto che le bambine sono meno viziate dei bambini dalle loro madri e s'incolpa l'uomo di trovare il lavoro come la scusa per fare i suoi egoistici comodi. Tra le righe si legge un'invidia di base verso il menefreghismo dell'uomo.

    Non ho trovato, per quel poco che ho letto, passi che trattano l'argomento Sesso.
    Io, che fin da quando facevo le scuole elementari esaltavo la solitudine, credo che sia un valore, esattamente da quando è stato impresso nella mente di ognuno che chi è single "si diverte".
    Storie corte=divertimento
    Storie lunghe=responsabilità

    Non hanno capito, però, che la predisposizione gioca un ruolo troppo fondamentale. Alcune persone sono incapaci di stare sole e quando lo sono stanno malissimo. Altre soffrono, altre riescono ma starebbero meglio in compagnia, altre riescono bene ma necessitano di pause, altre come me non riescono a farne a meno.
    Siamo diversi, così come qualcuno di noi preferisce gli sport di squadra, altri preferiscono gli sport individuali, altri apprezzano entrambe le cose.
    E intanto siamo tutti psicologi senza sapere nulla della psicologia.
     
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  4. ninonino1
     
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    QUOTE (LordDrachen @ 18/8/2009, 14:41)
    QUOTE (ninonino1 @ 18/8/2009, 13:57)
    secondo me è proprio il contrario: la gente si convince di piacersi troppo caratterialmente senza guardare se si piace fisicamente, dandolo a torto per scontato; non lo è affatto invece, piacersi fisicamente non è così facile come sembra, ma se ci si piace da morire, allora tutto il resto viene di conseguenza, in considerazione del fatto che la caratterialità nel bene e nel male vale per tutti, ma solo alcuni si piacciono veramente a livello fisico. molti dei rapporti vigenti non hanno come prima caratteristica il piacersi fisicamente, checché se ne possa pensare, il guaio è proprio questo.

    a me è andata male con ragazze a cui piacevo fisicamente e caratterialmente e che mi piacevano sia fisicamente
    che caratterialmente.
    quindi............ :wacko:

    infatti, ed è proprio questo che conferma quanto dico io. che tu piacessi fisicamente e/o caratterialmente per loro (a torto) era ininfluente alla buona riuscita del rapporto, tanto è vero che è andata male, in quanto non vedevano in te l'uomo da avere accanto. ma anche se avessi soddisfatto tale "requisito", sarebbe andata male lo stesso se non peggio, in quanto ripeto, per loro il piacersi molto fisicamente (da cui dovrebbe conseguire tutto il resto delle affinità) non era la prima cosa. la donna non crede che piacersi fisicamente sia necessario, ma appunto per questo, fallisce anche contro il suo intendimento positivo, in quanto se non le piaci abbastanza o ti rompi tu per le conseguenze o si rompe lei, se le piaci molto, non gliene frega un cavolo al di là della soddisfazione lì per lì. in altre parole, qualunque scelta effettui la donna, con tutto il soddisfacimento dei requisiti da lei posti, non la soddisfa a lungo andare, in quanto poi scopre che quel che riteneva imprescindibile, è addirittura superfluo. la donna non è d'accordo con se stessa!!!!
     
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  5. LordDrachen
     
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    è strano perchè quasi tutte le donne con cui ho parlato sostengono l'esatto opposto. cioè che il piacersi fisicamente e/o caratterialmente è imprescindibile.
    tu stai dicendo che a parole pensano A, ma con la testa pensano B, e quindi non si lasciano andare
    nell'applicare la tesi A finendo per far fallire tutto.
    non mi hai convinto molto.

    io sono più propenso a credere che il piacersi sia per la donna un requisito fondamentale per cominciare
    a mettersi nell'ordine di idea di valutare un uomo. ma quello è solo l'inizio, credo che la successiva
    soddisfazione dei requisiti razionali non sia sufficiente. credo che la donna voglia, almeno oggi,
    sentirsi coinvolta emotivamente, intensamente.
    questa secondo me è una cosa che stride molto col concetto di coppia a lungo termine.

     
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  6. ninonino1
     
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    a stridere molto col concetto di coppia a lungo termine non è il coinvolgimento emotivo, bensì come esso si forma e mantiene nella donna. il tutto parte naturalmente da ciò che non ti convince molto. il dichiarare di pensare prima di ogni cosa al piacersi, sempre ammesso che con "piacersi" la donna intenda la stessa cosa che intendiamo noi, il che è da vedersi, non coincide necessariamente con il pensarlo veramente, non perché la donna sia in malafede, ma perché la donna si esprime molto per retoricismi. questa tendenza apparentemente soltanto espressiva ha notevoli ripercussioni sul pensare e sul vivere, prova ne sia che noi e loro con "piacersi" non intendiamo la stessa cosa. in questo scenario confuso la donna annaspa nel cercare il cosiddetto coinvolgimento emotivo intenso, e lo cerca in tutti i modi e in tutti gli scampoli comportamentali casuali, occasionali o intenzionali dell'uomo. ammesso che ci si coinvolga cosi, il che è anche questo da vedere, se si sente coinvolta intensamente, viene assalita dalla paura di non si sa che cosa che lei chiama perdita dell'individualità, se si sente coinvolta pacatamente, cosa che dichiara di volere al fine di non perdere l'individualità (tipico caso al cospetto di un pretendente focoso), ravvisa il problema di non sentirsi coinvolta abbastanza. e così via. ripeto non è che la donna necessariamente menta, più che altro se mente lo fa principalmente a se stessa, in quanto, con questa confusione, non sa dove andare. nello spicciolo dell'interazione quotidiana, invece si destreggia abbastanza bene per un piatto di lenticchie di qua, un brodino di là, una cenetta da quell'altra parte, ma ripeto nello spicciolo. e lo spicciolo non è che un'infinitesima parte del lungo termine che dici tu.
     
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50 replies since 7/8/2009, 10:02   671 views
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