Posts written by Maurizio66

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    Dati precisi - e attendibili - in questo momento non ne ho. Ma per quel che ne so io - lavoro da ventinove anni e ho fatto anche un po' di sindacato - ogni CCNL prevede un minimo margine di manovra per la contrattazione a livello aziendale. Nel mio contratto si chiama EDR, acronimo di Elemento Distinto Retribuito, in altri viene definito Superminimo.
    Sostanzialmente sono soldi in più in aggiunta allo stipendio base che sono contrattati dai lavoratori con il datore di lavoro, generalmente a fronte di prestazioni lavorative o figure professionali particolari nell'ambito dell'azienda. Non vi è alcun vincolo sulla cifra erogabile e il datore di lavoro non è obbligato ad erogarla a tutti i dipendenti, solo a quelli con cui raggiunge un accordo, che può essere anche un singolo lavoratore.
    Per quella che è la mia esperienza, generalmente nelle grosse aziende non ci sono problemi di discriminazione economica, questi accordi vengono raggiunti con gruppi di lavoratori in base alla prestazione, indipendentemente dal sesso.
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    CITAZIONE
    tutto vero quello che dite. ma il punto grave e' : perche' molti uomini, giudici, politici, ecc, approvano questo aberrante stato di cose ?

    Perchè in generale si fa ancora una fatica immane ad accettare l'idea della violenza al femminile, l'idea che anche una donna possa usare violenza sui figli. Non dimentichiamoci che per secoli è stata la figura maschile a farsi carico dei concetti di "violenza" e di "aggressività", la figura femminile per lungo tempo è stata vista "pura". E una mentalità del genere non si cambia dall'oggi al domani.
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    http://www.corriere.it/cronache/09_settemb...44f02aabc.shtml


    CITAZIONE
    Tornano le vecchie calzamaglie, anche se ora si chiamano mantyhose
    Londra: vanno forte i collant da uomo
    Da Selfridges sono convinti: «Sono versatili. Gli uomini li compreranno perché sono una dichiarazione di stile»


    LONDRA - Ricordate la scena-cult del Diario di Bridget Jones, quando Hugh Grant ha un incontro ravvicinato con i mutandoni contenitivi di Renée Zellweger? Bene, fra non molto potrebbe succedere il contrario: ovvero, che sia la ragazza a trovare una «sorpresa» nella biancheria del fidanzato. Solo che in questo caso non parliamo delle antiestetiche pancere della nonna, bensì di pesanti collant da 120 denari (unità di misura dello spessore del tessuto, ndr). Sì, proprio quelle che di solito indossano i ballerini di danza classica.

    MANTYHOSE - Stando, infatti, agli ultimi dati di vendita, la richiesta di collant da parte della clientela maschile sarebbe notevolmente aumentata negli ultimi cinque anni, tanto che da Selfridges a Londra avrebbero deciso di commercializzare una linea di calze, destinata esclusivamente alle gambe non esattamente filiformi dei maschietti. Realizzate dal marchio di lingerie Unconditional in un unico modello da 120 denari, i collant da uomo (o meglio, mantyhose) saranno disponibili in tre colori (nero, beige e carbone), al prezzo di poco meno di 77 euro, e a dar retta a chi li ha già indossati, si porterebbero benissimo sotto i classici abiti maschili, perché terrebbero le gambe al caldo e garantirebbero, al tempo stesso, una linea invidiabile a fianchi e cosce. «Quest’inverno gli uomini più stilosi della City avranno un’arma segreta nascosta nei loro pantaloni», ha scherzato sul Daily Mail David Walker-Smith, direttore del reparto maschile di Selfridges. «Perché i mantyhose sono estremamente versatili. Ecco perché siamo convinti che gli uomini non li compreranno solo per proteggere le gambe nelle serate più fredde, ma anche perché rappresentano una vera e propria dichiarazione di stile».


    A VOLTE RITORNANO - Per la verità, storicamente i collant avevano sempre trovato posto negli armadi degli uomini, ma erano caduti in disgrazia negli ultimi 200 anni a causa della scomodità nell’averli addosso, mentre in epoca più recente sono stati per lo più prerogativa di quanti lavorano a temperature polari o degli sportivi (ciclisti e calciatori in primis). Ma, evidentemente, il trend sta cambiando e prova ne è il sito e-MANcipate!, appositamente creato dal designer ungherese (ma con base a Londra) Harisnya e pieno zeppo di consigli su come indossare i mantyhose (c’è pure la versione very cool con i pantaloni alla zuava) senza sentirsi ridicoli. «I collant dovrebbero essere considerati un indumento unisex», ha spiegato lo stilista al tabloid. «Possono essere indossati perché sono di moda, per motivi di salute o esigenze sportive. Il sito serve proprio a questo, ovvero far capire che i mantyhose possono diventare un accessorio irrinunciabile nel guardaroba maschile». Insomma, dopo le manbags, i meggings e il guyliner (ovvero, rispettivamente, le borsette, i leggings e l’eyeliner da uomo), ora tocca ai collant. Resta, però, un dubbio: quante donne si farebbero vedere in giro insieme a un uomo vestito come Robin Hood?

    Simona Marchetti
    24 settembre 2009

    Sono senza parole. :( :( :(
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    Questa è realtà... ma l'Iran è più consogliabile perchè le sentenze sono più veloci...

    In ogni caso devo svelarti un segreto: è dal 1998 che lavoro con solo donne.. e credimi sarebbe meglio lavorare con dei muratori socrreggioni ed ubriachi.
    La passione per le moto, ideali e la mia testardaggine mi hanno tenuto in saldo e non mi sono mai zerbinato con nessuna.
    Però ragazzi è dura... sarà una prova divina ma io sono sempre più convinto della realtà delle superiorità maschile.

    4 mesi fa sono andato in una libreria e la cassiera (super lampadata, truccata, che non cagava nessuno tranne quelli in giacca e cravatta) era vicino alla cassa che controllava dei libri.
    Io sono arrivato con la moto e mi sono ricordato che volevo un libro i fantascienza allorchè mi avvicino alla suddetta e con tono normale in suo nei paesi civili le chiedo "Mi scusi avete mica LA legione di Ferro?"
    E lei con i suoi modi scazzatissimi che ha sempre avuto si avvicina al suo cazzo di pc (che manco sa come si accende secondo me) e con una smorfia incomincia a cercare... (o fa finta?) Poi con la faccia di quella che ha la figa di platino (capirai anche le bestie l'hanno) mi dice "Eh, il libro non c'è.. sai purtroppo queste case editrici non le trattiamo noi trattiamo solo MOndandori, Feltrinelli, ecc. scusa ma anche tu"... e poi esce dalla cassa e mi lascia li... solo... e torna vicino agli scatoloni. Ovviamente senza nenache salutare.
    Io ero stanco e non ho riflettuto sull'accaduto. Tornato a casa mi sono rivisito in quella scena e trattato male da una commessa, con la 3°asilo, maleducata che in tre anni non salutava mai... e no... cazzo no...
    La sera dopo sono tronato nella libreria e ho attuato la mia vendetta:
    mi sono avvicinato alla cassa con sorriso e maglietta West Cost Chopper e l'ho chiamata... "Scusi vorrei vedere se c'è un altro libro per cortesia... è famoso, sicuramente una libreria così non può non averlo". La regina d'inghilterra si avvicina alla cassa con la sua aria da superiore "Dimmi" (premetto che manco la conosceva e si permetteva di dare del "tu")
    "Il Necronomicon" le dico io ben sapendo che è un libro fittizio mai esisitito... ma l'intelluttuale dietro al pc ovviamente non lo sa e cade nella trppola.
    Per farla breve : l'ho tenuta 40 minuti a crecare un libro che non esisteva. VEdnetta tremenda vendetta... era esasperata e in cuor mio pensavo "Hai visto? Dimmi che l'hai, dimmelo se ci riesci".
    L'ha capita: adesso mi saluta sempre ;)

    Rispetto cazzo... quel maledetto rispetto... :B):

    Semplicemente GENIALE!!!!!! :CLAPPING-: :CLAPPING-: :CLAPPING-:
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    La complessità, signori miei è sempre più bandita, è sempre più difficile da accettare, da comunicare, da vendere. Se io vado in cantiere con i tacchi a spillo attiro l´attenzione ..non perché vado contro il decreto sulla 494, ma perché ho pur sempre una bella caviglia…e mi sogno di poter essere presa sul serio nel dare indicazioni sull'impianto elettrico. Se dico queste cose ad un uomo, o affronto un discorso del genere il meno che mi replica, è già successo del resto, è "cavolo quanto sei acida"

    Questa mi era sfuggita...... Se la cerebrolesa si presenta in un cantiere con i tacchi a spillo, è ovvio che attira l'attenzione. Perchè è il modo migliore per fratturarsi una caviglia. E se abbina bella caviglia+bel fondoschiena in un cantiere - ambiente esclusivamente maschile, mica ci lavorano le donne, troppa fatica e troppi rischi, alla faccia della parità - la cerebrolesa lo fa per farsi guardare, poche balle. Ma ha l'ipocrisia e la disonestà intellettuale di lamentarsi delle reazioni che lei stessa provoca. A questa scappata di casa il concetto di senso di responsabilità proprio è sconosciuto. :---:
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    Allora io mi chiedo, cosa dovremmo fare noi mamme italiane con questi ragazzini maschi? perché il problema sono fondamentalmente loro; annegarli da piccoli? buttarli giù dalla rupe tarpea della selezione intellettuale? fargli sistemare la cameretta già a 8 anni così da capire che la parola "maschio" andrebbe sostituita con quella di "persona"? Delle donne italiane caro signore, mi preoccuperei di meno.

    Questa cerebrolesa, dopo aver decantato le sue qualità intellettuali, è riuscita, nell'ordine:

    1. Prendere la figura di una persona adulta - la mamma -
    2. Deresponsabilizzarla!!!!!!!!!!!!!!!! :blink:
    3. Prendere la figura legittimamente infantile - il bambino -
    4.Scaricargli addosso la responsabilità della figura adulta - l'educazione - :blink:
    5.Ribadire che "le donne italiane" non hanno nessuna responsabilità nell'educazione dei figli :blink:

    E poi si stupisce che di lei colpisce solo il fondoschiena? Cos'altro si dovrebbe apprezzare, il vuoto pneumatico della sua scatola cranica??????
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    Un articolo che fa della disinformazione pura e che incita all'irresponsabilità. Urla che "l'abc delle nostre libertà è in pericolo" ma si guarda bene dallo spiegare nel dettaglio cosa e perchè sarebbe in pericolo. Si scaglia contro il fenomeno delle "veline" e della mercificazione del corpo femminile "dimenticandosi" di dire che le donne hanno un cervello funzionante con cui scelgono, per interesse, di aderire a certi modelli. Si lamenta della scarsa presenza delle donne in politica "dimenticandosi" che sono le donne per prime a non votare le donne. E alla fine scarica ovviamente ogni responsabilità sui consueti capri espiatori, la scuola e gli uomini, tranne un timido accenno di autocritica relativamente alle candidature alla segreteria del PD. Stomachevole. :---: :---: :---:
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    Guarda che uomini che si sanno rendere indipendenti sono più numerosi di quanto crediate: altrimenti, gli studenti universitari che prendono case in affitto, dovrebbero pagarsi la domestica...

    Non lo metto in dubbio: infatti il punto non è quanti uomini sanno occuparsi della casa, ma quanto questi uomini siano apprezzati dalle donne...... :)
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    CITAZIONE (TullioConforti @ 15/9/2009, 17:24)
    CITAZIONE (Maurizio66 @ 15/9/2009, 17:02)
    Uhm....... Io in passato ho conosciuto molte donne che erano spaventate dall'idea di un uomo che sa occuparsi della casa......... :wacko:

    Non e´ che siano spaventate, sanno che un uomo cosi´ intimamente lo disprezzerebbero.

    Ma come marito legale pero´ e´ un altro discorso.

    Ma non dicevano sempre che sarebbe meglio se l'uomo le aiutasse per i lavori domestici? non dico sostituirsi , ma aiutarle?

    Secondo me per certe donne - non per tutte - è una questione di potere..... Si lamentano dell'uomo che non sa occuparsi della casa ma sotto sotto ne sono contente, perchè in questo modo loro diventano necessarie. In altri termini: l'uomo che sa occuparsi della casa è indipendente, e non ha bisogno di una donna che sia anche casalinga.
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    ma sono solo io a notare del gran fumo in questi articoli, un opinionismo senza una tesi di fondo, un quaquaraqua criptico? lasciamo stare se la tesi sia condivisibile o meno. io non riesco a dare un senso all'articolo. ci vedo tutto e il contrario di tutto. cioè sembra proprio un articolo più rivolto a creare una sensazione che a parlare di fatti o idee.

    No, non sei l'unico. Anche io articoli del genere li trovo fumosi, senza una tesi di fondo. Forse perchè i/le giornalisti/e che scrivono articoli così non vogliono/riescono/possono affrontare il problema di fondo che è, secondo me, che il vero potere non è quello di chi propone un certo modello di femminilità - il velinismo, in questo caso - ma è quello di chi ha la facoltà di accettarlo o meno, questo modello, ossia una certa categoria di donne. Loro hanno il potere di dire "no, grazie" a certi modelli proposti. Il vero problema non è il velinismo, il vero problema è che alle selezioni per le veline c'è pieno di ragazzine con mamme al seguito a sostenerle. Perchè?
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    Uhm....... Io in passato ho conosciuto molte donne che erano spaventate dall'idea di un uomo che sa occuparsi della casa......... :wacko:
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    Salve a tutti. Mi chiamo Maurizio, ho 43 anni, Genovese in perenne movimento fra Genova e Milano...... Sono arrivato a questo sito da un articolo di Barnard in cui veniva citato. E devo confessare che è stata una piacevolissima sorpresa, dopo anni di riflessioni solitarie sulla QM, trovare finalmente altri uomini che hanno il coraggio e la voglia di mettere seriamente in discussione il falso femminismo imperante - io lo definisco "opportunismo" - , che hanno il coraggio e la voglia di guardarsi dentro e farsi delle domande, di chiedersi cosa significhi essere maschi, di sottrarsi al linciaggio morale a cui siamo stati e siamo tutt'ora sottoposti.
    Sorpreso e contento di scoprire che non sono solo ad essere arrivato a certe conclusioni "politically scorrect".......
12 replies since 4/9/2009
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