Maschi e femmine a scuola

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  1. Joker
     
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    Mi spiace ma devo cantare fuori dal coro. Anzitutto tenere maschi e femmine
    divisi mi sembra una cosa un pò "becera" stile talebani. Secondo me si
    potrebbe iniziare cambiando lo stile dell'insegnamento ed assecondando la
    creatività maschile, mettere delle quote (50 e 50) nel corpo docenti, per ogni
    insegnante maschio un'insegnante femmina. E poi anche questa storia che
    le bambine maturano prima dei maschi non l'ho mai capita. Fin dall'elementari
    fino alle superiori (comprese) tutti i secchioni delle mie classi erano tutti maschi,
    frequentissima era la scena della compagna che arrivata all'interrogazione e si
    metteva a piangere (perfino al liceo). Una mia compagna addirittura ha pianto
    all'esame di maturità (bocciata ovviamente). Direi che maschi e femmine
    maturano diversamente. Ho letto articoli che spiegavano che i "maschietti"
    avevano difficoltà a parlare e le "femminucce" già parlavano come delle piccole
    professorine liceali... ma dove ???? io ricordo benissimo di quanto impacciate
    fossero le mie compagne (elementari-medie-licei) e di quanto spesse volte
    i miei compagni scadevano nell'arroganza tanto erano sicuri di sè. Ripeto,
    in ogni classe in cui sono stato tutti i "secchioni" erano tutti maschi,
    l'unica cosa per cui le femmine si distinguevano era che facevano sempre
    i compiti a casa (probabilmente senza neanche capirli...) però poi ai compiti
    in classe o alle interrogazioni i migliori erano sempre i maschi. Ma insomma,
    è la mia intera esperienza di vita che è un'eccezione oppure dobbiamo
    seriamente iniziare a pensare che qualcuno(a) ha interesse nel boicottare
    gli studenti maschi sin dalle elementari ?? (vedi insegnanti femministe...)


     
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  2. Marco P.
     
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    CITAZIONE (Joker @ 21/3/2004, 18:22)
    Mi spiace ma devo cantare fuori dal coro. Anzitutto tenere maschi e femmine
    divisi mi sembra una cosa un pò "becera" stile talebani. Secondo me si
    potrebbe iniziare cambiando lo stile dell'insegnamento ed assecondando la
    creatività maschile, mettere delle quote (50 e 50) nel corpo docenti, per ogni
    insegnante maschio un'insegnante femmina. E poi anche questa storia che
    le bambine maturano prima dei maschi non l'ho mai capita. Fin dall'elementari
    fino alle superiori (comprese) tutti i secchioni delle mie classi erano tutti maschi,
    frequentissima era la scena della compagna che arrivata all'interrogazione e si
    metteva a piangere (perfino al liceo). Una mia compagna addirittura ha pianto
    all'esame di maturità (bocciata ovviamente). Direi che maschi e femmine
    maturano diversamente. Ho letto articoli che spiegavano che i "maschietti"
    avevano difficoltà a parlare e le "femminucce" già parlavano come delle piccole
    professorine liceali... ma dove ???? io ricordo benissimo di quanto impacciate
    fossero le mie compagne (elementari-medie-licei) e di quanto spesse volte
    i miei compagni scadevano nell'arroganza tanto erano sicuri di sè. Ripeto,
    in ogni classe in cui sono stato tutti i "secchioni" erano tutti maschi,
    l'unica cosa per cui le femmine si distinguevano era che facevano sempre
    i compiti a casa (probabilmente senza neanche capirli...) però poi ai compiti
    in classe o alle interrogazioni i migliori erano sempre i maschi. Ma insomma,
    è la mia intera esperienza di vita che è un'eccezione oppure dobbiamo
    seriamente iniziare a pensare che qualcuno(a) ha interesse nel boicottare
    gli studenti maschi sin dalle elementari ?? (vedi insegnanti femministe...)

    Joker,naturalmente non possiamo pensarla tutti nello stesso modo,ci mancherebbe.
    Ma la mia esperienza,come quella di altri uomini che conosco,e' ben diversa.
    Per quanto mi riguarda ti posso dire che sia alle elementari,che alle medie e alle superiori,gli studenti piu' secchioni erano femmine,ed erano femmine anche quelle che - in media - ottenevano risultati migliori.
    I maschi,soprattutto alle superiori - ovvero quando certe differenze legate alla piu' lenta maturazione degli stessi (che non vuol dire di tutti,ma in genere) si annullano,erano piu' bravi in matematica (sottoscritto compreso) e nelle materie scientifiche.

    Del resto non e' un mistero che i geni della matematica o della fisica son molto spesso maschi..
    Certe ricerche non possono essere bollate come false soltanto perche' si e' avuta un'esperienza diversa:la regola non e' quella.
    Ma questo non significa che le femmine siano piu' intelligenti di noi;semplicemente hanno caratteristiche diverse che si sposano alla perfezione con "questo tipo di scuola e di insegnamento",e questo deve assolutamente cambiare.
    Per il resto pure io sono favorevolissimo a una maggior presenza di insegnanti uomini.
     
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  3. Joker
     
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    Marco condivido quello che hai scritto, solo ti dico che la mia esperienza
    è stata questa. Mi ricordo ancora tutto bene, anche perchè son stato
    compagno di banco di molti "secchioni" con cui andavo a scuola. La mia
    sarà un'eccezione, però è un'eccezione condivisa dalle centinaia di
    compagni di classe con cui lungo le elementari-medie-superiori ho condiviso
    la scuola. In ogni classe il secchione era sempre un maschio, e mi ricordo
    bene ancora nomi e cognomi. Per non parlare poi delle ragazze che
    piangevano all'interrogazione (me ne ricordo due perfettamente che in terza
    liceo -in due casi e giorni distinti- scoppiarono in lacrime perchè non sapevano
    niente) o di quella che ha pianto all'esame di maturità (bocciata ovviamente).

    La realtà che i media e molte ricerche pseudo-scientifiche vorrebbero far passare
    per regola assoluta è, almeno nel mio caso (che tu dici essere un'eccezione)
    smentita completamente. Anzi, non solo smentita, ma proprio capovolta.
    Se tu mi dici poi che la mia (e quella di altre centinaia di miei ex-compagni) è
    un'eccezione, posso anche prenderti in parola, perchè di parametri per fare un
    confronto ho solo la mia esperienza.

    A parte la matematica, che non mi è mai piaciuta, ci son stati anni durante il
    liceo in cui ero io il secchione della situazione in materie secondo cui dovrebbero
    essere "meglio" le femmine. Ad esempio per vari anni al liceo son stato il
    "migliore" con i voti più alti di tutta la classe in inglese e Artistica (disegno a
    mano libera), mentre proprio in quest'ultima materia le mie compagne
    arrancavano sempre per ultime. Comunque, se tu mi dici che il mio caso è
    un'eccezione, posso anche crederti, però una bella eccezione non credi ?

     
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  4. -Renato-
     
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    Per mia esperienza ho avuto nelle medie e alle elementari (alle superiori erevamo la stramaggioranza maschi) ragazze secchione.E' un fattore genetico,le ragazze maturano prima , riescono meglio.
    Io rimango per classi almeno alle superiori decisamente maschili in edifici separati econ corpodocente maschile, tranne eccezioni.
    Questo perchè i maschi non sentono il peso morale della superiorità femminile ,si distraggono meno e si applicano di più.
    Il coprpo docente femminile non è che non sia preparato, tuttaltro, ma avere un docente uomo riesce acomunicarti meglio le cose soprattutto nelle materie letterarie.

    Per rispondere atyrtiz che sosteneva che senza ragazze non si ha occasione di incotro con l'altro sesso, credo che nella propria classe sono più i motivi di ostilità che di incontro con l'altro sesso.Cmq sia potrebbe essere una cosa negativa la mancanza di ragazze ma ne vale la pena.
    CITAZIONE
    mettere delle quote (50 e 50) nel corpo docenti, per ogni
    insegnante maschio un'insegnante femmina



    Sono per corpi docenti quasi per lamaggioranza maschile.La eventuale minoritaria presenza femminile deve essere esclusivamente in base alla preparazione della docente.
     
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  5. Joker
     
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    CITAZIONE
    Per mia esperienza ho avuto nelle medie e alle elementari (alle superiori erevamo la stramaggioranza maschi) ragazze secchione.E' un fattore genetico,le ragazze maturano prima , riescono meglio.


    Renato, io non volevo fare della mia esperienza una "regola universale".
    Evidentemente dov'ero io le regazze avevo il "fattore genetico" malfunzionante,
    perchè tutti i secchioni erano sempre maschi (difatti lo stesso termine al
    femminile nemmeno veniva usato perchè non esisteva ;-)

    CITAZIONE
    Questo perchè i maschi non sentono il peso morale della superiorità femminile


    non l'ho capita, in che senso "superiorità morale femminile" ?
    presunta e sedicente ?

     
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  6. -Renato-
     
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    Joker certo hai detto la tua esperienza.Nel miocaso è successo così.Non tutte erano secchione ovviamente ma nella media riuscivano di più.


    Ho sbagliato a dire superiorità morale ,intendevo dire superiorità "scolastica".Ma questa superiorità è un peso morale perchè vedere una ragazza che riesce meglio ti svaluta un pò incosciamente.Alla lunga pesa e ti crea quasi una frustrazione.In una classe maschile anche se scolasticamente si è inferiori ,non c'è la frustrazione morale come col sesso femminile. Questo è ciò che penso io.
     
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  7. Joker
     
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    Renato, dobbiamo anche prendere in considerazione il fatto che le ragazze
    in media studiano qualcosa come 3 ore e mezza in pù dei maschi (l'avevo letto
    in degli articoli), e quindi non capisco come un maschio che non studia e passa
    il tempo a fare sport e divertirsi con gli amici possa sentire la frustrazione
    nei confronti di una ragazza che si barrica in casa nei migliori anni della sua
    vita (l'infanzia) a studiare palle di storia, geografia e letteratura. Per quello c'è
    tempo, ma l'età dell'infanzia poi nessuno te la restituirà più se l'hai "buttata"
    senza contegno nello studio. Pensa che avevo persino letto che ultimamente
    avrebbero voluto abolire i "compiti per casa", forse per avvicinare questo sistema
    scolastico rigido che favorisce le femmine ad un qualcosa di più elastico che
    tenga in considerazione della creatività e diversità dei maschi. Insomma, ci si
    auspicherebbe una via di mezzo, certo è he attualmente la scuola è su misura
    delle ragazze.


     
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  8. -Renato-
     
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    Si, le ragazze sono più portate ad applicarsi.Questo sistema favorsce il femminile.

    Cambiamolo, ma io dico a cominciare da scuole solo maschili.Statali e non statali.

    Edited by -Renato- - 21/3/2004, 23:58
     
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  9. silverback
     
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    CITAZIONE (Marco P. @ 21/3/2004, 02:56)
    CITAZIONE (tyrtix @ 20/3/2004, 15:01)
    Beh, visto che imperversa adesso la logica del: "più stai a scuola, meglio è", penso che non sia giusto che le scuole medie e superiori non consentano nessun tipo di interazione fra i due sessi. Io sono stato 6 anni in un'istituto superiore che per motivi di materie proposte non permetteva molti ingressi femminili: facevo l'ITI e le materie di specializzazione erano elettronica e meccanica. La conseguenza era che appena vedevamo girare una ragazza "discretina" in giro per la scuola, vi lascio immaginare che cosa succedeva...La società di adesso già non da la possibilità ai giovani di avere contatti fra di loro (basta vedere le battaglie contro il sabato sera e le discoteche, che hanno solo fatto uscire da lì il problema droga, espandendolo), e nei piccoli centri urbani, dove non ci sono molte possibilità di incontro, i ragazzi che possibilità avranno di trovarsi una ragazza o di divertirsi, o comunque di avere un qualsiasi tipo di confronto con l'altro sesso?
    Cmq, pare che, dopotutto, non fossi avanti a tutti, visto cosa vorrebbero fare gli americanio :-P

    E' indubbio che la separazione crea o creerebbe dei problemi di socializzazione fra i due sessi:su questo punto sono d'accordo con te.
    Ma e' pure vero che in presenza di appartenenti al sesso femminile i ragazzi ottengono risultati peggiori:qui sono d'accordo con silverback.
    E' un dato di fatto che le femmine ottengono risultati mediamente migliori dei maschi sia alle superiori che all'Universita',e il divario si allarga sempre piu'.
    Per esempio,mi risulta che nel nostro Paese la magistratura si va sempre piu' femminilizzando:l'ultimo concorso e' stato vinto al 70% da donne (in Francia la percentuale e' stata superiore all'80%).
    L'insegnamento (tranne che all'Universita') e' sempre piu' in mani femminili;ormai nelle scuole elementari italiane le insegnanti femmine sono il 95%,alle medie il 74% ed alle superiori quasi il 60%.
    Non solo:la scuola e' destinata a femminilizzarsi sempre piu',e questo comportera' ancora piu' problemi per le future generazioni maschili.
    Mi auguro di sbagliarmi ma ho il forte sospetto che (come del resto ha gia' fatto notare qualcun altro in questo forum) continuando di questo passo gli uomini saranno destinati a diventare realmente,in un futuro non molto lontano,il secondo sesso.

    Cmq,classi miste o no,in questa societa' a rimetterci sono e saranno sempre i maschi,sia per i diversi tempi di maturazione sia per il fatto di essere "obbligati" (dalla biologia e dalla cultura) a cercarsi una ragazza (perche' le femmine dietro ai maschi comuni non corrono di sicuro).

    A proposito di Università, riporto alcuni dati (N.b.:i dati si riferiscono all'anno accademico 2001-2002).

    In Italia, le femmine sono il 90% degli iscritti a corsi legati all'insegnamento, l'85,2% degli iscritti al gruppo linguistico, l'81,3% degli iscritti al gruppo psicologico e il 69,8% degli iscritti al gruppo letterario.
    Per contro, la prevalenza maschile nelle materie tecnico-scientifiche è netta: sono maschi l'82,8% degli iscritti a ingegneria e il 68,8% degli iscritti alle facoltà scientifiche.

    Per quanto riguarda gli/le insegnanti, le femmine sono il 14,6% dei professori ordinari, il 29,7% degli associati e il 42,1% dei ricercatori.
    Le facoltà con più docenti ordinari donna sono scienze motorie (39,3), lingue (38,2) e psicologia (35,4).

    Fonte: ISTAT, Annuario 2003.

    Edited by silverback - 13/1/2005, 18:07
     
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  10. tyrtix
     
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    Non è possibile liquidare il fatto che ogni essere umano evolve in maniera diversa, come non è possibile non sottolineare che per come è adesso impostata la scuola, ci sono bambini che iniziano a studiare avendo in media dai 6 mesi ai 9 mesi in meno di vita rispetto ad altri (mio fratello è uno di questi: è nato il 19 dicembre e perciò a scuola era sempre il più piccolo in classe, io al contrario sono nato il 7 gennaio e ero sempre uno dei più grandi.. sembra poco ma si possono creare squilibri enormi...)
    Ho frequentato una scuola a maggioranza enormemente maschile (credo che la presenza femminile fosse intorno al 10, 15%) e vi assicuro che non è un'ambiente molto produttivo solo perchè non ci sono ragazze,e guarda caso le ragazze che seguivano le materie di triennio da noi erano piuttosto scarsine, anche al di sotto della media della classe; penso invece che in un liceo linguistico possa essere il totale contrario, perciò, come si può creare uno standar per scuoile che hanno metodi di insegnamento, materie e perfino orari estremamente diversi? forse la cosa più semplice sarebbe "diversificar ulteriormente" introducendo un modello in cui non sono gli insegnanti a cambiare aula, ma gli alunni che lo fanno. Del reso, io per metà già lo facevo, spostandomi nelle ore di laboratorio, e se in certe classi se ne presentasse la necessità, evitare il mix maschi/femmine.
    Per quanto riguarda gli insegnanti: ho imparato esageratamente di più dagli insegnanti maschi che insegnavano materie di laboratorio e che erano anche professionisti al di fuori della scuola, di quanto non abbia imparato dal resto del corpo docenti, eppure in italia si continua a sostenere che gli insegnanti debbano fare un unico lavoro: insegnare. Accettereste consigli su un lavoro, da una persona che non ha esperienza alcuna in quel lavoro?
     
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  11. -Renato-
     
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    Tyrtix , io ho fatto l'itis eposso confermare che la voglia di studiare non è alta.Non è che senza le femmine tutti sono bravi ,purtroppo.Sono le conseguenze psicologiche nell'avere delle ragazze in una classe che pesano.Questo vale più in un liceo dove sono in maggior numero egeneralmente la qualità generale è superiore.

    CITAZIONE
    Per quanto riguarda gli insegnanti: ho imparato esageratamente di più dagli insegnanti maschi che insegnavano materie di laboratorio e che erano anche professionisti al di fuori della scuola, di quanto non abbia imparato dal resto del corpo docenti, eppure in italia si continua a sostenere che gli insegnanti debbano fare un unico lavoro: insegnare. Accettereste consigli su un lavoro, da una persona che non ha esperienza alcuna in quel lavoro?



    Questo è giusto.Ma per un insegnante di italiano o filosofia c'è solo l'insegnamento.Cmq amio avviso la capacità di insegnare c'è a priscindere dai lavori esterni.

     
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  12. madjakk
     
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    http://www.lastampa.it/_web/cmstp/tmplRubr...zione=&sezione=

    La laurea è una cosa per donne

    RICHARD NEWBURY
    I ragazzi a scuola non vanno bene come le ragazze. Si sa. Quello che non si sa è che questo andazzo continua anche all’università». Lo scrive Bahram Bekhradnia, direttore dell’Higher Education Policy Institute di Oxford, che ha appena pubblicato un rapporto basato sui test di rendimento. «Qualcuno», osserva, «pensa che sia un fatto irrilevante. A una recente conferenza sull’impatto del femminismo sull’istruzione superiore, un accademico ha detto che gli scarsi risultati dei ragazzi “sono visti come una minaccia alla mascolinità. Sono un panico morale”».

    Io», dice Bekhradnia, «non sono d’accordo. Non serve liquidare la preoccupazione come “panico morale”. Dobbiamo adeguarci alla nuova realtà. Se non lo faremo, ci saranno serie conseguenze per tutti coloro che sono coinvolti e per l’intera società».

    In Gran Bretagna le donne hanno quasi raggiunto, con il 49,2%, l’obiettivo fissato dal governo del 50% di istruzione superiore, mentre i ragazzi languiscono al 37%. E tutte le statistiche mostrano come questo sia un fenomeno mondiale, con Gran Bretagna, Italia e Stati Uniti grosso modo allo stesso livello, mentre in Scandinavia, nei Paesi Baltici e nell’Australasia la quota femminile è ancora più alta. E questo indipendentemente dalla classe sociale, dalla razza e dal numero chiuso.

    La spiegazione - a parte il diverso modello di sviluppo fisico tra i sessi (alla pubertà le ragazze sono due anni avanti ai maschi) - sta nel cambiamento dei criteri di valutazione nella scuola secondaria (test GCSE), dove la maggior parte degli insegnanti sono donne. Trent’anni fa sono stati introdotti metodi di insegnamento e di esame con l’intenzione esplicita di discriminare positivamente le ragazze. Così è stato, ma a spese di un’intera generazione di maschi svantaggiati ed espropriati, con pesanti conseguenze sociali e educative. Risultati modesti al liceo portano a minori possibilità di ottenere un posto all’università, dove peraltro le nuove modalità di valutazione - verifiche continue anziché un impietoso esame finale - hanno di nuovo favorito le donne sugli uomini - così com’era il proposito.

    Un esempio di quanto è successo è l’indagine internazionale PISA (Programme for International Pupil Assessment Exam) sui quindicenni: in Inghilterra i maschi erano più bravi delle compagne nelle materie scientifiche con un margine più alto che in ogni altro Paese, e facevano almeno bene come loro in matematica; eppure, quando gli stessi studenti facevano gli stessi test secondo il metodo GCSE, le ragazze li sorpassavano sui medesimi argomenti. Gli alti voti dei maschi nei PISA erano nei test di «spiegazione scientifica dei fenomeni», il modo più tradizionale di studiare ed essere valutati nelle materie scientifiche.
    Nuove recenti scoperte sulla fisiologia del cervello e sulla genetica aiutano a spiegare le ragioni di tutto questo e a trovare una soluzione. Il professor Simon Baron Cohen, capo del Dipartimento di Fisiopatologia dell’Università di Cambridge e direttore del Centro di ricerca sull’autismo, indagando sul perché la maggior parte dei suoi pazienti fossero maschi, ha appurato che l’autismo era una forma estrema del cervello «maschile». E ha fatto una scoperta rivoluzionaria: il cervello femminile è cablato in modo dominante per l’empatia, quello maschile per la comprensione e la costruzione di sistemi. Il cervello maschile si forma nell’utero a tre mesi, quando una immissione di testosterone elimina alcuni - o nel caso dell’autismo - tutti i sentimenti di empatia. Dunque i maschi saranno per lo più sistemici e le femmine empatiche. L’autismo ha un’intenzione genetica: ci ha dato Leonardo, Newton, Einstein, Bill Gates.

    Insegnare alla maggior parte dei ragazzi a identificarsi negli altri piuttosto che a sistematizzare è chiedere loro di usare una parte del cervello nella quale - per ragioni evolutive, biologiche e culturali - sono (grazie a Dio) insufficienti. Gli uomini hanno la fobia delle emozioni, ma adorano le macchine e i film di guerra. Insegnare alla maggior parte delle ragazze a leggere una mappa è un compito ingrato, ma non lo è chiedere loro di mappare la complessità dei rapporti in un romanzo di Jane Austen. Gli uomini vogliono essere rispettati dal sistema sociale intorno a loro; le donne vogliono essere ascoltate.
    Questo maschio sistematizzante nota ciò che anche le femministe hanno notato, e cioè che gli uomini lasciano alle donne un settore quando l’offerta è superiore alla domanda. Il numero di maggio della rivista americana Chronicle of Higher Education pronosticava che, dopo la bolla Internet e quella immobiliare, la prossima che scoppierà potrebbe essere l’istruzione superiore. Le grandi università di ricerca negli Stati Uniti e nel mondo sopravviveranno, ma l’analisi costi/benefici comincia a far sembrare una laurea cosa sorpassata in un mondo digitale dove l’informazione - e i corsi di laurea - sono in rete. Dopotutto Bill Gates si ritirò da Harvard.

    Gli uomini vogliono diffondere i loro geni e le donne vogliono qualcuno che protegga i loro figli. Il diario di Bridget Jones di Helen Fielding (che si rifà a Orgoglio e pregiudizio di Jane Austen) descrive una donna manager di 33 anni, occupata nel mondo dei media, dove già il 70% dei manager sono donne laureate. Statisticamente un uomo sposa una donna che ha la metà dei suoi anni più nove. Come farà Bridget a trovare un uomo di 48 anni che non sia gay, non sia già sposato o divorziato con figli e pesanti alimenti da pagare? In altre parole, dove troverà il Mr Darcy di Jane Austen, quel marito ideale più alto, più vecchio, più intelligente e più ricco di lei?
    Questa è la conseguenza non intenzionale dell’istruzione femminile e la forza di mercato che ri-equilibrerà i sistemi scolastici del mondo.
     
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  13. Mario961
     
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    Che la magistratura si stia "femminilizzando" non è un mistero per nessuno ; il guaio è che si stanno femminilizzando molti altri settori del lavoro pubblico , in settori strategici .

    Mario961
     
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  14. milanesestanco
     
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    io sono per la possibilità di scelta tra entrambe le scuole e tendenzialmente sarei favorevole per la scuola separata.

     
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  15. LesPaul
     
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    #entry111755043
     
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