Le donne sono più intelligenti, più forti, più....

« Older   Newer »
 
  Share  
.
  1. lelen
     
    .

    User deleted


    E quello che non dite voi è come mai le donne più degli uomini soffrano di depressione etc.
    Ah dimenticavo , è per via del Femminismo...
    A parte le giuste cose che dite, resto dell'idea che donne e uomini (giacchè l liberazione maschile e femminile vanno di pari passo!) siano ancora lontani dall'emancipazione. Forse un secolo basterà.
    Quanto da voi segnalato nelle pagine di questo forum cosî come nel sito di U3000 merita sicuramente un'analisi attenta.
    Ma mi permetto di dirvi che spesso si tratta solo di apparenza perchè in realtà la sostanza non cambia.
    Voglio dire che le donne restano comunque il bersaglio del sessismo: in modo più velato che ai tempi di mia nonna, ci mancherebbe, o in altri luoghi tuttora.
    Ma sempre sessismo è, anzi essendo occulto può essere ancora peggiore!
    Quello che dimostrate voi tramite frasi spesso profondamente denigranti nei confronti della donna, ne è purtroppo una triste conferma.
    Peccato che non sappiate parlare del malessere maschile senza mortificare le conquiste femminili, che per voi sono
    l'unico motivo dell'attuale disagio.
    Tesi che ve ne porta a sostenere un'altra altrettanto inverosimile ossia che le donne in passato stessero benone! E idem oggi laddove le culture, udite udite, non sono ancora state intaccate dalle aberrazioni dell'emancipazione!( Ho già fatto presente che se per emancipazione si intendono realtà come le donne in divisa sono la prima non dico a preferire il chador, ma quasi!)
    Ed è proprio questa vostra mancanza di orizzonti che vi impedisce di dialogare con l'esterno, compresa la sottoscritta che pure credo sta dimostrando molta disponibilità al confronto.
    Condivido alcune vostre rivendicazioni, ma non psso accettare le vostre ostinate barriere mentali.
    Perchè condannare in blocco la rivolta delle donne nei confronti di un sistema (e non già verso il genere maschile!) voluto da uomini prepotenti che si sono imposti anche su altri uomini, è semplicemnte anacronistico e insensato.
    Ribadico che le donne ( quelle consapevoli del significato di dignità femminile e dunque anche maschile!) non hanno inteso emanciparsi al fine di combattere l'uomo, anche se a volte è stato ed è inevitabile scontarsi con chi vorrebbe perpetuare un sistema ingiusto.
    Dunque lo scontro può avvenire anche con coloro tra gli uomini che amiamo: partner, fratelli, padri, figli e amici.
    Ripeto: nel femminismo che vuole abolire le disparità ( intese come ingiustizie) non è l'uomo ad esser preso di mira in quanto tale. Ma è bene sottolineare che a qwunto pare, effettivamente il messaggio è stato misificato dal sistema (composto soprattutto da uomini di potere!).
    Ostinarsi a non vedere tutto ciò è sintomo di orizzonti chiusi, oltre che di paura...
    La paura che una donna forte incute in un uomo insicuro della propria identità.
    Concludo dicendo che l'identità maschile ha bisogno sì di essere rinforzata e valorizzata; i padri mancano ed è difficle stabilire i motivi della loro crescente latitanza ( troppo facile imputare ciò solo alla donna, sebbene ognuno abbia le proprie responsabilità); le donne stanno
    assumendo atteggiamenti spesso deprecabili ( sia nelle cause di divorzio che nell'esercitare il loro potere seduttivo incoraggiato a più non posso dai media comunque, non scordiamocelo, in mano a menti maschili)...
    Sì, molte cose non quadrano signori miei, avete ragione.
    Ma non é certo tramite la negazione di
    un' evidente realtà, quella scomoda realtà che da trent'anni a questa parte è stata denunciata da uomini e donne di valore, che si arriverà ad una maggiore comprensione tra i sessi.
    Eancora una volta non è accusando, denigrando e scaricando tutto il marciume da un lato solo, quello delle donne, che l'ago della bilancia starà in equilibrio!
    Poco ma sicuro e questa è matematica.
    Fate sentire la vostra voce, urlate pure. Ma non chiedete rispetto se non sapete darne, non chiedete comprensione se non sapete darne, non chiedete di esser ascoltati se... basta, ho scritto troppo. Stavolta sono io che lo dico, perchè mi sembra di parlare al vento. Purtroppo non so fare di meglio.
     
    Top
    .
  2. Paolo S.
     
    .

    User deleted


    Ho letto quasi tutti i post che hai spedito lo scorso anno (cioe' nel periodo in cui io non ero ancora iscritto) e a quanto pare NON hai modificato di una VIRGOLA il tuo pensiero.
    Sei veramente un disco rotto.


    Notte.
     
    Top
    .
  3. lelen
     
    .

    User deleted


    Caro Paolo e cari tutti,
    il mex postato qui sopra dimostra in maniera lampante ciò che temevo:
    in questo forum si accettano sì (eccezionalmente) persone con altre idee, ma solo se sono disposte a cambiarle: ma che razza di ragionalmento è?
    Putroppo è proprio questo è il ragionamento corrente, non è solo tipico di questo forum ma di una società intollerante, malata alla radice e che
    riduce tutto ad una maledetta, stupidisissima, inutilissima oltre che dannosissima lotta di potere.
    Vabbé che facciamo parte anche noi del regno animale... però, basta con questa storia di volersi sempre prevaricare avicenda (anche con le parole): dobbiamo fare un passo avanti o no?!

    Chiariamo: non so voi, ma io non sono qui semplicemente per cambiare idea o per fare in modo che qualcuno di voi la cambi. Si parla e ci si ascolta (spero) per avere uno scambio.
    La comunicazione, quando avviene è un mistero. Le cose che mi dite mi interessano, sennò mi sarei già stufata da un pezzo!
    E non ho ambizioni missionarie, non ho dottrine o ideologie da propagare.
    Non vendo niente, posso solo proporrre quello che sono cercando di essere il più rispettosa e umile (non confondiamo l'arroganza con la determinazione!) possibile nell'accogliere anche ciò che ognuno di voi è.
    Non sempre ci riesco,ovvio; ma pretendere che una persona arrivi qui e dopo alcuni post (anche se fossero cinquemila poco importa) rinunci alle proprie idee, alla propria convinzione della vita costruita con fatica, attraverso anni di esplorazione e di esperienze anche dolorose, come già dicevo... bè ragazzi scusate tanto ma mi sembra quanto di più medicocre e infantile possa esserci.
    Un grande equivoco che vi porta a dirmi in continuazione che non devo ripetermi, che sono un disco rotto etc.
    Ma voi vi siete mai ascoltati?
    È ovvio che anche voi siete sempre... voi stessi, sulla vostra onda com'è giusto che sia! Che c'è di male, che c'è di strano?
    Ognuno vive secondo i propri parametri, i propri valori e ha la propria frequenza, che scoperta!
    Mica bisogna essere laureati in psicolologia per capire che chiunque ha il proprio mondo e da quello si affaccia... su altri mondi!(C'è chi non lo fa più e infatti impazzisce).
    E guai se non fosse così. L'importante per me è per l'appunto essere aperti all'ascolto, al confronto senza chiudersi a riccio e senza voler sempre convincere 'altro che solo noi siamo dalla parte della ragione.
    Perchè le verità totalizzanti le aborrisco e sono sintomo di paura.
    L'importante è pr l'appunto "affacciarsi", guardare il prossimo negli occhi, ascoltare con serenità quello che ha da dire, prenderlo sul serio senza denigrare le sue convinzioni ed esperienze personali.
    E laddove possibile fare proprie le cose che ci sembrano giuste, vere, intereressanti e valide. Le cose che fanno eco dentro di noi.
    Ma certo è difficile non irrigidirsi sulle proprie posizioni e questo succede spesso oggi, per mascherare le proprie debolezze e perchè nei discorsi ci si sente aggrediti anzichè accolti.
    Chiaramente per me qui ciò vale in modo particolare, dato che sono in netta minoranza ed è facile cadere in certi meccanismi di attacco-difesa; anche se me ne rendo conto e vorrei evitarli non è semplice!
    Anch'io come voi ho i miei punti vulnerabili, ma sarebbe bello portare la discussione ad un altro livello dove insulti, derisioni e diffidenza stessero fuori.
    Ad ogni modo rispetto a prima ( del ban) trovo che vada già molto meglio.

    Ora non è vero, come vi ho fatto presente più di una volta ( sarò un disco rotto...ma voi non ci sentite proprio!) che io da quando scrivo qui non ho imparato niente e spero che la cosa sia reciproca, sennò è davvero un dialogo tra sordi e staremo solo perdendo tempo prezioso.
    Anzi, RIPETO, sono forse una delle poche femministe che parla in modo positivo del Movimento maschile e sto facendo circolare la voce.
    Vi dirò di più, già negli anni settanta asserivo l'importanza di un Movimento diciamo parallelo al femminismo, ma formato da uomini consapevoli (stavo anche per prendere contatto con un gruppo di Zurigo che praticava l'autocoscienza maschile).
    Perchè sono sempre stata cosciente del fatto che non solo le donne ma anche gli uomini devono liberarsi dalle catene di un sistema ingiusto che vorebbe ridurci a cittadini robottizzati e buoni solo per produrre-consumare-produrre... Robot a pagamento, ieri nelle miniere oggi negli uffici. E secondo voi un sistema così ha interesse a sostenere l'armonia tra i sessi o piuttosto a perpetuarne il conflitto?
    Il punto in cui secondo me cadete è proprio questo: non capire che aldilà della cattive megere emancipate, ci sono ben altri orchi che se la ridono delle vostre teorie, anzi gli fanno pure comodo e le strumentalizzano così come è successo con altre situazioni, femminismo compreso.

    Alle multinazionali, ai potenti di ogni razza genere e religione, non interessa il progresso umano e spirituale dell'umanità, mettevelo bene in testa!!!
    Se non volete capirlo, se non vi sembra necessario allargare gli orizzonti... scelta vostra. Tenetevi il vostro pararocchi, le vostre pseudo sicurezze e illudetevi di aver scovato il nemico.
    Se questo vi aiuta a stare meglio............
    Ma per favore non aspettatevi che le persone leggendo (nel forum , nel sito o il libro di Rino) dall'oggi al domani accettino in toto quello che dite.
    È assurdo pensarlo! Io ho una mia personalità, come voi la vostra.
    Non sono un burattino e comunque chiedetevi perchè non ho mai recriminato sul fatto che non accettate le mie idee.
    Semmai contesto il modo in cui vengo trattata e pur contrapponendo alle votre tesi le mie, non mi aspetto certo che mi diciate: Ok Lelen, ci siamo accorti che quello che pensiamo è tutto sbagliato.
    Da quando sei qui abbiamo riflettuto... siamo stai degli asini a non capire che
    il femminismo aveva le sue ragioni e che non é vero che ogni mal dipende da questo. Scusa e amen!

    Rispetto insomma le vostre convinzioni, per quanto errate per me possano essere. Rispettare non vuol dire conformarsi.
    E se investo tempo ed energie per condivido con voi quello che sento, vivo e penso con la massima sincerità lo stesso mi aspetto da voi, senza pretendere però che mi diciate in coro: "Hai ragione!".
    Non capisco che dovrei fare secondo voi: cosa vi aspettate da me?
    Non vi basta che vi stia ad ascoltare e mi prenda la briga di rispondere alle vostre domande ( e non sono poche) passando per quella che vuole monolpolizzare il forum? Non vi basta che mi stia facendo carico della Qm facendola conoscere anche a chi mi sta intorno (figli, marito ed ex compresi)?
    E non vi basta che stia animando da mesi questo dibattito (beccandomi insulti a non finire) e che senza una controvoce rischierebbe di ridursi ad uno sterile monologo? (Altro che disco rotto!)
    Dovrei forse recitare il mea culpa? Espiare tutto quello he vi hanno fatto le altre donne "emancipate"?

    Edited by lelen - 15/3/2005, 16:22
     
    Top
    .
  4. tyrtix
     
    .

    User deleted


    CITAZIONE
    non vi basta che stia animando da mesi questo dibattito (beccandomi insulti a non finire) e che senza una controvoce rischierebbe di ridursi ad uno sterile monologo? (Altro che disco rotto!)

    Se credi che senza di te il forum sarebbe uno sterile monologo, ti sbagli di grosso cara, non abbiamo bisogno di te, quindi direi che dovresti ridimensionare il tuo pensiero su questo argomento. Detto questo voglio farti di nuovo presente che questo forum è cambiato: è la voce attraverso spieghiamo a chi è interessato che cosa per noi rappresenta la QM. in poche parole, E' UN MONOLOGO esattamente come fra l'insegnante e gli alunni, dove poi, giunti a certa consapevolezza della questione, si intavola una discussione che NON SEMPRE deve essere costruttiva. Noi esponiamo la QM, chi la vede come noi ha diritto di restare e partecipare come desidera, chi ha idee diverse, ha diritto di restare e partecipare nel modo che gli viene indicato, e SENZA ROMPERE.

    Ps: a noi, le femministe, ci fanno espiare TUTTI I PECCATI COMESSI dagli uomini prima di noi, da noi, e anche da QUELLI CHE VERRANNO... è umiliante e frustrante questa situazione, non trovi, ora che l'hai in comune con noi?
     
    Top
    .
  5. lelen
     
    .

    User deleted


    Hai presente la simpatica canzoncina di Carboni dove dice:
    "E siamo tutti molto ignoranti sai... ma siamo anche un po' insegnanti sai..."? Ebbene Tytix, sono cose che si capiscono pian piano nella vita.
    Un forum che abbia l'unica pretesa di insegnare non è un forum: è una tribuna politica. Forse allora sarebbe più opportuno e onesto difinirlo "Cattedra degli Uomini 3000"!
    E credo anche chiunque non sapendo niente di male bashing, si trovi a passare di qui preferisca comunque leggere un dibattito un po' animato, giacchè gli sbadigli sono sempre in agguato. Ben lo sanno quelli che manovrano i fili dei reality, quando mettono diversi galli o galline nel pollaio provocando combinazioni che spingono alla zuffa.
    Ma lasciamo perdere i trucchetti da stupida audience e parliamo di cosa è un forum: è un dibattito sì o no?
    Allora concedetemi di dire che un dibattito senza controvoce, tutto è fuorchè un dibattito. La vostra è una contraddizione di termini.
    Forse dovreste cambiarli e allora sarebbe tutto più chiaro: si eviterebbero tanti equivoci e paranoie. Sarebbe un confronto tra menti che perseguono lo stesso scopo e che hanno fatto esperienze parlallele. E nessun'altro si intrometterebbe, proprio come desiderate. Molta meno fatica per tutti, non credete?
    Eh sì, perchè in effetti con questo mex mi confermi che ciò che volete in realtà è: nessun confronto, solo un coro di voci che cantano all'unisono.
    Il pluralismo non vi interessa mi dici. Che mondo triste il tuo Tyrtix!
    Mi ricorda certi film che ho visto, dove tutti erano vestiti allo stesso modo... brrr!.
    Ma troppo comodo e alla fine sterile appunto, accusare chi è assente e non ha la minima possibilità di appello.
    Chiaramente mi riferisco a tutte quelle persone che non rifiutano i principi dell'emancipazione femminile e anzi li riconoscono come sacrosanto diritto. Persone che io qui, mio malgrado devo dire, mi ritrovo bene o male a rappresentare. Una bella responsabilità, non c'è che dire.
    (Ma possibile che non ci siano altre/i disposti a scendere nell'arena con l'intenzione di dialogare, nonostante tutto?).
    E scrivendo la frase che hai quotato, non intendevo dire che mi sento indispensabile: non sono egocenrtrica fino a questo punto e so benissimo da tempo che il mondo va avanti benissimo senta di me, figuriamoci il forum! Ma un po' di sale non guasta.
    Troppo rovinerebbe la zuppa, sono d'accordo. Eppure qualche voce contraria in più ci vorrebbe...
    Ora sempre su questo tema vado a rispondere al post di Ventiluglio nella dicussione "Maschio per obbligo".
    Uff come di consueto qui, ci sono troppe discussioni che in definitiva trattano lo stesso argomento e dunque mi tocca spostarmi di qua e di là, tra un rimprovero e l'altro...

    Edited by lelen - 16/3/2005, 01:25
     
    Top
    .
  6. tyrtix
     
    .

    User deleted


    CVD: non c'è dialogo con chi non ascolta, figuriamoci con chi non si prende neanche la briga di capire quel che si scrive...Eviterò altra fatica sprecata in futuro.
     
    Top
    .
  7. lelen
     
    .

    User deleted


    Dialogare non significa concordare.
    E allo stesso modo, dissentire non significa non ascoltare o non aver capito cosa intende l'interlocutore.

    Del resto anch'io posso dire che non mi ascoltate e non capite cosa intendo. In realtà ognuno giudica secondo i propri mezzi, parametri, esperienze e dunque anche secondo i propri limiti.
    Non si scappa.
    Ma vi assicuro che sto facendo il possibile per ascoltarvi.
    Al contempo non posso dimenticarmi di chi sono e delle mie convinzioni.
    E non posso fare altro che questo: ascoltare come posso e trasmettervi come posso le mie idee. Idem voi. Dov'è il problema? Dicutere con chi non la pensa come noi è stancante?
    Eh sì... un po'. Ecco perchè in genere si evita il confronto e magari dopo essersi accapigliati, ognuno se ne va per la propria direzione... ancora più convinto di prima di avere ragione. Così va il mondo.
     
    Top
    .
  8. COSMOS1
     
    .

    User deleted


    QUOTE (tyrtix @ 15/3/2005, 23:11)
    non abbiamo bisogno di te,

    ehi Tyrtix
    datti 'na calmata .
    Io penso che noi abbiamo bisogno di tutti (gli uomini, maschi o femmine che siano/siamo)
    Certo non dipendiamo da nessuno, però ogni perdita è un dolore e una sconfitta.
     
    Top
    .
  9. tyrtix
     
    .

    User deleted


    Su questo abbiamo opinioni diverse: io penso che la vita è già abbastanza corta, e che c'è così tanto da imparare, che penso sia inutile star qua a rispondere ad una sola persona che, a detta sua, ha delle opinioni diametralmente opposte alle nostre; non le manca l'obbiettività per capire che quando diamo dei dati oggettivi, quelli sono, ma le manca invece quando si parla di NOSTRE opinioni, che, strano ma vero, appaiono TUTTE sbagliate, e vengono, tra l'altro, regolarmente travisate.
    Peraltro la persona in questione è stata già una volta bannata, eppure ho creduto opportuno lo stesso darle un'altra opportunità, che ovviamente non ha saputo cogliere, anche se posso dire, per me, che adesso la sua presenza è divenuta tollerabile (sebbene io ogni tanto le risponda, su moltiiiiiiiissimi post taccio perchè tanto, so che non serve a nulla rispondere).
    Di dolore e di sconfitte ne subiamo già tutti i giorni, da parte del femminismo dilagante, e perdere un "nemico" per te è una sconfitta?
     
    Top
    .
  10. COSMOS1
     
    .

    User deleted


    caro Tyrtix
    un conto è dire che non hai tempo per rispondere ad argomenti irrilevanti o mal posti, o a persone che non ascoltano (il che è più che legittimo). Un altro conto è dire a chicchessia "non ho bisogno di te".
    Io invece ho bisogno di te, chiunque tu sia.
    Ciao
    Cosimo
     
    Top
    .
  11. tyrtix
     
    .

    User deleted


    Lei ormai non è più chicchessia, e non è il fatto di non aver tempo, quanto quello di aver già capito ogni risposta che do, che risposta potrà a sua volta avere da lelen. Tu leggeresti un libro, se ad ogni pagina ti fosse chiara quella dopo?
    Io seleziono le persone a cui dedicare il mio tempo, chi credo non lo meriti le scarto. In fondo, non ho altro di più prezioso da donare, visto che il mio tempo è la mia vita su questo pianeta.
     
    Top
    .
  12. Paolo S.
     
    .

    User deleted


    CITAZIONE (silverback @ 5/1/2004, 12:12)
    CITAZIONE (Joker @ 26/12/2003, 21:00)
    CITAZIONE
    Già. ...La cosa curiosa è che a fare simili affermazioni, -secondo le quali la donna sarebbe superiore in tutto-, molto spesso sono uomini


    Eh già, il problema è che io non li considero uomini quelli che affermano tali assurdità... li considero maschi, ma non uomini . La differenza secondo me è che tutti nasciamo maschi, ma non tutti poi diventiamo uomini. Stessa cosa vale per le donne : tutte nascono femmine ma poi non tutte diventano donne. E' per questo che dico e penso sempre che chi è in crisi sono i maschi, non gli uomini. E penso anche che chi attacchi così crudelmente questi "maschi in crisi" siano femmine, non donne...

    Insomma, io ho vissuto tutta la mia vita non chiedendomi mai "chi fosse superiore a chi" o "chi fosse inferiore a chi"... mi son sempre sentito superiore fisicamente (cosa riscontrata nella vita reale ma che le femministe estremiste pare vogliano mettere in dubbio anche questo) ma non ho mai fatto ragionamenti del tipo "i maschi sono superiori o le femmine sono inferiori"... e mi sono ben guardato anche dal fare il ragionamento inverso, cosa assurda quanto il primo...

    In questi ultimi 3/4 anni però ho dovuto prendere coscienza con questa nuova situazione di cui mi sono accorto, ovvero "l'insulto legalizzato nei confronti degli uomini". Sotto perenne attacco e aggressione da parte di maschi e femmine uno inizia a difendersi usando le stesse armi del nemico, cioè l'insulto, perchè usare la ragionevolezza, il dialogo, e la correttezza pare che di questi tempi non paghi.

    Sto vedendo questa nuova situazione come il razzismo nei confronti di "altri colori" diversi dal bianco. Se si mettono assieme due bambini, un bianco ed un nero, quando son piccoli non si fanno problemi a rispettarsi e convivere serenamente. Poi il razzismo lo imparano quando son grandi, gli viene insegnato. La stessa cosa sta succedendo adesso con il razzismo nei confronti degli uomini. E la cosa più triste è che pare siamo odiati da tutti quanti : maschi e femmine (anche dai gay credo...).

    E' vero, secondo logica costoro dovrebbero lasciare il loro posto a delle donne, in quanto superiori a loro. Ho letto che Gaucci, il presidente del perugia, intende far giocare la prima femmina nella serie A maschile. Questo perchè -ha detto Gaucci- "le femmine sono più intelligenti e superiori ai maschi ed è quindi giusto che giochino nel campionato maschile".

    Ok, Sig.Gaucci, allora dia lei per primo il buon esempio,
    si dimetta e ceda il posto ad una femmina.

    Fin da quando ero un ragazzino mi sentivo raccontare:"Le femmine sono più intelligenti,più intuitive,più creative,più empatiche,psicologicamente più forti dei maschi;insomma:superiori".
    OK..

    A quel punto però mi sorgevano spontanee alcune domande:se le femmine sono così superiori,come è possibile che siano state "oppresse" per millenni?Come può essere sottomesso chi è "superiore"? Per quale ragione i geni sono stati e sono quasi esclusivamente maschi? Perché l'Arte,la Scienza,la Tecnica,la Letteratura,la Religione,etc.etc.,hanno avuto dei Padri e non delle Madri?
    Risposta ufficiale:perché alle femmine è stato impedito di esprimersi dagli uomini che,"temendole",le hanno sottomesse in virtù della loro superiore forza fisica (beh,almeno in qualcosa siamo superiori...).
    Perfetto.

    A questo punto,però,mi sorgeva spontanea un'altra domanda..
    Se la discriminante fu solo ed esclusivamente la forza fisica,per quale motivo i nostri antenati appartenenti alla specie Sapiens,non furono sottomessi dai possenti uomini di Neanderthal (poi estinti),con i quali - a un certo punto della Storia - entrarono in contatto?
    Perché la forza bruta non ebbe la meglio sull'intelligenza?
    MIA risposta:perché il cervello è SEMPRE più forte dei muscoli...

    Ora,da quello che mi risulta,la nostra specie non ha avuto - negli ultimi 35/mila anni - ulteriori evoluzioni a livello cerebrale;questo significa che già allora le femmine erano..."mentalmente superiori" ai maschi....
    E allora per quale ragione non sono state loro a dominare il mondo?
    Perché a fare la Storia - nel Bene e nel Male - è stato l'Uomo e non la Donna?
    Altra MIA risposta:perché la donna NON è superiore all'uomo.
    La realtà è che uomini e donne sono uguali in quanto esseri umani ma PROFONDAMENTE DIVERSI in quanto maschi e femmine ( XX,XY;significherà pure qualcosa..),e la "responsabile" di tutto ciò è la Natura...
    Piaccia o meno e con buona pace delle femministe e relativi "seguaci" maschi (non uomini).

    Diversità non significa né superiorità né inferiorità,ma semplicemente DIVERSITA',e la diversità è una ricchezza,se riconosciuta e apprezzata.
    Aggiungo che sarebbe anche il caso di cominciare a dire che all'origine dei diversi ruoli sociali NON c'è la "discriminazione" messa in atto - nei secoli dei secoli - dagli uomini nei confronti del Genere Femminile,bensì le Naturali Differenze di Genere;differenze preesistenti non solo a livello fisico ma anche psichico (già fra gli australopitechi,i maschi erano più grossi e più forti delle femmine..).

    Non solo.
    La condizione delle donne del Passato,che oggi viene unanimamente giudicata opprimente e discriminatoria,non è detto che fosse giudicata tale dalle stesse donne del tempo.
    La Storia che ci viene raccontata oggi,va "rivisitata".
    E pure parecchio.


    silverback

    Lelen, rileggi quello che scriveva Silverback oltre un anno fa (ed anche Joker e Reduan).
     
    Top
    .
  13. lelen
     
    .

    User deleted


    CITAZIONE (Paolo S. @ 27/3/2005, 20:55)
    [
    A questo punto,però,mi sorgeva spontanea un'altra domanda..
    Se la discriminante fu solo ed esclusivamente la forza fisica,per quale motivo i nostri antenati appartenenti alla specie Sapiens,non furono sottomessi dai possenti uomini di Neanderthal (poi estinti),con i quali - a un certo punto della Storia - entrarono in contatto?
    Perché la forza bruta non ebbe la meglio sull'intelligenza?
    MIA risposta:perché il cervello è SEMPRE più forte dei muscoli...

    Ivece la mia risposta, del tutto spontanea è un'altra ed che che il rapporto tra uomini e donne è molto più complesso di quello tra i nostri Sapiens e Neanterthal.
    Il maschio è sempre stato più forte fisicamente e più mobile,
    dunque così come tra le varie specie animali, la femmina è stata sottomessa.
    La differenza è che noi abbaimo elaborato un sacco di sovrastrutture mentali (religioni, leggi, teorie) per legittimizzare un atteggiamento che spesso non si differenzia dallo stadio puramente animale!
    Anzi sentendo certe storie di abusi, direi che anche per quanto concerne il conflitto dei sessi, l'essere umano è sceso pure di qualche scalino!
    Ma tornando al perchè le donne non si siano semplicemente ribellate bisogna tener conto di vari fattori:
    a) dipendenza creata dalla stato di gravidanza e dalla maternità, dunqeu anche dipendenza dal rapporto col partner
    b) donne uomini sono legati anche da una rapporto che non è solo di forza, ma in cui subentrano fattori affettivi, emotivi e sentimentali.
    c) non sottovalutiamo l'importanza del condizionamento culturale.

    Pensiamo all'odierna situazione di milioni di donne nel pianeta: perchè ad esempio non si ribellano a una tradizione barbara che impone loro tortura fisica e morale come l'escissione? Vorrete obiettare che in fondo non è come la vediamo noi occidentali e che se l'accettano evidentemente e la vivono in un altro modo? Ah bé ma questo si chiama lavaggio del cervello. E sappiamo bene che se qualcuna ci prova a ribellarsi, non fa una bella fine!

    Edited by lelen - 28/3/2005, 01:37
     
    Top
    .
  14. Paolo S.
     
    .

    User deleted


    Non so se te ne rendi conto ma ancora una volta stai dicendo che le donne NON SONO DEGLI ESSERI PENSANTI, CONSAPEVOLI, COSCIENTI...
    Per non parlare del fatto che stai ulteriormente COLPEVOLIZZANDO TUTTI GLI UOMINI (vedi la questione della maternita'...).

    Un consiglio: NON FATE PIU' FIGLI; NON FREQUENTATE PIU' GLI UOMINI; ANDATEVENE PER LA VOSTRA STRADA.
    (Ci estingueremo? Pazienza).

    Edited by Paolo S. - 28/3/2005, 13:11
     
    Top
    .
  15. silverback
     
    .

    User deleted


    CITAZIONE
    ...ed è che il rapporto fra uomini e donne è molto più complesso di quello tra i nostri Sapiens e Neanderthal.


    Ma va?
    Mannaggia a me...mica ci avevo pensato...

    Diciamo pure che essendo voi femminucce più intelligenti, più creative, più geniali, più intuitive, più empatiche, più sagge, più buone di noi uomini,, insomma "più tutto", avreste dovuto "compensare" lo stesso sia lo "svantaggio" della maternità che della minor forza fisica...
    O no?
     
    Top
    .
518 replies since 22/12/2003, 23:38   20016 views
  Share  
.