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mi.ro.
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QUOTE A proposito di Ida Magli e "compagnia" (anche maschile..),leggete cosa scrivevano 20 anni fa:
http://utenti.lycos.it/isola/junk/lucida.htm
Ida Magli: "... Ma il problema è appunto lì, sempre lo stesso: la «falsità», la «finzione» in cui sono state rinchiuse culturalmente le donne, chiamate a «rappresentare» ideali infiniti e simultaneamente legate alla «fisicità senz'anima» della «natura», quindi del «finito». Il problema che oggi si pone in forma drammatica a tutti, uomini e donne, venendo a mancare lo strumento-Donna, è quello di interrogarsi senza false risposte su quale sia il rapporto realmente fra persone, su che cosa s'intenda per «amore» (in tutte le sue possibili forme), e riconoscere, malgrado tutto, che non lo sappiamo."
In pratica la "madre" e il suo ruolo è per la Magli una finzione in cui sono state rinchiuse culturalmente le donne.
E anche gli uomini devono farsi carico di questo dramma: gli effetti della mancanza dello strumento-donna.
E' perfetto: gli intellettuali del femminismo sono andati alla radice delle pulsioni umane, ma solo di quelle femminili. Tant'è che oggi si paventa una società in cui se venisse a mancare lo strumento-uomo, mero fornitore di sperma e di soldi, si arriverebbe presto all'estinzione.
Ma di questo dramma non sembra importar loro granché.
Roberto.