L'islam o il femminismo?
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L'islam o il femminismo?

... chi è più potente?

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  1. vero mummio 2
     
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    CITAZIONE (*STRIDER* @ 23/8/2007, 02:47)
    Ecco il vero Islam di cui parlate. Non capisco perché continuiate a difendere questa religione degenerata e utilizzata come convogliatore di odio nei confronti di noi Occidentali.
    Mi chiedo: ma per proporre una semplice democrazia in cui siano rispettati I DIRITTI FONDAMENTALI DI ENTRAMBI I GENERI e quindi riconosciute le intrinseche differenze di genere, serve per forza subire un'invasione Islamica?
    Secondo me, in questo forum, o avete troppa paura di esprimere idee controcorrente che non si rifacciano al pensiero del fondatore di U3000 oppure siete imbottiti fino al midollo di idee troppo politicamente corrette nei confronti di questi soggetti violenti e antidemocratici.
    Per quanto mi riguarda, sono convinto che basterebbero una quarantina di tipi incazzati come me in Parlamento, per risolvere il "gravoso problema" del femminismo. Non credo occorrano particolari task force, ma solo buonsenso e un pizzico di palle.

    Io non ho paura di niente e di nessuno, per me dire "questi violenti e antidemocratici" è politically correct, non difendere gli islamici che nemmeno difendo ma al massimo ammiro...
    E poi guardacaso tu non sei al parlamento perchè se uno ha le nostre idee ora come ora al parlamento non ci va.
     
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  2. *STRIDER*
     
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    Impariamo a riconoscere i condizionali...
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    Il condizionale è modo della lingua italiana. Viene usato per indicare un evento o situazione che ha luogo solo se è soddisfatta una determinata condizione:

    * Verrei volentieri, se tu mi accompagnassi.
    * Con un milione comprerei una barca.
    * Al tuo posto, farei diversamente.

    Si noti come la condizione non viene indicata con il verbo coniugato al condizionale, ma con un complemento (al tuo posto) o addirittura con un'intera frase subordinata (se tu mi accompagnassi). Altre volte, essa non viene affatto specificata:

    * Vorrei provare i pantaloni rossi in vertrina.

     
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  3. vero mummio 2
     
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    Eh e quindi, che condizioni servirebbero?
     
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  4. *STRIDER*
     
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    Mi riferivo alla frase in cui dico "sono convinto che basterebbero una quarantina di tipi incazzati come me".
     
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  5. vero mummio 2
     
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    sì appunto ma non essendoci, e non potendoci andare, la frase si smonta direi...
     
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  6. Purusha
     
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    Caro Strider,
    io non 'difendo' gli uomini, ma la dottrina.

    Voglio riferirmi in particolare al secondo degli articoli da te riportati.
    Questo ratto delle fanciulle cristiane, poi costrette alla conversione e al matrimonio, giureresti che sia legittimato dalla legge islamica?

    1) La legge islamica non impone la conversione alle Genti del Libro (fra cui i cristiani per l'appunto), specialmente quelle che vivano in un territorio islamico, verso cui si ha il dovere di garantirne e tutelarne lo statuto giuridico e confessionale.

    2) A norma di legge, la donna deve dare l'assenso allo sposo che le venisse eventualmente proposto dai familiari, dichiarando che è di suo gradimento. Niente consenso muliebre, niente coniugio.

    3) Eventualmente, un musulmano è abilitato a sposare una donna di religione diversa dalla propria, alla quale deve garantire non soltanto il mantenimento economico fornedole cibo, alloggio e vestiario, ma le deve fermamente garantire la possibilità e la libertà di praticare il proprio credo e permetterle di consumare - PROCURANDOGLIELI - alimenti interdetti ad un musulmano, come carni di maiale e bevande inebrianti, qualora nella religione della moglie non gravassero restrizioni simili.
    E tutto questo a norma di Legge derivata dal Corano e dalla Sunna (consuetudine) del Profeta.

    I responsabili di questo crimine (che tale è agli occhi della legge islamica, sono dunque già passibili di essere penalmente perseguiti, per gravissima infrazione di norme previste dalla stessa legge islamica.
    Dunque, io difendo la dottrina, non gli uomini: questi ultimi anzi sono da condannare fermamente quando alla dottrina non si conformino e alla legge non prestino obbedienza, almeno rimanendo entro tale ottica di giudizio.

    Infine ti dò un ulteriore informazione, visto che sei tanto allarmato. Se proprio detesti una cosa che non conosci, sappi che il diritto civile e penale di numerosi paesi musulmani è ormai di tipo laico e occidentale (verifica il caso della Mudawwana del regno del Marocco). Questo al limite giusto per tranquillizzarti. Ma tranquillizzarti di che, poi?

    Perché è evidente: tu continui a riportare articoli e testimonianze di atti bestaili e incivili commessi da balordi, ma non sei in grado di dimostrare una dipendenza e un legame diretto dall'Islàm in quanto religione, dottrina, spritualità e e sistema di norme legale. E questo rapporto non sei semplicemente in grado di dimostrarlo perché ignori tutte queste cose e non te ne sei mai interessato, dunque non sei in grado di esprimere una valutazione appropriata. Tutte le nefandezze che persisti a riportare, sono tutte contestabili e condannabili mercé l'Islàm stesso, ma per esserne capaci bisogna sapere di cosa si parla. E a tale scopo non potrai certo avviare improvvisando quattro ricerche su internet, perché purtroppo (o per fortuna) occorrono studi lunghi e seri, come in ogni altro ambito dell'attività e del pensiero umano.
    Ora, se la tua ignoranza è scusabile, giacché nessuno è in grado di conoscere tutto, ed ognuno approfondisce in modo serio solo alcune cose che lo riguardano più da vicino, meno scusabile è trinciare giudizi a vanvera estendendoli oltre il limite lecito.
    Ricorda Strider, io sarò sempre al tuo fianco quando si tratta di condannare e biasimare atti odiosi e inconsulti come quelli che tu riporti, ma per parte mia costituirà sempre un punto d'onore denunciarne l'estraneità - se non l'aperta violazione - nei riguardi del dogma e della legge islamica, anche quando tali atti ignominiosi presumano di ammantarsi di un colore religioso.
     
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  7. juliya
     
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    io non so come si può stare qui tutti i giorni a essere incazzati delle femmine, del femminismo, delle notizie e del lavaggio del cervello mediatico attraverso i mass media, nel vomitarci addosso ogni attimo di atrocità che il genere maschile occidentale commetterebbe sempre su donne e bambini...e poi quando è assolutamente palese che c'è in atto un complotto, un voler scatenare odio e disprezzo tra due popoli cristiani e musulmani, dove oramai tutto ciò che ci rendeva simili è stato dimenticato, non capire che si tratta della stessa cosa che quest odio è la solita strategia usata dal femminismo per imporre ogni sopruso, ogni atto criminale che verrà considerato umanitario, giusto intento a liberare popoli "ignoranti e incapaci di sapersi gestire...ma se questi popoli fossero si fossero sviluppati in altre terre, dove non vi era nulla, dove non vi era altro che violenza e ingiustizia...alla nostra brava gente gli fregava qualcosa...
    di come vivono, delle loro abitudini, delle loro inciviltà, dei loro problemi interni?
    no.
    per quanto riguarda noi occidentali, sono daccordissimo con purusha, non dobbiamo diventare islamici, perché anche se nessuno può dire nulla apertamente contro i musulmani scatenando e rivelando ciò che poi si fa...piano piano si distruggerà anche quella cultura e mi dispiace strider, le vittime sono sempre donne e bambini e sono sempre quelle che vengono usate come cavallo di troia per cambiare e inquinare un popolo, con i suoi sbagli certo, con i suoi errori chi dice di no, ma l'alternativa sarà quella che vedi anche tu in occidente...questo non significa difendere l'islam e odiare la propria cultura, non significa alzare le mani e arrendersi ad un eventuale attacco...significa solo non essere usati come pedina da chi genera quest'odio e queste paure per i suoi comodi...
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  8. silverback
     
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    CITAZIONE (juliya @ 23/8/2007, 12:13)
    non dobbiamo diventare islamici, perché anche se nessuno può dire nulla apertamente contro i musulmani scatenando e rivelando ciò che poi si fa...piano piano si distruggerà anche quella cultura e mi dispiace strider, le vittime sono sempre donne e bambini e sono sempre quelle che vengono usate come cavallo di troia per cambiare e inquinare un popolo, con i suoi sbagli certo, con i suoi errori chi dice di no, ma l'alternativa sarà quella che vedi anche tu in occidente...questo non significa difendere l'islam e odiare la propria cultura, non significa alzare le mani e arrendersi ad un eventuale attacco...significa solo non essere usati come pedina da chi genera quest'odio e queste paure per i suoi comodi...

    Ascolta, al contrario di STRIDER ho sempre evitato di impantanarmi nella questione "Islam vs Femminismo", e non inizierò certamente ora ad incazzarmici (anche perché ho altro da fare nella vita; ed altrove ho già dato), ma sappi che il discorso è ben più complesso di come tu lo descrivi.
    La realtà non è così bianca e nera, ha molti più colori, molte più sfumature.

    Edited by silverback - 23/8/2007, 13:32
     
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  9. *STRIDER*
     
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    Il problema qui in Italia è che essi non portano rispetto alle nostre tradizioni come invece il nostro Governo si impegna a far rispettare le loro, dandogli addirittura la possibilità di una pausa ogni ora per pregare durante il Ramadan. A me non sembra giusto, in quanto se io lavorassi in una azienda di un paese islamico, non credo fermerebbero la produzione per le nostre feste tradizionali. L'esempio del crocifisso nella scuola e della Madonnina dimostrano che la loro gente comune percepisce in malo modo la nostra religione. Io non mi sono mai sognato di abbattere la moschea di Roma perché non si intona con l'architettura della Capitale. Comprendi ciò che voglio dire? Il nostro rispetto non è contraccambiato: sono loro i veri razzisti e intolleranti.
     
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  10. silverback
     
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    juliya
    CITAZIONE
    non capire che si tratta della stessa cosa che quest odio è la solita strategia usata dal femminismo per imporre ogni sopruso,

    No, non è una strategia messa in atto dal femminismo, non sono loro a muovere i fili del mondo.
    Casomai esso è lo strumento usato dai potentati, da degli stronzi appartenenti al mio stesso sesso.
     
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  11. juliya
     
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    CITAZIONE (*STRIDER* @ 23/8/2007, 13:31)
    Il problema qui in Italia è che essi non portano rispetto alle nostre tradizioni come invece il nostro Governo si impegna a far rispettare le loro, dandogli addirittura la possibilità di una pausa ogni ora per pregare durante il Ramadan. A me non sembra giusto, in quanto se io lavorassi in una azienda di un paese islamico, non credo fermerebbero la produzione per le nostre feste tradizionali. L'esempio del crocifisso nella scuola e della Madonnina dimostrano che la loro gente comune percepisce in malo modo la nostra religione. Io non mi sono mai sognato di abbattere la moschea di Roma perché non si intona con l'architettura della Capitale. Comprendi ciò che voglio dire? Il nostro rispetto non è contraccambiato: sono loro i veri razzisti e intolleranti...

    se parliamo di questo...parere mio di cui mi assumo ogni responsabilità, (se dopo devo cancellare il post ditemelo): non farei entrare nessuno in italia, soprattutto ora! ma purtroppo questo è il prezzo da pagare per vivere in un paese democratico e tollerante.
    se non si può vivere in armonia e nel rispetto dell'altro e delle altrui culture e tradizioni...ognuno se ne sta a casa sua...non vedo altre soluzioni...
    e mi fermo qui, altrimenti posso parlare anche di come vengono aiutati i zingari dal nostro paese...




    silver
    lo so che non è tutto bianco o nero, per questo non trovo giusto dare del fanatico islamico ad una persona che cerca solo di sapere la verità...non quella che ci viene fornita già filtrata e manipolata, ma la verità vera...nonostante questo io resto occidentale e cmq cristiana...ho sempre detestato questo spauracchio del talebano che ci schiaccerà tutti, mi sta sullo stomaco, e qui purtroppo spesso si dice, si invia questo tipo di messaggio che non fa altro che generare il pregiudizio, la paura e l'odio che invece andrebbe controllato...
    se sbaglio a pensarla così chiedo scusa.
     
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  12. silverback
     
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    juliya
    CITAZIONE
    se sbaglio a pensarla così chiedo scusa.

    No no, ferma.
    A prescindere da tutto ciò, tu sei liberissima di pensarla come vuoi e non mi devi scuse di nulla, nella maniera più assoluta.

    CITAZIONE
    ho sempre detestato questo spauracchio del talebano che ci schiaccerà tutti,

    Ma infatti non saranno certamente i talebani a "schiacciarci", saranno altri (i cinesi in primis).
     
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  13. juliya
     
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    CITAZIONE (silverback @ 23/8/2007, 13:37)
    juliya
    CITAZIONE
    non capire che si tratta della stessa cosa che quest odio è la solita strategia usata dal femminismo per imporre ogni sopruso,

    No, non è una strategia messa in atto dal femminismo, non sono loro a muovere i fili del mondo.
    Casomai esso è lo strumento usato dai potentati, da degli stronzi appartenenti al mio stesso sesso.

    per questo parlo soprattutto del femminismo come fenomeno e raramente delle femministe...quando dico che non voglio essere una pedina mi riferisco anche a questo...
    CITAZIONE (silverback @ 23/8/2007, 14:10)
    juliya
    CITAZIONE
    se sbaglio a pensarla così chiedo scusa.

    No no, ferma.
    A prescindere da tutto ciò, tu sei liberissima di pensarla come vuoi e non mi devi scuse di nulla, nella maniera più assoluta.

    lo dico perché posso anche sbagliarmi, posso anche essere in torto marcio...però conoscendo e avendo parlato con molti ragazzi e ragazze musulmane non ho mai percepito nulla di negativo...ma solo un senso di disaggio e imbarazzo...come se dovessero scusarsi di qualcosa o giustificarsi con me...ma posso benissimo avere delle sensazioni errate.
    ci tengo cmq a dire che nonostante l'occidente stia perdendola sua identità eccetera eccetera, per quanto mi riguarda non prendo minimamente in considerazione altre culture che non mi appartengono e non difendo nessuno cmq, ma se devo odiare qualcuno il loro credo, la loro religione e le loro leggi, vorrei avere delle reali motivazioni per farlo e non colpire sul mucchio e ammazzare tutti per prendere di striscio il vero nemico...
    CITAZIONE
    CITAZIONE
    ho sempre detestato questo spauracchio del talebano che ci schiaccerà tutti,

    Ma infatti non saranno certamente i talebani a "schiacciarci", saranno altri (i cinesi in primis).

    infatti.

    Edited by juliya - 23/8/2007, 14:36
     
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  14. *STRIDER*
     
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    CITAZIONE
    La lesbica iraniana che Londra vuole cacciare
    l'espulsione rinviata solo di pochi giorni
    Salviamo Pegah dalla lapidazione

    di JOHN LLOYD

    LAPIDARE un uomo o una donna fino a farli morire può richiedere molto tempo, specialmente se coloro che scagliano le pietre desiderano di proposito prolungarne l'agonia. Il colpo di grazia alla testa, in grado di portare a uno stato di incoscienza o alla morte, può farsi attendere anche un'ora, mentre le pietre di piccole dimensioni che provocano contusioni sono rimpiazzate poco alla volta da pietre di dimensioni maggiori in grado di frantumare gli arti. Soltanto quando il corpo è in agonia in ogni sua parte può sopraggiungere la morte.

    Questa è la sorte che potrebbe attendere Pegah Emambakhsh, una donna iraniana di quaranta anni, il cui crimine è quello di essere lesbica. Pegah Emambakhsh ha trovato rifugio nel Regno Unito nel 2005, in seguito all'arresto, alla tortura e alla condanna a morte per lapidazione della sua partner sessuale (non è chiaro, ad ogni buon conto, se la sentenza è stata eseguita o lo sarà in futuro). La sua domanda di asilo però è stata respinta: secondo l'Asylum Seeker Support Initiative di Sheffield, dove Pegah si trova rinchiusa in un centro di detenzione, quando le è stato chiesto di fornire le prove della sua omosessualità e lei non ha potuto farlo, le è stato riferito che doveva essere deportata. L'estradizione, che doveva avvenire oggi, all'ultimo momento è stata rinviata al 28 agosto: alla fine del mese potrebbe essere già morta.

    La Repubblica Islamica Iraniana, si legge in un recente rapporto, è "più omofobica di qualsiasi altro paese al mondo o quasi. La tortura e la condanna a morte di lesbiche, gay e bisessuali, caldeggiate dal governo e contemplate dalla religione, fanno sì che l'Iran sembri agire in barba a tutte le convenzioni sottoscritte a livello internazionale in tema di diritti umani".

    Leggere il rapporto, redatto da Simon Forbes dell'organizzazione londinese Outrage, è terribile: vi si leggono storie di giovani uomini e giovani donne perseguitati, arrestati, picchiati, torturati e giustiziati - spesso con soffocamento lento - per avere avuto rapporti omosessuali.

    Il brutale giro di vite nei confronti dei gay iraniani - gruppo che non ha mai goduto di grande supporto nel suo stesso paese - è iniziato dopo il 1979 e l'arrivo al potere del regime religioso ispirato dall'Ayatollah Khomeini. All'epoca gli omosessuali colti in flagranza o sospettati di essere gay erano impiccati agli alberi sulla pubblica piazza. In linea di massima si trattava di uomini, ma non mancavano le donne. A quei tempi i diritti degli omosessuali non erano una causa granché popolare da nessuna parte e il nuovo regime, ispirato da un genere di fondamentalismo islamico che non poneva limiti al proprio radicalismo e che addossava a Stati Uniti e Occidente la responsabilità di tutti i suoi mali, non vedeva necessità alcuna di dissimulare le proprie azioni. Tutto ciò è andato avanti fino alla fine degli anni Ottanta, quando i diritti dei gay hanno riscosso ovunque maggiore comprensione: le proteste internazionali hanno iniziato a moltiplicarsi e il regime, preoccupato in maggior misura per la propria immagine a livello internazionale, è diventato meno radicale e ha posto fine a queste dimostrazioni.

    Ciò non significa che le esecuzioni fossero cessate. Il 19 luglio 2005 due adolescenti gay della città iraniana di Mashhad sono stati impiccati in pubblico, giustiziati con un lento strozzamento. Sono stati condannati a morte per il fatto di essere gay. Le autorità li avevano accusati di aver rapito e stuprato un minore, ma a loro carico non è mai stata prodotta alcuna prova. La comunità gay iraniana e i gruppi di difesa dei diritti umani non hanno mai creduto alle accuse ufficiali. La loro condanna a morte è servita a rammentare a tutti che l'omosessualità, nell'Iran di Ahmadinejad, è tuttora considerata un reato punibile con la condanna a morte. Per gli uomini o le donne sposate la condanna a morte è eseguita tramite lapidazione, perché nel loro caso il reato è considerato più grave. (Pergah, che ha due figli, ha dovuto contrarre un matrimonio organizzato).

    Quantunque negli ambienti della middle-class di Teheran una certa discreta attività gay sia ancora possibile, il rischio - estremo, di morte - lo si corre sempre. Il rapporto di Outrage così commenta: "Affermare che per gli omosessuali del 2006 alcune zone dell'Iran sono più sicure di altre equivale ad affermare che per gli ebrei del 1935 alcune zone della Germania erano più sicure di altre".

    Deportare una donna sulla quale incombe una morte tramite lenta agonia per il fatto di esercitare le proprie preferenze sessuali non è azione degna di uno Stato civile: non possiamo che augurarci che le autorità britanniche facciano dietrofront. Una speranza ancora c'è: uno dei membri del Parlamento dell'area di Sheffield dove vive oggi Pegah, Richard Carbon, Ministro dello Sport, alcuni giorni fa ne aveva bloccato la deportazione e le autorità l'hanno rinviata a domani sera. Le associazioni gay hanno diffuso la notizia in tutto il mondo e i media di molti paesi, Italia inclusa, hanno sollevato il caso.

    Per la Gran Bretagna in tutto ciò vi è un triste paradosso: essa è stata e rimane il rifugio di molti musulmani che professano apertamente di odiarla, in parte proprio per le sue opinioni relativamente liberali in fatto di omosessualità, e per le sue leggi sui diritti umani. Alcuni musulmani, accusati di istigare al terrorismo, sono stati deportati, la stragrande maggioranza no. Eppure, adesso una donna che in Gran Bretagna ha trovato salvezza da una pena efferata e che ha fatto appello alle autorità perché le considerava tolleranti, potrebbe essere rispedita indietro e, di fatto, mandata a morire. Deportare Pegah Emambakhsh non sarebbe semplicemente un'ingiustizia: sarebbe indegno di uno Stato civile.

    Traduzione di Anna Bissanti

    CITAZIONE
    È successo in Iran. Amnesty: «Una pratica comune in quel Paese»
    Sesso fuori dal matrimonio, frustato a sangue
    Il giovane è stato condannato da una tribunale religioso: «Violate le leggi morali». Sentenza eseguita davanti a mille persone


    TEHERAN - Un ragazzo di 25 anni è stato frustato a sangue dalla polizia per le strade di Qazvin, 144 chilometri a ovest di Teheran, e la drammatica sequenza fotografica è finita sulle pagine del "Daily Mail". Accusato di abuso di alcool e di aver fatto sesso fuori dal matrimonio, contravvenendo così alle severe leggi morali iraniane, il venticinquenne Saeed Ghanbari è stato condannato a 80 pubbliche frustate da una tribunale religioso e la sentenza è stata eseguita da due ufficiali che, coperti da un passamontagna, hanno colpito il giovane 40 volte per ciascuno, sferrando le micidiali scudisciate con una canna rigida, che ha trasformato la schiena e le spalle del prigioniero in una poltiglia sanguinolenta.

    MILLE PERSONE - Per impedire che fuggisse o si muovesse, Ghanbari è stato fatto adagiare a pancia in giù su una panchina di metallo, mentre un poliziotto gli teneva bloccate le gambe e un altro le braccia. Il raccapricciante spettacolo è andato in scena davanti a oltre mille persone, che si sono assiepate sulla piazza per assistere alla pubblica umiliazione del giovane Saeed. Molti hanno scattato fotografie con i telefoni cellulari e c’è persino chi è salito sui lampioni e sui semafori per non perdere neanche uno dei colpi sferrati dal boia in passamontagna, mentre altri agenti armati controllavano la regolare esecuzione della sentenza.

    AUMENTO CONDANNE - Sebbene il ricorso alle frustate sia di routine nelle carceri iraniane, soprattutto nei casi di comportamenti giudicati moralmente riprovevoli, la fustigazione sulla pubblica via è, invece, un fatto abbastanza raro, anche se le associazioni per i diritti umani hanno denunciato come negli ultimi mesi in Iran si sia assistito ad un incremento vertiginoso di tali condanne. Stando a un rapporto di Amnesty International, che si è detta molto preoccupata per le continue violazioni dei diritti umani nel paese islamico, dall'inizio dell'anno sarebbero state ben 120 le persone vittime della fustigazione. Fra queste, anche una donna accusata di aver indotto alla prostituzione una bimba di 8 anni e condannata a 99 frustate, e un uomo colpito a sangue perché gli era stata trovata una copia della Bibbia in macchina.
    Simona Marchetti
    23 agosto 2007

     
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  15. Scienziato apocrifo
     
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    CITAZIONE (Purusha @ 22/8/2007, 23:25)
    Caro SA, devi ammettere che questo dibattito è avvincente, ed io preferisco un dialogo movimentato che ad un'irenismo passivo e quiesciente.

    Non lo posso negare. Dialogare con te su questi temi lo trovo decisamente stimolante e piacevole.
    CITAZIONE
    Mi piacerebbe aggiungere molto altro anche sul tema dei sacrifici umani, ma adesso temo seriamente che tutta questa nostra discussione diventi OT.

    Ahimè hai ragione anche su questo. Siamo andati decisamente OT.
    CITAZIONE
    Ti posso solo dire questo: alla tua prossima vacanza in Sicilia vieni a trovarmi, così ci si conosce e si intavola una bella chiacchierata.

    Contaci... o se passi per Milano fammi un colpo.


    CITAZIONE (*STRIDER* @ 23/8/2007, 02:47)
    Secondo me, in questo forum, o avete troppa paura di esprimere idee controcorrente che non si rifacciano al pensiero del fondatore di U3000 oppure siete imbottiti fino al midollo di idee troppo politicamente corrette nei confronti di questi soggetti violenti e antidemocratici.
    Per quanto mi riguarda, sono convinto che basterebbero una quarantina di tipi incazzati come me in Parlamento, per risolvere il "gravoso problema" del femminismo. Non credo occorrano particolari task force, ma solo buonsenso e un pizzico di palle.

    Piccola premessa:
    Come tu ben sai questo è un forum che tratta la QM quindi poco importa se altri utenti sono filo o anti islamici, se sono politicamente corretti o meno sull'Islam o su altro che non riguardi la QM.
    Secondo me la posizione migliore da tenere sarebbe quella di Silver quando dice:
    "ho sempre evitato di impantanarmi nella questione "Islam vs Femminismo", e non inizierò certamente ora ad incazzarmici"

    Personalmente non temo l'Islam anzi auspico che l'invasione si affretti.
    Questo non perchè odio il mio paese e la mia cultura, ma perchè il mio paese odia la sua cultura e l'ha già buttata al macero insieme alle robe vecchie di cui ci si vergogna.
    Certo, sarebbe bello se ci fosse un un nuovo rinascimento italiano ma quello che vedo qui in Italia non lascia ben sperare. In compenso siamo già invasi da una cultura esterna che ha minato la nostra società in modo irreversibile, quindi, anche quando (e se) gli islamici prenderanno il posto degli italiani, non distruggeranno altro che macerie.

    Inoltre, dalla mia esperienza col mondo islamico direi che l'occidente, o almeno l'Italia, avrebbe tutto da guadagnarci ad essere influenzato dall'Islam. Non perchè l'Islam è buono (il mio confronto con Purusha lascia intravedere come la penso al riguardo) ma perchè quello che abbiamo ora è peggio!
    So per certo che i delinquenti che abbiamo qui in Italia che vengono dal Maghreb, non si comporterebbero così nel loro paese, né ne avrebbero la possibilità.
    Consiglio a tutti di farsi un giro da quelle parti. Ci sono banche senza porte e oreficerie-gioiellerie prive di ogni sistema di sicurezza. Cosa che in Italia è impensabile immersi come sono di doppie porte ultra-blindate e tripli sistemi di sicurezza e nonostante tutto (qui in occidente) ci sono regolari rapine, sparatorie e conseguenti omicidi. Lì invece no! D'altronde se rubano una volta zac... gli tagliano una mano, se rubano una seconda volta zac... via anche la seconda mano, così poi hanno finito di rubare.
    Appunto per questo mi auspico l'introduzione della Sharia. L'unico mezzo per salvarci dalla delinquenza diffusa.
    Ma noi italiani, come dicono elio e le storie tese, abbiamo "un cuore grande cosììììì"
    Certo, le conseguenze saranno che le donne potrenno stare in giro non oltre il calar del sole e sempre belle coperte ed imbacuccate. Se vengono beccate a cornificare il marito si beccheranno una fitta sassaiola ma... chissenefrega! A combattere per le loro "libertà" ci penseranno le femministe.

    Diciamo poi che tu hai un'ottimistica opinione sul potere della politica.
    Sappi che un famoso politico italiano, non molto tempo fa disse che nessun politico può ambire a delle poltrone o a dei posti di potere se non è ricattabile.
    Ovvero solo i politici manipolabili possono cambiare le cose, e questi, a causa della loro subalternità, non le cambieranno mai.

    CITAZIONE (*STRIDER* @ 23/8/2007, 13:31)
    Il problema qui in Italia è che essi non portano rispetto alle nostre tradizioni come invece il nostro Governo si impegna a far rispettare le loro, dandogli addirittura la possibilità di una pausa ogni ora per pregare durante il Ramadan.

    Il problema è che qui in Italia nessuno rispetta le tradizioni italiane.

    Anzi.. le tradizioni italiane sono pressochè morte.

    CITAZIONE (*STRIDER* @ 23/8/2007, 13:31)
    sono loro i veri razzisti e intolleranti.

    diciamo che questa è una tendenza di utte le culture. Solo in occidente è vietato essere razzisti. E' curiosa questa cosa.
    In Asia è la norma, in Africa idem.

    Tuttavia non me la sento di fare di tutta l'erba un fascio.
     
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435 replies since 18/4/2006, 22:40   10483 views
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