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Caro SA, noto che trovo delle difficoltà a farmi intendere chiaramente, e me ne assumo piena responsabilità. Quando parlo di peculiarità di alcune chiese cattoliche 'nazionali', non alludo necessariamente a posizioni contrastanti con quelle pontificie. Che il cristianesimo irlandese - che, in una chiave soprattutto monastica e missionaria, è stato uno dei fattori di 'lievito' dell'evangelizzazione di ampie zone dell'Europa centro-occidentale, e non solo di quella insulare settentrionale - avesse avuto necessità si fare del sincretismo a puro scopo catechetico non è cosa che si possa provare del tutto, almeno non dopo l'opera evangelizzatrice di San Patrizio, che comunque non attecchì a fondo nell'elemento etnico locale, ma contribuì a gettare dei semi importanti destinati a maturare in prosieguo di tempo, dopo che furono assicurate le basi di una chiesa destinata a divenire sede primaziale. Negli scriptoria irlandesi si conservano manoscritti altomedievali contenenti porzioni della scienza sacra dei druidi, ormai da alcuni secoli più che mai incomprensibile per il grosso della popolazione autoctona, che degli antichi riti precristiani serbava ormai delle forme alquanto esteriori e degradati, ancorché tenaci. I monaci irlandesi ebbero cura di ricercare e custodire una dottrina sacra celtica druidica per loro interesse personale, divenuta inevitabilmente inintellegibile al grosso delle popolazioni, per altro quasi del tutto analfabete e incapaci di tali altezze intellettuali.
Io non ho alcun contenzioso in corso con il cattolicesimo, che considero una tradizione regolare e ortodossa (in senso etimologico, intendo). Riguardo all'esempio della prima crociata, mi riferisco proprio a quella dei principi e dei baroni, la sola avvenuta sotto l'egida papale (all'uopo si promulgava una bolla) culminata nell'impresa gerosolimitana. Una crociata in cui le milizie combattenti erano consacrate allo scopo, e procedevano contro il nemico accompaganti da sacerdoti e missi papali benedicenti. Era una macchina organizzativa complessa quella della crociata, che non viaggiava in modo così indipendente dai disegni pontifici. Possiamo aggiungere di più, ricordo il ruolo fondamentale giocato da San Bernardo - uno dei santi dottori più straordinari della spiritualità cattolica -nella promozione della seconda crociata, autore del De laudae novae militiae, che conferiva una patente di eccellenza alla nascita dell'ordine monastico-cavalleresco dei Templari. E cito questo episodio, bada bene, come una pagina di grande interesse e finanche gloriosa, che getta lumi importanti sulla sacralità della funzione guerriera, in un ambito pur apparentemente refrattario come quello cristiano (sento già torme di femministe urlare come bertucce isteriche).
Riguardo alle repressioni antiereticali dei primi secoli della chiesa, non intendo di certo addebbitarle a quello che non era ancora il papato nel senso specifico che in seguito acquisì, ma di certo il patriarcato petrino di Roma, decise di concerto con gli altri patriarcati maggiori la linea da adottare, che prevedeva anche la persecuzione fisica e armata degli 'eretici', preceduta dai bandi di scomunica ed in seguito assegnata alle autorità imperiali, che non agivano certo di propria esclusiva inziativa, come si vorrebbe credere. I padri conciliari esortavano alla repressione anche fisica di tali fenomeni, perché consideravno ciò loro normale dovere. L'applicazione letterale della nozione evangelica del compelle intrare fu preconizzata e argomentata da sant'Agostino, in occasione della repressione del movimento donatista. Quando ho tirato in ballo il cattolicesimo, l'ho sempre riferito ai suoi contesti specifici, non miravo a confondere le acque quando son voluto risalire a tempi antecedenti. Ed in ogni caso non ho richiamato tutti questi esempi per formulare una condanna, ma per controbilaciare - lo ripeto - le affermazioni eccessivamente unilaterali di Strider.
La cristianità europea ebbe tutto il difendersi quando gli eserciti islamici premettero alle sue porte, ma faccio presente che gli unici episodi ascrivibili ad un progetto di conquista vero e proprio sono quelli della penisola iberica e della Sicilia, per altro non accomunabili ad un disegno unitario. Il saccheggio di Roma, nella metà del IX secolo, fu solo un atto di pirateria, del tutto analogo a quello che gli europei compivano sulla sponda islamica del mediterraneo, e nessuno storico lo ha mai rubricato come un tentativo di conquista.
Riguardo al lento spegnimento del cristianesimo ortodosso ad Istanbul, le cause, credimi, non vanno addebitate all'islàm, che per secoli ha protetto il millet cristiano nell'area anatolico-balcanica, ma alle vicende della rivoluzione laica di Kemal Ataurk, che in terra turca ha aggredito in prima istanza lo stesso Islàm, in un'ansia folle e violenta di modernizzazione forzata. Copti a parte, cospicue popolazioni cristiane di tradizione millenaria vivono ancora in tutta la fascia siro-palestinese. E l'islàm gli ha sempre permesso di conservare la loro religione e il loro statuto giuridico. Cosa che non è stata permessa alle popolazioni mesoamericane da parte dei poteri secolari cattolici (e con tutto l'interesse e la collaborazione della chiesa, se permetti), se proprio vogliamo lanciarci in raffronti così eterogenei. Se poi vogliamo discutere della prosperità - culturale ed economica - delle comunità ebraiche in Andalus, il discorso si farebbe davvero troppo lungo. Attenzione, anch'io sono del parere che l'ebraismo europeo abbia vantato momenti splendidi e condizioni civili anche sotto un predominio cattolico (Spagna cristiana esclusa), e ciò grazie all'interessamento del Papato, che proclamò gli ebrei servi della Camera Apostolica.
Caro SA, devi ammettere che questo dibattito è avvincente, ed io preferisco un dialogo movimentato che ad un'irenismo passivo e quiesciente. Mi piacerebbe aggiungere molto altro anche sul tema dei sacrifici umani, ma adesso temo seriamente che tutta questa nostra discussione diventi OT. Ti posso solo dire questo: alla tua prossima vacanza in Sicilia vieni a trovarmi, così ci si conosce e si intavola una bella chiacchierata.
Edited by Purusha - 22/8/2007, 23:43
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