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C'è un pò di differenza però eh, in genere i musulmani non fanno decine di figli, gli ispanici in America sì. _________________
Caro Vero Mummmio, permettimi di rettificare questa tua opinione: le coppie musulmane generano ancora decine di figli (anche senza i redditi medi delle famiglie occidentali), non nella totalità dei casi, magari, ma in larga misura senz'altro (specialmente nei paesi dell'Africa settentrionale, dal Marocco all'Egitto).
Quanto alle speranze che state tutti (ironicamente, senz'altro) nutrendo su un possibile, salutare contraccolpo per la QM, qualora l'islamizzazione dell'Europa dovesse divenire dominante fino a rimodellare la società, per parte mia sono alquanto scettico. Non perché l'Islàm, nei suoi reali principi, non possa sortire un equilibrato rapporto fra i generi sessuali, ma perché l'attuale tendenza nei paesi e nelle culture di tradizione musulmana presenta, a grandi linee, le due seguenti tendenze:
1) Le loro donne battono la strada delle consorelle occidentali in fatto di 'emancipazione' e affini: e questo accade laddove si sfalda il legame comunitario, l'attaccamento alle norme religiose diviene di facciata e recede sullo sfondo, si radica il modello economico e dei consumi tipicamente euro-americano;
2) Le loro donne, pur conservando abbigliamento e atteggiamenti derivati da norme religiose, erodono il primato maschile con il subdolo grimaldello del matrismo (tendenza sempre in agguato, nell'antropologia delle civiltà mediterranee e mediorientali): fenomeno concomitante con le tendenze sia riformiste che integraliste dell'Islàm. Quello che la gente per lo più ignora, è che nel profilo mentale e psicologico di molti integralisti ed estremisti, il concorso della figura materna gioca un ruolo preponderante. Non è che un femminismo sub specie matrorum. Vade retro..
Mi permetto inoltre di far presente che sarebbe sufficiente un ritorno ai principi autentici del cristianesimo (secondo cui, per esempio, la donna dovrebbe circolare velata - con buona pace della Chiesa cattolica che ormai nega tutto questo, andando contro il dettato delle Scritture e dei Padri della Chiesa, col pretesto inane dell'"aggiornamento") per riallineare la relazione U/D sulla corretta frequenza: parliamo infatti di princìpi di ordine universale, presenti in ogni religione e tradizione sacra antecedente la deriva della modernità. Amici come Reduan e Animus, che mi conoscono da un po', sanno che ho messo a disposizione dei frequentatori di U3000 un'antologia di testi sacri o sapienziali afferenti a varie tradizioni, che mettono a fuoco tale questione. Un gentile saluto.
Edited by Purusha - 18/6/2006, 13:20
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