Fortunato nel gioco,fortunato anche in amore?

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  1. Salar
     
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    Vorrei parlare, di una circostanza che anch'io nel mio piccolo ho potuto osservare.
    Contrariamente,a quanto sancito dal detto popolare ''fortunato nel gioco,sfortunato in amore'',ho potuto osservare che chi è bravo nei giochi di azzardo,(per esempio nel poker),riscuote un discreto successo col gentil sesso.
    Premettendo che in determinati giochi d'azzardo,come la roulette,la ''bravura'',non esiste,mentre nel poker,il successo,non può essere esclusivamente merito della fortuna,ma è una questione di talento.
    E' un mix,di coraggio,spavalderia,sicurezza di sè,leggerezza nel prendere la vita come viene,rovesci inclusi,e gusto del rischio,che sulle donne sembra avere un certo ascendente...

    Perchè è vero in linea di massima,come vuole la logica,che il figlio del farmacista,non rimarrà mai senza pretendenti,però tra il figlio del farmacista che non sa giocare,e il figlio dell'operaio abile nel reame del gioco,le donne sentiranno un imponderabile richiamo per il secondo,più che per il primo.
    Perchè?
    Non lo so,ma la logica,non detiene la maggioranza nel cda del cervello femminile :D ,quindi uno degli errori maggiori è quello di voler a tutti i costi,razionalizzare i comportamenti femminili.
    Certo,le donne,si sa,vogliono la sicurezza,e chi meglio del denaro dà la sicurezza?
    Eppure in certi ambiti,la sicurezza,non sembra essere ciò che attira le donne...
    Che sicurezza può esserci nel mettersi con uno che ogni giorno,gioca i suoi averi,e li mette nelle mani della sorte ballerina?
    L'unica sicurezza è quella di sè,che il giocatore ostenta,facendo mostra di non avere paura di perdere i milioni...
    Non credo di essere stato il solo,a notare questa caratteristica,per esempio,anche in Barry Lindon,il personaggio,accede all'alta società,tramite la sua abilità per il gioco,e chi è che detiene le chiavi dell'alta società,dei salotti?
    Si sa benissimo,che adesso,come 300 anni fa ai tempi di Barry Lindon,erano le donne.
    No,decisamente,i soldi,non bastano ad entrare nell'alta società,quelli che si arricchiscono,e vogliono entrare,rischiano di essere guardati come parvenu...
    Ma nessuna porta è chiusa,a chi sa usare le carte,e ha fama di grande giocatore...
     
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  2. Salar
     
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    Ci sono troppe somiglianze fra il playboy e il giocatore,tutti sia alfa che beta,partiamo di fronte a una donna che ci interessa,con una probabilità non nulla di portarcela a letto,la differenza tra noi e il playboy,è che a noi,questa incertezza dà ai nervi,non la sopportiamo,mentre il giocatore playboy,è quello che di fronte a una simile incertezza si eccita,gode,come quando punta un numero alla roulette anche se sa che 29/30 gli andrà male,ma quel 1/30 lo eccita a tal punto,che non è l'obiettivo in sè ad eccitarlo,ma l'attesa e l'incertezza,quel regno in cui tutto può ancora accadere.
    Un giocatore neanche si eccita di fronte a qualcosa che è certo,che va a colpo sicuro,e in parte nel gioco di ricerca fra uomini e donne,parte della propria eccitazione non è neanche dovuta all'appetibilità fisica dell'altra,quanto all'incertezza di raggiungere il proprio obiettivo.
    E' chiaro che chi non ha lo spirito del giocatore,di fronte alla roulette del corteggiamento,va in palla,come Fantozzi quando corteggiava la signorina Silvani,(salivazione azzerata,visioni mistiche,mani sudate),ma non è tanto una questione di essere beta o alfa,quanto proprio quanto uno ha dello spirito del giocatore.
    Nel mio caso,lo so bene,poco o nulla,io sono uno che quando gli amici lo chiamano a giocare a poker,tira fuori il minimo indispensabile,che tanto so già che perderò,e non faccio particolari puntate,e se devo dire la verità,sono a disagio per tutta la durata del gioco,anche se sono in ballo cifre ridicole,che però a me dà fastidio lo stesso perdere.
     
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  3. Salar
     
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    Lo sapevate,che una delle versioni sull'origine del gioco del lotto,ne attribuisce l'invenzione a Giacomo Casanova...
    Comunque,quello che è storicamente acquisito,è che lui introdusse il gioco del lotto in Francia,come sistema per rimpinguare le casse esangui dello stato,e che fosse un giocatore incallito.

    ''Nel frattempo, si dichiara esperto di finanza pubblica, e spiega al ministro francese – che come tutti i ministri delle finanze di ogni paese era alla ricerca di nuovi introiti per le casse statali – quale sia il modo migliore per sistemare la finanza pubblica: un gioco d’azzardo gestito dallo stato. Dopo aver mostrato paginate di calcoli ad una scettica commissione, il sistema viene accettato: le sue regole non sono state modificate fino al giorno d’oggi, e il gioco si chiama “Lotto” (sì, per chi non lo sapesse, il Lotto nella forma moderna è stato inventato da Casanova…)''
     
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  4. sonobeta
     
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    interessantissime osservazioni (come al solito direi), mi pare proprio che, come minimo, un fondo di verita ci sia. non so che aggiungere, se non che ci riflettero sopra.
     
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3 replies since 7/7/2013, 11:42   79 views
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