Le donne sono superiori, più forti e favorite dalla società

Ora vi fornisco la prova inconfutabile di quanto ho affermato

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  1. Simone-RM
     
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    Premessa: da un mese abbondante lavoro come data entry, per l'inserimento nel computer dei dati dei clienti della Banca di Credito Cooperativo.
    Inserisco dati riguardanti gli intestatari dei c/c e le relative posizioni quali titolare/socio accomandatario/delegato.

    Ebbene, oltre il 50% dei conti correnti bancari passati sotto il mio inserimento risultano soddisfare almeno una delle seguenti situazioni:
    1 - COINTENSTATO A 2 O PIU' DONNE, aventi cognomi diversi, e che quindi non possono definirsi parenti
    2 - INTESTATO A UNA DONNA con eventualmente uno o più uomini inseriti come delegati
    Ho riscontrato pochissimi casi ove una donna è delegata su un c/c intestato a un uomo, la maggior parte dei conti correnti che non rientrano nella categoria suindicata sono intestati a un solo uomo, senza cointestatari o donne in delega.

    Il che significa che oggi le donne sono più forti, più favorite, e (vedi punto 1) si mettono spesso in società per fare soldi a danno di quella categoria di uomini che, pur di fare sesso, si fanno sottomettere come vigliacchi. Pagando cene, scarrozzando, e offrendo lavori altolocati spesso non conformi alle loro scrause competenze.
     
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  2. ventiluglio
     
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    Perdonami ma mi sfugge la dinamica della cosa... non ho capito cosa vuoi sostenere.
    (Lo dico ovviamente senza intento polemico).


    Lorenzo

    Edited by ventiluglio - 31/1/2006, 22:36
     
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  3. Simone-RM
     
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    CITAZIONE (ventiluglio @ 31/1/2006, 22:36)
    Perdonami ma mi sfugge la dinamica della cosa... non ho capito cosa vuoi sostenere.
    (Lo dico ovviamente senza intento polemico).


    Lorenzo

    Tranquillo, evidentemente mi sono spiegato male.
    Dal fatto che la maggior parte dei c/c siano cointestati a sole donne si deduce che queste si associano tra loro per far soldi e tenerli in banca a danno delgi uomini che si fanno sottomettere, offrendo incarichi di alto livello in cambio della f**a.
    Le donne sono in società tra loro e utilizzano l'uomo solo x sfruttarlo...perchè in realtà non gliene frega niente..non conoscono l'amore[COLOR=blue][/COLOR]
     
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  4. lelen
     
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    CITAZIONE (Simone-RM @ 31/1/2006, 22:41)
    [Le donne sono in società tra loro e utilizzano l'uomo solo x sfruttarlo...perchè in realtà non gliene frega niente..non conoscono l'amore[COLOR=blue][/COLOR]

    sick.gif sad.gif cry.gif mad.gif Sono proprio parole come queste ciò che impedisce all'umanità di progredire. Sia che provengano da uomini o da donne, da destra o d asinistra, da cristiani o da islamici.
    Trovo un' affermazioni come questa altamente offensiva in quanto si tratta di una generalizzazione dispregiative che include l'intero genere femminile.
    Il corrisopndente di una frase simile è all'incirca:"Gli uomini sono grezzi, egositi, insensibili e meschini. Pensano solo a trombare e se ne fregano delle donne".
    Che direste se io o altri si postasse qualcosa del genere? E basta con la tiritera che infatti l'uomo viene denigrato e ci sono forum dove non si può manco parlare di msl bashing! ( N.B:non lo metto in dubbio, ma ciò non può essere usato come alibi per legittimare la stessa ottusità!)
    Suvvia ragazzi, basta con questi luoghi comuni... Che ci siano donne di basso profilo, ok. Ma definire tutta la categoria in un certo modo significa solo una cosa: perpetuare le barriere, i pregiudizi e gli stereotipi. Tutti fattori che distruggono quel poco di buono che a fatica si riesce a creare. Continuate pure così... ma non ditemi che vi importa davvero risanare la situazione, perché simili atteggiamenti mantali non fanno che aggiungere degenerazione alla degenerazione.Quando mai il sessismo non si combatte col sessismo?
    Il fuoco, da che mondo è mondo, non si spegne con la benzina, giusto?
     
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  5. demarkhos
     
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    CITAZIONE (lelen @ 1/2/2006, 01:37)
    E basta con la tiritera che infatti l'uomo viene denigrato []

    Tiritere a parte... http://www.corriere.it/Primo_Piano/Cronach...31/rimini.shtml

    Oggi, sappiamo che quando si tratta di favorire la donna ai danni dell'uomo, ogni legge è lecita anche quando è palesemente in contrasto con la Costituzione.
    Tante parole nel forum del Corriere a poco serviranno.
    Discuterò di questo ennesimo legittimo esempio di *omicidio femminista* con tutte le persone che conosco, cercando di sensibilizzarle al problema.
    Dem
     
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  6. lelen
     
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    Se fossi tu quello ad avere un figlio nella pancia che cresce, se fossi tu quello che vede trasformare ogni giorno il proprio corpo (a volte con danni irreversibili), se fossi tu quello che dopo nove mesi dovrà partorire (e se qualcuno tra voi ha assistito ad una nascita sa cosa vuol dire, altrimenti meglio che faccia prima un'esperienza del genere)... Se fossi tu quello che deve allattare e se toccasse a te occuparti magari da solo (nella vita non si sa mai, soprattuto di questi tempi) di un bambino notte e giorno...Se toccasse a te dover rinunciare ad un sacco di cose (chessò la carriera ad esempio) be' allora suppongo che non ti sembrerebbe più così assurdo e ingiusto il fatto di poter avere l'ultima parola in fatto di aborto!

    Edited by lelen - 1/2/2006, 20:00
     
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  7. Pane & Salame
     
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    Se lei vuole uccidere tuo figlio e tu non vuoi può farlo, se lei vuole far nascere il figlio e tu non vuoi, non puoi farla abortire, ovviamente.
    Ma se lei vuole averlo tu non puoi disconoscerlo, mentre lei può disconoscerlo, nonostante sia uscito inequivocabilmente dal suo ventre, se qualche illuminato mi riuscisse a spiegare la logica di questa giustizia...no, non prendiamoci in giro, non voglio che qualcuno me la spieghi, non c'è nessuna giustizia in ciò. E' pura ingiustizia, non è nemmeno dettata da una necessità. Anzi sì, tutte le ingiustizie lo sono, ma sicuramente non una nostra necessità.
     
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  8. lelen
     
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    Be' perlomeno, nella tua prima frase, ammetti ciò che mi sembra evidente (ma non per tutti qui è così).
    In quanto al fatto che un padre non possa disconoscere un figlio il problema sta a monte ossia nel modo incui è strutturata la società. Ci sono luoghi ( rari!) dove le donne si cuccanno il figlio e vengono sostenute anche economicamente dalla famiglia d'origine. Non vengono considerate zoccole solo per i fatto di essere madri senza un uomo accanto. Ma la nostra struttura sociale come sappiamo ha radici ben diverse e se vogliamo recriminare, dobbiamo tener conto di tutto non solo di ciò che ci fa comodo!

    Edited by lelen - 1/2/2006, 20:01
     
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  9. Pane & Salame
     
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    CITAZIONE
    Be' perlomeno, nella tua prima frase, ammetti ciò che mi sembra evidente (ma non per tutti qui è così).
    In quanto al fatto che un padre non possa disconoscere un figlio il problema sta a monte ossia nel modo incui è strutturata la società.

    CITAZIONE
    Non vengono considerate zoccole solo per i fatto di essere madri senza un uomo accanto. Ma la nostra struttura sociale come sappiamo ha radici ben diverse e se vogliamo recriminare, dobbiamo tener conto di tutto non solo di ciò che ci fa comodo!

    Bla bla.
    CITAZIONE
    Ci sono luoghi ( rari!) dove le donne si cuccanno il figlio e vengono sostenute anche economicamente dalla famiglia d'origine.

    In quale dimensione spazio-temporale dovrebbe interessarmi in qualche modo? Ora che lo so la mia situazione non cambia, non potrò comunque avere una famiglia per non diventare uno schiavo perennemente in ricatto o peggio un barbone ripudiato dai propri figli, continuerò ad essere un essere non riproduttivo, un robot, un essere a cui è concesso vivere solo per sè stesso o solo per rischiare di sacrificare tutta la sua vita, i suoi soldi e la sua dignità per la continuazione della specie.
     
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  10. -Renato-
     
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    Ciao simone benvenuto.

     
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  11. Scienziato apocrifo
     
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    CITAZIONE (lelen @ 1/2/2006, 19:59)
    Ci sono luoghi ( rari!) dove le donne... non vengono considerate zoccole solo per i fatto di essere madri senza un uomo accanto. Ma la nostra struttura sociale come sappiamo ha radici ben diverse...!

    ..e quindi il modo migliore per non essere considerate zoccole quale sarebbe?
    Farsi dare un assegno vitalizio di mantenimento? cioè..zoccole a vita d'alto bordo?

    La dignità un uomo se la conquista col sudore della sua fronte, non chiedendo favori, quote, promozioni immeritate, soldi facili in cambio di una sveltina... ecc ecc.

    Edited by Scienziato apocrifo - 2/2/2006, 02:03
     
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  12. Scienziato apocrifo
     
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    CITAZIONE (lelen @ 1/2/2006, 19:35)
    Se fossi tu quello ad avere un figlio nella pancia che cresce, se fossi tu quello che vede trasformare ogni giorno il proprio corpo (a volte con danni irreversibili), se fossi tu quello che dopo nove mesi dovrà partorire (e se qualcuno tra voi ha assistito ad una nascita sa cosa vuol dire, altrimenti meglio che faccia prima un'esperienza del genere)... Se fossi tu quello che deve allattare e se toccasse a te occuparti magari da solo (nella vita non si sa mai, soprattuto di questi tempi) di un bambino notte e giorno...Se toccasse a te dover rinunciare ad un sacco di cose (chessò la carriera ad esempio) be' allora suppongo che non ti sembrerebbe più così assurdo e ingiusto il fatto di poter avere l'ultima parola in fatto di aborto!

    Hai ragione.
    Perdere 9 mesi della propria vita per una cosa tanto sporca come partorire un figlio non è un sacrificio accettabile per una donna.
    Lei potrebbe subire danni irreversibili.
    Però, se fosse l'uomo a dover fare i figli.. allora si, lui sarebbe sacrificabile. Lo è sempre stato. In guerra come sul lavoro...e non per 9 mesi, ma per anni, decenni. L'ultima grande guerra è durata 4 anni e la quasi totalità degli uomini giovani e sani si è dovuta sobbarcare questo onere... per proteggere il culo di tutte le donne che se ne stavano tranquillamente a casa.
    Io, ti giuro che, se fosse possibile farei volentieri a cambio. Le donne in guerra, magari in russia d'inverno senza gli stivali e con le divise estive, senza viveri a sufficienza, tra malattie e con l'altissima probabilità di non tornare più a casa e gli uomini a crescere i bambini, sotto il tetto, tranquilli, magari con poco cibo ma quanto basta per non morire, con il grande fardello di dover tenere un bambino in pancia dei 9 lunghissimi mesi... una tortura indicibile. ...ma poi c'è il rischio che l'anestesia epidurale non faccia bene effetto (che dolore!!!) ed allora si dovrebbe fare il taglio cesareo...ahhh nooo! Una cosa tanto inestetica sulla pancia, non come dei bei segni di mitra sulle gambe o magari un moncherino al posto del piede per il freddo patito in russia.

    Chi ha fatto il militare lo può dire, anche la naia ti cambia. Ti cambia di corpo ed all'inizio al CAR, anche in maniera brusca: taglio dei capelli, marcie per ore ininterrotte, sotto l'acqua, la neve o sotto il sole cocente dell'estate... poi quando vieni assegnato al Corpo è di solito più tranquilla, ma intanto scopri che quest'esperienza ti ha cambiato.. di testa. Ci sono alcuni miei amici che tornati dal militare non li riconoscevo più nei loro comportamenti. Eppure noi uomini da sempre abbiamo accettato questa regola perchè era una necessità della patria, per proteggere la nazione nel caso del bisogno.
    Ora si presenta un'altra necessità, quella di dover evitare l'estinzione della nostra cultura quale noi la conosciamo. Si fanno pochi figli e la necessità della nostra patria richiede che si compia qualche sacrificio.
    Noi uomini, per ora, i bambini non li possiamo partorire, chi lo dovrà fare questo sacrificio?
    Ma dico io, almeno nel caso in cui un padre sia disposto a mantenere da solo il proprio figlio, che sacrificio può essere per una donna, quello di farsi mantenere per 9 mesi, partorire e magari farsi dare una buon'uscita per questo sporco lavoro.
    Io son sicuro di una cosa. Se il padre di quel bambino si fosse chiamato Berlusconi e Elkann ecc ecc, quella donna avrebbe partorito pure un topo pur di poterci guadagnare qualcosa.
     
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  13. Quinzio
     
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    CITAZIONE (lelen @ 1/2/2006, 19:35)
    Se fossi tu quello ad avere un figlio nella pancia che cresce, se fossi tu quello che vede trasformare ogni giorno il proprio corpo (a volte con danni irreversibili), se fossi tu quello che dopo nove mesi dovrà partorire (e se qualcuno tra voi ha assistito ad una nascita sa cosa vuol dire, altrimenti meglio che faccia prima un'esperienza del genere)... Se fossi tu quello che deve allattare e se toccasse a te occuparti magari da solo (nella vita non si sa mai, soprattuto di questi tempi) di un bambino notte e giorno...Se toccasse a te dover rinunciare ad un sacco di cose (chessò la carriera ad esempio) be' allora suppongo che non ti sembrerebbe più così assurdo e ingiusto il fatto di poter avere l'ultima parola in fatto di aborto!

    Qui ti stai arrampicando sugli specchi perche' ogni donna ti descrivera' la maternita' come una "gioia", tranne forse il momento peculiare del parto, subito compensato dalla gioia di vedere il proprio bimbo.

    Inoltre se proprio proprio vivete, come sostieni tu, la maternita' cme una maledizione, la mia risposta e':
    MA CHI VE LO FA FARE ?????????
    Ormai ci pensano indiani, cinesi e africani a fare figli e a perpetrare la specie.
    Spendete i soldi in viaggi e vesititi invece che fare figli, se davvero la cosa e' cosi' terribile come dici tu.

    MA CHI VI CHIEDE MAI DI FARE UN FIGLIO ?
    Di solito e' la donne che spinge e preme per sposarsi e quindi figliare.

    No sai quello che stai dicendo !!!!!!!!!




    CITAZIONE (lelen @ 1/2/2006, 19:59)
    Be' perlomeno, nella tua prima frase, ammetti ciò che mi sembra evidente (ma non per tutti qui è così).
    In quanto al fatto che un padre non possa disconoscere un figlio il problema sta a monte ossia nel modo incui è strutturata la società. Ci sono luoghi ( rari!) dove le donne si cuccanno il figlio e vengono sostenute anche economicamente dalla famiglia d'origine. Non vengono considerate zoccole solo per i fatto di essere madri senza un uomo accanto. Ma la nostra struttura sociale come sappiamo ha radici ben diverse e se vogliamo recriminare, dobbiamo tener conto di tutto non solo di ciò che ci fa comodo!

    Di solito sono le donne che appellano altre donne come "zoccole e puttane".
    Nei discorsi da uomini e' difficile che senta chiamare una ragazza come zoccola.
    Anzi, magari ci provano per avere la loro scopata di turno, se proprio questa e' una zoccola.

    A parte che non esistono donne cosi', cioe' che la danno a gratis. Forse quelle piu' brutte.
    Amen

    Anche qui la stai facendo fuori dal vasino.

     
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  14. Pane & Salame
     
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    CITAZIONE
    In guerra come sul lavoro...e non per 9 mesi, ma per anni, decenni. L'ultima grande guerra è durata 4 anni e la quasi totalità degli uomini giovani e sani si è dovuta sobbarcare questo onere... per proteggere il culo di tutte le donne che se ne stavano tranquillamente a casa.

    Ma siamo nel 2000 e ancora facciamo questi discorsi ottusi e maschilisti??? Ma non li leggi i giornali, non la guardi la tv? Lo sanno tutti che nelle guerre le vere vittime sono le donne!!! w00t.gif
    E non solo, sono anche coloro che, forti e costanti, sfidano ogni discriminazione e ogni forma di maschilismo del male per creare un mondo di pace. Lo fanno per sè stesse e anche per noi cry.gif
    Comunque seriamente parlando, è abominevole che non sia concesso al padre di tenere alla vita dei suoi figli, è come se lui non fosse un padre, e nel contempo gli uomini che accettano questo vengono catalogati come codardi,irresponsabili,mammoni,bambinihihih,sindrome di peter pan happy.gif ,maschietti,viziati...ecc.
    Detto da me sembra quasi buffo, ma è tragico, se un uomo non può essere padre, non è nulla.
     
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  15. Barnart
     
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    CITAZIONE (Quinzio @ 2/2/2006, 06:57)

    Qui ti stai arrampicando sugli specchi perche' ogni donna ti descrivera' la maternita' come una "gioia", tranne forse il momento peculiare del parto, subito compensato dalla gioia di vedere il proprio bimbo.

    Inoltre se proprio proprio vivete, come sostieni tu, la maternita' cme una maledizione, la mia risposta e': MA CHI VE LO FA FARE ?????????
    Ormai ci pensano indiani, cinesi e africani a fare figli e a perpetrare la specie.
    Spendete i soldi in viaggi e vesititi invece che fare figli, se davvero la cosa e' cosi' terribile come dici tu.

    MA CHI VI CHIEDE MAI DI FARE UN FIGLIO ?
    Di solito e' la donne che spinge e preme per sposarsi e quindi figliare.
    No sai quello che stai dicendo !!!!!!!!!

    Al pari di altri fatti della vita, anche la maternità viene descritta secondo le utilità del momento:
    1- come un'esperienza meravigliosa, che arricchisce etc. etc., come cosa che gli UU non possono provare etc. etc. come dono generoso etc etc
    2- oppure nei termini indicati da Lelen, talvolta anche peggiorati con riferimento alla "condanna" della Bibbia, cioè della religione maschilista.
    Molti anni fa ad un convegno a Rimini una scrittrice femminista fece un discorso analogo davanti a 6/700 persone, dove rappresentava la maternità come un fardello ed un servizio che le donne erano costrette a fornire ai maschi ed alla società. Moderatore era Enzo Biagi, il quale le rispose così: "Va bene. Vorrà dire che la prossima volta, per farci perdonare, chiederemo al Padreterno di dare a noi sia l'utero che il seno, così finalmente sarete libere".

    Io sono convinto che nessuna donna, Lelen compresa, si renda minimamente conto del significato che ha per un uomo sentire descivere la maternità in quel modo.
    Nessuna donna riesce ad immaginare neppure lontanamente la gravità assoluta del male che in tal modo fa agli uomini ed ai suoi figli maschi in particolare.

    E poiché non si rende conto (né di questo né di alcun altro male che fa), il giorno del Giudizio sarà riconosciuta innocente. Perché appunto non sa quello che dice.

    Perché bisogna sapere che il Paradiso è il simmetrico delle carceri terrestri.
    E' occupato al 97% da femmine. La piccola %le di maschi è rappresentata dai morti minorenni.
    I maschi adulti - giacché coscienti - stanno in un altro posto.

    La settimana scorsa ho parlato con una femminista che conosce U3 ed MS. Le ho detto: "Siamo arrivati al punto in cui si è sentito gridare che ogni parto è uno stupro".

    E quella: "Ma cosa dici? A me una cosa simile non risulta!"

    Alla donna liberata "non risulta" mai nulla.

    Rino



    P. S. Lelen non ha detto che ogni parto è uno stupro.
    Questo è stato detto da qualcuno/a che ha fatto due passi oltre ...nella stessa direzione.






    Edited by Barnart - 2/2/2006, 09:31
     
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