Superdonnismo macho

Adulare le donne e depersonalizzarle, cioè il professor Veronesi

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  1. Mario961
     
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    CITAZIONE (ilmarmocchio @ 13/8/2009, 14:20)
    Guarda, sulla faccenda Di Bella c'e' poco da dire. la cura non ce l'aveva e non ce l'ha ne Di bella, ne l'oncologia ufficiale. Se tu hai un cancro dell' encefalo, dello stomaco, del pancreas, dell'ovaio, del polmone, tu sei morto.
    Veronesi e' un manager, ben collegato con la politica

    Guarda che hanno fatto delle schifezze inconcepibili ; una disinformazione mai organizzata prima in Italia. In gioco c'erano i cicli di chemioterapia prescritti da Cancronesi & Co. che 10 anni fa andavano da 80 a 120 milioni di lire a ciclo a persona (e di cicli per una parvenza di guarigione ne occorrevano almeno 3 in due anni a persona) !! Guarda che Di Bella aveva dato delle prescrizione rigorosissime sulle quantità e le percentuali di alcune medicine da somministrare ai pazienti secondo lo stadio della malattia in cui glieli portavano ; c'è stato un ufficiale medico di una caserma dell'esercito di Firenze che era stato incaricato dal Ministero della Sanità di confezionare le fiale da iniettare ai pazienti che ha inserito nelle fiale medesime quantità abnormi di acetone (contrariamente a quanto prescritto dal prof. Di Bella). Queste fiale , somministrate poi ai pazienti insieme alla somatostatina li portavano subito alla morte per ovvie ragioni !! Tutti i malati curati dal prof. Di Bella personalmente o dal figlio o da quel paio di medici di fiducia che li affiancarono sono guariti dal cancro od hanno avuto la malattia bloccata (il tumore non gli è andato più nè in avanti, nè indietro) specie quelli portati all'ultimo stadio della malattia , quelli che ai familiari avevano già detto di portarseli a casa "perchè non c'era più niente da fare". Se sei bene documentato su questa cosa allora parla; se non lo sei ti do alcuni siti dove documentarti e dopo ne ri-discutiamo.

    Mario961
     
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  2. ilmarmocchio
     
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    @ mario961 . La cura per il cancro e' ancora da venire. la terapia Di Bella non funzionava , come spesso non funziona la terapia ufficiale. Questa e' la verita', anche se amara. Alcune chemioterapie in realta' costano pochissimo e la stessa terapia di bella era tutt'altro che economica. Di Bella era una persona a mio avviso in buona fede, non il figlio Giuseppe e tutta la corte dei miracoli che girava attorno ( Camponeschi , ecc ) . Lo stesso Grillo non e' tutto oro, anzi.
    Che Veronesi spesso dica cavolate 'e vero, che la cura per il cancro ci sia e' venga nascosta, e' una sciocchezza. Troppo grosso l'affare. Tutto qui.
    P.s. ho praticato la cura Di Bella ad alcuni pazienti che l'hanno voluta provare : sono morti come gli altri
     
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  3. LordDrachen
     
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    articolo notevole. copy and paste immediato. ^^
     
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    CITAZIONE (ilmarmocchio @ 13/8/2009, 14:20)
    Se tu hai un cancro dell' encefalo, dello stomaco, del pancreas, dell'ovaio, del polmone, tu sei morto.

    Piano!

    http://www.biotecnologiepertutti.it/wp-con...nza-tumori4.bmp
     
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  5. ilmarmocchio
     
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    Si, nel mondo delle statistiche ( una volta si chiamavano FAVOLE)
     
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    CITAZIONE (ilmarmocchio @ 17/8/2009, 16:16)
    Si, nel mondo delle statistiche ( una volta si chiamavano FAVOLE)

    Come fai a saperlo? Io penso che molti che ci sono passati, non l'abbiano detto in giro.
     
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  7. ilmarmocchio
     
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    Lo vedo nel mio lavoro di tutti i giorni. Muoiono come le mosche, altro che discorsi. E i miei colleghi lo confermano
     
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  8. Guit
     
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    Uno di quelli che hanno trasformato la lotta al cancro in lotta alle sigarette, che infatti ho sempre ritenuto essere un fenomeno collegato alla QM. L'isteria anti-fumo e quella anti-maschile hanno la stessa matrice progressista.




    CITAZIONE (milanesestanco @ 11/8/2009, 22:44)
    E' la prima volta che leggo "donnismo" su un quotidiano nazionale, seppure d'elite come ilFoglio.

    Vero. E' meglio di femminismo e siamo stati i primi a usarlo.


     
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  9. LordDrachen
     
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    mia nonna è morta di cancro ai polmoni per via delle sigarette.
    che poi vi sia una matrice culturale da 1984 Orwelliano può essere vero, ma cerchiamo di non esagerare...
     
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  10. Guit
     
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    CITAZIONE (LordDrachen @ 24/8/2009, 10:50)
    mia nonna è morta di cancro ai polmoni per via delle sigarette.
    che poi vi sia una matrice culturale da 1984 Orwelliano può essere vero, ma cerchiamo di non esagerare...

    L'abuso di fumo produce danni come tutti gli abusi. Quello che dice Veronesi e la politica isterica moderna è altro, non parla di abuso bensì di danni da microdosaggi che sono una menzogna come i dati sulla violenza.

    A iniziare dalla planetaria truffa sul fumo passivo, che scientificamente è inesistente e mai provato, se non a mezzo di ricerche falsificate finanziate e svolte dalle case farmaceutiche.




    E non a caso la lotta al fumo è patrocinata dalla ultra-donnista progressista Hillary Clinton.

     
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  11. Mario961
     
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    CITAZIONE (ilmarmocchio @ 13/8/2009, 16:02)
    @ mario961 . La cura per il cancro e' ancora da venire. la terapia Di Bella non funzionava , come spesso non funziona la terapia ufficiale. Questa e' la verita', anche se amara. Alcune chemioterapie in realta' costano pochissimo e la stessa terapia di bella era tutt'altro che economica. Di Bella era una persona a mio avviso in buona fede, non il figlio Giuseppe e tutta la corte dei miracoli che girava attorno ( Camponeschi , ecc ) . Lo stesso Grillo non e' tutto oro, anzi.
    Che Veronesi spesso dica cavolate 'e vero, che la cura per il cancro ci sia e' venga nascosta, e' una sciocchezza. Troppo grosso l'affare. Tutto qui.
    P.s. ho praticato la cura Di Bella ad alcuni pazienti che l'hanno voluta provare : sono morti come gli altri

    Da quello che scrivi deduco che sei anche tu un medico. Stavi in contatto col prof. Luigi Di Bella o con il figlio Giuseppe Di bella ?! Degli altri non m'importa nulla. Il prof. Di Bella , in una ben nota trasmissione televisiva del 1998, prima del decesso, denunciò un complotto per sabotare la sua terapia . Il complotto consisteva nell'uso di percentuali abnormi di sostanze tossiche (da lui autorizzate a detreminate condizioni ed in percentuali minime comunque correlate allo stadio del tumore del singolo paziente) e della confezione errata di alcune di queste sostanze fatte uscire da un laboratorio farmaceutico militare della Toscana che aveva avuto l'incarico dal Ministero della Sanità. Segue il link della trasmissione :
    http://www.metododibella.org/it/mdb/dettag...ra%20Di%20Bella?

    1) https://www.youtube.com/watch?gl=IT&hl=it&v=3wFIdHQj0qg
    2) https://www.youtube.com/watch?gl=IT&hl=it&v=6SpPDDsv4XY
    3) https://www.youtube.com/watch?gl=IT&hl=it&v=oI6nmVZMmuA
    4) https://www.youtube.com/watch?gl=IT&hl=it&v=a5R20FsUOyU
    5) https://www.youtube.com/watch?gl=IT&hl=it&v=jnkcw4xYDpw
    6) https://www.youtube.com/watch?gl=IT&hl=it&v=i7PASBUKaD0
    7) https://www.youtube.com/watch?gl=IT&hl=it&v=BjvAT9hjbQg
    8) https://www.youtube.com/watch?gl=IT&hl=it&v=c2JR_rU3aGY
    9) https://www.youtube.com/watch?gl=IT&hl=it&v=7McMgFY5j3Y
    10) https://www.youtube.com/watch?gl=IT&hl=it&v=Fb6TrN5QC08

    seguono altri filmati. A chi interessano può trovarli su YOUTUBE (mancano quelli dal n.11 (parte sesta e parte sesta bis) al n. 13 (parte tredicesima).
     
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  12. Guit
     
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    Se qualcuno trovasse la cura non potrebbero più vendere cerotti di cessazione e chemioterapici. Milioni di milioni di utili andrebbero in fumo.

    Di Bella rischiava di rompere le uova nel paniere.
     
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  13. ventiluglio
     
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    Ringrazio milanesestanco per l'articolo segnalato, che è notevole.
    Qualcosa evidentemente si muove contro questo delirio maligno di matrice femminista.
    Non siamo evidentemente più così "soli", come soltanto qualche anno fa.

    Approfitto per riportare integralmente il testo (per maggiore chiarezza in blu, come da nostra consuetudine), perché spesso i link dopo un certo tempo si "spengono" (vengono rimosse le pagine web a cui fanno riferimento), e sarebbe un peccato non conservarne memoria.

    In generale - a meno che gli altri mod non ritengano diversamente, per motivi legali - penso sia sempre meglio riportare (in blu) il testo (o l'estratto) di un link segnalato, e non limitarsi a quest'ultimo: semplifica la vita a chi ha una connessione lenta, e permette di conservare notizie ed elementi che altrimenti dopo un po' si perdono.

    11 agosto 2009

    Superdonnismo macho
    Adulare le donne e depersonalizzarle, cioè il professor Veronesi

    Se oggi esistesse una dottoressa Ronsenberg e avesse le stesse disponibilità toccate in sorte alla versione originale maschile, il nazista Alfred, sarebbe orgogliosa di Umberto Veronesi e del suo superomismo femminile (superdonnismo?). Perché nulla sembra più vicino all’eugenetica da bovaro in camice rossobruno dell’articolo con il quale ieri, su Repubblica, il chiarissimo professore vezzeggia l’universo femminile prefigurando un futuro ineluttabilmente dominato dalle donne. La tesi di fondo sarebbe anche banale: conosco le donne perché le ho in cura, ne apprezzo la forza morale sovrastata dalla violenza fisica e culturale dei maschi, ne riconosco il diritto a uscire dalla dialettica tra l’angelo e la strega; ma sopra tutto prevedo che, nel giro di qualche lunazione e con “regole evolute di convivenza civile”, gli uomini finiranno per ammazzarsi fra loro o suicidarsi con regolarità, e finalmente le loro vittime verranno accompagnate al trionfo dal senso della storia. O giù di lì. Il cammino della storia, per Veronesi, non si accontenta della Ru486, s’intreccia invece con la più alta magia tecnoscientifica. Azzarda il professore: “Già oggi una donna può avere un figlio senza scegliere un padre, basta che si rivolga a una banca per la fecondazione. Invece se un uomo vuole un figlio, ha bisogno di una donna disposta ad accogliere il seme nel suo utero e portare a termine una gravidanza”. Fin qui siamo all’esercizio retorico e desentimentalizzato della guerra tra generi, al massimo l’enunciato di Veronesi può muovere il maschio a ribaltare la propria minorità cercando di fabbricarsi una chioccia meccanica che covi l’ovulo fecondato dal suo seme. Ma poi viene il bello, un bello monocolore, un rosa tendente al grigio metallizzato: “Se poi in futuro si arrivasse alla clonazione, la superiorità femminile sarà ancora più evidente: la donna può clonare se stessa e l’uomo no. Non è assurdo allora prevedere un futuro prevalentemente al femminile, come già avviene in altre comunità”.

    Ha ragione Veronesi, immaginare questo non è assurdo, più che altro è mostruoso e forse nemmeno la donna più ferocemente nemica di se stessa dovrebbe arrivare a tanto. Dietro l’atteggiamento ammiccante dello scienziato assalito dalla questione femminile si svela infine l’adoratore della propria allucinazione seriale. Un’ingegnere genetico devoto al culto dell’amazzone moderna, madre di feti concepiti senza passione amorosa e, quando di troppo, da espellere come calcoli renali. In più queste ombre di donna hanno il vantaggio tremendo di potersi clonare come le pecore Dolly, in omaggio a un meccanicismo disanimato nel quale pure il corpo ha ben poco da esultare.
    Ecco, a Veronesi dell’anima non deve importargli molto, perché disegna le sue donne come il filosofo novecentesco (suicida) Otto Weininger, per il quale il sesso femminile non è dotato di noumeno, cioè di anima. Ma pure la carne delle donne, tra le mani di Veronesi, diventa una macchina di supremazia spettrale. L’eccelso Nietzsche, di fronte a questo superdonnismo un po’ straccione, potrebbe scrivere un ditirambo derisorio – “Vai dalla donna? Lascia perdere la frusta, porta la Ru486” – e commemorerebbe forse il privilegio femminile di poter essere ora baccante invasata da Dioniso ora sacerdotessa di Apollo. Tutto corpo e tutta anima, entrambi al servizio di una legge chiamata Amore senza la quale non c’è famiglia e comunità né, quel che è peggio, attrazione elementare. Dunque non c’è più vita.

    L’adulazione dei femministi tecnologizzati alla Veronesi è spesso il vestibolo dell’imbroglio e tradisce un sottaciuto senso di superiorità da parte dell’adulatore. Nella circostanza, il professore di Repubblica non fa neanche una professione obliqua di superiorità patriarcale – una cosa tipo: le donne sono troppo preziose per essere lasciate nelle mani delle donne – si fa estensore di un manifesto inconsapevolmente anti utopistico, modella la creta come un demiurgo al di là del maschio e della femmina, dell’uomo e della donna, della vita e della morte. Probabilmente sa, Veronesi, d’essersi spinto oltre le colonne d’Ercole del senso comune componendo la versione aggiornata e appena più indolore dell’antico “crimine lemnio”, il delitto delle donne di Lemno che, sfidata la collera di Afrodite e ricevutone in cambio il disinteresse degli uomini, folli di rabbia sterminarono la popolazione maschile. Allora, nei tempi remoti, per riparare alla loro empia solitudine ferina le lemnie ebbero bisogno dello sbarco dell’eroe Giasone e dei suoi vigorosi Argonauti. Domani, nel futuro indovinato da Veronesi, alle superdonne basterebbero riserve di sperma sintetizzato in laboratorio e tutt’al più qualche fuco sterile per eventuali scappatelle con il passato.

    Ma oggi? Oggi l’eugenismo traffica con quel che c’è: uomini devirilizzati, corazzati all’esterno e dentro molli come crostacei, che incoraggiano le donne alla supplenza; donne defemminilizzate che spingono mezzi uomini alla fuga verso simulacri femminili virtuali. Un ampio mercato di potenziali ipocondriaci è in attesa che qualcuno trovi il nome giusto per il nuovo malanno. L’eugenista alla Veronesi non deve fare altro che rivestire il proprio sogno/incubo con una qualsiasi teologia mondanizzata della liberazione – sessuale, etica o genericamente umanitaria – e a quel punto la sua creatura troverà gradita ospitalità sullo scaffale del consumo culturale di massa.

    © 2009 - FOGLIO QUOTIDIANO
    di Alessandro Giuli
     
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  14. digilando
     
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    Bravo questo Alessandro Giuli, ha letto Otto Weininger, pero'...non sono mica in tanti ad averlo fatto.


    (è nella bibliografia di U3)
    http://www.uomini3000.it/234.htm
     
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  15. ilmarmocchio
     
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    @ Mario : si, sono un medico e non sono mai stato in contatto con Di Bella. Ho pero' praticato la cura che si erano fatta prescrivere i parenti di 2 malati. Il tutto acquistato a Bologna. Non c'e' nessun segreto : la cura Di Bella non funziona come non funzionano, in molti casi, le terapie ufficiali. Cosi' pensavo e cosi' e accaduto. I 2 sono morti come gli altri.
    @ Guit : l'affare e' troppo grosso. Se la cura ci fosse, si imporrebbe, proprio perche' sarebbe un affare, oltre ovviamente a dare i risultati sperati. Risultati che per ora mancano

    La lota al tabagismo sarebbe donnista ? ma se le donne sono le piu' accanite fans dela sigaretta...
     
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48 replies since 11/8/2009, 21:44   1337 views
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