Violenza machista?

Articolo della stampa

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  1. madjakk
     
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    Sono sempre più convinto che i giornali scrivono anche senza avere la minima fonte e tirano verso quello che la gente vuole sentirsi dire. Ieri un uomo ha sparato alla convivente ad Ivrea e questi sono (in successione) gli articoli usciti sulla Stampa:

    Articolo 1: violenza machista.

    L’hanno sentita urlare sulle scale di casa, al primo piano di un palazzo popolare mezzo svuotato dalle vacanze. Condominio Vittoria. Via Burzio 1 angolo via San Michele, zona residenziale di Ivrea. Giardini, cani, poche luci, poche auto posteggiate in strada. Irina Petruta, badante romena di 27 anni, si teneva alla ringhiera con le mani insanguinate. Chiedeva aiuto, cercava di scappare. Poi è crollata. Erano le 21,50 di ieri sera. Tutto era già successo. L’ennesimo litigio fra ex fidanzati. Meglio: l’ennesimo tentativo dell’ex convivente di Irina, un piccolo pregiudicato italiano, di convincerla a tornare insieme. Metodi violentissimi, secondo le prime ricostruzioni, quelli usati da Ciccio Paonessa, 57 anni, disoccupato, residente a Banchette. Urla, botte, spintoni, insulti, minacce, scenate già sentite altre volte, attraverso le pareti. E querele, esposti, richieste d’aiuto da parte della badante, che nessuno ha raccolto. Anche ieri sera la casa della ragazza era in disordine, quasi un campo di battaglia, ma la situazione è ulteriormente degenerata. Quando è spuntata unapistola calibro 7,50.

    Due spari. Irina Petruta è stata colpita alla testa. Un vicino ha dato l’allarme. Le sue condizioni sono apparse subito estremamente critiche. È stata trasportata all’ospedale San Giovanni Bosco di Torino. Alle 23,30 era in rianimazione, intubata, sottoposta a una Tac, con diverse lesioni al volto, tumefazioni su tutto il corpo, un proiettile conficcato nel cranio. I carabinieri del comando Provinciale di Torino, agli ordini del colonnello Antonio De Vita, sono arrivati in fretta. Hanno ricostruito quello che era successo grazie alle precise testimonianze di alcuni vicini. Un delitto che appare senza misteri. C’è una ragazza che lotta per la vita in ospedale. E c’è un uomo in fuga, da qualche parte, nella notte. Lo stanno braccando. I carabinieri della Compagnia di Ivrea, agli ordini del capitano Martano, hanno organizzato immediatamente le ricerche. «Irina era una bravissima ragazza – dice un vicino, parlando di lei già al passato – lavorava seriamente, aveva una bambina piccola, l’aveva affidata ai nonni in Romania. Qui era ben voluta da tutti, davvero un’ottima persona. Con il convivente si erano lasciati da tempo, lei stava cercando di rifarsi una vita». Proprio la vita che Ciccio Paonessa non sopportava. Una vita senza di lui.

    L’ha picchiata per l’ennesima volta, poi ha sparato. Di Irina Petruta restano le speranze che i medici non devono mai perdere. Nella notte erano pronti ad operarla, per estrarre il proiettile. E resta, sul sito del Comune di Ivrea, una graduatoria per ottenere una casa popolare datata 28 maggio 2009. Irina era al numero quattordici. Ce l’aveva fatta. Il suo sogno stava diventando realtà, non senza sacrifici. Prima che un uomo italiano, troppo geloso, troppo violento, spazzasse via tutto.

    NB: Hanno anche evidenziato che l'uomo era italiano.



    Articolo 2: la realtà dei fatti(?)

    Una figlia contesa, una bambina di quattro anni dalla quale non voleva separarsi. Sarebbe questo il motivo che, ieri sera a Ivrea, ha armato la mano di un uomo, un italiano di 47 anni, contro la sua ex convivente, una romena di 27 anni, ferita in modo grave alla testa da due colpi di pistola.

    L’uomo, che è stato arrestato questa mattina dalla polizia, si è recato a casa della ex compagna per discutere, ancora una volta, della bambina. Un motivo di discussione tra i due già in passato, tanto che lo scorso inverno l’uomo si era incatenato davanti al comune di Ivrea.

    L’uomo non voleva rassegnarsi a stare lontano dalla figlia, che si trova dai nonni materni in Romania, e voleva il suo affido.


     
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  2. ilmarmocchio
     
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    La storia diventa ben diversa. Ma i giornalisti (pessima categoria) in prima battuta puntano sempre sull'effettaccio. Sono dei bastardi
     
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  3. Tex6969
     
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    Che infami !!!! Si legge lontano un chilometro che il problema è SOLTANTO l'affido dei figli anche in questa storia. Ma cosa mettono in grassetto ??
    "Prima che un uomo italiano, troppo geloso, troppo violento, spazzasse via tutto."

    Così come si affrettano SEMPRE a mettere in evidenza la DEPRESSIONE nei casi di infanticidio commessi da madri che non sono degne nemmeno di questo nome.
    Mai appare la violenza come vocabolo in articoli che parlano di madri che strozzano o annegano i propri bambini (in gran parte si tratta di bambini maschi).
     
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  4. ilmarmocchio
     
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    Gia', e non compaiono mai neanche le continue violenze psicologiche e gli infami trucchetti che le "mamme", aiutate dagli sgherri della legge, mettono in atto
     
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  5. Tex6969
     
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    CITAZIONE (ilmarmocchio @ 10/8/2009, 22:10)
    Gia', e non compaiono mai neanche le continue violenze psicologiche e gli infami trucchetti che le "mamme", aiutate dagli sgherri della legge, mettono in atto

    Basti pensare a come le proteggono (dagli agenti della volante all'ultimo giudice/giudi-cessa che dovrebbe condannarle) quando negano le brevissime visite stabilite agli ex-mariti/conviventi. Pensare che la Legge sull'affido condiviso parla chiaro; se un coniuge nega volontariamente a fini ricattatori le visite all'altro, è previsto il Codice Penale. Hai mai sentito qualche ex-moglie condannata ? Io sì ; una sola. Non so se dovette risarcire qualcuno, ma di galera manco a parlarne. Si provi un ex-marito a non pagare gli alimenti alla sanguisisuga di turno ! E non pagare gli alimenti ad una donna adulta vaccinata e pure emancipata mi sembra molto meno grave che negare le visite dei figli all'altro coniuge.
     
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  6. doppler effect
     
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    CITAZIONE (ilmarmocchio @ 10/8/2009, 20:14)
    La storia diventa ben diversa. Ma i giornalisti (pessima categoria) in prima battuta puntano sempre sull'effettaccio. Sono dei bastardi

    Bravo, hai detto proprio quello che sono.
     
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  7. madjakk
     
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    CITAZIONE (ilmarmocchio @ 10/8/2009, 20:14)
    La storia diventa ben diversa. Ma i giornalisti (pessima categoria) in prima battuta puntano sempre sull'effettaccio. Sono dei bastardi

    Tempo fa, sempre letto su LaStampa, c'è stato un'articolo su un rumeno che aveva violentato una 14enne connazionale. Il rumeno è stato incarcerato PER UN MESE e l'articolo del giornale riportava anche una sua dichiarazione sullo stupro, una roba tipo "non so perchè l'ho fatto".
    Dopo un mese è venuto fuori che la ragazzina si era inventata tutto per coprire non ricordo cosa, ergo la dichiarazione di quel povero disgraziato doveva essere stata per forza inventata.
    Ora quell'articolo non riesco più a trovarlo, mentre quello della smentita c'è ancora. Secondo me l'hanno ritirato dagli archivi eppure c'era, me lo ricordo benissimo.
     
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  8. ilmarmocchio
     
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    cit Madjakk :
    Sono sempre più convinto che i giornali scrivono anche senza avere la minima fonte e tirano verso quello che la gente vuole sentirsi dire

    Condivido al 100% ; tutte le volte che ho avuto a che fare con vecende poi riportate sui giornali, la manipolazione era evidente. talvolta facevo fatica a riconoscere cio' di cui ero stato testimone , da cio che risultava dall'articolo. E' una bruttissima storia
     
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7 replies since 10/8/2009, 15:53   201 views
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