La violenza delle statistiche sulla violenza: il pregiudizio duro a morire

Lettera aperta di Rino Barnart a Umberto Galimberti e sua lettrice

« Older   Newer »
 
  Share  
.
  1. Tex6969
     
    .

    User deleted


    Se vi possono essere utili degli indirizzi per la diffusione della lettera, sempre che l'Autore sia daccordo.

    [email protected]

    Testate giornalistiche

    [email protected]
    [email protected]
    [email protected]
    [email protected]
    [email protected]
    [email protected]
    [email protected]
    [email protected]
    [email protected]
    [email protected] Direttore di Repubblica
    [email protected] Redazione di Repubblica
    [email protected] Redazione di Repubblica
    [email protected] Rubrica lettere di Repubblica
    [email protected] Redazione di Repubblica tv

    Governo\Ministeri

    [email protected] Presidenza del Consiglio dei Ministri
    [email protected] Ministero del lavoro
    [email protected] Ministero del lavoro
    [email protected] Ministero Pari Disparità
    [email protected] Ministero Pari Disparità
    [email protected] Ministero Pubblica Istruzione
    [email protected] Ministero Pubblica Istruzione
     
    Top
    .
  2. JAROD72
     
    .

    User deleted


    Ottima confutazione è necessario diffonderla il più possibile nel nostro piccolo.

    I loro signori femministe e femministi non rispondono perché ovviamente non ne sono capaci, non sono in grado di confutare quasi nulla. Al massimo, si attaccano nel dire che dati simili, cioè i nostri, provengono dai soliti maschilisti - misogeni, e da qui c'è il solito pretesto per non discutere di nulla.

    La colpa però maggiore a mio avviso è dei signori maschi, in realtà veri maschilisti e misogeni, ma che per facciata o per altri motivi legati più al tratto psicologico, difendono e appoggiano ogni teoria strampalata del femminismo del disprezzo. Infatti conferma ancora che gli uomini sono la mente, poi quale mente nello spacciare dei mezzi falsi, e le donne che ci credono senza battere ciglio. E' una manipolazione diversa questa attuale, "moderna" di stampo liberaloide, ma sempre un mezzo per esaltare una categoria, sapendo che nessuno puo' confutare, a parte qualcuno che purtroppo non ha peso.

    I fatti dimostrano ancora come la verità è sempre soggetta da chi gestisce il potere.
     
    Top
    .
  3. femmina83
     
    .

    User deleted


    CITAZIONE (Guit @ 23/7/2009, 12:39)
    CITAZIONE (doctor doctor @ 23/7/2009, 12:26)
    diranno che il problema comunque permane e allora la discussione si sposterà non sugli errori e sull'interpetazione dei dati ma rimarrà al punto di di partenza

    Purtroppo, come andiamo ripetendo fino alla nausea, il donnismo non ha basi razionali bensì sentimentali. Smascherare un errore, confutare una teoria, non serve a nulla.

    Tuttavia per chi non è caduto nelle trame sentimentaliste di questa modernità, una lettera così arriva e fa capire di non essere i soli a pensarla in un certo modo.

    basta anche solo insinuare un dubbio nella mente del lettore, a nostro favore...
     
    Top
    .
  4. Guit
     
    .

    User deleted


    Postata anche sul forum radicali italiani.

    http://forum.radicali.it/content/lettera-a...rt-u-galimberti
     
    Top
    .
  5. digilando
     
    .

    User deleted


    Bravo questo De Cupis....
     
    Top
    .
  6. Guit
     
    .

    User deleted


    Sì, bravo. Sarà mica uno dei tuoi eteronimi? :B):

     
    Top
    .
  7. digilando
     
    .

    User deleted


    no, io ho pensato ad antifeminist

    o l'ex 6x1.
    Non mi pare possa essere nessun altro.
     
    Top
    .
  8. digilando
     
    .

    User deleted


    CITAZIONE
    Epperò, mentre il secondo potere è comunque attenuato dalla circostanza non irrilevante del dover pagare, il pregiudizio nei confronti del portatore di uccello mi sembra tutt'altro che sopito

    http://forum.radicali.it/content/potere-fe...otere-economico

    In effetti sembra davvero un mio alterego, epperò, non sono io.
    Giuro. ^_^
    Curiosa sta cosa....
     
    Top
    .
  9.  
    .
    Avatar

    Evergreen

    Group
    Member
    Posts
    3,385
    Location
    est Italia

    Status
    Offline
    E quello che è intervenuto contro Rino, chi è? Il presenzialista Paolini?

    image

    Edited by Warlordmaniac - 24/7/2009, 17:57
     
    Top
    .
  10. Guit
     
    .

    User deleted


    E' uno che ha preferito depistare e provocare per non rispondere.

     
    Top
    .
  11. Kinghiss
     
    .

    User deleted


    Paolini, era radicale o sbaglio?.........Se si ci sara un perchè......
     
    Top
    .
  12. icarus.10
     
    .

    User deleted


    Kinghiss, i nuovi utenti prima di scrivere sul forum, devono presentarsi qui:

    http://questionemaschile.forumfree.net/?f=990182

    Sono costretto a fare io il moderatore :D
     
    Top
    .
  13. Grifone_verace
     
    .

    User deleted


    CITAZIONE (femmina83 @ 22/7/2009, 23:08)
    non risponderanno perchè non hanno argomenti a favore e a prova della loro tesi. se non rispondono è già una "piccola" vittoria....

    quoto

    CITAZIONE (Carlo Zijno @ 22/7/2009, 14:50)
    Si, è una mazzata, e scritta splendidamente. Ho pubblicato anch'io questa lettera aperta di Rino sul mio blog, e vi assicuro che le visite stanno schizzando in alto.
    Prima o poi qualcosa deve succedere.

    Carlo

    Sicuro, perchè oramai internet è una sicura fonte, non la Tv. La Tv oramai sarebbe da usare solo per vedere DVD
     
    Top
    .
  14. ilmarmocchio
     
    .

    User deleted


    Io infatti la TV la uso solo per quello
     
    Top
    .
  15. Cassiodoro_1959
     
    .

    User deleted


    Metto in evidenza questo articolo:
    "La violenza femminile.
    Cos’è, come se ne
    parla"
    Del Dr. Eugenio Pelizzari.
    "
    .......................
    L’unica costante differenza riconducibile al genere nella violenza tra partner è che le aggressioni da parte degli uomini causano più ferite e più decessi (anche per questa evidenza l’autore non manca di portare un consistente numero di ricerche di conferma).
    Straus passa poi ad esaminare i motivi per cui la violenza tra generi è erroneamente percepita come asimmetrica. Tra questi:
    a) L’accettazione culturale del potere maschile e della violenza maschile
    b) Gli stereotipi di genere
    c) Il dato storico che il movimento per sconfiggere la violenza tra partner sia stato sviluppato da femministe
    d) Il fatto che gli uomini sono la maggioranza nei crimini conosciuti dalla polizia
    e) L’empatia e preoccupazione per l’ingiusto trattamento delle donne vittima
    Tutti questi fattori, sostiene, hanno portato ad una sistematica negazione dell’evidenza della violenza verso il partner perpetrata dalle donne, con una serie di conseguenze sulla correttezza della ricerca scientifica, delle politiche e quindi dei risultati conseguiti.
    Straus esamina anche i metodi frequentemente utilizzati per celare, negare e distorcere i risultati delle ricerche. Su questo aspetto varrà la pena di essere dettagliati. Seguiamo dunque l’argomentare dell’autore.
    Metodo 1: Sopprimere le evidenze.
    È ricondotto essenzialmente al prevalere di atteggiamenti ideologici piuttosto che scientifici, messi in atto per validare premesse a priori od ottenere benefici per le donne maltrattate. Un comportamento tipico è quello di pubblicare esclusivamente dati su maschi abusanti e femmine vittime, omettendo deliberatamente i dati su femmine abusanti e maschi vittime.
    Straus cita il caso dell’inchiesta promossa dalla Kentucky Commission on the Status of Women che raccolse dati relativi ad uomini e donne, ma pubblicò solo quelli relativi alla violenza perpetrata da uomini.
    Metodo 2: Evitare di ottenere o analizzare dati sulla violenza femminile
    Straus riporta il caso di ricerche nazionali in cui o è stata omessa la raccolta di dati sulla violenza femminile, oppure in cui sono stati raccolti ma non analizzati e pubblicati.
    Tra questi cita il Canadian National Violence Against Women Survey, che modificò lo strumento di rilevazione (la Conflict Tactic Scale, come abbiamo visto da lui stesso elaborato) al fine di misurare esclusivamente la violenza maschile.
    Metodo 3: Citare solo studi che mostrano la violenza maschile
    Un altro dei metodi utilizzati, secondo Straus, per nascondere la simmetria di genere è quello di citare selettivamente studi intesi a dimostrare la violenza maschile, evitando di citare quelli che mostrano il contrario. Riporta il caso delle pubblicazioni del Dipartimento di Giustizia degli Stati Uniti che citano quasi sempre il National Crime Victimization Study, che mostra una predominanza maschile nell’uso della violenza, omettendo di citare le critiche pubblicate dallo stesso Dipartimento che portarono ad una revisione dell’indagine. Lo stesso vale per le cause della violenza, con particolare riferimento al tema dell’autodifesa, presentata – contro l’evidenza di molti studi – come principale motivo della violenza femminile.
    Metodo 4: Concludere che i risultati sconfessano la simmetria di genere
    quando invece la confermano.
    ...............
    Assimilare la critica alla pettinatura (come nell’indagine Istat del 2006) alla ripetuta violenza fisica o allo stupro, non è solo metodologicamente errato e concettualmente disonesto; questa assimilazione finisce anche col determinare una profonda inefficacia delle politiche di prevenzione, penalizzando proprio le categorie più colpite dalla vera violenza fisica o sessuale, come innumerevoli studi oramai dimostrano. Assimilare il conflitto familiare alla violenza domestica, insomma, non serve alla causa di ridurre quest’ultima.
    .............................


    CODE
    http://www.psychomedia.it/pm/grpind/separ/pelizzari.pdf
     
    Top
    .
65 replies since 22/7/2009, 12:57   1602 views
  Share  
.