La violenza delle statistiche sulla violenza: il pregiudizio duro a morire

Lettera aperta di Rino Barnart a Umberto Galimberti e sua lettrice

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  1. Guit
     
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    Cortesi Professor Galimberti e Sig.ra Beatrice,

    nell'ultimo numero di "D-la Repubblica delle Donne" la lettera della Sig.ra Beatrice contiene l'affermazione secondo la quale la mano violenta di un maschio familiare è la prima causa di morte delle donne nella fascia di età 16-44.

    Affermazione che da tempo circola sui media di tutti gli orientamenti. Tra l'altro ha formato oggetto di un manifesto elettorale di un partito di sinistra ed è stata trasmessa anche da reti Mediaset.

    Veramente la fascia d'età presa in considerazione varia a seconda delle diverse fonti, (16-44, 15-50, 18-59) ed anche il termine di confronto muta di natura. Talvolta si tratta del numero delle donne morte di tumore, talaltra di quelle decedute per un insieme, il più diverso, di cause.

    E' stato anche affermato che la violenza maschile è la prima causa di morte per le donne, senza alcuna indicazione del termine di confronto.Modificando i riferimenti (fasce d'età, motivi e ambiti dei decessi) i rapporti tra i dati cambiano di poco, il loro significato non cambia per nulla.

    Presento ora i dati (per anno) derivanti da una elaborazione di quelli Istat (media degli anni 2002-2006 - In calce quelli completi) .

    Decessi complessivi

    Decessi femminili per qualsiasi causa...280.000 (maschi: altrettanti)

    Per tumori .......................................... 70.000

    Per violenza maschile ...............................140

    Per violenza maschile di familiari ..................115

    Nella fascia 15-59

    Decessi femminili per qualsiasi causa...18.700

    Per tumori ..........................................12.300

    Per violenza maschile ..............................105

    Per violenza maschile di familiari .................90

    Il confronto avviene dunque tra numeri che differiscono non di alcuni fattori, ma di interi ordini di grandezza. Nel caso presente, la Sig.ra Beatrice afferma dunque che 90 (ca.) è un numero più grande di 18.700 (ca.).

    Ciò pone alcuni interrogativi.

    Come è possibile affermare che 1 è più grande di 100, di 500 e di 1000?

    Come è possibile che non veniamo colti almeno dal sospetto che le donne assassinate non possono, davvero non possono essere di più di quelle decedute per tumore?

    Come mai nessuno si avvede di simile enormità?

    Di fronte ad un tale stravolgimento, ad un rovesciamento di tali proporzioni che individua nei maschi (e nei maschi di casa) il pericolo numero uno per la vita delle donne, come è possibile che nessuno si chieda da dove venga, a cosa miri e quali effettipossa avere una bugia di tali dimensioni e della quale è difficile trovare precedenti?

    Cosa dice dei maschi una tale stupefacente deformazione? Cosa vuol dire di essi?

    E cosa tradisce in coloro che l'hanno creata, in coloro che la diffondono e/o che non la denunciano?

    Quale effetto può produrre nelle donne di ogni età, ma soprattutto nelle ragazze, una simile rappresentazione dell'altro sesso?
    Di tutto, si può dire, ma non certo stima e benevolenza.

    E cosa nell'animo delle nuove generazioni maschili? Eppure la buona fede della Sig.ra Beatrice non è in discussione, come non lo è quella di tutti coloro che diffondo quei dati, quelle "verità incontrovertibili".Il che non risolve il problema, lo aggrava.

    Se siamo ciechi di fronte a queste follie, se prendiamo per buoni questi numeri che pur sappiamo, sentiamo a priori non possono essere veri, quali altre cecità ci colpiscono?

    Quali diverse oscurità deformano la nostra percezione e quindi anche i nostri sentimenti e i nostri valori? La nostra collocazione nel mondo e il giudizio sugli altri?

    In particolare, cosa c'è di oscuro, di impensato/impensabile (e forse di inconfessabile) nel conflitto tra i sessi?


    Un enigma intrigante, giacché le bugie non vengono al mondo da sole e non sono sterili.

    Sono feconde, purtroppo.
    Grazie e saluti.

    Rino Della Vecchia - Belluno


    ____________________


    Dati completi


    I CONFRONTI

    "La violenza maschile è la prima causa di morte per le donne!" 140 contro 280.000

    "Muoiono più donne per mano maschile che per qualsiasi altra causa nella fascia 15-59!": 105 contro 18.700

    "Ne uccidono di più i maschi che il cancro!" 140 contro 70.000

    "Ne muoiono più per la violenza domestica che qualsiasi altra causa!" 90 contro 280.000

    "Ne uccidono di più i maschi che non il cancro nella fascia 15-59!" 105 contro 12.300

    "Ne uccide più l' "amore" del tumore!" 90 contro 70.000

    I DATI ISTAT
    Morti per anno maschi e femmine per ogni causa 560.000

    Femmine 280.000

    Patologie del sistema cardiocircolatorio:... 130.000

    Tumori .................................................. 70.000

    Altre cause .............................................21.000

    Patologie del sistema respiratorio .............15.000

    Disturbi psichici e del sistema nervoso ..... 15.000

    Patologie dell'apparato digerente .............. 12.000

    Cause esterne, traumatismi etc. ................ 11.000

    di cui per omicidio e lesioni 160

    Stati morbosi mal definiti, incerti etc. ....... 4.000

    Malattie infettive e parassitarie ................ 2.000

    Donne decedute per omicidio e lesioni 160

    di cui per mano di donne .................... 20

    Donne decedute per omicidio e lesioni per mano maschile 140

    di cui:in ambito domestico ............................ 115

    nella fascia d'età 15-59 ....................... 105

    nella fascia d'età 15-59

    di cui: in ambito domestico ... 90

    Donne di ogni età decedute per tumori ......... 70.000

    Donne decedute per qualsiasi causa nella fascia 15-59 ..... 18.700

    Donne decedute per tumori nella fascia 15-59 ............... 12.300
     
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  2. Tex6969
     
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    Azz.. che mazzata !!! Questo è un KO tecnico, in termini pugilistici. :D
     
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  3. Guit
     
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    Insegnare alle donne che l'uomo a esse più vicino è loro nemico.

    A quanto pare si tratta di una strategia pianificata a livello internazionale.

    I danni soggettivi e sociali, diretti e indiretti, di questa planetaria diffamazione saranno incalcolabili: generazioni intere cresciute nella diffidenza, nella solitudine, nel rancore.

    Invocano la non violenza e diffondono violenza.

    Invocano la non discriminazione e diffondono discriminazione.

    Parlano di amore per diffondere odio.

    Roba da tribunale per i diritti umani.
     
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  4. Tex6969
     
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    Condivido Guit !!!! L'ipocrisia nel portare avanti tale strategia a livello mondiale è da denuncia....
    Il paradosso è dato dal fatto che tali danni saranno devastanti in egual misura per vittime (uomini) e carnefici (donne) !!!!
    Mai nessuna Guerra in passato aveva "garantito" tali nefasti risultati, per le entrambe opposte fazioni.
     
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  5. Carlo Zijno
     
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    Si, è una mazzata, e scritta splendidamente. Ho pubblicato anch'io questa lettera aperta di Rino sul mio blog, e vi assicuro che le visite stanno schizzando in alto.
    Prima o poi qualcosa deve succedere.

    Carlo
     
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  6. Tex6969
     
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    Bravo Carlo, la visibilità per certi argomenti è vitale !!!!
     
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  7. femmina83
     
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    ahhahahahah bella fregatura!!! chissà se e come risponderanno la signora beatrice ed il sign. galimberti!!!! ;))
     
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  8. LesPaul
     
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    non risponderanno
     
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  9. Sandokan1317
     
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    Grande lettera! Chissà se risponderanno.
     
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  10. Tex6969
     
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    No Sandokan1317, non risponderanno, si nasconderanno dietro la vigliaccheria del silenzio; la stessa vigliaccheria che rimane impunita per quell'impiegata modello di 35 anni che a Legnano due giorni or sono ha strangolato suo figlio di soli 4 mesi con il cavo del caribatteria del suo cellulare.
     
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    Lupus in fabula

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    E' una gran bella lettera, ed io invito chiunque a diffonderla il più possibile.
     
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  12. femmina83
     
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    non risponderanno perchè non hanno argomenti a favore e a prova della loro tesi. se non rispondono è già una "piccola" vittoria....
     
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    Lichtenstein .. o San Marino, che anche loro hanno il rappresentante all'ONU

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    CITAZIONE (femmina83 @ 22/7/2009, 23:08)
    non risponderanno perchè non hanno argomenti a favore e a prova della loro tesi. se non rispondono è già una "piccola" vittoria....

    non saprei, se non rispondono potrebbe anche significare che non è un argomento nuovo, non devono argomentare nulla a sostegno della loro tesi, perchè semplicemente sanno.
    E non rispondendo tentano di rendere vano il porre la questione, tentano di cancellare qualsiasi tentativo di contestazione della nota spese femminile rendendo così impossibile la conseguente redazione della nota spese maschile.

    #entry338212941


    CITAZIONE (Reduan @ 22/7/2009, 22:31)
    E' una gran bella lettera, ed io invito chiunque a diffonderla il più possibile.

    fatto, per quel poco che puo' fare la Repubblica di San Marino di fronte all'ONU :D
     
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  14. doctor doctor
     
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    diranno che il problema comunque permane e allora la discussione si sposterà non sugli errori e sull'interpetazione dei dati ma rimarrà al punto di di partenza
     
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  15. Guit
     
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    CITAZIONE (doctor doctor @ 23/7/2009, 12:26)
    diranno che il problema comunque permane e allora la discussione si sposterà non sugli errori e sull'interpetazione dei dati ma rimarrà al punto di di partenza

    Purtroppo, come andiamo ripetendo fino alla nausea, il donnismo non ha basi razionali bensì sentimentali. Smascherare un errore, confutare una teoria, non serve a nulla.

    Tuttavia per chi non è caduto nelle trame sentimentaliste di questa modernità, una lettera così arriva e fa capire di non essere i soli a pensarla in un certo modo.

     
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65 replies since 22/7/2009, 12:57   1602 views
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