Il matriarcato italiano e la chiesa cattolica sua espressione

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  1. milanesestanco
     
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    http://www.liberalsocialisti.org/articol.php?id_articol=1482
     
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  2. digilando
     
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    Meglio riportarlo....Ecclesia Mater et Magistra


    Il matriarcato italiano e la chiesa cattolica sua espressione


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    20 novembre 2008.
    Una delle possibili, profonde e persuasive chiavi di lettura della storia e dell’antropologia italiane è che il matriarcato non sia una condizione della preistoria della penisola, ma sia presente e operante possentemente nel profondo delle viscere di questo caro, tragico paese e che la chiesa cattolica non sia altro che una delle forme più incisive di questo matriarcato.

    Così molte cose tornano ad essere comprensibili e molte vicende storiche possono essere reinterpretate dal medioevo ad oggi, ampliando l’ottica monca e deformate di oggi, tutta spostata verso la dimensione e la responsabilità maschili, che ne costituiscono spesso solo la superficie.

    Il matriarcato è quel regime sociale in cui le donne comandano profondamente la direzione della vita sociale, quindi anche economica e politica, attraverso soprattutto il monopolio educativo, il controllo della ordinaria vita quotidiana, attraverso la sessualità e le sue espressioni.

    Tutto il mondo della vita quotidiana (alimentazione, vestiario, organizzazione domestica in genere, il fondamentale controllo e la gestione delle entrate e delle uscite), il momento pedagogico fondamentale più incisivo dalla nascita in poi, dall’emozionalità al mondo dei valori, al rapporto con gli impulsi e i desideri, è sotto il controllo della donna nella sue diverse modalità di esistenza e di ruolo sociale: figlia, sorella, madre, moglie, madre, zia, nonna, parente, amica, conoscente.
    Esse costituiscono una rete possente di forza ‘effettuale’ nella quotidiana vicenda storico-quotidiana ed incidono in maniera inimmaginabile.

    La chiesa cattolica e le religioni in genere sono creazioni femminili-matriarcali e non a caso tutto è femminile in esse, dalla denominazione ai riti, e i suoi addetti hanno vesti femminili, sono i più protetti, difesi e circondati dall’elemento femminile, che ne costituisce la base di consenso.
    La figura nodale è costituita dalla figurazione della vergine-madre, che riassume quasi tutto l’universo religioso, essendo le altre figurazioni maschili laterali o subalterne al suo ruolo, indicando storicamente il destino della componente maschile: per il maschio la prospettiva di vita è quella della sofferenza e della crocifissione, della repressione degli impulsi di autodeterminazione.

    I passaggi sono molti, qui sono solo intuiti e andranno sviluppati analiticamente.

    Ma il tragico nodale è questo: tutto il matriarcato italiano e tutto il suo operare soprattutto con la chiesa cattolica, sua espressione, hanno come direzione possente l’esclusione dell’autodeterminazione, dell’autonomia, della libertà, della dimensione adulta, la condanna al bambinismo, sia per i maschi che per le stesse donne.

    L’individualità non esiste, valgono solo le realtà collettive e corollari: la famiglia, la proprietà, la roba, il denaro, la terra, la casa, la chiesa, il clan, il paese, la comunità territoriale, da difendere e proteggere in tutti i modi, ai quali tutto va sacrificato, dalla felicità alla stessa vita.
     
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  3. Cassiodoro_1959
     
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    Dio è Una

    Il primato del parto

    Il matriarcato nell’ideologia monoteista

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    http://www.arte-e-psiche.com/Pubblicazioni/pinocchio/1.htm#_ftnref1


    "......................
    L'imene eucaristico

    Il matriarcato è ciò che, di fatto, connota questa cultura degli affetti familiari rappresentata sul modello della sacra famiglia. Nella religione cristiana - che delinea in tutta la sua estensione teologica la psicologia della madre - la centralità del matriarcato è rappresentata simbolicamente in tre modi:

    a) dallo spirito santo che dà il senso ad ogni relazione tra il padre ed il figliolo;

    b) con il dogma dell'unicità e trinità di dio; il tre, infatti, simboleggia la composizione del logos famigliare che ritrova nella madre fonte e ispirazione unica e totale;

    c) nell'ossessione ginocentrica della madonna e del mito della ricostruzione dell'integrità verginale, ossia della negazione d’ogni sviluppo della sessualità e dell'autonomia dei figli, a partire dall'atto di dolore inaugurato con il trauma del parto che pesa su ciascuno come debito e peccato originale (sono anche celebrazioni della verginità dell'imene l'ostensione dell'ostia e del sangue idealmente contenuto, come pure la posizione giunta delle mani con o senza il riferimento ai flussi stigmatici).

    Il rito dell’eucaristia nell’accezione cristiana si afferma nel processo di ribaltamento della centralità della figura del padre a favore della sessualità materna: nella tradizione ebraica l’oggetto di transazione simbolica era rappresentato dal pane-pene da spezzare e distribuire come pasto totemico e come ripartizione che i figli celebravano intorno al corpo del padre, secondo l’interpretazione freudiana del Mosé.

    Passando per l’equivalenza di pani e pesci, si giunge fino alla completa sostituzione del significante della centralità sessuale paterna con quella femminile, con l’ostensione dell’ostia nella forma dell’integrità dell’imene e del sangue in essa idealmente contenuto. Esibizione ed eritrofobia connotano il rito di reintegrazione della verginità e della rimozione dell’atto sessuale come evento necessario a procreare.

    Dal pane all’ostia, dal pene all’imene: fuor di metafora, ecco il mistero dell’eucaristia!

    L’insistenza sul riferimento al corpo e al sangue del figlio dipende dal fatto che la madre fraintende il corpo sessuato del figlio come proprio; dal momento in cui si esautora la sessualità paterna, la sessualità materna rivendica il potere di assommare in sé la differenza sessuale tutta intera, per la ragione evidente che il corpo femminile può generare anche un sesso maschile in quello del proprio figlio.
    ............."
     
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    Lupus in fabula

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    Per me state prendendo un colossale abbaglio.

    ma davvero colossale.


    Il tutto poi parte da un articolo di matrice socialista, sarebbe a dire quella parte della società che da asempre si dichiara apertamente pro-feminist.

    Gli unici che hanno dato ascolto ai lamenti del maschio sono gli ambienti cattolici, la prima casa editrice che ha pubblicato i libri sulla QM è quella della Chiesa (ed. Paoline)

    Le uniche voci che si sono levate forti contro il neofemminismo sono quelle della chiesa, Ratzinger in primis.


    ...Assurdo, semplicemente assurdo.
     
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    Però Reduan, finora hanno postato soltanto citazioni; aspettiamo prima che dicano la loro.
     
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  6. milanesestanco
     
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    non saprei se la chiesa cattolica e la sua teologia sia modellata sul matriarcato.

    di certo mi pare assai poco maschia ed ancor più certo che non forgi uomini.



    Ahimè! Ah vita! Di queste domande che ricorrono,
    degli infiniti cortei senza fede, di città piene di sciocchi,
    di me stesso che sempre mi rimprovero (perché chi più sciocco
    di me, e chi più senza fede?)
    di occhi che invano bramano la luce, di meschini scopi,
    della battaglia sempre rinnovata,
    dei poveri risultati di tutto, della folla che vedo sordida
    camminare a fatica attorno a me,
    dei vuoti ed inutili anni degli altri, io con gli altri legato in tanti
    nodi,
    a domanda, ahimè, la domanda così triste che ricorre- Che cosa
    c’è di buono in tutto questo, ahimè, ah vita?

    Risposta

    Che tu sei qui-che esiste la vita e l’individuo,
    che il potente spettacolo continua, e tu puoi contribuirvi
    con un tuo verso.


    ( Walt Whitman)




    Sono andato al Giardino dell'Amore,
    E ho visto ciò che non avevo mai visto:
    Una Cappella era costruita nel centro,
    Nel luogo in cui io ero solito giocare sull'erba (verde).

    E i cancelli di questa Cappella erano chiusi,
    E 'Tu non devi' era scritto sull'ingresso;
    Così sono tornato al Giardino dell'Amore
    Che è fecondo di così tanti e dolci fiori;

    E ho visto che era pieno di tombe,
    E pietre sepolcrali dove avrebbero dovuto esseci fiori,
    E Preti in vesti nere vi giravano attorno,
    E incatenavano con rovi le mie gioie e i miei desideri.



    (Walt Whitman)







    CITAZIONE (Warlordmaniac @ 17/7/2009, 22:18)
    Però Reduan, finora hanno postato soltanto citazioni; aspettiamo prima che dicano la loro.

     
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    CITAZIONE (digilando @ 17/7/2009, 19:31)
    Ma il tragico nodale è questo: tutto il matriarcato italiano e tutto il suo operare soprattutto con la chiesa cattolica, sua espressione, hanno come direzione possente l’esclusione dell’autodeterminazione, dell’autonomia, della libertà, della dimensione adulta, la condanna al bambinismo, sia per i maschi che per le stesse donne.

    L’individualità non esiste, valgono solo le realtà collettive e corollari: la famiglia, la proprietà, la roba, il denaro, la terra, la casa, la chiesa, il clan, il paese, la comunità territoriale, da difendere e proteggere in tutti i modi, ai quali tutto va sacrificato, dalla felicità alla stessa vita.

    Semmai, tralasciando adesso l'analisi del cattolicesimo / cristianesimo ed altre religioni, non mi è chiaro come si possa coniugare il bambinismo -al quale si giungerebbe inevitabilmente- alla difesa del territorio e famiglia. Le due cose non mi sembra che possano coesistere con una certa facilità.

    Edited by e-manuel - 17/7/2009, 22:35
     
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  8. Wang Mang
     
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    Quoto Reduan. La Chiesa sarà anche espressione del matriarcato ma la sua struttura è squisitamente maschile.
    Per quel che riguarda la fonte citata da Cassiodoro i punti a) e b) sono solo dei collegamenti frutto del puro aribitrio e l'autore avrebbe dovuto fornire una giustificazione sull'accostamento trinità-matriarcato.
    L'ossessione del culto mariano si può spiegare in altri modi, come, ad esempio, l'assorbimento di culti pagani nelle figure femminili del cristianesimo. Altrimenti, dovremmo ricorrere al matriarcato ogni qualvolta una cultura presenta dei culti femminili di una considerevole importanza.
    E' significativo che, per ciò che riguarda la questione dell'eucaristia, devo aggiungere che l'intepretazione dei simoboli in chiave sessuale (che è la più comune) non ne spiega assolutamente il significato e il sangue è così centrale nella stragrande maggioranza delle culture umane che ricondurlo solo a quello della donna nel migliore dei casi si rivela una forzatura.
     
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  9. milanesestanco
     
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    penso che il discorso sia da intendere:

    la mancata crescita dei coglioni non fa afferrare il proprio Destino ,
    assumersi oneri ed onori,

    e si passa la vita tra trastulli privi di sostanza(il denaro, il divertimento) e deleghe agli altri(comunità, chiesa )





    CITAZIONE (e-manuel @ 17/7/2009, 22:35)
    CITAZIONE (digilando @ 17/7/2009, 19:31)
    Ma il tragico nodale è questo: tutto il matriarcato italiano e tutto il suo operare soprattutto con la chiesa cattolica, sua espressione, hanno come direzione possente l’esclusione dell’autodeterminazione, dell’autonomia, della libertà, della dimensione adulta, la condanna al bambinismo, sia per i maschi che per le stesse donne.

    L’individualità non esiste, valgono solo le realtà collettive e corollari: la famiglia, la proprietà, la roba, il denaro, la terra, la casa, la chiesa, il clan, il paese, la comunità territoriale, da difendere e proteggere in tutti i modi, ai quali tutto va sacrificato, dalla felicità alla stessa vita.

    Semmai, tralasciando adesso l'analisi del cattolicesimo / cristianesimo ed altre religioni, non mi è chiaro come si possa coniugare il bambinismo -al quale si giungerebbe inevitabilmente- alla difesa del territorio e famiglia. Le due cose non mi sembra che possano coesistere con una certa facilità.

     
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  10. Wang Mang
     
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    CITAZIONE
    la mancata crescita dei coglioni non fa afferrare il proprio Destino ,
    assumersi oneri ed onori,

    e si passa la vita tra trastulli privi di sostanza(il denaro, il divertimento) e deleghe agli altri(comunità, chiesa )

    Ma questo che rilevanza ha con ile presunte radici matriarcali?
     
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  11. milanesestanco
     
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    nulla. tentavo una risposta alla richesta di chiarmenti di e-manuel.


    se invece vuoi sapere perchè ho postato quell'interpretazione della chiesa come matriarcato: per cultura generale e per conoscere le vostre opinioni in merito,


    sulle interpretazioni storiche sono molto possibilista e non ci faccio guerre di religione.



    CITAZIONE (Wang Mang @ 17/7/2009, 23:26)
    CITAZIONE
    la mancata crescita dei coglioni non fa afferrare il proprio Destino ,
    assumersi oneri ed onori,

    e si passa la vita tra trastulli privi di sostanza(il denaro, il divertimento) e deleghe agli altri(comunità, chiesa )

    Ma questo che rilevanza ha con ile presunte radici matriarcali?

     
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  12. digilando
     
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    QUOTE (Reduan @ 17/7/2009, 21:45)
    Per me state prendendo un colossale abbaglio.

    ma davvero colossale.


    Il tutto poi parte da un articolo di matrice socialista, sarebbe a dire quella parte della società che da asempre si dichiara apertamente pro-feminist.

    Gli unici che hanno dato ascolto ai lamenti del maschio sono gli ambienti cattolici, la prima casa editrice che ha pubblicato i libri sulla QM è quella della Chiesa (ed. Paoline)

    Le uniche voci che si sono levate forti contro il neofemminismo sono quelle della chiesa, Ratzinger in primis.


    ...Assurdo, semplicemente assurdo.

    Invece non lo e' affatto.
     
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  13. tonireve
     
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    CITAZIONE
    Le uniche voci che si sono levate forti contro il neofemminismo sono quelle della chiesa, Ratzinger in primis

    ?????
    "forti"?
    Ma quando mai? :hmm.gif:
    Ma se quando accennano tra le righe a queste cose sembra quasi lo facciano sottovoce per paura di essere sgridati????
    Io non so se la Chiesa ci sia ostile, ma una cosa è certa:
    se sta dalla parte nostra finora non ha fatto sicuramente niente per dimostrarlo.
    Del resto se sta lì da 2000 anni questo significa che del non dare fastidio ai potenti di turno ne ha fatto una regola di vita.
     
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    CITAZIONE (milanesestanco @ 17/7/2009, 22:40)
    CITAZIONE (e-manuel @ 17/7/2009, 22:35)
    Semmai, tralasciando adesso l'analisi del cattolicesimo / cristianesimo ed altre religioni, non mi è chiaro come si possa coniugare il bambinismo -al quale si giungerebbe inevitabilmente- alla difesa del territorio e famiglia. Le due cose non mi sembra che possano coesistere con una certa facilità.

    penso che il discorso sia da intendere:

    la mancata crescita dei coglioni non fa afferrare il proprio Destino ,
    assumersi oneri ed onori,

    e si passa la vita tra trastulli privi di sostanza(il denaro, il divertimento) e deleghe agli altri(comunità, chiesa )

    Quello che posso dire, è che dubito che le religioni abbiano avuto tra gli scopi primari quello di far trastullare le persone -uomini o donne che siano- con il denaro e divertimenti vari, anche perchè l' abnegazione di sè o comunque autocontrollo (tipici delle società tradizionali) è in contrasto con uno stile di vita edonista. Suppongo che per "bambinismo"l' articolo in questione facesse riferimento a questo, ma appunto quella sarebbe una regressione psichica che poco si addice alla facoltà di tutelare famiglia, territorio e istituzioni.
    Poi , certo, ci sarebbe da fare una distinzione tra forme originarie e quelle
    alterate/mondanizzate così come lo sviluppo delle varie religioni (ancora esistenti, e non), ma non sono certo un esperto in merito.
    Fermo restando che l'uomo che fa della ricerca della ricchezza uno scopo, ha motivazioni diverse da quelle di una donna, tra cui l'essere sessualmente più appetibile; e in questo i fattori esterni direi che abbiano un' influenza limitata. Tutt'al più certe epoche sono più propizie a far sì che questa possibilità sia alla portata di un numero maggiore di persone.
     
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  15. Cassiodoro_1959
     
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    QUOTE (Warlordmaniac @ 17/7/2009, 22:18)
    ... aspettiamo prima che dicano la loro.

    Personalmente sono stato a contatto, nella mia fanciullezza, con preti e suore , crescendo mi sono tenuto molto lontano da quegli ambienti.... interessandomi alla Questione Maschile mi sono domandato il perche' del culto della Madonna, il perche' delle apparizioni (ritenute) della Madonna.
    Anche lo Spitito Santo, terza persona della Trinita', non e' mai stato ben individuato e spiegato bene chi o cosa rappresenta.
    La fonte da me citata e' tratta da "Pinocchio eroe anticristiano" di Sergio Mattarella, psicologo psicoteraupeta.

    "..........
    Le rivolte di liberazione sociale sono state razionalmente dirette ideologicamente contro un bersaglio maschile, nella convinzione che bastasse il parricidio per aprire alla realizzazione dell’utopia liberata. Ci si è accorti invece che il terribile padre non è che il cancelliere della prigione sociale, è il guardiano del castello, è il secondino della cella, è il Caronte o il San Pietro. Ma chi è il primo?

    Il responsabile primo è niente meno dio. Ma è un dio molto umano, il cui potere è reale, ma la cui efficacia risiede in gran parte nella potenza suggestiva della cancellazione della coscienza e del sapere di cui sono esperte le religioni: quella cristiana in particolare. Il dio domestico è la madre. La vittima di sempre è anche carnefice-artefice del bene e del male.
    ................................

    Non c’è nulla che faccia più paura della libertà ai soggetti schiavi asserviti al potere antico e occulto del dominio matriarcale.
    ...............
    È necessario comprendere, combattere e superare la dittatura matriarcale, sostituire la legge della civiltà sociale al primato del sangue e a quello biologico della razza che è negazione del parto come debutto alla vita. In questo compito, che si realizza nella responsabilità di ciascuno di prefigurare il mondo come personale rappresentazione della felicità (e non del sacrificio), risiede la sfida della nuova condizione.
    "
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    http://www.arte-e-psiche.com/Pubblicazioni/pinocchio/e_così_via.htm
     
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