Lettere ad una Croata

Lavorare di notte

Cara Milana, lavoro di notte e le ultime ragazze che ho avuto mi hanno lasciato perché non ci vedevamo mai. Che devo fare?

Internazionale 747, 5 giugno 2008

Le donne di oggi chiedono troppo. Una volta aspettavano i loro cavalieri, soldati o marinai di notte e di giorno, per mesi e per anni. L'attesa era parte del rapporto amoroso. Di questo ce ne rendiamo conto quando siamo innamorati e ci capita di contare i minuti prima di rivedere l'oggetto del nostro desiderio.

Credo, però, che nessuno possa diventare tanto impaziente da finire per respingere il proprio amato. Se le tue ragazze ti imponevano delle condizioni ed erano pronte a lasciarti quando non le rispettavi, allora è meglio che tu sia rimasto solo. L'amore è paziente, perdona tutto e non rimprovera nulla. Lo dice la Bibbia.

La tua ragazza dovrebbe essere felice anche quando arrivi a letto alle sei e mezza di mattina. Ti sembra impossibile? Be', non hai torto. Viviamo in un'epoca dove tutti avanzano pretese, le donne in particolare: vogliono essere sempre accudite e viziate. Per di più, una relazione con te richiede molta pazienza, perché sei assente per notti intere, quando l'appetito sessuale è al culmine.

Il mio consiglio è di cercarti una compagna timida e riservata. Non una persona rumorosa e travolgente che, molto presto, comincerà a criticarti e sgridarti. Ovviamente puoi anche cambiare lavoro: la tua vita amorosa sarà molto più facile.

Brillanti

Cara Milana, il mondo è pieno di donne single brillanti e di uomini mediocri impegnati. C'è qualcosa che non quadra, no?

Internazionale 780, 29 gennaio 2009

Credo che la questione sia più complessa. L'altro giorno ero a tavola con dodici uomini bellissimi, nel ristorante in cui mangiano tutti i giorni. Il proprietario gli prepara le ricette delle loro mamme, dato che le loro mogli e fidanzate non mettono piede in cucina.

Gli uomini hanno bisogno di tenerezza, e di un po' di cucina. Continuano a essere all'antica e faticano ad adeguarsi alle nuove circostanze: cioè, alla vita con delle amazzoni ambiziose. Siccome nessuno vuole vivere con delle amazzoni ambiziose (e, se lo fa, finisce per ammalarsi) e siccome ci sono sempre meno donne premurose e gentili, è facile spiegare il gran numero di donne sole.
In effetti, io credo che il numero di donne e di uomini single sia lo stesso. Solo che sempre più uomini scelgono una vita solitaria, perché sono in armonia con loro stessi e non vogliono una nonna coi baffi che li rimproveri tutto il giorno.

Gli uomini sono più raffinati di noi, hanno bisogno di tranquillità, silenzio, comprensione: proprio le qualità che oggi mancano alle donne, che invece somigliano a degli altoparlanti. Io, per esempio, non so stare zitta. Penso che oggi stia succedendo proprio questo: invece di rifugiarsi nel matrimonio, gli uomini si mettono al riparo dalle donne brillanti, come le chiami tu, di cui hanno un vero terrore.