Recensione a S.C.U.M. della Solanas

di Michele Fabbri

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  1. ventiluglio
     
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    Una recensione (risalente addirittura al 2000!) al famigerato testo della Solanas, che personalmente mi era finora sfuggita.
    La ripropongo qui, per la chiarezza e la lucidità che la contraddistingue.
    Il titolo della recensione, come si vede, è proprio lo stesso di questo Forum.
    Va detto che non conosco nulla dell'autore di questo articolo.


    http://www.centrostudilaruna.it/solanas.html

    La questione maschile
    1 January 2000 (21:35) | Autore: Michele Fabbri
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    Nel variegato repertorio di malattie mentali che forma il corpus delle ideologie progressiste, il femminismo occupa un posto di straordinario rilievo. Il testo di riferimento di questo filone di pensiero è: S.C.U.M. Manifesto per l’eliminazione dei maschi, di Valerie Solanas, che si può considerare come un vero e proprio libro liturgico che viene letto come un Vangelo e scandito come un mantra dalla classe dirigente democratica. Il pamphlet della Solanas è la fonte ideologica di tutto quell’insieme di leggi che mirano alla distruzione della famiglia e alla progressiva restrizione dei diritti civili cui è sottoposta la popolazione di sesso maschile nel mondo occidentale, dove il diritto di famiglia e le norme che regolano i rapporti fra uomo e donna sono ormai diventate una trappola femminista: leggi sulle molestie sessuali, sulle discriminazioni sessiste, penalizzazione dei padri separati ecc…

    La sigla S.C.U.M. sta per Society for Cutting Up Men (associazione per l’eliminazione degli uomini). Bisogna riconoscere che questo libro è caratterizzato da una vena polemica, e profetica allo stesso tempo, che gli conferiscono una qualche dignità letteraria. L’opuscolo della Solanas è stato scritto nel 1967 e comincia a essere diffuso nel 1968 (casualmente? È più che lecito supporre che il libro sia stato commissionato dalle forze occulte che hanno architettato la grande cospirazione sessantottina!).

    La Solanas comincia il libro esponendo il suo programma ambizioso: le donne devono «rovesciare il governo, eliminare il sistema monetario, istituire l’automazione globale e distruggere il sesso maschile». L’ultimo punto del programma si può realizzare con l’aiuto dell’ingegneria genetica: «oggi è tecnicamente possibile riprodursi senza l’intervento dei maschi (o persino senza le femmine) e produrre soltanto femmine». Come si vede la fanciulla rivoluzionaria era ben informata sulle possibilità di generare la vita in laboratorio (e siamo nel 1967!). La superiorità della femmina è dimostrata dal fatto che il gene maschio è un gene femmina incompleto: «il maschio è una femmina mancata, un aborto ambulante, abortito a livello genetico… Il maschio è intrappolato in una zona d’ombra a metà strada tra l’essere umano e la scimmia… Definire l’uomo una bestia è adularlo: il maschio è una macchina, un vibratore ambulante».

    La Solanas prosegue elencando le responsabilità dei maschi in quelli che secondo lei sono i mali del mondo. Da buona “pacifista”, la Solanas mette al primo posto la guerra: «poiché la sua vita non ha alcun valore il maschio preferisce dissolversi in una vampata di gloria». Seguono poi cortesia, buone maniere e dignità: «ogni uomo, nel profondo, sa di essere un indegno pezzo di merda… desidera solo nascondersi e camuffare di fronte agli altri la propria totale fisicità, il proprio totale egocentrismo, l’odio e il disprezzo che nutre verso gli altri maschi e che sospetta gli altri maschi nutrano verso di lui… il maschio cerca di imporre un codice “sociale” perfettamente insipido». In materia di economia la Solanas ha le idee molto chiare: «in una società senza denaro ognuno potrebbe realizzare tutto ciò che maggiormente desidera». Dopo aver enunciato questa perla di saggezza, l’autrice afferma: «poiché il maschio disprezza il suo Io totalmente inadeguato, viene sopraffatto da un’intensa inquietudine e da una profonda, infinita solitudine non appena si trova a tu per tu con il suo Io vacuo, e allora si aggrappa ad una femmina qualsiasi nella vaga speranza di completare se stesso… Ma le femmine, a meno che non siano molto giovani o molto malate, devono essere costrette con la violenza o con la corruzione ad accettare la compagnia maschile… A liberare le donne dall’egemonia maschile sarà quindi la totale eliminazione del sistema basato sul lavoro e sul denaro e non il raggiungimento della parità economica con l’uomo dentro a questo sistema».

    Seguono alcune considerazioni sulla figura paterna: «la Mamma desidera ciò che è bene per i suoi bambini; il Papà vuole solo ciò che è bene per Papà… per di più desidera sessualmente sua figlia» (sorge spontanea una domanda: in che famiglia è cresciuta la Solanas?). Lapidaria la conclusione di questo punto: «il maschio ha un tocco da Re Mida, al negativo: tutto ciò che tocca si trasforma in merda». Poi l’ispirata scrittrice rincara la dose: «il maschio è un fascio di riflessi condizionati, incapace di libere risposte intellettuali… ha un enorme bisogno di essere guidato, protetto, difeso, ammirato dalla Mamma». Molto riduttivo è anche il concetto che la Solanas ha della figura materna: «borsa d’acqua calda provvista di tette».

    La maîtresse à penser del femminismo, inoltre, considera l’interesse dei maschi per le donne come una violazione dell’intimità femminile e come un atteggiamento morboso: «il maschio, volendo essere donna, non fa altro che girare attorno alle femmine». Proseguendo in questa galleria dell’assurdo, l’autrice approfondisce la sua visione della psicologia maschile: «il maschio aborrisce la vita civile, la gente, le città, qualsiasi situazione che richieda capacità di comprendere e comunicare con gli altri». Non si salvano dalla furia della Solanas nemmeno gli “hippies”, che pure erano molto popolari all’epoca in cui è stato scritto il libro: «per i tradizionalisti l’unità di base della società è la famiglia, per gli hippies è la tribù; ma per nessuno è l’individuo». L’eroina femminista non è tenera nemmeno con gli omosessuali: «il maschio che si è spinto più lontano è la checca, ma costui, per quanto sia diverso dalla maggior parte degli uomini, è pur sempre uguale a tutte le altre checche; da buon funzionalista, ha un’identità - è una femmina - ma non ancora un’individualità: cerca solo di sbarazzarsi dei suoi problemi». Poi la nostra scrittrice torna ad occuparsi degli uomini eterosessuali: «il maschio non ha il senso del bene e del male, non ha la coscienza morale… vuole che la femmina (la Mamma) lo guidi, ma non riesce ad accettare questo fatto».

    Segue poi l’abituale tormentone delle ideologie progressiste, cioè le stantie argomentazioni contro la religione. Ecco tutto quello che la filosofessa femminista riesce a dire sul rapporto tra l’uomo e il sacro: «il maschio ha inventato la filosofia e la religione. Non vedendo che vuoto in se stesso, egli guarda fuori di sé, cercando non solo una guida e un controllo, ma anche la salvezza e il significato della propria esistenza… la religione non solo assicura al maschio una meta (il Cielo), e lo aiuta a tenere le donne assoggettate agli uomini, ma gli fornisce anche i rituali per esorcizzare il senso di colpa e la vergogna originati dall’incapacità di difendersi dai suoi impulsi sessuali; in sostanza, la colpa e la vergogna di essere maschio». Non può mancare nel Solanas-pensiero un riferimento ai pregiudizi razziali, etnici, religiosi, il solito spauracchio della cultura democratica: «il maschio ha bisogno di capri espiatori su cui proiettare i suoi fallimenti e la sua inadeguatezza, su cui scaricare la frustrazione di non essere femmina». La Solanas ha perfino l’ambizione di pronunciare parole sull’arte e la cultura: «il progetto “artistico” del maschio non è quello di comunicare (non avendo nulla dentro di sé, non ha niente da dire ), ma di camuffare la sua bestialità, ricorrendo al simbolismo e all’oscurità (la vecchia solfa della “profondità”)».

    Ovviamente le donne che apprezzano la compagnia maschile sono viste come delle pericolose “collaborazioniste”: «la figlia di papà, passiva, arrendevole, rispettosa, piena di reverenziale timore per il maschio gli consente di imporre il suo chiacchiericcio orrendamente ottuso». La profetessa della superiorità femminile pronuncia poi un severo giudizio sulle donne che traggono piacere dalla sessualità: «il maschio eccita certe femmine, quelle ad alta tensione sessuale, ad una lussuria parossistica che le fa piombare nella buia sacca del sesso, da cui poche riescono a fuggire… il sesso è il rifugio dei poveri di mente». Dopo questa breve divagazione la Solanas torna a infierire sulla vittima preferita: «il maschio è un animale subumano». Inoltre l’amazzone femminista afferma: «molti dati biologici e psicologici, che dimostrano la flagrante inferiorità del maschio rispetto alla femmina, vengono pertanto soppressi». In realtà la moderna società di massa è letteralmente sommersa da un apparato di propaganda che afferma la superiorità del sesso femminile su quello maschile, ma ovviamente le sacerdotesse femministe sanno recitare la salmodia del progresso: i pianti rituali e l’atteggiamento vittimista sono il brodo primordiale di tutte le ideologie egualitarie.

    Tuttavia nel sacro testo della Solanas è dato anche trovare una profezia clamorosamente fallita: «l’introduzione dei computers verrà ritardata all’infinito nel sistema dominato dal maschio, giacchè il maschio ha il terrore di essere rimpiazzato dalle macchine» (questo errore di valutazione è davvero clamoroso, e potrebbe indurre i “fedeli” a dubitare del dogma dell’infallibilità femminile!). La Solanas è più esatta nel delineare lo stato di degrado in cui versa la popolazione maschile nelle moderne società occidentali: «sempre più uomini diventano froci oppure si annullano nella droga».

    Il futuro per la Solanas sarà dominato dalle biotecnologie e, poiché l’uomo è un essere banale e inutile, soltanto le donne saranno riprodotte in laboratorio. La Solanas riesce anche ad ammantare di pretese morali i suoi progetti di “eugenetica”: «la produzione deliberata di ciechi sarebbe immorale, come lo sarebbe la produzione deliberata di esseri emotivamente storpi». L’autrice torna poi a ribadire un concetto già ampiamente espresso in precedenza: «il maschio è una merda volgare ed abietta», e descrive lo scenario messianico che attende il mondo delle donne finalmente liberate dai maschi: «sarà l’inizio di una nuova era fantastica e un’atmosfera festosa ne accompagnerà la costruzione». Oltre a godersi questo nuovo Paradiso Terrestre, le donne metteranno in atto la soluzione finale della questione maschile: «i pochi uomini rimasti finiranno i loro miserabili giorni istupiditi dalla droga… rivolgendosi al più vicino e accogliente centro suicidi: qui, con dolcezza, verranno asfissiati col gas, rapidamente e senza soffrire… gli uomini irragionevoli, malati, che tentano di difendersi dalla loro ignominia, alla vista di SCUM che gli rotola addosso si aggrapperanno terrorizzati alla Grande Mamma con le Grandi Tette di Gommapiuma, ma le Tette non li salveranno da SCUM; la Grande Mamma si aggrapperà al Grande Papà, che se ne starà rintanato in un angolo a cacarsi sotto nelle sue brache da Superman. Gli uomini ragionevoli, invece, non scalceranno, non lotteranno, non solleveranno penose proteste, ma se ne staranno seduti col cuore in pace, rilassati, e si godranno lo spettacolo abbandonandosi alla deriva verso la loro fine».

    Ce ne sarebbe abbastanza per condannare questo libello infame per ingiuria, diffamazione, istigazione al genocidio e, soprattutto, si potrebbero chiamare in causa le severissime leggi che puniscono le “discriminazioni sessiste”. Ma naturalmente gli oligarchi democratici sanno attaccare l’asino dove vuole il padrone (anzi, in questo caso la padrona): le leggi contro le “discriminazioni sessiste” servono solo a colpire i maschi. Il femminismo, infatti, è un ingranaggio di primaria importanza nella macchina demoniaca del capitalismo postindustriale: la famiglia è per eccellenza il luogo del risparmio e della ottimizzazione delle risorse, mentre la società individualista, con la frammentazione dei nuclei famigliari e la cancellazione di ogni senso della comunità, è funzionale alla moltiplicazione dei consumi. Per questo i parlamenti democratici si impegnano con pervicace ostinazione nell’annientamento della famiglia naturale, e hanno anche la sfrontatezza di farlo in nome del diritto alla libertà individuale, quello stesso diritto che viene calpestato con disinvoltura quando si tratta di reprimere la libertà d’opinione.

    Michele Fabbri

    Valerie Solanas, Manifesto per l’eliminazione dei maschi, ES, Milano, 1998, pp.78, euro 5,16. (IBS) (BOL) (LU)


    Edited by ventiluglio - 21/4/2009, 16:46
     
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  2. digilando
     
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    QUOTE (ventiluglio @ 20/4/2009, 20:43)
    Una recensione (risalente addirittura al 2000!) al famigerato testo della Solanas, che personalmente mi era finora sfuggita.
    La ripropongo qui, per la chiarezza e la lucidità che la contraddistingue.
    Il titolo della recensione, come sei vede, è proprio lo stesso di questo Forum.
    Va detto che non conosco nulla dell'autore di questo articolo.

    Ventiluglio, tu l'hai letto il libro (e' un libricino in realta', si legge comodamente in un paio di sere)?
    Te lo consiglio, perche' si corre il rischio di cambiare idea.
    Secondo me la Solanas non era affatto malata di mente, tant'e' che arrivo a definirla, un'illuminata. :woot:
     
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  3. Sandokan1317
     
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    E' un libro razzista scritto da una povera stronza sfortunatamente seguita, più o meno pubblicamente, da un nutrito gruppo di femministe (molte si dissociano pubblicamente da tale testo ). Purtroppo i governi vedono il razzismo solo dove non è comodo all'economia o alle lobby. Questo subumano di sesso femminile , questo schiaffo alle virtù dell'intera umanità , critica anche le donne "non allineate" al femminismo. Odia anche le donne che provano desiderio erotico, etc.

    Citazione digilando
    CITAZIONE
    Secondo me la Solanas non era affatto malata di mente, tant'e' che arrivo a definirla, un'illuminata. :woot:

    Stai scherzando vero?
     
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  4. digilando
     
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    QUOTE (Sandokan1317 @ 22/4/2009, 01:10)
    E' un libro razzista scritto da una povera stronza sfortunatamente seguita, più o meno pubblicamente, da un nutrito gruppo di femministe (molte si dissociano pubblicamente da tale testo ).

    Un altro che ha letto il libro? :------:

    Edited by digilando - 22/4/2009, 09:42
     
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    CITAZIONE (ventiluglio @ 20/4/2009, 20:43)
    Seguono alcune considerazioni sulla figura paterna: «la Mamma desidera ciò che è bene per i suoi bambini; il Papà vuole solo ciò che è bene per Papà… per di più desidera sessualmente sua figlia» (sorge spontanea una domanda: in che famiglia è cresciuta la Solanas?).

    Questo pezzo dice tutto.
    Non capisco, però, allora pure io potrei fare successo se mi metto a sparlare incondizionatamente delle donne!
    Questa qui, invece di mandarla a farsi curare, la fanno pure diventare scrittrice di successo.
     
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  6. Sandokan1317
     
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    CITAZIONE
    Citazione digilando

    CITAZIONESecondo me la Solanas non era affatto malata di mente, tant'e' che arrivo a definirla, un'illuminata.

    Stai scherzando vero?

    A domanda rispondi, non mi piacciono le persone evasive.
     
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  7. ilmarmocchio
     
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    @ Sandokan : io non ho letto il libro, ma approfittando di un mio ordine in corso su IBS lo ho
    ordinato. Sono 60 pg e ci vorra' poco a leggerlo. Ho fatto una veloce ricerca e, da brani estrapolati, sembra proprio un libro razzista. Quello che pero' mi ha colpito, e mi ha spinto a ordinarlo, e' che tutto sommato gode di buon credito, e non solo tra le lesbiche. Non sono convito che fosse malata di mente. del resto Hitler, Stalin, Mao, ecc, erano malati di mente ? Fatte le debite proporzioni, ci sono molte analogie. E se Lou Reed, in una canzone, la condanno' senza remissione, non pochi le attribuiscono valore artistico. E' questo secondo me l'aspetto inquietante. Poi sule diagnosi psichiatriche, credo che se ne possano fare una decina, compresa quella di normalita'. Fosse solo follia sarebe meglio, ma credo, letta la sua biografia su Wiki, che non sia solo questo

    P.S. complimenti alla lucida recensione di Fabbri
     
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  8. ventiluglio
     
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    CITAZIONE (digilando @ 21/4/2009, 07:55)
    Ventiluglio, tu l'hai letto il libro (e' un libricino in realta', si legge comodamente in un paio di sere)?
    Te lo consiglio, perche' si corre il rischio di cambiare idea.

    Il libro l'ho letto a suo tempo, anche se molto "velocemente".

    Perché va detto che per leggere con attenzione qualcosa bisogna pur sempre che chi scrive si "conquisti" un credito nei confonti del lettore.
    E non è questo il caso, dal momento che si tratta di un cumulo di - noiosissime - boiate.
    Velenose, sì. Ma sempre boiate.
    Persino sulla presunta "preveggenza" della S. avrei da dire.

    L'esempio qui di seguito, estrapolato dal testo e citato da Fabbri, è invero ben esemplificativo del tono e della "credibilità" dell'autrice:
    CITAZIONE
    «l’introduzione dei computers verrà ritardata all’infinito nel sistema dominato dal maschio, giacchè il maschio ha il terrore di essere rimpiazzato dalle macchine»

    CITAZIONE (digilando @ 21/4/2009, 07:55)
    Secondo me la Solanas non era affatto malata di mente, tant'e' che arrivo a definirla, un'illuminata. :woot:

    O mi sfugge l'ironia, o diamo evidentemente due significati diversi al termine "illuminato/a"...

    Edited by ventiluglio - 23/4/2009, 00:34
     
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  9. Sandokan1317
     
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    citazione Wikipedia...

    La femminista Robin Morgan (più tardi editrice di Ms. magazine) manifestò per la scarcerazione della Solanas. Ti-Grace Atkinson, la presidentessa del National Organization for Women (NOW)[6], descrisse la Solanas come "la più grande difenditrice dei diritti delle donne[7]". Un altro membro, Florynce Kennedy, la definì "una delle più importanti portavoce del movimento femminista[8]".

    Dopo la scarcerazione nel 1971, fu considerata da alcuni come una martire. Quando lei persisté nel perseguitare Warhol ed altri per telefono, fu arrestata di nuovo. Una sua intervista fu pubblicata sul Village Voice nel 1977, dove negò che avesse mai voluto che il Manifesto SCUM fosse preso seriamente[9]. Valerie Solanas finì nell'oblio continuando ad entrare ed uscire dagli ospedali psichiatrici.



    * Quindi altre replicanti hanno creduto in lei... Alle care femministe , che seguono la Morgan e la presidentessa della N.O.W. , dico che :" Siete seguaci in parte o totalmente di persone sessiste , siete solo delle replicanti niente di più , solo volgari amorfe replicanti".

    @Digilando / Animus / Tex / i puffi sono qua... Appena hai tempo, rispondi.

    Da notare : nella mia classificazione chiamo femministe anche i maschi pentiti e non li chiamo femministi, ma femministe (tanto sempre di replicanti si tratta ... )

    http://www.ellexelle.com/Article1224.html


    Guardate alcune nostrane replicanti come ne parlano...


    Il soggetto lesbica. 1. Valérie Solanas o la mistica dell’utopia
    Inviato da : Owner Lunedì, 16 Maggio 2005 - 07:35

    Al convegno Il soggetto lesbica. Sovvertire il pensiero egemone per una ri-scrittura del simbolico, svoltosi a Roma il 14-15 maggio 2005 presso il Centro Femminista Separatista in Via S. Francesco di Sales 1B, sono state presentate anche le relazioni dei tre gruppi lesbici organizzatori. Partendo dalla premessa che: "un soggetto che si nomina lesbica rappresenta un'identità che all'interno di una pratica di relazioni con donne e fra donne, decostruisce la dualità maschile/femminile e coglie l'(auto)inganno del pensarsi al di fuori di quei due generi" e che "le nostre esistenze, il nostro essere lesbiche e dichiararci tali sovvertono l'ordine dato, il pensiero unico, l'assoluto della concezione etero-patriarcale e il simbolico che ne deriva", il Coordinamento Lesbiche Romane ha esaminato SCUM, il testo di Valerie Solanas (1936-1988) pubblicato nel 1968.

    Roma, sabato 14 e domenica 15 maggio 2005. Convegno "Il soggetto lesbica. Sovvertire il pensiero egemone per una ri-scrittura del simbolico".

    "Valérie Solanas: la mistica dell’utopia"
    del Coordinamento Lesbiche Romane (http://www.clrbp.it)

    Alcune di noi (CLR) hanno avuto da sempre una grande passione per SCUM e Solanas; difficile spiegare e quindi condividere tale passione con le altre amiche, quelle che esprimevano ed esprimono i distinguo da….quello che Valerie ha scritto e poi agito. Ciò significa che nel tracciare una genealogia di coloro che ci permettono di sovvertire il pensiero egemone, Valerie Solanas rappresenta per noi un punto di riferimento centrale e imprescindibile, che ci ha sempre appassionate.
    Vogliamo qui provare a declinare la passione: in primo luogo colpisce la lucidità dell’analisi contenuta a partire dalla foto di realtà. Così infatti inizia il testo che la Solanas scrisse nel 1967, SCUM Manifesto per l’eliminazione dei maschi: “In questa società, per bene che ci vada, la vita è una noia sconfinata. In questa società, nulla, assolutamente nulla riguarda le donne…”(1).

    In due brevissime frasi Solanas riassume lo stato dell’arte, allora come ora: spesso ci chiediamo come mai le donne e le lesbiche non si oppongano attivamente alle misure di esclusione messe in atto dal potere patriarcale e che si sostanzia di elementi come il controllo maschile della legge (vedi, per esempio, quanto detto della famiglia come “cellula naturale” nell’ art.29 della Costituzione italiana); le interpretazioni dei testi sacri messe in atto dalla teologia; i metodi di una scienza, che studia e stabilisce strane naturalità, come la procreazione assistita (dai maschi medici) della legge italiana…..

    “Dunque – prosegue la Solanas - a tutte le donne che non hanno paura né delle responsabilità né delle emozioni sconvolgenti non rimane che rovesciare il governo, eliminare il sistema monetario, istituire l’automazione completa e distruggere il sesso maschile”(2). Anche perché, aggiungiamo noi, i processi di questa economia fanno sì che le donne possiedano l’1% delle proprietà mondiali, svolgano i 2/3 del lavoro mondiale e guadagnino il 5% del monte salariale mondiale (dati della Conferenza di Pechino del 1995); l’organizzazione del lavoro osservi una divisione sessuale dell’occupazione per cui il terziario e l’attività di cura divengono appannaggio quasi esclusivo della forza-lavoro femminile, mentre le donne vengono relegate ai livelli più bassi della retribuzione ed escluse dalla mobilità verticale di carriera, e così via.

    C’è poi la questione dell’omofobia introiettata che non risparmia lesbiche e femministe; la dipendenza dalla cultura patriarcale che porta spesso le donne a schierarsi con gli uomini (madri e mogli che proteggono gli stupratori); la partecipazione attiva a pratiche denigratorie, quali la pornografia e la prostituzione; l’adesione alla mistica del matrimonio e all’imposizione della taglia 42 (il cui valore coercitivo e oppressivo rivestito in Occidente è stato giustamente sottolineato da Fatema Mernissi (3), e così via.

    Se i contenuti sono, dunque ancora attuali, altrettanto attuale ci sembra il metodo che ricorre alla visionarietà - quindi alla mistica- e all’utopia per individuare i perni fondamentali del sistema eterosessuale. E lo fa attuando un rovesciamento linguistico sistematico del codice maschile. La forma retorica di tale pratica non può che essere il paradosso, il quale conduce alle estreme conseguenza i cardini di un ragionamento per individuare con maggiore facilità gli assiomi da intaccare. In questo senso si può parlare di utopia, perché gli elementi descritti dalla Solanas appaiono tanto più individuabili quanto più sono la decantazione degli aspetti storici ed incarnati del sistema egemone.

    L’operazione che lei ha fatto è stata quella di eliminare ogni aspetto contingente del sistema per arrivare al nocciolo del meccanismo e renderlo più facilmente visibile, quindi ha costruito una visione u-topica cioè che non è in nessun luogo e realtà e quindi è valida per ciascun luogo e realtà (maschile).

    Il sistema prevede una disparità di fondo: anche se la donna dovesse raggiungere i benefici di cui gode l’uomo all’interno di questo sistema, non può che farlo riproducendo inevitabilmente lo stesso modello gerarchico, binario e dispari. In altre parole l’attuale divisione dei sessi comporta che la sostituzione di uno al dominio dell’altro renda inevitabilmente l’altro, qualunque esso sia, succube dell’uno. E’ come se la visionarietà (quindi la pratica mistica), fotografando lucidamente questo processo, fosse la carta di identità di quello che potrebbe essere il divenire.

    Aggiunge la Solanas: “ Volendo essere donna, [l’uomo] non fa altro che girare attorno alle femmine: è quanto di meglio riesca a fare per diventare una di loro; così ha creato una società fondata sulla famiglia: una coppia maschio-femmina con bambini (una buona scusa per l’esistenza della famiglia) che vivono appiccicati l’uno all’altro, violando senza il minimo scrupolo i diritti, l’intimità e la salute mentale della femmina” (4). Paradossalmente la Solanas chiede conto del funzionamento del sistema chiamando in causa quei concetti ( diritti, intimità e salute mentale della femmina) la cui estromissione unicamente consente la perpetuazione della cellula familiare: infatti il rispetto di queste stesse esigenze disgregherebbe la famiglia che si fonda e si mantiene esclusivamente sul controllo della sessualità femminile e sul libero accesso al corpo delle donne.

    Il rovesciamento linguistico attuato dalla Solanas sottende quindi anche un ribaltamento concettuale. L’autrice dimostra come l’uomo invece di nominare i propri desideri, faccia al contrario credere alla donna di avere determinati bisogni che finiscono col garantire esclusivamente le sue prerogative: il maschio attribuisce alla donna l’invidia del pene, mentre è lui ad invidiare la “fica” (5); attribuisce alla femmina il desiderio di essere uomo al contrario è lui a desiderare di essere donna e di avere la possibilità di dare la vita (e la morte). Così l’eterosessualità e l’eterosocialità divengono obbligatorie e uniche pratiche legittime e legittimate.

    L’elemento sovversivo dell’essere lesbica non sta semplicemente nel non condividere con un uomo la propria sessualità, ma nell’individuare nei propri desideri il fulcro del sovvertimento dei cardini che reggono il sistema, la struttura verticistica che nega l’esistenza di una realtà altra. Il riciclaggio di un sistema patriarcale agito dalle lesbiche, a nostro modo di vedere, è deleterio, negativo ed offensivo per le lesbiche stesse, perché esse, operandolo, ricalcano una struttura che, di fatto, non appartiene loro. Come si può aderire a qualcosa creato e pensato per delegittimare, sminuire e negare tutto ciò che una donna prova, sente o pensa?.

    Noi riteniamo che il partire da sé sia imprescindibile per le lesbiche che hanno fatto del desiderio l’atto fondante le loro vite, pena il tradimento della loro sapienza. L’esplicitazione di questa modalità politica avviene tramite la pratica della relazione, che permette, attraverso il confronto diretto e non verticale la circolarità delle diverse esperienze e dei differenti vissuti, rendendoli percorsi consapevoli. Il desiderio, la “consapevolezza” e la condivisione di tale relazione costruiscono le soggettività.

    Per questo è ancora fondamentale la critica alla istituzione obbligatoria dell’eterosessualità, asse portante della struttura sociale (eterosocialità). Essa ha assunto carattere normativo, sistemico e astratto (6), da cui discendono altre istituzioni (famiglia, matrimonio, legalità, di cui è un esempio la legge sulla procreazione assistita, e così via) e permea purtroppo, dal nostro punto di vista, i progetti di tante lesbiche che continuano a vedere nella politica dei diritti il luogo della libertà invece che il luogo della omologazione/cancellazione.

    Dice la Solanas dell’ “AUTORITA’ E GOVERNO: il maschio non ha il senso del bene e del male, non ha la coscienza morale (che può nascere solo dove esiste la capacità di mettersi al posto degli altri)…è necessariamente competitivo e, per natura, inadatto a cooperare. Perciò sente il bisogno di una guida e di un controllo dall’esterno. Così ha creato le autorità…..e il governo” (7).
    Dal quadro così bene identificato dalla Solanas discendono anche le leggi (maschili). Per esempio l’articolo 3 della Costituzione italiana recita: “Tutti i cittadini hanno pari dignità sociale e sono eguali davanti alla legge, senza distinzione di sesso, razza, lingua, religione, opinione politica, condizioni personali e sociali”. Da questa “pari dignità sociale” dovrebbe discendere un diritto “universalmente condiviso”. Tuttavia titolare di questo diritto è in realtà soltanto - secondo quanto ci ha suggerito Simonetta Spinelli (8) - un maschio bianco, fornito di cittadinanza, che parla la lingua della maggioranza, pratica la religione della maggioranza e gode di condizioni personali e sociali che lo garantiscono.

    A partire da questo soggetto “universale” i diritti di libertà sono concessi a donne, bambini, stranieri, diseredati, cioè a soggetti la cui differenza è comunque concepita esclusivamente come garanzia del “diritto” e della titolarità di chi rappresenta la “norma”. Pertanto non esiste un patto sociale, ma una dichiarazione unilaterale di genere, non sottoscritta dalle donne - tanto meno dalle lesbiche –, dichiarazione che, sebbene sembri contemplarle, in realtà perpetua un sistema che le esclude e le mantiene nell’esclusione. Ne sono immagine eloquente quelle “figlie-di-papà”, che, secondo la Solanas, appaiono “carucce, passive, che dicono sempre di sì, <colte>, gentili, dignitose, soggiogate, dipendenti, fifone, angosciate, avide di approvazione….quelle che hanno fatto causa comune con i porci e che si sono abituate a questa mangiatoia…che non conoscono un altro tipo di vita….quelle che hanno abbassato i loro pensieri e le loro percezioni a livello maschile”.

    Insomma l’aspetto di Scum-manifesto che ci ha catturato è quello legato alla soppressione del discorso fallico: Solanas destruttura pezzo a pezzo quell’idea, palesando di colpo la menzogna della costruzione del pensiero unico come neutro, denunciando in tal modo l’estraneità del femminile.

    Questo sistema colloca al margine le donne; al confine di questo margine storicamente vengono relegate le lesbiche. Sogniamo che un giorno tutte le lesbiche si riapproprino di questo “luogo”, posizionandosi consapevolmente in una “eccentricità” che permetta a tutte una visione di “frontiera” (9). Attraverso di essa sarà possibile praticare “la concretezza” della fantasia utopica e produrre l’immaginazione della trasformazione e del movimento.

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    1) V. SOLANAS, S.C.U.M. – Manifesto per l’eliminazione dei maschi, Milano, ES SRL, 1998, p. 11.
    2) Ibid.
    3) Cfr. F. MERNISSI, L’harem e l’occidente, Firenze, Giunti, 2000.
    4) Ibid., p. 24.
    5) È la Solanas stessa ad usare questa espressione: cfr. ibid., passim.
    6) Cfr. T. DE LAURETIS, Irriducibilità del desiderio e cognizioni del limite. Sessualità, “luogo comune” della soggettività, relazione letta al Salone del Libro di Torino, 17 maggio 1996.
    7) Ibid., p. 28.
    8) Durante il Convegno Un mondo da fare con l’intervento”Fuori luogo”. Roma giugno 1997, CFS.
    9) Su questo concetto è tornata di recente anche Edda Billi nell’intervento letto al Convegno Percorsi storici del movimento omosessuale: prospettive e programmi, 9 aprile 2005, Casa internazionale delle donne, organizzazione: Di gay project.

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    NdR: Alcuni link:
    - biografia di Valerie Solanas http://www.womynkind.org/valbio.htm
    - testo di SCUM in inglese
    http://www.womynkind.org/scum.htm
    http://reactor-core.org/scum.html
    - il film "Ho sparato a Andy Warhol" regia di Mary Harron, 1995
    http://www.cinematografo.it/bdcm/bancadati...a.asp?sch=23521
    http://www.revisioncinema.com/ci_warho.htm



    Il soggetto lesbica. 1. Valérie Solanas o la mistica dell’utopia | Login/crea un profilo | 2 Commenti
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    Re: Il soggetto lesbica. 1. Valérie Solanas o la mistica dell’utopia (Punti: 1)
    da LETIZIACALDOLINI ([email protected]) 18 Mag 2005 - 12:10
    (Info utente | Invia il messaggio) http://it.groups.yahoo.com/group/ginarchiaculturale/)

    Valerie Solanas: Il Manifesto per la eliminazione del maschio, un opera veramente unica e geniale, indubbiamente forte, non per tutti, ma senz'altro profonda e lucida.
    Vorrei rileggerlo con calma, la prima è stata una lettura emotiva, veloce e poco riflessiva, un'innamoramento a prima vista, un colpo di fulmine che mi ha folgorata.

    E' stata accusata di essere delirante, ma io lo trovo splendida!!!

    * Re: Il soggetto lesbica. 1. Valérie Solanas o la mistica dell’utopia da patty 14 Giu 2005 - 06:59

     
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  10. ilmarmocchio
     
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    @ sandokan : anche io ho letto alcune cose su quel sito di lesbiche ecc. dammi retta : questi abomini vanno pubblicizzati al massimo. La maggioranza ( non silenziosa, ma STORDITA ) forse capira' che bisogna cambiare strada

    p.s. ulteriori complimenti a Fabbr iper la recensione
     
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  11. digilando
     
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    CITAZIONE (ventiluglio @ 22/4/2009, 19:54)
    O mi sfugge l'ironia, o diamo evidentemente due significati diversi al termine "illuminato/a"...

    Ma non e' ironico, il libro mi pare sia stato scritto nel '68 o giu' di li', e quale' il suo incipit?
    'Oggi e' tecnicamente possibile riprodursi senza gli uomini ... (vado a memoria)

    Già questa, se stiamo a vedere, e' un affermazione falsa, dato che nel '68 nessuno pensava che fosse possibile perche' di fatto..... non era possibile, quindi, e' già dalla prima frase , la storia di una 'predizione', e va letto in questi termini, la solanas ci dice cioe' quello che accadra', dovrà accadere, affinche' questo progetto (presentito 40 anni fa) venga efficacemente perseguito.

    Anche la 'predizione non corretta', "l’introduzione dei computers verrà ritardata all’infinito", deve essere intesa come cio' che deve/non deve accadere affinche' il fine venga raggiunto, e a parte la previsione 'sbagliata' (dipende da che ottica), la solanas ci diceva che la fine del contributo maschile alal riproduzione, era strettamente legato allo sviluppo dei computer...come in effetti oggi capiamo.

    Ripeto, per l'epoca....un'illuminata.

    Ora non ho il testo sotto mano, riportero' nei prossimi giorni le frasi piu' significative.
     
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  12. Sandokan1317
     
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    Ok, avrà "previsto" ed azzeccato qualcosa . Ma resta il fatto grave e subumano dell'odio per gli uomini. Una sottospecie di essere vivente con le similparvenze femminili che afferma ciò è indegna sia della vita che del ricordo.
     
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  13. digilando
     
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    Riporto (in sintesi) le frasi della Solans che ritengo piu' significative , cioe' quelle a cui ho attribuito valore predittivo (sono state scritte nel '67/68).
    Le faccio precedere da un mio titolo che inquadrano la frase nel contesto oggi appropriato.


    Autoriproduzione femminile
    Oggi e' tecnicamente possibile riprodursi senza l'intervento dei maschi (o persino delle femmine) e produrre solo femmine.
    Dobbiamo cominciare a farlo subito.

    Automazione insufficiente, sovravalutazione maschile
    Disponiamo oggi di una montagna di dati che, una volta selezionati ed aggregati, potrebbero rivelarci come guarire il cancro e molte altre malattie, e forse ci offrirebbero la chiave stessa della vita.
    Ma ci vogliono computers molto potenti per aggregare una quantità di dati così massiccia.
    L'introduzione dei computers verrà ritardata all'infinito nel sistema dominato dal maschio, giacchè il maschio ha il terrore di essere rimpiazzato dalle macchine.

    Ineluttabilità
    Come gli esseri umani hanno priorità di vita rispetto ai cani.....così le donne hanno priorità di vita sugli uomini.
    L'eliminazione del maschio e' dunque un atto legittimo e buono, un atto altamente benefico per le donne ed è, al contempo, un atto di pietà.
    E comunque, questa considerazione morale diventerà pura accademia giacchè il maschio si sta gradualmente autoeliminando.
    ...un numero sempre più grande di uomini diventano froci oppure si annullano nella droga.
    La femmina, volente o nolente, finirà per assumersi tutto il carico del mondo, per il semplice motivo che non potrà farne a meno.

    fecondazione artificiale
    Anche il problema di continuare ad usare le femmine per la riproduzione od optare invece per la riproduzione artificiale, diventerà puramente accademico.
    Cosa accadrà ora che ogni femmina dai dodici anni in poi prende regolarmente la pillola, e che non ci sono piu' gravidanze non programmate?

    Ingegneria genetica
    Quanto al problema se continuare a riprodurre maschi, non e' detto che debba continuare ad esistere solo perchè, come le malattie, è sempre esistito.
    Quando sarà possibile il controllo genetico - e presto lo sarà - va da se che dovremo produrre solo esseri completi....

    media femministi
    SCUM prenderà il controllo dei canali radiofonici e televisivi sostituendo con la violenza tutti gli impiegati che tenteranno di impedire a SCUM di entrare negli studi.

    Contro l'eterosessualità
    Con un colpo ben assestato SCUM stenderà le coppie miste (maschio-femmina), dovunque esse siano, e le dividerà.

    Nasce il maschio pentito e il mainstream femminista
    SCUM stermineraà tutti gli uomini che non fanno parte dell'Ausiliare Maschile di SCUM (oggi i c.d. maschi pentiti n.d.r)
    Gli uomini dell'Ausiliare Maschile sono quelli che si impegnano con diligenza alla propria eliminazione...che accettano le regole del gioco di SCUM.
    Qualche esempio degli uomini dell'Ausiliare Maschile?
    ..Biologi impegnati programmi costruttivi e non nella guerra biologica, giornalisti, scrittori, redattori, editori, produttori che diffondono e promuovono le idee necessarie a SCUM per raggiungere i suoi fini;
    froci che... incoraggiano altri uomini a demascolinizzarsi rendendosi così inoffensivi;
    uomini che elaborano per le ottuse femmine-maschio (quelle che secondo la solanas stanno dalla parte dei maschi) frasi corrette da ripetere a pappagallo, che spiegano loro che l'obiettivo primario di una donna dovrebbe essere quello di schiacciare il sesso maschile.

    Corsi di rieducazione maschile
    Per assistere gli uomini in questo sforzo, SCUM organizzerà dei seminari di merda, in cui ogni maschio presente terrà un discorso esordendo così "sono una merda....e poi proseguirà elencando tutti i suoi aspetti merdosi"
    Per ricompensa, dopo il seminario, gli verrà concesso di fraternizzare con le SCUM.
    ..Ai seminari verranno invitate anche delle femmine-maschio, carine e pulite, che aiuteranno a chiarire ogni dubbio o malinteso che potesse sorgere a proposito del sesso maschile.

    Pornografia
    Dell'Ausiliare faranno parte anche i produttori di pornografia, visto che stanno anticipando il giorno in cui sugli schermi non si vedrà altro che la Chiavata-Pomipinata (i maschi, come i topi dietro il Pifferaio Magico, seguiranno la Fica adescatrice verso il loro destino di morte)

    Fine sistema monetario e necessità dell'automazione totale
    SCUM continuerà a distruggere...finchè il sistema monetario non esisterà piu' e verrà istituita l'automazione globale...fino a quando le donne incominceranno ad abbandonare gli uomini e a disobbedire a tutte le leggi incompatibili.
    ...
    L'eliminazione del denaro e l'istituzione dell'automazione globale sono alla base di tutte le altre riforme di SCUM; senza di queste non si possono realizzare le altre...
    Ogni donna potrà votare su qualsiasi questione direttametne da casa, servendosi di un apparecchietto elettronico.
    ..quando il denaro sarà eliminato non ci sarà piu' il maschio a codificare i "principi morali", non rimarrà piu' nulla su cui votare.


    Esplosione del lesbismo, droga, eutanasia
    Ancora per qualche tempo molte donne continueranno a credere di essere attratte dagli uomini ma poi, una volta abituate alla società femminile e assorbite dai loro progetti, si renderanno conto finalmente della banalità e dell'estrema inutilità del maschio.
    I pochi uomini rimasti (no gay/ no maschi pentiti n.d.r) finiranno i loro miserabili giorni instupiditi dalla droga..limitandosi a guardare le femmine in azione al massimo della loro potenza, accontentandosi di vivere per procura.........o rivolgendosi al piu' vicino ed accogliente centro suicidi:qui, con dolcezza, verranno asfissiati col gas, rapidamente e senza soffrire.

    Dipendenza morale maschile crescente con l'espansione dell'automazione
    Prima di essere sostituito dalle macchine nella società automatizza, il maschio dovrà rendersi utile alla femmina, servirla, soddisfare ogni suo capriccio, obbedire ad ogni suo comando, essere totalemtne sottomesso, esistere in perfetta subordinazione al suo volere...

    Epilogo
    Gli uomini irragionevoli, malati, che tentano di difendersialla vista di SCUM che gli rotola addosso si aggrapperanno terrorizzati alla Grande Mamma con le Grandi Tette di Gommapiuma, ma le tette non li salveranno da SCUM
    La Grande Mamma si aggrapperà al Grande Papà, che se ne starà rintanato in un angolo a cacarsi sotto nelle sue brache da Superman.
    Gli uomini ragionevioli, invece, non scalceranno, non lotteranno, non solleveranno penose proteste, ma se ne staranno seduti col cuore in pace, rilassati,e si godranno lo spettacolo abbandonandosi alla deriva verso la loro fine.

    Valerie Solanas




    Michele Fabbri?
    Un idiota.

    La solanas ci aveva avvisati già 40 anni fa su quali fossero veramente 'i buoni propositi' che spingevano la modernità nella direzione in cui si stava muovendo, e chi l'ha presa per matta (e l'ha quindi ignorata) ha semplicemente contribuito a far si che le cose andassero nella maniera in cui erano già state dette.
     
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  14. Sandokan1317
     
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    E quindi? Che si dovrebbe fare per te?
     
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  15. vero mummio 2
     
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    Ma magari fosse così, sarebbe veramente geniale, darebbe al genere maschile il premio più grande, l'eterno risposo del guerriero, e al genere femminile la punizione più grande, lento declino ed estinzione nella solutidine, nella follia e nel rimorso.
    Purtroppo però non ci estingueremo mai e continueremo solo nel nostro cammino verso l'emarginazione e la subordinazione...
     
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87 replies since 20/4/2009, 19:43   2896 views
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