Quasi quasi mi vergogno di essere campano...

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  1. Sandokan1317
     
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    http://www.asca.it/regioni-CAMPANIA__OK_LE...O-376629--.html

    CAMPANIA: OK LEGGE ELETTORALE. SI' A DOPPIA PREFERENZA E ABOLITO LISTINO

    (ASCA) - Il Consiglio Regionale della Campania, presieduto da Sandra Lonardo, ha approvato stamani il progetto di legge elettorale della Regione Campania.

    Tra le novita' piu' importanti della legge, che resta improntata sul sistema proporzionale: l'abolizione del listino presidenziale, con la conseguente attribuzione del premio di maggioranza alle liste della coalizione vincente, che ottengono almeno il 60% dei seggi; il sistema della doppia preferenza, in base al quale l'elettore puo' esprimere uno o due voti di preferenza, ma, in questo caso, una delle due preferenze deve riguardare il candidato di genere femminile, pena l'annullamento della seconda preferenza; la previsione che nelle liste ciascuno dei due generi non possa essere rappesentato nella misura superiore ai 2/3. Tali disposizioni sono volte a favorire la rappresentanza delle donne nell'istituzione; la rappresentanza di tutto il territorio attraverso la garanzia dell'elezione di almeno un consigliere regionale per ogni circoscrizione elettorale.

    Sulla legge c'e' stato un voto favorevole trasversale che e' andato dal Pd, al MpA, dall'Udc, a La Sinistra (salvo l'astensione di Antonella Cammardella), da Italia dei Valori ai Verdi; hanno, invece, votato contro i gruppi di Forza Italia, Alleanza Nazionale e Udeur; si sono astenuti Massimo Grimaldi del Nuovo Psi e Vito Nocera di Prc.

    Si e' giunti all'approvazione della legge dopo una lunga notte di lavoro, che ha visto i gruppi di Forza Italia e Udeur dare battaglia al progetto di legge, criticato in tutta l'impostazione data dalla Commissione Statuto, e in difesa del listino ''in quanto strumento indispensabile per garantire la rappresentanza delle donne e della societa' civile'', e i gruppi del MpA, dell'Udc e del centrosinistra (Pd, Ls, Idv, Sdi e Verdi) sostenere l'impianto generale della legge e l'abolizione del listino.

    A un certo punto dei lavori, An, anche in vista della costituzione del partito unico che avverra' a fine mese, ha accettato la mediazione con Fi sulla possibilita' di un listino di quattro candidati, ma l'ipotesi della lista regionale del presidente e' definitivamente venuta meno quando il relativo sub emendamento e' stato bocciato dalla maggioranza trasversale che ha sostenuto l'abolizione del listino tout court.

    Il Consiglio ha, altresi', approvato all'unanimita' un sub emendamento proposto dalla Sinistra e dal Pd finalizzato a garantire la presenza paritaria di entrambi i generi nei programmi di comunicazione politica offerti dalle emittenti radiotelevisive pubbliche e private.

    E' stato respinto a maggioranza l'emendamento che prevedeva i rimborsi forfettari straordinari per le liste, una norma fortemente contestata dal gruppo di Fi, ma la posizione e' stata sostenuta anche da Italia dei Valori, che ne ha chiesto il ritiro ''perche' non e' tollerabile che si inserisca una norma che va a gravare il bilancio del Consiglio e che va a beneficio economico dei gruppi e dei partiti'' ha denunciato il consigliere Fulvio Martusciello.

    Sui sub emendamenti proposti da alcuni esponenti del Pd relativi alla ineleggibilita' dei sindaci, altro nodo fondamentale della battaglia politica sulla legge elettorale, il Consiglio ha votato a scrutinio segreto, come proposto dai consiglieri Nicola Ferraro (Udeur) e Pietro Diodato (An), una decisione che ha provocato la dura reazione del centrosinistra, in particolare dei consiglieri Antonio Scala, Giuseppe Russo, Pietro Ciarlo, Salvatore Ronghi e Mario Sena, secondo i quali ''non e' accettabile colpire i sindaci nel segreto di un'urna''. L'esito del voto e' stato, comunque, negativo con 28 voti contrari e 19 favorevoli.

    (Asca)


    Inoltre su "Repubblica" , devo leggere il commento della rettrice della mia Università, Lida Viganoni, che si lamenta anche di questa nuova legge elettorale... E' solo un primo passo. Che vergogna, che schifo. Che indecenza.

    Se riesco a fare uno scanner, vi farò leggere quel vile vittimismo e quel piagnucolare insito in quell'articolo, anche quando si sta instaurando una dittatura, perchè ormai, io mi sento giorno dopo giorno, sempre meno libero. E io mi sento meno libero non per una qualche colpa, ma perchè migliaia di puttane femministe (stavolta non ho voglia di mettere gli asterischi, ai moderatori dico che mi assumo tutte le mie responsabilità personali degli attacchi a venire) e migliaia di indeterminati maschipentiti, maschi ridens, maschi solo in senso tecnico, stanno gettando le basi per una dittatura e politici di tutti gli schieramenti avallano tranquillamente tutto questo schifo, tutta questa merda . Tutta questa merda contro l'uomo bianco occidentale. E vedere i vari Franceschini, Rutelli, Ignazio La Russa, Mussolini etc. che si cospargono il capo di ceneri per le colpe degli uomini.

    Le parole che ho scritto , rappresentano il mio pensiero e non rappresentano quello di tutti gli utenti di questo forum. Lo dico perchè alcuni animali di indeterminato genere , aspettano proprio questo.

     
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  2. CAD2000
     
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    Ci sono altri casi di "pari opportunità" in politica.

    http://www.repubblica.it/2008/09/sezioni/p...a-molfetta.html
    "...... il sindaco che ha scelto gli assessori tra i primi degli eletti....."

    Quindi anche il numero di voti avuti non conta di fronte alle "pari opportunità".

     
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  3. ilmarmocchio
     
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    x Sandokan : hai ragione a essere schifato. In Campania devono far dimenticare lo sciempio della spazzatura e allora giu' demagogia e illegalita'. D'altra parte noi siamo la nazione dove si e' fatto un referendum sulla responsabilita' dei magistrati e sul finanziamento ai partiti. Risultati ? Lettera morta. Sono d'accordo conte , forse c'e' una involuzione verso un sottile, ma sostanziale autoritarismo.
    x CAD : hai ragione, siamo all'obbrobrio legale. I voti non contano. E allora che diavolo votiamo a fare ?
     
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  4. CAD2000
     
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    Qualche anno fa.
    La Corte Costituzionale boccia le "quote rosa".
    Dov'è il problema? Nessun problema. Si cambia la Costituzione!

    http://ricerca.repubblica.it/repubblica/ar...rano-nella.html
     
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  5. Sandokan1317
     
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    Metto in questa discussione un altro link decisamente schifoso (sarebbe meglio dire nazifemminista...)

    E riguarda sempre la mia regione , la Campania "felix"...

    Naturalmente, le autrici di tale sinistra "cultura" sono e saranno , secondo me, i peggiori tra tutti quelli che considero "femminist@".



    http://www.iuo.it/index2.php?content_id=25...tent_id_start=1

    E’ costituito nel 2000 il Centro di elaborazione culturale e formazione "Archivio delle Donne " (C.A.D). Il Centro si propone di promuovere e curare lo sviluppo di ricerche che nei vari campi del sapere e attraverso vari approcci metodologici, pongano attenzione alle questioni connesse alla presenza delle donne e alle relazioni di genere ( women’s studies e gender studies ) attraverso i tempi e le società, con particolare attenzione alle multiculturalità e alla multietnicità, secondo la tradizione degli studi che caratterizza l’UNIOR.
    Ha inoltre tra le sue finalità la promozione di iniziative didattiche e di formazione permanente, ivi compresi i diplomi, dottorati di ricerca e corsi di perfezionamento e forme di didattica sperimentale che favoriscano conoscenze e consapevolezza critica della differenza di genere, e si confrontino con le relazioni di genere nelle società multiculturali e multietniche.
    Il CAD è aperto al confronto e allo scambio di conoscenze con gli altri enti e associazioni operanti sul territorio.

    STORIA

    Il Centro "Archivio delle donne" si è costituito alla fine degli anni Settanta, come aggregazione interdipartimentale di docenti e giovani studiose dell’Istituto Universitario Orientale di Napoli (attuale Università degli Studi di Napoli “L’Orientale”) appartenenti a diversi settori disciplinari ¯letterario, storico, linguistico, socio-antropologico. All’origine di questa aggregazione è stato innanzitutto il desiderio di arricchire la vocazione internazionale dell’Istituto con le tematiche degli Women’s Studies, nella convinzione che il rapporto fra uomini e donne costituisca un nodo centrale nella moderna prospettiva di ricerca e che non possa essere ignorato nella quotidianità attiva dell’insegnamento.

    L’Università degli Studi di Napoli “L’Orientale”, come gran parte delle Università italiane, con particolare riferimento alle Facoltà umanistiche, vede una fortissima presenza di docenti donne e una assoluta e schiacciante preminenza della popolazione studentesca femminile. Nonostante ciò, non si può ancora registrare una effettiva modifica degli usi linguistici, culturali, progettuali, tecnici, pensati ed enunciati sempre al maschile.

    Anche per questo, dunque, avendo come obbiettivo quello di scalfire un pensiero e una prassi egemonica maschile, alcune docenti, provenienti da differenti settori disciplinari e da diversi spazi geografici e culturali, hanno deciso di dar vita a questo gruppo di ricerca interdisciplinare, che ha preso il nome di Archivio delle donne. Il suo primo e più urgente impegno è stato quello di recuperare e ricomporre un passato comune fatto di opere e di studi con l’intenzione di costituire un archivio della nostra memoria accessibile e aperto al nostro Ateneo. In seguito il gruppo ha ampliato i propri interessi ed è diventato nel 2000 un Centro interdipartimentale (CAD) con una propria sede.

    Nel corso degli anni, il nostro gruppo di ricerca è andato radicando la propria convinzione che l’aver ignorato (o quantomeno sottovalutato) la presenza, il contributo, la voce delle donne nell’evoluzione della storia e della cultura dell’umanità, abbia costituito un grave handicap nel rigore degli studi e che la scarsa presenza femminile in alcuni settori della ricerca e in determinati ambiti scientifici abbia creato, sancito e canonizzato un’interpretazione della cultura, della storia e dell’evoluzione del genere umano carente e poco equilibrata.
    A questo scopo il gruppo ha accumulato negli anni un fondo bibliografico specialistico, attualmente conservato presso le biblioteche dei Dipartimenti di Studi americani, culturali e linguistici, di Studi sociali e del Centro “Archivio delle donne”, dove è facilmente reperibile grazie ad un’apposita catalogazione. Tale fondo, che ammonta a diverse centinaia di volumi, contiene in particolare la più completa raccolta di periodici di Gender Studies reperibile a Napoli e in tutto il Sud Italia. Vi possono accedere studentesse e studenti per la preparazione di saggi, tesine e tesi di laurea, nonché studiose e studiosi per lavori dedicati alle problematiche di genere.

    IL CAD ha costruite una rete di relazioni con istituzioni locali e internazionali e, insieme ad essi, promuove incontri/dibattiti su problematiche che riguardano la vita delle donne, anche in un’ottica multiculturale. Molte attività sono state organizzate sotto il patrocinio del Comune di Napoli; il centro ha collaborato con gli Assessorati alle Pari Opportunità della Provincia di Napoli e della Regione Campania; ha organizzato eventi con l’associazione “Le donne in nero”, con l’Istituto francese di Napoli “Le Grenoble”, con il British Council e con la rivista internazionale Feminist Review . Fa parte della rete nazionale Prec@s dedicata alla precarietà femminile.

    Il CAD collabora con biblioteche, centri di ricerca, periodici e organismi nazionali e internazionali. Ha partecipato alla conferenza nazionale di Coimbra (giugno 1995) su Women’s and Gender Studies in Europa, organizzata dalla commissione Europea (DG XXII) sugli Women’s Studies, all’interno del gruppo SIGMA. È membro attivo del “Advanced Thematic Network in European Gender and Women’s Studies Athena 3”, finanziato dall’Unione Europea con sede presso l’Università di Utrecht, attualmente coinvolto nel progetto “Postcolonial Europe”.

    Il CAD ha curato la sezione “Dinamiche e tecniche della comunicazione in pubblico” nell’ambito della seconda edizione del corso di formazione “Donna, Politica e Istituzioni” promosso dal Ministero per le pari opportunità e svoltosi presso “L’Orientale” di Napoli.

    È strettamente collegato, attraverso le docenti che lo compongono, con le attività di vari dottorati di ricerca; organizza cicli di conferenze su tematiche di genere, corsi integrativi e seminari annuali rivolti alle studentesse de “L’Orientale”, allo scopo di favorire una consapevolezza critica della differenza di genere e una presenza maggiore delle donne nelle strutture di potere.

    Il CAD ha condotto due ampie ricerche interdisciplinari (I patrimoni femminili: acquisizione, gestione, trasmissione; Donne e multiculturalismo: corpi prigionieri anime in movimento) i cui risultati sono stati pubblicati in tre volumi. Attraverso vari approcci metodologici ha curato numerose pubblicazioni sulla condizione delle donne attraverso i tempi e, più recentemente, sulle questioni legate alla multietnicità e multiculturalità.

    A partire dal 2001 rappresentanti del CAD partecipano regolarmente agli incontri europei del progetto “Black Athena”, oggi “Postcolonial Europe” di cui è capofila l’Università di Utrecht.


    Dal 2002 il CAD ha la propria sede presso Palazzo Casamassima in via Banchi Nuovi, 8 – 80134 Napoli- [email protected]









    Centro di elaborazione e formazione culturale
    “Archivio delle donne”
    via Banchi nuovi, 8
    80134 Napoli
    [email protected]
     
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  6. ilmarmocchio
     
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    Altre scemenze pagate da Pantalone
     
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5 replies since 13/3/2009, 21:30   258 views
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