Meglio il Califfo dei femministi

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  1. adangwin
     
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    http://www.ilgiornale.it/a.pic1?ID=333867

    di Maria Giovanna Maglie

    Meglio il Califfo dei femministi

    Giù le mani dal califfo. Non è colpa sua se la festa della donna, domani 8 marzo, è diventata una patetica pantomima, e la mimosa una vorrebbe sbatterla in faccia all’offerente/i. Almeno lui, Franco Califano, anni settanta senza rimorsi, il suo essere un maschio tradizionale, misogino e utilizzatore della femmina a puro scopo di sesso e piacere, lo ha sempre dichiarato, anzi rivendicato, molte volte con compiacimento sarcastico, qualche volta con consapevolezza triste. Così le millesettecento donne che sostiene, non smentito quando fa nomi e cognomi, di avere avuto, sapevano con chi avevano a che fare.

    Un maschilista tronfio e disilluso è sicuramente meglio della schiera di finti femministi mosci che ci predicano ogni giorno, a noi donne, com’è che dobbiamo comportarci per non tradire noi stesse, e intanto ci fregano il posto di direttore, rettore, ministro vero, e carriere andando. Un esempio per tutti della categoria dolente? Il solito Michele Serra, che stabilisce da la Repubblica chi sta al femminismo e chi no.

    Ma la polemica è ancora più speciosa se si riflette sulla sua costruzione. Martedì scorso Franco Califano è andato a tenere una lezione all’università di Roma Tre, invitato dagli studenti di Azione Universitaria. Grande performance, successo da stadio, qualche battutaccia sulle femmine possedute, lesa maestà patita dalla rumorosa componente di sinistra che affligge quell’ateneo tanto fra gli studenti che soprattutto nel corpo insegnante hanno preparato il terreno per lo scandalo. Poco dopo infatti si apprende che il cantante, che fa giustappunto il cantante, terrà un concerto l’8 marzo, giornata mondiale della donna, col patrocinio del comune di Roma.

    La sede dell’evento sarà Villa Lazzaroni, nel IX municipio, dove si trova il parco della Caffarella. È qui che, apprendiamo dalla stampa puntuta, che il giorno di San Valentino, una ragazzina è stata stuprata. Califano è uno stupratore? No, è un cantante, e a quanto è dato sapere dalle millesettecento non si sono levate denunce. Peggio, non è stata neppure avvertita la presidente di municipio, Susy Fantino, femminista e manco a dirlo orgogliosamente comunista, che nello stesso giorno ha organizzato una mobilitazione straordinaria, dalle 11 al tramonto, contro la violenza sulle donne. La polemica è servita.

    Di chi è stata, si chiedono gli scandalizzati, l’idea di affidare a Califano la ricorrenza? È dell’assessore alla Cultura, Umberto Croppi, che ha voluto rendere omaggio a «un maestro di vita e di poesia». Si può obiettare sulla vita, non sulla poesia. Immediato il coro delle proteste. La mitica Fantino dichiara: «Se il tenore della manifestazione di Villa Lazzaroni sarà quello dell’incontro che il “maestro” ha tenuto ieri con gli studenti di Roma 3, ci domandiamo: è questa la proposta culturale dell’assessore Croppi? Una proposta culturale che fa delle donne oggetti da collezionare».

    Di «offesa» alle donne e alla città parla Adriana Spera, della segreteria romana del Prc. «Dopo l’imposizione del menù quaresimale, un’altra offesa alla sensibilità della comunità cittadina»", dichiara l’esponente di Rifondazione. «Come donne della città - continua Spera - ci sentiamo offese da una tale iniziativa. Pensare di celebrare l’8 marzo con un concerto di un autore le cui canzoni narrano sempre di una donna-oggetto l’iniziativa è tanto più grave, laddove si propone in un territorio spettatore dell’ennesima violenza sessuale dai contorni non ancora chiari».

    Hanno arrestato la signora Spera per manifesta stupidità? No, anche perché Gemma Azuni e Monica Cirinnà, consigliere comunali rispettivamente di Sinistra Democratica e Pd, si preparano a entrare in Campidoglio con i cartelli «Califano, not in my name», e tale Action, movimento di lotta per la casa, sottolinea che «una scelta “machista” ci appare davvero inopportuna e poco felice, fermo restando l’apprezzamento all’artista». Fermo restando. A sera si svegliano anche alcune esponenti del centrodestra, disturbate dal califfo al viagra.

    Che noia, quasi quasi rivaluto San Valentino.
     
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  2. nicolekidmanvogliosposarti
     
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    vorrei mandare a tutte le femministe e i femministi una valanga di parole che per rispetto del forum non posso scrivere.
    califano è uno dei più grandi cantautori italiani.un autore grandissimo,musicalmente impeccabile,con una sensibilità musicale che pochi hanno.
    io propongo oggi di partire per roma e andare tutti a vedere il concerto del grande califfo alla faccia delle femministe.

    queste qua ascoltassero la musica di uno dei grandissimi della musica italiana invece di stare sempre a protestare per senza motivo.

    spero che oggi si riempia di gente e di pubblico di modo da fargli vedere a tutte/i questi.

    W IL CALIFFO
     
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  3. TullioConforti
     
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    Califano e´ un mito.

    QUOTE
    Ho una chitarra
    per amica
    e con voce malandata
    canto e suono
    la mia liberta'
    se sono triste
    canto piano
    se sono in forma
    suono forte
    cosi' affronto
    la mia sorte
    se non amo
    grido abbasso
    anche se non
    mi e' concesso
    dico sempre quello
    che mi va'
    se voglio un corpo
    e un po' d'affetto
    faccio un giro
    cerco un letto
    e una donna
    che ci sta'.
    Chi mi vuole
    prigioniero
    non lo sa' che
    non c'e' muro
    che mi stacchi
    dalla liberta'
    liberta' che ho
    nelle vene
    liberta'
    che mi appartiene
    liberta' che e'
    liberta'...
    Vivo la vita
    cosi' alla giornata
    con quello che da'
    sono un artista
    e allora mi basta
    la mia liberta'
    da una finestra
    si affaccia una
    donna
    che un sorriso mi fa
    e' una di quelle
    ma e' bella e
    stasera mi va'
    passo un'ora
    in sua compagnia
    e poi vado via...
    non mi fido
    di nessuno
    sono rosa e
    crisantemo
    suono e canto
    la mia liberta'
    se sono triste
    suono piano
    se sono in forma
    canto forte
    cosi' affronto
    la mia sorte
    una donna innamorata
    anche quella
    piu' pulita
    prima o poi
    le corna te le fa'
    tanto vale
    andare avanti
    e trattare
    con i guanti
    solo questa
    liberta'.
    Vivo la vita
    cosi' alla giornata
    con quello che da'
    sono un artista
    e allora mi basta
    la mia liberta'
    da una finestra
    si affaccia una
    donna
    che un sorriso mi fa
    e' una di quelle
    ma e' bella e
    stasera mi va'
    passo un'ora
    in sua compagnia
    e poi vado via...
    Na.. na.. na..
    na.. na..
    na.. na.. na.. na..
    na.. na.. na..
    na.. na.. na..
    na.. na.. na...

     
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2 replies since 7/3/2009, 14:43   146 views
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