Quando la pubblicità "intacca" l'immagine femminile DEVE essere censurata

Sdegno - rabbia - stupore : si incita alla violenza sulle donne.

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  1. Tex6969
     
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    http://donna.libero.it/lifestyle/pubblicit...sonc=1499959829

    CITAZIONE
    Pubblicità shock o polverone mediatico?
    in Lifestyle


    La Relish, un marchio di abbigliamento milanese, tappezza le città italiane di manifesti. Sindaci, assessori e semplici cittadini gridano allo scandalo: è un'istigazione alla violenza sulle donne. A voi giudicare


    Roma, Napoli, Milano. La reazione è stata ovunque la stessa: sdegno, rabbia, stupore. Questa foto offende la donna, è un'istigazione alla violenza, un inno alla differenza dei sessi hanno dichiarato assessori, sindaci, presidi e passanti. Una campagna di comunicazione "vergognosa e discriminante", per dirla con le parole usate da Angela Cortese, assessore alle Pari opportunità del capoluogo campano.

    Due poliziotti fermano due ragazze (bellissime e abbigliate in modo provocante) per un controllo. Sullo sfondo la skyline di Rio de Janeiro. Una viene perquisita, la mano del pubblico ufficiale finisce sotto la minigonna. L'altra viene immobilizzata, apparantemente con una certa violenza.

    A Napoli il sindaco Rosa Russo Iervolino ha intimato la rimozione dei manifesti, a Roma il preside del Liceo "Cannizzaro" ha inviato una lettera ai giornali in cui si legge: "Poi ci si stupisce dei fatti di cronaca in cui le ragazze vengono struprate in classe".

    Abbiamo sentito l'amministratore delegato della Relish, Alessandro Esposito, che ci ha chiarito la posizione dell'azienda rispetto alla discussa campagna pubblicitaria della linea Primavera/Estate 2009. Così tanto discussa da diventatare un caso diplomatico tra Italia e Brasile col segretario al turismo di Rio de Janeiro convinto che la foto lederebbe l'immagine della polizia brasiliana.

    "Nessuna speculazione, noi facciamo moda quindi cerchiamo un impatto forte. Questa campagna risalta la sensualità e la femminilità - ci ha detto Esposito - Non volevamo offendere nessuno e non riteniamo che questa immagine sia offensiva. L'espressione della donna è tutt'altro che spaventata. Anzi, sembra compiaciuta. È ironica, per niente remissiva. Non è una vittima. La donna Relish è dinamica, libera, moderna e si diverte a giocare con la propria sensualità".

    "Non è molto peggio quello che vediamo quotidianamente in tv?", questa la provocazione lanciata da Esposito. In attesa che vengano rispettate le disposizioni dei sindaci e che i manifesti vengano rimossi, se ne continua a discutere.

    Barbara Del Pio

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    La fonte è il "solito" sito di Libero.
     
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  2. VONGOLAPROFONDA
     
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    l'ho vista.
    mi ha, molto, infastidita (come molte altre pubblicità degli ultimi tempi).
    non tanto per le ragazze mezze sbiottate e poco rivestite, peraltro, di pessimi vestiti (alla faccia del marchio che dovrebbero far apparire al meglio).
    il fastidio è nato dalla figura degli agenti.
    persone in divisa in atteggiamenti sicuramente criticabili, volgarotti tendenti al becero
    paion quasi comparse di filmetti zozzi di serie b
    ...ai miei occhi tendon quasi a screditare un'intera categoria che proprio non se lo merita.
    (le mele marce sono ovunque ma anche scagliarglisi contro a priori mi par folle).
     
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  3. Tex6969
     
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    A me invece, come penso a tanti uomini, da parecchio fastidio questa: non credo abbia suscitato altrettanta indignazione.

     
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  4. VONGOLAPROFONDA
     
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    non piace nemmeno a me.
    capace però che a qualcuno sarà pur parsa...sssstimolante.
    lì comunque non si vedono gli occhi del tipo.
    li immagino ben aperti...a godersi lo spettacolo (mi pare il minimo).
     
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  5. Tex6969
     
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    VOLGOLAPROFONDA
    CITAZIONE
    non piace nemmeno a me.
    capace però che a qualcuno sia pur parsa...sssstimolante.

    Fidati che a ruoli invertiti manco la proponevano; ci sarebbe stata la marcia delle femministe verso Strasburgo !!!!
     
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  6. VONGOLAPROFONDA
     
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    mmmhhh non ne son così certa.
    non ricordo la marca...ma c'è stata una pubblicità (sempre di abbilgiamento), dove la modella non era in posizione molto differente.
    (non sparo la marca perchè ho davvero un ricordo vago...ma era una supermarca)
     
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  7. Milo Riano
     
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    Come dire che la ragazza gode a farsi sbattere sul cofano dai poliziotti... :-------:

    Ti piace questa linea di abbigliamento per bambine?

    http://antifeminist.altervista.org/galleri...boys_stupid.htm
     
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  8. Milo Riano
     
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    CITAZIONE (Milo Riano @ 9/9/2008, 22:46)
    Dunque è colpa dei maschi che sono slave? A me sembra un pò riduttivo, oltreché strabico (nel senso che lo I.A.P guarda solo da una parte!). Perché, poi, stimolare i gusti sessuali maschili per qualcosa che comprano le donne per se stesse? Forse il pubblicitario, che pensa al guadagno, si, ha come target la super-femina, oppure aizza le femmine perché va di moda così: sfrutta l' onda, e spera che il suo prodotto la cavalchi (l' onda!).

    CITAZIONE
    non potendo toccare i bambini

    I bambini, se maschi occidentali, si possono insultare, eccome!

    http://questionemaschile.forumfree.net/?t=29106925

    Magliette, libri e reality show: l'ultima tendenza è l'attacco ai maschi

    «I ragazzi? Sono stupidi e puzzano»

    Le teenager americane scoprono l'insulto da T-shirt. E la moda Usa fa affari d'oro grazie alla guerra tra i sessi

    NEW YORK - La guerra tra i sessi ha raggiunto nuovi livelli; adesso «girl power» vuol dire insultare i maschi. Il nuovo trend è perfettamente rappresentato dalle magliette, ormai diffusissime negli Usa, della marca David Goliath, che chiuderà il 2005 con un guadagno di 100 milioni di dollari grazie a slogan come «I maschi puzzano». Il proprietario e fondatore di David Goliath, (Todd Goldman, un uomo) ha anche pubblicato il suo primo libro intitolato «I maschi sono stupidi. Tirategli le pietre!» che inizia con la frase «Le ragazze sono un regalo calato dal cielo, i maschi si scaccolano di fronte al supermercato». Inutile a dire che sta andando a ruba.
    IL FENOMENO - «Il marketing americano sta puntando sulla guerra tra i sessi per fare soldi - afferma il Wall Street Journal - e la tecnica sta funzionando: le nostre figlie spendono milioni di dollari all’anno per umiliare ed insultare i maschi». Dopo le canzoni con testi anti-macho e i reality show che mettono le donne contro gli uomini, ora anche la moda partecipa al cosiddetto «boy bashing», ovvero l’attacco ai maschi. Come la prendono i diretti interessati? «Noi siamo davvero stupidi - ribatte il 17enne Bryan Blase, che è abituato a vedere questa frase sulle magliette delle sue compagne di scuola - e le ragazze ci dovrebbero colpire con delle pietre, ma solo ogni tanto». Blase è solamente uno dei tanti teenager americani che apprezzano l’umorismo del «boy bashing». Ma c’è chi non considera il trend divertente. «Non c’è niente da ridere - afferma lo psicologo Ted Braude, specializzato in turbe adolescenziali dei giovani pazienti maschi -. Il sarcasmo espresso su queste magliette può diventare un’arma letale e minare l’autostima già precaria dei teenager in un momento cruciale della loro crescita».
    RAGAZZE ARRABBIATE - Secondo altri, l’antagonismo delle giovanissime è uno specchio della società americana adulta. «La gente pensa che per avere successo le femmine devono battere i maschi, e viceversa - commenta Joe Kelly, presidente del gruppo Padri e Figlie - . Un tempo le ragazze americane aspiravano ad emulare i maschi, adesso vogliono essere meglio di loro». L’ultimo sviluppo della lotta tra maschi e femmine viene dal nuovo reality show «Girls v. Boys», che fa gareggiare un gruppo di ragazze contro un gruppo di maschi in vari eventi altamente competitivi. Il programma, che va in onda sul canale The N, ha successo tra i teenager americani per il suo tono estremo e senza esclusione di colpi.

    Alessandra Farkas

    23 aprile 2005

    http://www.corriere.it/Primo_Piano/Esteri/...2/newyork.shtml

    CITAZIONE (Milo Riano @ 15/1/2009, 21:02)
    Può essere... sai cosa non capisco? Non capisco perché un uomo in catene deve essere la rappresentazione dei suoi particolari gusti sessuali (saranno pure tanti ma... quanti?) mantre una donna sculacciata (con un battipanni: sto impazzendo per ri-trovarla!) è uno stereotipo maschilista che turba le menti dei giovani... cito a memoria una psicolloga: queste pubblicità umiliano le donne e insegnano ai maschi a non rispettare le coetanee (maschi/donne è un errore voluto!). Troverò anche questa dichiarazione.

    CITAZIONE (Milo Riano @ 9/9/2008, 21:11)
    image

    NOTA: quest' altra pubblicità, invece, è stata censurata dallo I.A.P., con le seguenti motivazioni:

    Il Presidente del Comitato di Controllo, visto il messaggio pubblicitario "Te ne mettiamo a disposizione cinque...", relativo ai condizionatori "Maxa", rilevato su "Oggi" n. 20, data di copertina 14/5/2008, ritiene lo stesso manifestamente contrario agli artt. 1, 5 e 10 del Codice di Autodisciplina della Comunicazione Commerciale. Il messaggio si caratterizza per l'immagine di cinque ragazze riprese di spalle, sedute al bancone di un bar. L'headline recita: "Te ne mettiamo a disposizione cinque..." e la body-copy esplicita: "5 anni di garanzia. Affidabili si nasce! Maxa è l'unica azienda in Europa che garantisce i propri climatizzatori per 5 anni".
    Ad avviso dell'organo di controllo, il collegamento fra l'immagine e la headline non lascia spazio all'immaginazione sul significato lesivo della dignità della persona, e della donna in particolare. Il pubblico è indotto a un'univoca decodifica che implica, nel doppio senso su cui si fonda, la sostituibilità tra i cinque anni di garanzia offerti e le cinque donne raffigurate, e "messe a disposizione". La figura femminile pertanto, strumentalizzata a fini commerciali, si ritrova ad essere ridotta a mero oggetto di desiderio, rendendo il messaggio in contrasto con l'art. 10 del CA, secondo cui "la comunicazione commerciale deve rispettare la dignità della persona umana in tutte le sue forme ed espressioni".
    Infine, nel comunicare una garanzia maggiore rispetto a quella obbligatoria per legge il messaggio, omette, in contrasto con il disposto dell'art. 5 del CA, di fornire indicazioni sulle modalità della garanzia offerta, ovvero di riportarne perlomeno una sintetica, purché significativa indicazione, accompagnata dal rinvio a fonti di informazione scritta disponibili presso il punto vendita o unite al prodotto.

    image

    Questione di prospettive...

    CITAZIONE (Milo Riano @ 21/1/2009, 02:02)
    CITAZIONE (+seghe-streghe @ 15/1/2009, 22:55)
    Infatti io lascerei entrambe le pubblicità. Non ho niente contro gli uomini-oggetto o le donne-oggetto. Sono le pubblicità offensive che non sopporto.

    Anch'io. ^_^

    CITAZIONE (Milo Riano @ 15/8/2008, 15:16)
    Empowerment della donna a tutti i costi.. e come in un regime, i giornalisti fanno a gara a chi lecca di più, raggiungendo livelli grotteschi!

    CITAZIONE (Milo Riano @ 15/8/2008, 15:31)
    Premetto che non ho nulla contro l' immagine positiva della donna... diciamo che non capisco perché si debba ottenere a discapito di quella maschile... cioè, capisco che un genere naturalmente inferiore non possa spiccare su quello naturalmente superiore senza abbassare il valore di quest' ultimo, però così mi sembra troppo sputtanata la faccenda!

    :P

    Risoluzione del Consiglio e dei Rappresentanti dei governi degli Stati membri riuniti in sede di Consiglio, del 5 ottobre 1995, concernente l'immagine dell'uomo (???) e della donna nella pubblicità e nei mezzi di comunicazione

    ...

    considerando che la risoluzione del Parlamento europeo, del 14 ottobre 1987, sulla raffigurazione e posizione della donna nei mezzi di comunicazione di massa raccomanda ai mezzi di comunicazione, alle società pubblicitarie, ai governi e alle forze sociali di adottare misure concrete per incoraggiare la promozione della donna, garantire le pari opportunità e evidenziare le funzioni svolte dalla donna nella vita professionale, politica e sociale

    ...

    enuncia che la pubblicità televisiva non deve ledere la dignità umana, né comportare discriminazioni basate sul sesso; considerando che la Comunità, nel suo terzo programma di azione a medio termine sulla pari opportunità tra uomini e donne (1991-1995), ha previsto azioni per promuovere un'immagine positiva della donna

    ...

    eccetera, eccetera...

    http://www.pariopportunita.gov.it/Pari_Opp.../Ris_051095.pdf

    CITAZIONE (Milo Riano @ 17/8/2008, 13:33)
    CITAZIONE
    No, rivelano soltanto che fanno sport in maniera migliore rispetto alla media femminile delle altre nazioni. La stessa cosa succederebbe se facessi le Olimpiadi dei bambini, il risultato non potrebbe essere raffrontabile in alcuna maniera con quello degli uomini e delle donne poiché l'ambito è differente.

    Lo penso anch'io.

    Cmq, ragazzi, un pò di comprensione, che diamine! I giornalisti fanno il loro mestiere: servire il potere. Hanno fatto almeno due interpellanze parlamentari (il plastico sulla Franzoni non si deve, il mostro di Firenze invece è ok), un paio di risoluzioni UE ("adottare misure concrete per incoraggiare la promozione della donna", "azioni per promuovere un'immagine positiva della donna"), qualcosa all' ONU certamente c'è.. ci manca solo la NATO!

    :D

    CITAZIONE (Milo Riano @ 17/8/2008, 19:23)
    CITAZIONE
    ma quella direttiva (non entro nel merito della sua opportunità) non dice assolutamente che bisogna soddisfarla a scapito dell'altro genere

    i servi sanno essere molto diligenti

    ^_^

    La finiscano con queste ruffianerie politicamente corrette, e ci lascino tifare in pace e con passione per le nostre splendide ragazze, di cui vogliamo continuare ad ammirare la grinta e la femminilità senza confronti insulsi, stupidi e controproducenti proprio per loro. Le atlete non hanno bisogno di servi sciocchi, il cui unico efetto è quello di indurre un senso di fastidio nell’ascoltatore e più di una sconsolata riflessione sulla dilagante piaggeria che alla fine si rivela per quello che è: imbecillità allo stato puro.

    http://maschiselvatici.blogsome.com/2008/0...nostre-ragazze/

    CITAZIONE (Milo Riano @ 1/9/2008, 23:12)
    Ma la Vezzali non è quella che ha dedicato la medaglia al figlio (maschio)? Chissà se l' ha detto anche a suo figlio, che deve rassegnarsi "perché le donne hanno sempre una marcia in più"! :D

     
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  9. Cassiodoro_1959
     
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    Ascolto da un paio di giorni la pubblicità alla radio della Subaru, nota marca autoveicoli, che termina con la voce di una donna che dice " gli uomini non ne capiscono un tubo".
    Già gli autoveicoli Subaru non mi piacevano.
    Chissa perchè, se gli uomini "non ne capiscono un tubo", dovremmo comprare le loro automobili, che sono progettate e costruite in maggioranza da uomini.

    Invito ad inviare le nostre rimostranze a:

    Subaru Italia S.p.A.
    L.go Negrelli, 1
    38061 Ala (TN)
    Nr. verde 840-078078
    Tel. 0464-675555
    Fax 0464-674615

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  10. Tex6969
     
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    CITAZIONE
    Spett.le Ditta,

    con la presente siamo a lamentare l'increscioso "allineamento" che la Vostra prestigiosa marca ha deciso di adottare nello scegliere lo spot radiofonico che quotidianamente dobbiamo sorbirci e che dovrebbe invogliarci ad acquistare un esemplare dei vostri modelli.
    Sì, abbiamo volutamente parlato di "allineamento" in quanto il bombardamento mediatico messo in atto in questi ultimi anni contro la figura maschile, del quale Voi purtroppo sembrate essere compartecipi, ha toccato livelli indecenti di denigrazione ai danni di un Intero Genere, quello maschile ovviamente.
    Siamo delusi ed amareggiati nell'ascoltare l'ultima frase pronunciata ovviamente da una donna che recita testualmente : "gli uomini non ne capiscono un tubo".
    Delusi in quanto gran parte del Vostro staff ingegneristico di Progettazione e messa a punto di nuovi modelli è costituito da uomini; quindi i primi a sentirsi offesi ed indignati da tale affermazione dovrebbero essere i Vostri validi dipendenti.
    Amareggiati in quanto consapevoli che i Vostri Responsabili Marketing hanno scelto sicuramente quella frase per cercare di .."catturare" come cercano di fare tanti Vostri concorrenti la clientela femminile.
    Non ci par vero infatti che siate convinti che una donna "capisca" più di un uomo di autovetture, magari è molto più intrapendente con altri "generi di tubi".
    Ne risulta una strategia fallace che non invoglierà certo tanti uomini a soffermarsi sui vostri modelli esposti in concessionaria e che annovererà il vostro "atteggiamento" tra quelli già da troppo tempo conosciuti di tanti operatori di mercato che tristemente si abbassano ad un filofemminismo ridicolizzante ed ipocrita rispetto alla vita reale pur di avere la speranza di aumentare di un punto in percentuale le vendite.

    Cordialmente,

    Ecco una bozza per vostre integrazioni/correzioni.

    Subaru Italia S.p.A.
    L.go Negrelli, 1
    38061 Ala (TN)
    Nr. verde 840-078078
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    Fax 0464-674615

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  11. Sandokan1317
     
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    Conosco Napoli perchè ci vivo e perchè ci lavoro .Ha decine di problemi. Gravi , seri. Non vengono risolti e non vengono neanche proposte soluzioni . C'è apatia , camorra. C'è un sindaco famoso per la sua scarsa capacità di "fare quadrato" con la Giunta , gli assessori etc. etc. Vedo il manifesto per strada , su tabelloni da 6 x3 e penso :" Chissà quanto durerà, tre giorni o due? " Dopo tre giorni non ci sono più. Una ragazza a volto scoperto lo imbratta ed è tranquillo. Un sindaco come la Iervolino diventa improvvisamente deciso, fermo.
    Anche contro i parcheggiatori abusivi,(primo periodo del comandante Luigi Sementa ) molto più dannosi di quel manifesto , si dimostrò tollerante (e non poco).
    Seguono a ruota sindaci di altre città ed assessori ( tra cui un altro campione di saggezza , un certo Alemanno di Roma) . Decisione presa, legge fatta in 4 giorni. Adesso, bisogna mandare i manifesti con 15 giorni d'anticipo rispetto alla data d'affissione. Devono essere valutati da un "comitato" di saggi per verificarne il contenuto (ossia se è politicamente corretto , se è antifemminista etc. etc.) . E penso , la camorra è forte, ma ogni tanto qualcuno si oppone e muore (Falcone , Borsellino etc.) , come mai , contro questa camorra rosa i politici sono così supini? Quanto potere economico e politico c'è dietro?
     
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  12. Tex6969
     
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    CITAZIONE
    Spett.le Ditta,

    con la presente siamo a lamentare l'increscioso "allineamento" che la Vostra prestigiosa marca ha deciso di adottare nello scegliere lo spot radiofonico che quotidianamente dobbiamo sorbirci e che dovrebbe invogliarci ad acquistare un esemplare dei vostri modelli.
    Sì, abbiamo volutamente parlato di "allineamento" in quanto il bombardamento mediatico messo in atto in questi ultimi anni contro la figura maschile, del quale Voi purtroppo sembrate essere compartecipi, ha toccato livelli indecenti di denigrazione ai danni di un Intero Genere, quello maschile ovviamente.
    Siamo delusi ed amareggiati nell'ascoltare l'ultima frase pronunciata ovviamente da una donna che recita testualmente : "gli uomini non ne capiscono un tubo".
    Delusi in quanto gran parte del Vostro staff ingegneristico di Progettazione e messa a punto di nuovi modelli è costituito da uomini; quindi i primi a sentirsi offesi ed indignati da tale affermazione dovrebbero essere i Vostri validi dipendenti.
    Amareggiati in quanto consapevoli che i Vostri Responsabili Marketing hanno scelto sicuramente quella frase per cercare di .."catturare" come cercano di fare tanti Vostri concorrenti la clientela femminile.
    Non ci par vero infatti che siate convinti che una donna "capisca" più di un uomo di autovetture, magari è molto più intrapendente con altri "generi di tubi".
    Ne risulta una strategia fallace che non invoglierà certo tanti uomini a soffermarsi sui vostri modelli esposti in concessionaria e che annovererà il vostro "atteggiamento" tra quelli già da troppo tempo conosciuti di tanti operatori di mercato che tristemente si abbassano ad un filofemminismo ridicolizzante ed ipocrita rispetto alla vita reale pur di avere la speranza di aumentare di un punto in percentuale le vendite.

    Cordialmente,

    Subaru Italia S.p.A.
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    Chi la vuole firmare mi mandi un MP o lo scriva qui, grazie.

    Firmatari:

    Tex6969
    Ritavi
    Giubizza
    nicolekidmanvogliosposarti
    ilmarmocchio
    Sandokan1317

    Edited by Tex6969 - 12/2/2009, 20:50
     
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    Lichtenstein .. o San Marino, che anche loro hanno il rappresentante all'ONU

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    Texi, Ti ho mandato un mp per l'adesione.
     
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  14. Tex6969
     
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    Ritavi
    CITAZIONE
    Texi, Ti ho mandato un mp per l'adesione.

    Ok grazie mille.

    Giubi, te ti metto di default, ok ?
     
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  15. nicolekidmanvogliosposarti
     
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    tex scusa vorrei aderire anche io alla tua iniziativa.ti mando nominativo in mp?

    poi vorrei dire che secondo me la publicità della relish che è stata censurata a napoli a me invece è piaciuta.sia a livelo di fotografia che artistico.non trovo,sinceramente nulla di offensivo.

    ma oramai dalle femministe mi aspetto questo e altro.
    non è la primavolta.una vecchia foto per costumi da bagno con claudia schiffer che aveva le mani alzate circondata da ragazzini maschi che la spruzzavano con dei liquidator con intorno alla piscina alcuni papà e fratelli maggiori che ridevano fu sottoposta a mille polemiche.idem una innoqua pubblicità mi sembra di una rivista maschile dove la donna era imbranata ad aprire la macchina e dentro c'era già il marito ed un altra in cui mostrava la donna imbranata a parcheggiare.
    quella di dolce e gabbana famosa fu censurata e vietata,la stessa di dolce e gabbana dove c'erano donne col frustino che sottomettevano gli uomini fu giudicata "simpatica e divertente".
    allora dico che le foto che ho citato e soprattutto quella della relish le ho trovate simpatiche e divertenti.
    comunque tex firmo anche io ;)
     
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23 replies since 9/2/2009, 12:00   652 views
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