L'orgasmo della donna dipende dai soldi del partner

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  1. Nuovi occhi
     
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    2009-01-18 21:53
    ORGASMO DONNE DIPENDE DA CONTO IN BANCA PARTNER?
    ROMA - La ricchezza del loro partner assicura alle donne, oltre a un futuro economicamente solido, un sesso appagante con un maggior numero di orgasmi: è il sorprendente risultato di uno studio dell'Università di Newcastle, di cui dà notizia il Times online.

    "La frequenza degli orgasmi femminili - ha detto senza mezzi termini il dottor Thomas Pollet, lo psicologo che ha coordinato la ricerca - aumenta parallelamente al reddito del partner".

    Pollet è giunto alla sua conclusione analizzando i dati di uno studio cinese su questioni personali, tra cui la vita sessuale, di 5.000 persone in Cina, tra cui 1.534 donne con partner di sesso maschile che hanno costituito la base della sua ricerca.

    Di queste, 121 avevano l'orgasmo 'sempre' durante il rapporto sessuale, 408 'spesso', 762 'qualche volta' e 243 'raramente o mai'.

    Secondo Pollet, a determinare queste differenze è proprio il denaro: "uomini ricchi, quindi più desiderabili, fanno provare alle donne più orgasmi". Secondo Pollet, il fenomeno costituirebbe "un adattamento evolutivo delle donne, che sono portate a scegliere partner di qualità".



    http://www.ansa.it/opencms/export/site/not..._872210545.html

     
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  2. Volpe_Argentata_37
     
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    Interessante l'acriticità con la quale viene riportata una notizia simile, in pratica un comportamento del genere viene fatto passare come il più "naturale" possibile, allora io potrei tranquillamente citare altri studi che parlano della maggiore predisposizione "genetica" all'infedeltà sessuale del maschio della specie umana, e come è noto al cospetto della "genetica" ci si cuce la bocca perché esprimere "condanne" è un non senso, eppure ho la sensazione che le donne in questo caso non la prenderebbero affatto bene, come dire, la "natura" evocata e presa in prestito per il proprio tornaconto...... :-------:
     
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  3. cama-leo
     
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    CITAZIONE (Nuovi occhi @ 19/1/2009, 01:46)
    donne, che sono portate a scegliere partner di qualità".

    Insomma, la "qualità" di un uomo si misura dal suo portafoglio. :sick:
     
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  4. bartali
     
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    CITAZIONE (cama-leo @ 19/1/2009, 09:20)
    CITAZIONE (Nuovi occhi @ 19/1/2009, 01:46)
    donne, che sono portate a scegliere partner di qualità".

    Insomma, la "qualità" di un uomo si misura dal suo portafoglio. :sick:

    Già, l'autore si è smerdato in chiusura in maniera infantile.
     
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  5. bartali
     
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    L'orgasmo, in realtà non sono gli uomini ricchi a provocarlo ma il denaro, ecco la dimostrazione (anche a me fare una sostanziosa vincita al lotto provoca un orgasmo, dev'esser la parte femminile di me :)

    Heather Mills e Paul McCartney

    Siamo all'ultimo atto per la causa di divorzio tra Paul McCartney (65 anni) e Heather Mills (39).

    Secondo i quotidiani britannici i due si sarebbero accordati su una buonuscita per la Mills di 65 milioni di sterline (pari a 87 milioni di euro, oltre 160 miliardi di vecchie lire).

    La Mills riceverà 20 milioni di sterline in contanti, il resto a rate nei prossimi anni. La cifra le servirà anche per mantenere la piccola Beatrice, la figlia nata dal matrimonio celebrato nel 2002 che oggi ha 4 anni. Inizilamente, McCartney aveva offerto alla ex-moglie solo 10 milioni di sterline. La cifra è stata rifiutata dalla Mills, attualmente una delle donne più odiate del Regno Unito (forse per questao ha deciso di trasferirsi nell'Europa dell'Est, sperando che lì l'ex marito sia meno conosciuto e lei possa vivere relativamente tranquilla) .

    In cambio della cifra, la Mills garantirebbe il suo silenzio su alcuni particolari della vita privata di McCartney, come ad esempio la predilezione dell'ex marito per cannabis e alcol o altri vizi che a quanto pare Paul non tiene a rendere pubblici.

    Michael Jordan e Juanita


    E' stato considerato il divorzio più costoso al mondo: Michael Jordan sborserà 150 milioni di dollari alla moglie Juanita.

    Rupert e Anna Murdoch

    1,7 miliari di dollari: è la cifra record stabilita in una causa di divorzio. I due sono stati sposati 32 anni e hanno avuto tre figli. 17 giorni dopo la chiusura del divorzio Rupert ha sposato Deng una sua dipendente.

    Steven Spielberg e Amy Irving

    Il divorzio tra i due è arrivato dopo quasi quattro anni di matrimonio. La ex-moglie ha fatto valere un accordo prematrimoniale, redatto tra i due su un tovagliolo, ed è riuscita a farsi sborsare ben 100 milioni di dollari.

    Neil Diamond e Marcia Murphey


    Il cantante ha avuto il suo massimo successo sul finire degli anni '70, nella sua carriera ha venduto 115 milioni di dischi. Dopo 25 anni di matrimonio si è diviso dalla moglie, lasciandole un po' meno di 150 milioni di dollari, ma a suo dire Marcia "valeva fino all'ultimo penny".

    Lionel Richie e Diane


    Si sono sposati nel 1996 a tre anni dal divorzio di Richie dalla prima moglie. Nel 2004 la loro storia è apparsa sulla scena per le vicende legate alla causa di divorzio, intentata da Diane. Come risarcimento la ex-moglie ha voluto una "paghetta" mensile per il suo abbigliamento, i massaggi, la manicure e un budget disponibile per gli evenutali interventi di chirurgia plastica.

    Mick Jagger e Jerry Hall


    Il rocker ha sposato la modella texana Jerry Hall nel 1990 a Bali in Indonesia, quando i due avevano già due figlie. Lei ha chiesto il divorzio e l'annullamento quando ha saputo che Mick aveva avuto un figlio da un'altra donna. Dal divorzio Jerry Hall ha ricavato dai 15 ai 25 milioni di dollari.

    Harrison Ford e Melissa Mathison

    La coppia è stata sposata dal 1983 al 2004, siccome durante il matrimonio Ford è diventato uno degli attori più pagati di Hollywood, la moglie nella causa di divorzio è riuscita a ottenere una "buonauscita" anche sui guadagni futuri dell'attore, in particolare sui ricavi dei film che ha girato negli anni di matrimonio, compresa la vendita dei DVD di Indiana Jones e de Il Fuggitivo.

    James Cameron e Linda Hamilton

    Il regista di Titanic ha fatto naufragare anche il suo matrimonio. Cameron è stato sposato con Linda Hamilton, protagonista di Terminator, dal luglio del 1997 per ben 18 mesi, giusto il tempo di avere una figlia. Nella causa di divorzio lei ha percepito 50 mila dollari, metà della somma guadagnata dal regista per gli incassi del tragico film.

    Britney Spears e Kevin Federline


    Hanno trovato l'accordo per il divorzio, su tutti gli aspetti del loro matrimonio. Prevede per Kevin la custodia dei figli, mentre Britney cercherà di stare lontana da alcolici e droghe. Intanto lei sarà aiutata a gestire il suo patrimonio pari a 31 milioni di dollari, già in parte bruciato dalla sua vita sfrenata.

    Kidman e Cruise


    Quando nel 2001 Nicole e Tom si separarono, a lei toccarono 250 milioni di dollari, pari alla metà del patrimonio dell'ex marito. Ma a quanto pare la lezione a lui non è servita: l'accordo prematrimoniale stipulato da Tom con la nuova "sposina" Katie Holmes, prevede solo che lei non appaia più in un film con il seno troppo scoperto.

    Diana Spencer e Carlo d'Inghilterra


    I due divorziarono nel 1996. A lei andarono 37 miliardi di lire, oltre a una serie di residenze lussuose. Un basso prezzo visto tutto quello che aveva (e avrebbe) dovuto sopportare.

    Michael e Diandra Douglas

    45 milioni di dollari è la cifra che l'attore dovette pagare alla sua ex moglie quando divorziarono. Forse per questo quando si sposò con Catherine Zeta-Jones volle fare un accordo prematrimoniale molto dettagliato.

    Donald e Ivana Trump

    Il magnate divorziò da Ivana nel 1991. Le diede 14 milioni di dollari in contanti, più 650.000 dollari all'anno per il matenimento dei tre figli.


    Kevin Costner e Cindy Silva

    Kevin e Cindy divorziarono nell'Aprile 1995, dopo 16 anni di unione e tre figli. E' di circa 125 miliardi di lire la cifra che dovette dare all'ex moglie.

    Elton John e Renate Blauel

    Il 17 Novembre 1988 divorziano dopo 4 anni di matrimonio, il cantante Elton John e Renate Blauel. Secondo il Sun, John pagò 10 milioni di sterline.

    Silvester Stallone e Brigitte Nielsen


    Quando divorziarono, Sly dovette dare a Brigitte 50 milioni di dollari

    Sarah Ferguson e il principe Andrea

    Il divorzio tra Sarah Ferguson e il principe Andrea d’Inghilterra avviene il 30 Maggio 1996. Fergie perde il titolo di Altezza Reale ma conserva quello di duchessa di York e otterrà circa 5 miliardi di lire. Una somma che, secondo la stampa britannica, non le basterà per pagare i suoi debiti.

    Niki Lauda e Marlene


    Il 24 Febbraio 1996 divorzia, dopo venti anni di matrimonio, l’ex pilota della Ferrari Niki Lauda. L’ex moglie Marlene avrebbe ottenuto, secondo i quotidiani tedeschi, più di 15 milioni di marchi (circa 15 miliardi di lire).
     
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    Edited by Giubizza - 19/1/2009, 11:40
     
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  7. bartali
     
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    CITAZIONE (Giubizza @ 19/1/2009, 11:13)
    Ho già risposto qui

    Il tema merita sicuramente un thread a se, in varie dovrebbe starci roba che non merita di esser commentata, secondo me.
     
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  8. Mathias3
     
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    CITAZIONE (Nuovi occhi @ 19/1/2009, 01:46)
    Secondo Pollet, a determinare queste differenze è proprio il denaro: "uomini ricchi, quindi più desiderabili, fanno provare alle donne più orgasmi". Secondo Pollet, il fenomeno costituirebbe "un adattamento evolutivo delle donne, che sono portate a scegliere partner di qualità".

    Il governo del multimilionario Berlusconi ha deciso di aiutare i poveri. E lo ha fatto nel modo, invero molto prevedibile, dettato dalla sua visione della società. I ricchi del XXI secolo sono straordinariamente simili a quelli dei due secoli scorsi. Intendo simili nella mentalità, nella visione della società e della storia, nelle formule politiche fondamentali. Come i loro "colleghi" della metà dell'Ottocento, i ricchi d'oggi pensano che chi non è ricco è un incapace, un eliminato da una sorta di selezione artificiale in cui sopravvivono solo i più abili, i più smaliziati, i più intraprendenti.
    La pseudocultura dell'arrivismo e della sgomitata ha prodotto una classe che identifica la ricchezza con la moralità, e che disegna un codice etico per giustificare la sua preminenza. Libera iniziativa è il nome nobile con cui si indica la lotta senza quartiere per possedere sempre di più e per mantenere ben nette le differenze di classe.
    Ora, l'attuale crisi - di cui ogni giorno viene ingigantita la portata - ha creato una ampia fascia di nuovi poveri; chi si trovava prima nella media-piccola borghesia sta scivolando verso l'anticamera dell'indigenza. Su questa marea di nuovi poveri, svetta la minoranza di coloro che non si danno alcun pensiero della crisi: la loro ricchezza li mette al riparo da ogni eventualità, e possono continuare la loro vita di lussi e di sprechi senza neppure doversi informare di quanti disgraziati stanno perdendo lavoro o la casa.
    Il solo intervento sociale che il ricco sa concepire è l'elemosina. Il ricco non è culturalmente capace di comprendere la povertà in altri termini che non siano quelli fatalistici: sei povero? beh di certo non è colpa mia... Il ricco non può e soprattutto non vuole farsi venire l'emicrania meditando sugli orrori della infame distribuzione della ricchezza, sulle vergogne dello sfruttamento, sulle bassezze dell'ingiustizia. No: il ricco ama credere - e far credere - che il sistema sia perfetto, equo e sano come la bilancia dell'arcangelo Michele e a lui non si può rimproverare nulla; semmai lui è un fulgido modello per tutti i pezzenti: se anche voi, miserabili, aveste fatto come me, ora sareste ricchi (quasi) come me.
    Davanti ad una crisi di cui il ricco non vorrà mai sentirsi minimamente responsabile, cosa fa per i poveri? L'elemosina. E allora il governo fatto a immagine e somiglianza del multimilionario Berlusconi ha pensato bene di affrontare l'emergenza sociale realizzando una tessera che regala 40 euro mensili a coloro che vivono nella povertà. La cifra è irrisoria, talmente minuscola che non si capisce bene quale efficacia le possa essere attribuita. Insomma, è un po' come regalare un cerottino al mese a chi necessita di cure antitumorali.
    E dunque, perché questa carta-elemosina? Per due motivi: il primo, dimostrare a chi ha votato il multimilionario, e vuole votarlo ancora, che il suo governo è socialmente impegnato. Oltre al fine ufficiale ve n'è un altro, ancora più pressante: istituzionalizzare lo status di povero.
    Nella nuova allucinante società che i ricchi stanno imponendo, è necessario che il povero sia ben consapevole di esserlo e sia legato a tale stato non solo da una sensazione, che potrebbe mutare, ma da un documento, da una pratica burocratica, insomma: deve essere ufficializzato il rapporto di forza. E' un po' come se il ricco, dando la carta-elemosina al povero, gli dicesse: eccoti questo obolo, tu mi devi riconoscenza e obbedienza.
    I ricchi stanno rispolverando, nel XXI secolo!, le teorie e le pratiche sociali del XIX secolo. Come evolverà questo scenario inquietante?
    Per alcuni anni, i ricchi potranno dispiegare le tante forze di repressione e controllo di cui dispongono. Ci saranno sporadici, ma crescenti, fenomeni di furto, di evasione di tasse e gabelle (la mancata assicurazione auto è in vertiginoso aumento, le bollette sono pagate con ritardo ormai costante), tutto questo verrà punito fino a quando diventerà ambientale: dopo sarà così diffuso che il governo dei ricchi dovrà tenerne conto e prevedere aggiustamenti.
    Il divario tra poveri e ricchi aumenterà senza alcuna correzione: ricchi sempre più ricchi si isoleranno in un mondo esclusivo e paradisiaco, da cui allontaneranno tutti gli altri, non solo con la forza, ma con leggi apposite, tali da giustificare il maggior rigore con cui difenderanno il loro status sociale di ricchi.
    I poveri saranno sottomessi con tutte le forme di controllo: non solo le classiche (carcere, censura, ricatti sul lavoro, ecc.) ma anche con strumenti di manipolazione psicologica di massa, a partire da un'informazione falsata e strumentale,
    Tutto questo cambierà solo in seguito ad un evento catastrofico che scatenerà la furia dei poveri. Ma non si tratterà della classica rivoluzione, cioè del cambiamento rapido e violento del sistema; non si ripeterà mai più una Rivoluzione Francese o una Rivoluzione Russa. Sarà un evento naturale a sconvolgere dalle basi la società umana e a spingere i poveri (consapevoli di non aver più nulla da perdere) a ribellarsi e a combattere i governi dei ricchi.
    Potrebbero essere la mancanza d'acqua, una carestia gigantesca, un fenomeno di inquinamento epocale a dar fuoco alle polveri accumulate da decenni.
    Sarà un'ecatombe che si avvicinerà all'estinzione del genere umano. A questa non seguirà una radiosa epoca di fratellanza e di saggezza, ma i nostri discendenti potranno ricostruire la società su basi migliori, finalmente.
    (adattamento evolutivo, appunto)
    [mio commento]

    Paolo Cortesi


    Edited by Mathias3 - 19/1/2009, 13:22
     
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  9. Guit
     
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    Non è il denaro che fa godere la donna bensì l'uomo maggiormente sicuro di sé. L'aspetto culturale sta nell'auto-rassicurarsi economicamente del soggetto M.
    La sovversione dell'ordine naturale del comportamento sta nella dinamica economica, che non riflette i rapporti di dominanza fra maschi della specie a causa di una serie di fattori esogeni "inquinanti", come ad esempio il privilegio nepotistico.

     
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  10. Tex6969
     
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    Guit
    CITAZIONE
    Non è il denaro che fa godere la donna bensì l'uomo maggiormente sicuro di sé. L'aspetto culturale sta nell'auto-rassicurarsi economicamente del soggetto M.
    La sovversione dell'ordine naturale del comportamento sta nella dinamica economica, che non riflette i rapporti di dominanza fra maschi della specie a causa di una serie di fattori esogeni "inquinanti", come ad esempio il privilegio nepotistico.

    Allora stai parlando non di godimento fisico, ma di altro. Mi sembra che l'articolo stilato in base alle castronerie sparate dagli scienziati anglosassoni di turno (chi se no ??) ed ovviamente rimbalzate e propinate a noi come da impeccabile lavaggio mediatico femminista ormai collaudato, riporti proprio la correlazione tra donne pluriorgasmiche e cc dei partner.
    Le tipe degli esempi citati da Bartali (in base alle cifre che hanno scucito al miliardario di turno), dovrebbero essere tutte collassate a forza di contrazioni continue e parossistiche.



    CITAZIONE
    Secondo Pollet, a determinare queste differenze è proprio il denaro: "uomini ricchi, quindi più desiderabili, fanno provare alle donne più orgasmi".

    Capito ? Non chi l'ha grosso, lungo, duro, resistente, la lecca meglio, conosce di più le zone erogene ... e così via. Proprio chi ha più soldi !!! Siamo al delirio puro...e certa gente dice di aver fatto studi e di poter provare scientificamente tutto ciò. Beato chi ci crede.
     
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  11. bartali
     
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    CITAZIONE (Guit @ 19/1/2009, 18:10)
    Non è il denaro che fa godere la donna bensì l'uomo maggiormente sicuro di sé. L'aspetto culturale sta nell'auto-rassicurarsi economicamente del soggetto M.

    mah... il termine "sicuro di sé" a me dice ben poco. Sicuro di se ma in cosa? Suppongo che Totò Riina sia un uomo molto sicuro di se, di ciò che vuole lui, ma cosa vuole?

    Limitarsi alla sfera atteggiamentale per definire ciò che piace alle donne mi sembra estremamente limitativo e falsificante (la storia del "sicuro di sè" è prevalentemente diffusa dal genere femminile).

    Anche dei pazzi possono essere molto sicuri di se, magari per reazione ai naturali dubbi che la vita ci pone.

    Penso che la questione dell'attrattività verso il genere femminile sia, statisticamente, legata ai valori di una società, valori che vengono imposti dall'alto dalla classe dominante.

    Se il valore imposto sarà il denaro allora buona parte delle donne lo adotterà come metro per stabilire la l'appetibilità dell'uomo.

    Una volta, ad esempio, si faceva più caso che un uomo fosse un "brav'uomo, una persona affidabile" oggi sembra sia diventato esser sinonimo di cretino-fallito-sfigato, perché evidentemente, rubare, ingannare, tradire è diventato un valore promosso dalla nostra società. Va bene anche ingannare i bambini per far denaro (vedi pubblicità sulle suonerie che vendono costosi abbonamenti a servizi inutili mascherati da regalie con target i ragazzini).

    Ciò che mi preme mettere soprattutto in evidenza è il legame dinamico tra i valori di una società e le scelte femminili, questa mutevolezza penso sia una caratteristica intrinseca femminile che si basa prevalentemente sul sentimento di invidia, particolarmente spiccato nel genere femminile. L'invidia è un sentimento che ha come dominio la società.
     
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    CITAZIONE (Tex6969 @ 19/1/2009, 18:20)
    Capito ? Non chi l'ha grosso, lungo, duro, resistente, la lecca meglio, conosce di più le zone erogene ... e così via. Proprio chi ha più soldi !!! Siamo al delirio puro...e certa gente dice di aver fatto studi e di poter provare scientificamente tutto ciò. Beato chi ci crede.

    Tex non dar credito neanche a queste altre stronzate però.


    Tra l'altro devono spiegarmi questi "ricercatori" com'è che spesso le mogli dei riccazzuti spesso cornificano con ragazzi giovani e piuttosto prestanti. E non credo proprio che questo sia un fenomeno marginale.

    Eppoi mi piacerebbe sapere secondo questa logica quale tipo di donna farebbe godere di più gli uomini? La buona casalinga che lava, stira e cucina bene?

    Edited by Giubizza - 22/1/2009, 14:22
     
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  13. Tex6969
     
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    Giubizza
    CITAZIONE
    Eppoi mi piacerebbe sapere secondo questa logica quale tipo di donna farebbe godere di più gli uomini? La buona casalinga che lava, stira e cucina bene?

    ehheh.. queste sono ricerche che non si fanno: è la donna che DEVE godere, chi se ne frega dell'uomo scusa?

    Comunque da me si dice : La donna ideale ? Signora in società - Cuoca in casa - Puttana a letto !!!!! Non specificano però per essere Puttana cosa si intende ? Farsi il ragazzotto prestante forse ? Mahh.. non lo sapremo mai. :D
     
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  14. bartali
     
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    Sulla sicurezza di se.
    In altro forum un uomo si mostra allibbito da un fatto. Da poco tempo ha avviato un'attività commerciale (bar) che inizia a rendere bene.

    Dichiara: "prima che che aprissi il bar le donne non mi cagavano neanche di striscio, adesso sembra che mi sia trasformato in Rodolfo Valentino."

    I suoi dubbi riguardavano essenzialmente la fonte di tale interesse che non per tutti è così gradevole da accettare.

    Una donna del forum rispose: "forse hai assunto un aspetto più sicuro di sè dopo aver aperto il bar".

    Lui dichiara di sentirsi perfettamente uguale a prima.

    La storia del "sicuro di se" diventa, quindi, soggettiva, è la donna che percepisce l'uomo danaroso come "sicuro di se", oppure tale aspetto viene usato per mascherare il reale interesse, poco edificante nell'ottica dei rapporti umani.
     
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  15. Guit
     
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    Per sicuro di sé intendo la capacità di dare ascolto ai propri desideri, ben sapendo che lei, grazie ai soldi, saprà dialogare.

     
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22 replies since 19/1/2009, 01:46   543 views
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