Innamorarsi al maschile non è come al femminile

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  1. Guit
     
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    Dal titolo speravo fosse un racconto degli uomini sul proprio amare e invece, è l'ennesima apologia di razzismo.

    Persone diverse, dall'alto di diverse qualifiche, si impegnano nel racconto di un mondo che non c'è. L'uomo di cui parla esiste nel suo immaginario perché nella realtà, gli uomini sanno amare anche più delle donne.

    Ma l'uomo dell'immaginario femminista così ossessivamente ripetuto, ridicolizzato, svalorizzato, finisce per esistere veramente e per essere, lui non noi, il riferimento di chi fa o applica leggi.

    Siamo colpiti da una cultura contro un essere inesistente, che ha il nostro stesso sesso. Un essere appositamente creato per colpirci.

    Chi partecipa è un criminale.
     
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  2. LesPaul
     
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    CITAZIONE (Motociclista @ 7/1/2009, 14:59)
    Articolo che si commenta da sè.. la cosa inquietante è che l'ha scritto un criminologo.. siamo in buone mani.. :ph34r:

    di Prof. Saverio Fortunato
    (Specialista in Criminologia Clinica, Docente all'Università di L'Aquila)

    http://www.criminologia.it/attualita/innam...to_maschile.htm

    <i>In generale l’innamoramento maschile è diverso da quello femminile. L’uomo ha il complesso del principe azzurro[1], è convinto cioè di essere sempre lui il seduttore e di poter decidere quando e come far finire una storia. Non riesce ad antivedere la propria sconfitta, mentre gli riesce pianificare quella della propria compagna. Se è lui a lasciarla, tutto è normale, se è lei a farlo, allora è naturalmente inaccettabile.

    [...]


    Per uscire dal tunnel le tenta tutte: dal cellulare (videomessaggi, sms, squilli, telefonate mute ecc.) al computer (inseguimento nella chat, videoweb, ecc.), dall’appostamento sotto casa ed a scuola, al mazzo di fiori o regalino non richiesti.
    (Questi comportamenti tipici dell'innamorato se a compierli è un uomo adulto o maturo, allora si sta sviluppando la tendenza profondamente errata ad interpretarli o come condotta deviante (malattia mentale) o come condotta criminale (stalking).

    [...]


    Seconda fase: “Non mi innamorerò più di una donna”. In questa fase d’identificazione con il dolore si pensa di scongiurare che il caso possa ripetersi in futuro. “Mai più!”. Allora si adottano le strategie del caso: o ci si promette che in futuro niente amore, ma solo amicizia o sesso; o si rimane traumatizzati al punto che in futuro si avrà difficoltà o paura ad amare, negando così i sentimenti e alimentando il proprio narcisismo.

    Insomma: se le tampini sbagli e sei brutto e cattivo.
    Se, invece, le mandi (giustamente perché ti sei rotto los cojones di prendertela sempre in quel posto poiché a loro tutto è concesso) a fare in c..o sbagli e sei brutto e cattivo.
    (in questo secondo caso... dotto'... mi spiega dove starebbe il male e lo svantaggio per l'uomo??? O è sbagliato perché si lasciano le donne sempre più sole ed è male, poiché le si colpisce direttamente al cuore e non si sentono più imperatrici dell'Universo?)

    Ah dotto'! Dicci: che dobbiamo fare allora????

    Ecco sintetizzato ciò che gli uomini devono fare: essere sempre e solo al servizio dei desideri (capricci?) femminili. A costo di annullare sè stessi: basta non deluderle, sennò si cade addirittura nel REATO!


    PS: Ah Dotto': mi racconta, per cortesia, qualcosa anceh dei comportamenti femminili quando le donne vengono lasciate dagli uomini che, magari ne hanno trovata un'altra migliore o semplicemente si sono stufati della donna con cui stanno, mentre lei è ancora innamorata di lui? E magari ci sono di mezzo dei bambini? Attendo risposta grazie.
     
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31 replies since 7/1/2009, 14:59   971 views
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