Innamorarsi al maschile non è come al femminile

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  1. Motociclista
     
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    Articolo che si commenta da sè.. la cosa inquietante è che l'ha scritto un criminologo.. siamo in buone mani.. :ph34r:

    di Prof. Saverio Fortunato
    (Specialista in Criminologia Clinica, Docente all'Università di L'Aquila)

    http://www.criminologia.it/attualita/innam...to_maschile.htm

    In generale l’innamoramento maschile è diverso da quello femminile. L’uomo ha il complesso del principe azzurro[1], è convinto cioè di essere sempre lui il seduttore e di poter decidere quando e come far finire una storia. Non riesce ad antivedere la propria sconfitta, mentre gli riesce pianificare quella della propria compagna. Se è lui a lasciarla, tutto è normale, se è lei a farlo, allora è naturalmente inaccettabile.

    L’uomo è abituato (antropologicamente) ad averla vinta; forse perché in ogni donna vede inconsciamente la propria mamma e le mamme di ogni parte del mondo, si sa, la danno sempre vinta al proprio figliolo. Credo che non si possa parlare d’innamoramento maschile senza richiamarsi al capolavoro del romanzo epistolare di Choderlos de Laclos, del 1792. In esso, dice Madame de Rosemonde (una nonna molto saggia) a Madame de Tourvel (la pretendente del nipote): «Tu credi ancora che gli uomini ci amino come li amiamo noi donne? Gli uomini, vedi, godono della felicità che ricevono. Mentre noi possiamo solo godere della felicità che diamo. Loro non riescono assolutamente a dedicarsi esclusivamente anima e corpo a una sola donna»[2]. Aggiungo io: se la donna s’illude che un uomo possa amare come una donna, andrà incontro ad inevitabili e cocenti sconfitte!
    Un uomo può rovinare la reputazione di una donna con un'etichetta diffusa tra gli amici o filmandola e mandandola su You Tube. Per questo le femmine dovrebbero imparare da piccole a difendersi dai maschi, perché sono capaci di tutto. Dovrebbero imparare a sviluppare vie di fuga, a dare un diniego senza generare una speranza; a saper concludere o iniziare una relazione, dando sempre l'illusione all'uomo che sia lui a farlo né gli deve essere regalata alcuna carezza o intimità, se prima non è disposto a fare dei sacrifici e portare rispetto. Ciò è necessario perché gli uomini vorrebbero la donna addomesticata come un animale domestico: obbediente, che fa le fusa, bella, buona e cara, purché non morda.

    L'innamoramento maschile inizia nell’adolescenza, età in cui l’immaginazione sovrasta la realtà, giocando questo scenario: “Quella è la mia ragazza”, dice all’amico, indicandola. L’amico: “Ma lei lo sa?”. “Ancora no, ma che vuol dire?”.

    Nell’adolescenza ci si innamora prima col pensiero e poi con i fatti. Prima ci si innamora della velina, della diva, diciamo pure dell'amore impossibile. I ragazzi di oggi però sono molto svantaggiati. Non tanto perché (come i ragazzi del passato) sono abituati ad averla vinta; quanto perché, a differenza del passato, le ragazze sono cambiate e si sono in parte emancipate (ed è positivo) e in parte mascolinizzate (ed è negativo). Il che porta entrambi nella posizione di volerla sempre vinta. (Sono tipici quei rapporti sentimentali che un giorno si lasciano anche senza un preciso motivo e un altro ritornano insieme).

    I maschi (sia adolescenti sia adulti) non accettano la sconfitta e sono inclini all’aggressività: o verso la ragazza o verso se stessi. Nel primo caso, tendono a sfogare la propria aggressività su di lei; nell’altro caso, la sfogano su se stessi, con atti di autolesionismo (alcol o droghe).
    Se questo marasma è vissuto nell'adolescenza può causare il rischio di far deviare dallo studio, di non trovare più stimoli nella scuola, nel fare quei sacrifici che l'attività di studiare richiede. Mollare lo studio, abbandonare la scuola, dopo che si è stati mollati dalla ragazza è la più grande sciocchezza che si possa fare nella vita. Tanto è vero, che chi lo ha fatto poi se ne è pentito amaramente da adulto.

    Al principe azzurro gli è quasi impossibile ammettere che la donna possa non innamorarsi di lui. Per questo scambia lo stare insieme con l’amore. Quando lei, per mille motivi, si stanca di stare con lui, allora è l’ultimo a capirlo, l'unico a non accettarlo. Si passa così dalla frase tipica: "Ti amerò per sempre", agli antipodi: o detto elegantemente, "Mi hai rubato gli anni più belli della mia vita!"; o detto senza eleganza, "Sei solo una pu...!".

    La rottura della relazione allora assume il peso di una grande sconfitta personale, che mina le fondamenta della propria autostima: “Perché non mi vuole più?”; “Cosa le ho fatto di male?”; “A che serve vivere senza di lei?”, “Nessuno potrà prendere il suo posto”; “Allora non mi ha mai amato?; “Mi ha preso in giro?”; “Mi ha usato?”; “Si è presa gioco di me?”; “Sono stato uno stupido”; "Ma com'è possibile che tre giorni fa mi scriveva ti amo"... "E' solo una grandissima ..." e via nulla capendo.

    Per uscire dal tunnel le tenta tutte: dal cellulare (videomessaggi, sms, squilli, telefonate mute ecc.) al computer (inseguimento nella chat, videoweb, ecc.), dall’appostamento sotto casa ed a scuola, al mazzo di fiori o regalino non richiesti.
    (Questi comportamenti tipici dell'innamorato se a compierli è un uomo adulto o maturo, allora si sta sviluppando la tendenza profondamente errata ad interpretarli o come condotta deviante (malattia mentale) o come condotta criminale (stalking). A Firenze, un padre avvocato, ha scritto una diffida al corteggiatore di sua figlia, minacciandolo che avrebbe chiesto un TSO (Trattamento Sanitario Obbligatorio) se non avesse posto fine al corteggiamento.
    L'uomo, quando corteggia col cuore, fa delle cose bellissime, ma il punto vero della nostra epoca è che abbiamo perso il senso dei sentimenti e la società è talmente avulsa che non sa più né trasmetterli né riconoscerli, finendo con l'interpretare il tutto o come devianza o come patologia o, addirittura, come reato).
    L'innamorato incompreso poi tartassa l’amica di lei, sottoponendola a stressanti interrogatori sul nulla ed a pressanti raccomandazioni. Tutto normale fin qui, ma poi può entrare in gioco la mamma del maschietto abbandonato, perché non gli mangia più, non gli dorme più, non gli studia più... più più più. Allora, all’insaputa di lui, telefona alla mamma della ragazza per capire come stanno le cose: tra “adulti” ci capiamo ! "Mio figlio ha bisogno di una ragazza a modo!"; "Si, però la mia figliola ancora è giovane, ha bisogno di guardarsi attorno". "Io glielo avevo detto che doveva lasciar perdere". "Beh, anche noi l’avevamo detto alla nostra figliola". E via nulla concludendo!
    L'unica cosa che non si capisce in tali casi e che la migliore cosa da fare è non fare niente, lasciare solo che il tempo passi, perché il tempo è galantuomo, si sa (o si dovrebbe imparare). Grande importanza acquista in questi momenti il ruolo di un adulto (genitore o amico), che deve armarsi di pazienza e aiutare il principe azzurro (sedotto e abbandonato) a superare il senso amaro della sconfitta. Egli, invece di non far nulla, di lasciare che il tempo scorra, una ne fa e cento ne pensa: si confida a palla con l’amico del cuore. Poi, comincia ad elaborare il lutto, ossia a razionalizzare l'abbandono e la perdita dell'amata che non c'è più.
    Prima fase: “Com’è possibile che sia finita così, senza una vera ragione?” In questa fase dell’incredulità lui non capisce, per esempio, che una storia può anche finire senza una ragione apparente e l’assenza di ragione, paradossalmente, è di per sé una ragione!

    Seconda fase: “Non mi innamorerò più di una donna”. In questa fase d’identificazione con il dolore si pensa di scongiurare che il caso possa ripetersi in futuro. “Mai più!”. Allora si adottano le strategie del caso: o ci si promette che in futuro niente amore, ma solo amicizia o sesso; o si rimane traumatizzati al punto che in futuro si avrà difficoltà o paura ad amare, negando così i sentimenti e alimentando il proprio narcisismo.

    Terza fase: la proiezione di lei che non c'è più, in quella che segue. In questa fase si accetta la fine della storia, ma nello stesso tempo quando si sceglie la prossima fidanzata si tende a fare due cose: o si cercano nella nuova quelle speciali particolarità che possedeva quella precedente (in tal caso si alimenta il bisogno psicologico di rimanere delusi); oppure, se la sconfitta è stata troppo cocente, si ripiega scegliendo quella che di più assomiglia alla propria mamma (anche fisicamente: stessi colori dei capelli, ecc.). In questo modo il principe azzurro mette le mani avanti per scongiurare la paura di dover soffrire di nuovo. Siccome la propria mamma è buona, se lei le assomiglia, allora sarà buona anche lei! Viva l'effetto alone, viva il principe azzurro!



     
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  2. bartali
     
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    CITAZIONE (Motociclista @ 7/1/2009, 14:59)
    di Prof. Saverio Fortunato

    Altro figlio di mammà...

    CITAZIONE (Motociclista @ 7/1/2009, 14:59)
    Siccome la propria mamma è buona, se lei le assomiglia, allora sarà buona anche lei! Viva l'effetto alone, viva il principe azzurro!

    Questa è una confessione ^_^
     
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  3. Tex6969
     
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    CITAZIONE
    I maschi (sia adolescenti sia adulti) non accettano la sconfitta e sono inclini all’aggressività

    .........
    Una becera femminista non avrebbe saputo scriverla meglio !


    CITAZIONE
    Tutto normale fin qui, ma poi può entrare in gioco la mamma del maschietto abbandonato

    e ..2 !!!

    CITAZIONE
    Un uomo può rovinare la reputazione di una donna con un'etichetta diffusa tra gli amici o filmandola e mandandola su You Tube. Per questo le femmine dovrebbero imparare da piccole a difendersi dai maschi, perché sono capaci di tutto

    Apologia di reato ?


    La cosa che mi lascia perplesso è come l'articolo di questo esimio scienziato sembra essere scritto proprio da una femminista incallita; devo ammettere che i maschi-pentiti le stanno surclassando.
    Per il Prof. Saverio Fortunato, tutto quello che fa il...MASCHIO... è sbagliato da rigettare da deridere, da frantumare da considerare come unpericolo capitale ...!!!

    Da vomito direi !!
     
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  4. bartali
     
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    CITAZIONE (Tex6969 @ 7/1/2009, 17:47)
    Per il Prof. Saverio Fortunato, tutto quello che fa il...MASCHIO... è sbagliato da rigettare da deridere, da frantumare da considerare come unpericolo capitale ...!!!

    Da vomito direi !!

    E' incredibile che un criminologo esprima queste opinioni sugli uomini. Un pò come fare delle statistiche sul fegato in un reparto per la cura della cirrosi e poi estenderle a tutta la popolazione. La solita cretinata femminista, direi...
     
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  5. Sandokan1317
     
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    Ma chi è costui? Un nazista. Uno così è nazista. Senza sapere di esserlo. Perchè, in questo periodo storico va di moda essere indeterminati e colorati . Lui è un esempio lampante. Ma prima o poi, anche i nazisti trovano uno "specchio" adatto a loro.
     
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  6. bartali
     
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    CITAZIONE (Sandokan1317 @ 7/1/2009, 18:00)
    Ma chi è costui? Un nazista. Uno così è nazista. Senza sapere di esserlo. Perchè, in questo periodo storico va di moda essere indeterminati e colorati . Lui è un esempio lampante. Ma prima o poi, anche i nazisti trovano uno "specchio" adatto a loro.

    E' quello che l'ha più lungo di tutti, ovviamente... madjaaaack! :)
     
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  7. Tex6969
     
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    bartali
    CITAZIONE
    E' quello che l'ha più lungo di tutti, ovviamente... madjaaaack!

    Azz. e Bossi non lo sa ancora ?? :D :D
     
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  8. bartali
     
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    CITAZIONE (Tex6969 @ 7/1/2009, 18:26)
    bartali
    CITAZIONE
    E' quello che l'ha più lungo di tutti, ovviamente... madjaaaack!

    Azz. e Bossi non lo sa ancora ?? :D :D

    Bossi ha 7cm marmorei, marmo rosa di Candoglia... :)
     
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  9. Tex6969
     
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    bartali
    CITAZIONE
    Bossi ha 7cm marmorei, marmo rosa di Candoglia...

    Azz.. attenti allora quel tipo di marmo può essere...."radiattivo " :D
     
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  10. Mathias3
     
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    CITAZIONE (bartali @ 7/1/2009, 17:50)
    CITAZIONE (Tex6969 @ 7/1/2009, 17:47)
    Per il Prof. Saverio Fortunato, tutto quello che fa il...MASCHIO... è sbagliato da rigettare da deridere, da frantumare da considerare come unpericolo capitale ...!!!

    Da vomito direi !!

    E' incredibile che un criminologo esprima queste opinioni sugli uomini. Un pò come fare delle statistiche sul fegato in un reparto per la cura della cirrosi e poi estenderle a tutta la popolazione. La solita cretinata femminista, direi...

    Anche se facesse delle statistiche sul fegato, dovrebbe considerare che con
    le sue diagnosi i pazienti morirebbero tutti, perché mi sembra che non
    abbiano alcun riscontro con lo stato di fatto della realtà.

    Il solito mischione di stronzate, e mezze verità.

    Cioé, la verità é che i problemi nascono perché alcuni credono a "scienziati" del
    genere.
    Sto cazzone sta creando un modo di essere e fare che altrimenti
    non esisterebbe se non nel suo cervello da idiota.
    Sta creando problemi.
    Troppo comodo creare problemi per poi dare la soluzione e dire:
    "vedi, te lo avevo detto che era così", é da farabutti, minimo.
     
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  11. Mathias3
     
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    CITAZIONE
    di Prof. Saverio Fortunato

    Gli deve venire un cancro.
     
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  12. Mathias3
     
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    CITAZIONE (Motociclista @ 7/1/2009, 14:59)
    a saper concludere o iniziare una relazione, dando sempre l'illusione all'uomo che sia lui a farlo né gli deve essere regalata alcuna carezza o intimità, se prima non è disposto a fare dei sacrifici e portare rispetto.

    Lavora, negro!
    Se ti comporti bene ti do il pasticcino!
    E non sporcare il tappeto, falla al posto giusto.


    CITAZIONE (Motociclista @ 7/1/2009, 14:59)
    Al principe azzurro gli è quasi impossibile ammettere che la donna possa non innamorarsi di lui. Per questo scambia lo stare insieme con l’amore.

    Al massimo dice che la ama solo per inchiappettarsela, cretino!!!
     
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  13. Tex6969
     
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    Mathias3
    CITAZIONE
    CITAZIONE (Motociclista @ 7/1/2009, 14:59)a saper concludere o iniziare una relazione, dando sempre l'illusione all'uomo che sia lui a farlo né gli deve essere regalata alcuna carezza o intimità, se prima non è disposto a fare dei sacrifici e portare rispetto.

    Lavora, negro!
    Se ti comporti bene ti do il pasticcino!
    E non sporcare il tappeto, falla al posto giusto.

    Veramente, sembra di leggere quel libretto che spiega come gli uomini debbano essere ammaestrati dalla donna come cani !!!!
    Fare sacrifici - portare rispetto - in virtù di cosa ? Del fatto acquisito che l'uomo deve strisciare come un verme al cospetto della Creatura Superiore ??
    Poi una precisazione : il bisogno di carezze o intimità me lo deve spiegare meglio . Intende una bella sega fatta con delicatezza/maestria o qualcosa di più tenero ? Perchè nel secondo caso di solito è la donna che ricerca questo.

    CITAZIONE
    CITAZIONEdi Prof. Saverio Fortunato

    Gli deve venire un cancro.

    Mi associo !
     
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  14. Mathias3
     
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    CITAZIONE (Motociclista @ 7/1/2009, 14:59)
    La rottura della relazione allora assume il peso di una grande sconfitta personale, che mina le fondamenta della propria autostima: “Perché non mi vuole più?”; “Cosa le ho fatto di male?”; “A che serve vivere senza di lei?”, “Nessuno potrà prendere il suo posto”; “Allora non mi ha mai amato?; Mi ha preso in giro?”; “Mi ha usato?”; “Si è presa gioco di me?”;

    Ma non é quello che insegni tu, brutto coglione??


    CITAZIONE (Tex6969 @ 7/1/2009, 20:01)
    Gli deve venire un cancro.

    Mi associo !
    [/QUOTE]

    E speriamo che gli venga una volta per tutte, sta gente danneggia.
     
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  15. Tex6969
     
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    Mathias3
    CITAZIONE
    Ma non é quello che insegni tu, brutto coglione??

    ahahahahahahahaaaaaaaaaaa !!!!!!!!!!!!!! :D :D :D Grande Mathias3, si fa domanda e risposta e manco se ne accorge !!
    O meglio è così delinquente che FA FINTA ... di non accorgersene !! IL BASTARDO !!!
     
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31 replies since 7/1/2009, 14:59   971 views
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