Vietata la matita rossa

femminismo applicato

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  1. Milo Riano
     
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    Io leggo questo: il rosso eccita i maschi (che sono i soliti animali: tori) e spaventa le delicate femmine, dunque si toglie. Mi chiedo se qualcuno ha mai riflettuto sul fatto che forse i maschi hanno bisogno di maggior rigore per prendere la scuola seriamente...

    PS: ricordate una vecchia discussione con articoli sulla scuola? la cercavo per aggiungere questo articolo, ma non l' ho trovata.



    Basta maestrine con la matita rossa

    L'Inghilterra vieta le correzioni con quel colore. "Sono aggressive, minacciose, demotivanti"

    TORINO

    Basta maestrine con la matita rossa. Un centinaio di scuole inglesi ha deciso di abolire l’inchiostro color sangue per correggere i compiti in classe. Quella tinta che irrita i tori, renderebbe torelli anche gli studenti. E' una tinta «aggressiva», «minacciosa», «demotivante», insomma «inappropriata». Gli strafalcioni bisogna sì farli notare, ma anche evitare di calcare la mano sui fogli degli elaborati. Meglio usare altre sfumature della tavolozza, meno inquietanti, tipo un bel verde (molto speranzoso) o un blu (molto flemmatico) o il rosa (molto delicato). «Il colore rosso - ha spiegato al “Daily Mail” Richard Sammonds, preside di una scuola del Kent, favorevole alla campagna - può essere piuttosto scoraggiante per gli alunni. Ha connotazioni negative (?????), di scuola vecchia».

    La notizia è di ieri. Ma il bando del rosso è ricorrente. Ogni tanto rispunta in qualche angolo del mondo per riformare la scuola, sempre in bilico tra severità e modernismo. Nel '97 un liceo dell’Inghilterra centrale, annunciò lungimirante il tramonto della temutissima matita rossa. A quel tempo, le punizioni corporali, le sculacciate per esempio, non erano ancora abolite del tutto, ma la scuola cancellò quel colore dai compiti perché «simboleggiava pericolo, e dominio maschile, e poteva essere interpretato come segnale di fallimento». Qualche anno dopo una trentina di scuola australiane fecero la stessa cosa. E chissà quanti altri istituti, meno mediatici, hanno sospeso le matite sanguigne. La psicologia, d’altronde, lo sostiene da tempo. Mostrate macchie rosse al più gandhiano degli esseri umani e anche lui svilupperà un certo nervosismo. Il rosso, per lunga convenzione, segnala errori gravi, divieti, proibizioni. A parte il manto di babbo natale, o le luci dei film sporcaccioncelli, rosso è il semaforo dell’alt, rosso è il cartellino che ti butta fuori dal campo sportivo, rosso era il colore delle sinistre, oggi un po’ in declino. Rosso, appunto, è il colore che fin dall’infanzia ci segnala compiti disastrosi, anche se gli errori più gravi, nella scuola italiana, si sottolineano in blu. La notizia del Kent è stata commentata con scetticismo e ironia. Anzi, con una bella dose di lazzi dai blog su internet.

    «Ma che sgargiante fesseria!». «Ma perché i nostri governanti non si concentrano su qualcosa di più serio?». Ben altri sono i rossi che oggi inquietano i cittadini e i risparmiatori. Ovvero i bilanci in rosso, le borse in rosso, le banche in rosso: in economia le sfumature cremisi pare siano più inquietanti delle «e» senza accento. Il rosso, dicono i tradizionalisti, è un sistema molto rapido per evidenziare gli errori. «Il divieto di usare l’inchiostro rosso - tuona Nick Seaton, capo di un’associazione che si batte per l’educazione tradizionale in Inghilterra - è una cosa balorda. Il senso comune ci dice che i bambini imparano dagli errori e in qualche caso bisogna infastidirli per insegnar loro qualcosa». L'obiettivo delle classi dal volto (e dal colore) umano è arrivare a una percezione più soft dell'errore.

    (Milo: chissà se Nick Seaton ha capito a fondo la questione)

    Il preside Richard Sammonds sostiene che «la scuola moderna non è più chiamata sfornare impiegati e contabili ma la forza-lavoro del ventunesimo secolo». La scuola moderna, fanno eco i professori del fronte anti-rosso, deve insistere con «l'approccio positivo», «non insistere solo sulle manchevolezze, ma incoraggiare».

    (Milo: ergo, la scuola moderna è fatta per le femmine)

    E magari sottolineare con altri pennarelli colorati, evidenziatori gioiosi, anche le parti più riuscite di un compito a mo' di sprone. Qualche decennio fa Maria Montessori sosteneva più o meno la stessa cosa. Non si preoccupava di cromopedagogia, né di penne rosse. Ma di zeri, doppi zeri, e altre punizioni varie. Il bimbo, spiegava, non ha bisogno di umiliazioni, per migliorarsi, per perfezionarsi. Forse aveva ragione, forse no (molti pargoli usciti delle scuole montessoriane hanno poi scoperto la libidine della tolleranza zero).

    (Milo: l' inizio della fine)

    Di quasi certo, invece, c’è che la crociata del rosso può aspettare. La riforma più urgente è abolire per legge il proverbio «sbagliando s’impara». E’ vecchio, démodé, e ricorda troppo sovente che gli esseri umani prendono cantonate, un sacco di cantonate. E non è detto che poi imparino sul serio. Un detto pessimista. Altro che penna rossa.

    http://www.lastampa.it/_web/cmstp/tmplrubr...55&sezione=News
     
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  2. Sandokan1317
     
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    Lessi la notizia tempo fa... Intanto mi rileggo Orwell con il suo "1984". Ci stiamo avvicinando, che bella merda
     
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    Lichtenstein .. o San Marino, che anche loro hanno il rappresentante all'ONU

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    CITAZIONE (Milo Riano @ 27/12/2008, 17:12)
    PS: ricordate una vecchia discussione con articoli sulla scuola? la cercavo per aggiungere questo articolo, ma non l' ho trovata.[/color]

    Questa qui? :unsure:

    http://questionemaschile.forumfree.net/?t=23985482
     
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  4. femmina83
     
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    mai lette tante cavolate in vita mia... mah....
     
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  5. LesPaul
     
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    CITAZIONE (Milo Riano @ 27/12/2008, 17:12)
    Quella tinta che irrita i tori

    Peccato che i tori vedano in bianco e nero....
     
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    CITAZIONE (Milo Riano @ 27/12/2008, 17:12)
    Io leggo questo: il rosso eccita i maschi

    Si, infatti la scheda di connessione vodafone del mio computer è rossa e mi sta facendo arrapare come un matto...

    Ripeto: non sanno più che CAZZATA inventarsi!
     
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  7. bartali
     
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    CITAZIONE (Giubizza @ 28/12/2008, 13:23)
    Ripeto: non sanno più che CAZZATA inventarsi!

    Cazzata che rivela il loro maniacale impegno per il controllo psicologico della popolazione.
     
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  8. Milo Riano
     
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    Rita, l' Indispensabile. Grazie. :D ;)

    Cmq vi è sfuggito questo: "ma la scuola cancellò quel colore dai compiti perché «simboleggiava pericolo, e dominio maschile, e poteva essere interpretato come segnale di fallimento»"

    Se qualcuno riesce a spiegarmi che c' entra la matita rossa con il dominio maschile, gli faccio un regalo. :woot:

     
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  9. Sandokan1317
     
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    Nell'astrologia forse ...Il Rosso è il simbolo di Marte , Dio della Guerra... Perciò maschile.Ma è un'idea, un collegamento che solo le femministe possono fare.
     
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  10. bartali
     
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    CITAZIONE (Milo Riano @ 28/12/2008, 17:00)
    Se qualcuno riesce a spiegarmi che c' entra la matita rossa con il dominio maschile, gli faccio un regalo. :woot:

    Attribuire qualcosa al dominio maschile equivale a cercarsi una raccomandazione per ottenere qualche risultato in breve tempo. Hai visto la Emma Bonino che casso è riuscita a dire sulle pensioni?

    Se hai qualcosa che ti sta a cuore e vuoi realizzarla fai in modo che essa sia percepibile come una mossa contro il dominio maschile e sarai esaudito.

    Viviamo in una idiocrazia e dobbiamo adattarci all'imbecillità generale altrimenti saremo bollati come dei disadattati.
     
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    CITAZIONE (Milo Riano @ 28/12/2008, 17:00)
    Rita, l' Indispensabile. Grazie. :D ;)

    Cmq vi è sfuggito questo: "ma la scuola cancellò quel colore dai compiti perché «simboleggiava pericolo, e dominio maschile, e poteva essere interpretato come segnale di fallimento»"

    Se qualcuno riesce a spiegarmi che c' entra la matita rossa con il dominio maschile, gli faccio un regalo. :woot:

    Ma io penso che il dominio maschile lo vedono pure nella pasta e fagioli...
     
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  12. Guit
     
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    CITAZIONE (Milo Riano @ 27/12/2008, 17:12)
    ...
    «Ma che sgargiante fesseria!». «Ma perché i nostri governanti non si concentrano su qualcosa di più serio?». Ben altri sono i rossi che oggi inquietano i cittadini e i risparmiatori. Ovvero i bilanci in rosso, le borse in rosso, le banche in rosso: in economia le sfumature cremisi pare siano più inquietanti delle «e» senza accento. Il rosso, dicono i tradizionalisti, è un sistema molto rapido per evidenziare gli errori. «Il divieto di usare l’inchiostro rosso - tuona Nick Seaton, capo di un’associazione che si batte per l’educazione tradizionale in Inghilterra - è una cosa balorda. Il senso comune ci dice che i bambini imparano dagli errori e in qualche caso bisogna infastidirli per insegnar loro qualcosa». L'obiettivo delle classi dal volto (e dal colore) umano è arrivare a una percezione più soft dell'errore.

    (Milo: chissà se Nick Seaton ha capito a fondo la questione)
    ...

    Non l'ha capita. La difesa dei diritti oggi è specialistica. Solo noi che affrontiamo la questione sessuale siamo in grado di chiudere i cerchi.

    Ne abbiamo un esempio al nostro interno coi padri separati. Ognuno si occupa di certi delitti senza occuparsi della loro origine.

    L'unico movimento intellettuale autorizzato a fare collegamenti esterni è il femminismo della matita rossa.


    Edited by Guit - 29/12/2008, 14:49
     
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  13. cama-leo
     
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    CITAZIONE (Milo Riano @ 27/12/2008, 17:12)
    Meglio usare altre sfumature della tavolozza, meno inquietanti, tipo un bel verde (molto speranzoso) o un blu (molto flemmatico) o il rosa (molto delicato).

    Ma era solo nella mia scuola che gli errori gravi si segnavano con la matita blu e quelli meno gravi con quella rossa?
    A me un bel blu nella versione di greco inquietava molto di più, altro che...!
    Ah aspetta però...sono una femmina, io, mica un maschio...! :-------:

    Bah...
     
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  14. bartali
     
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    CITAZIONE (cama-leo @ 29/12/2008, 15:57)
    Ma era solo nella mia scuola che gli errori gravi si segnavano con la matita blu e quelli meno gravi con quella rossa?

    anche da queste parti, ma è sempre bello sconfiggere qualcosa da attribuire alla violenza maschile, tanto bello che spesso la si inventa per poi intraprendere una crociata contro. Chiaramente viviamo in una società di malate mentali collocate nel posto sbagliato (nelle redazioni giornalistiche invece che nei manicomi)
     
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  15. Mathias3
     
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    CITAZIONE (bartali @ 29/12/2008, 17:31)
    Chiaramente viviamo in una società di malate mentali collocate nel posto sbagliato (nelle redazioni giornalistiche invece che nei manicomi)

    Potrei anche essere d'accordo sul fatto dell'esistenza di una presunta
    malattia mentale solo se prima di rinchiudere le giornaliste vengono
    rinchiusi tutti gli psichiatri in manicomio.

    Per me malattia mentale significa un disturbo che é in proporzione al grado
    di credulità che si ha verso gli psichiatri, la loro pseudoscienza e il giornalismo di massa niente altro.

    Il disturbo mentale é il fantasma della società del controllo.
     
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15 replies since 27/12/2008, 17:12   427 views
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