SULL'IMPOSSIBILITA' DI RISOLVERE LA QM

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  1. bartali
     
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    CITAZIONE (Alitaki @ 13/8/2008, 22:06)
    Peccato per loro (per le 45enni) che i lunghi anni di "auto-gestione" (io sono mia; c'ho tutto: bei figli, discreto stipendio, la jeep, il vibratore d'inverno, il mamba caraibico d'estate; e vado pure in palestra) lascino sui loro visi induriti una sorta di "stigma dell'autosufficienza" che agisce - con effetto repellente - sul Profondo Maschile...

    Rilancerei affermando che l'effetto repellente lo provochino a tutto l'universo, in più aggiungerei un effetto secondario che riguarda esclusivamente una parte del genere maschile, quella che definirei più "sensibile" ai dolori provenienti da questa categoria di femmine rappresentato egregiamente in questo film.
    http://it.wikipedia.org/wiki/Travolti_da_u...mare_d%27agosto
     
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  2. Purusha
     
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    Caro Ali,
    sei un dritto: le tue analisi sono sopraffine e al fulmicotone. Ben scritte e ben argomentate: sei una vera macchina da guerra, con in più una sensibilità che fa impallidire più di una donna con pretese da Diotima. Una completezza invidiabile: i miei più vivi complimenti e la mia totale stima di uomo. Non mollare mai!
     
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  3. bartali
     
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    CITAZIONE (Esitante @ 13/8/2008, 21:06)
    Come fase forse intermedia di questo dibattito, vorrei porvi due domande:
    1) ritenete che l'umanità viva oggi problemi e tendenze distruttrici altrettanto gravi quanto la QM? Se sì, quali? La violenza e la voglia di prevalere sul prossimo? Il razzismo di vario genere? Le guerre? La fame in Africa? L'effetto serra?

    2) Quale è secondo voi il rapporto tra QM e tali problemi? Si può dire che la risoluzione della QM sarebbe sufficiente per realizzare dei progressi anche rispetto agli altri temi? O sarebbe quanto meno necessaria? O ritenete invece che la QM sia del tutto autonoma rispetto alle altre componenti di un "generale miglioramento dell'umanità"?
    Credo siano quesiti importanti per approcciare la QM, e forse ancor prima per analizzarne la portata.

    Personalmente penso che certi problemi siano venuti fuori da meccanismi psicologici profondi e comuni all'intera umanità, come gli archetipi junghiani, ad esempio. Nel caso specifico penso si rientri bene nell'archetipo della Grande Madre, entrato in voga dopo la cancellazione del Padre e, di conseguenza, della figura paterna.

    In effetti il meccanismo archetipico ha le caratteristiche di un copione preciso che segue regole precise dando la sensazione che in tutto questo ci sia un legame. Da un lato si chiede l'affiliazione, dall'altro si riceve benevolenza per le proprie necessità immediate. L'unica rinuncia riguarda la propria umanità a vantaggio di un sentimentalismo ipocrita e strumentale.

    Cosa c'è da aspettarsi da una simile deriva?
    Secondo me una sorta di implosione dell'intera società umana, diventata ormai un'unica società, esente alle guerre ma incapace di sopravvivere senza distruggere il pianeta. Una sorta di nave che affonda un mm al giorno, inesorabilmente. L'effetto serra è uno splendido esempio che dimostra la totale indifferenza/impotenza davanti ad un problema grave che soffre di una sola pecca: non riguarda i bisogni immediati della gente, gli unici degni di attenzione in questo sistema miope di pensiero.
    Nessuno si sposta dall'io, chiuso nella sua celletta come una gallina da allevamento intensivo, ogni tanto qualcuno scalpita a causa della sua natura di volatile ed in questi casi è già pronta una bella curetta per farlo tornare composto nella sua celletta ad interessarsi solo di quello che con il becco, spuntato da un paio di pinze, può raggiungere.
     
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  4. bartali
     
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    CITAZIONE (Esitante @ 13/8/2008, 12:08)
    Amare, Bartali, non è mai un'autocommiserazione e una rinuncia. Non so quale sia stato il tono e l'intento di chi ha parlato dell'importanza di prendere la propria croce, anzi mi dici che quella persona nel dirlo ha mostrato poca solidarietà per la sofferenza dei divorziati, e me ne dispiace. Ha perso una buona occasione per amare, mostrare amore.

    Da quello che ho visto fino ad oggi la mancanza di solidarietà è assolutamente voluta dall'intera "casta meretrix". So essere insistente e non sembrano dar alcun segno di cedimento davanti a queste argomentazioni. Loro, semplicemente, non prendono una posizione ufficiale che non sia la solita tiritera: <<per noi le cose devono funzionare così, se così non funzionano allora si vive nel peccato e la cosa non ci riguarda più>> (potrebbero rimanerne infettati, aggiungerei io).
    Aggiungerei ancora che questo comportamento è tipico di chi sa di voler appoggiare un'ingiustizia ma non vuol sporcarsi la coscienza dichiarando esplicitamente la sua posizione e cioè che nell'ambito della separazione usare i padri come risorsa economica ed allontanarli sia la soluzione migliore.

    Come dire: chi tace acconsente, caro Esitante.

    Dubito che nessun seguace di Cristo durante la passione abbia detto a Cristo: Prendi la tua croce e cammina!
    Il massimo che si son permessi è stato di aiutarlo a sostenerla o a rimettersi in piedi, che io sappia. Chi sono questi loschi figuri che determinano la croce che altri dovrebbero portare senza lamentarsi? Sono degni di pronunciare certe frasi, molto comode per liquidare problemi con i quali non vogliono "infettarsi"?

    Altra possibilità. Il cristiano non cerca la soluzione dei problemi degli uomini tra gli uomini, ma passa sempre per l'Entità Suprema, evitando il conflitto uomo-uomo.
    In questo caso la frase detta dal tizio poteva esser interpretata come "che si rimetta alla volontà di Dio, sarà lui a pensarci", ma vale solo per i divorziati? Come mai non esitano ad entrare in campo in altri settori?
    Li vediamo spesso in tv a difesa delle prostitute, tutte indubbiamente schiave, secondo loro, incuranti perfino del comandamento che impone loro di non dare falsa testimonianza.
    In questo caso la risposta giusta del cristiano non è più: che portino la loro croce, in questo caso prendono una posizione chiara e non esitano a mentire.

    Senti questa, letta qualche anno fa su famiglia cristiana:
    Una donna scrive alla redazione perché la moglie di suo figlio ha chiesto la separazione dopo un solo anno di matrimonio.
    Risposta del prete:
    1) non possiamo sapere quali motivi ci siano dietro (->non possiamo giudicarla).
    2) Oggi le coppie non si separano solo a causa dell'uomo che cerca una donna più giovane ma anche per richiesta delle mogli, che dopo aver sopportato per decenni (un marito degenere, ovviamente, ndb) ed aver concluso i loro doveri genitoriali chiedono la separazione.

    A te cosa dice una risposta del genere? Tieni ben presente la situazione di partenza

    Edited by bartali - 14/8/2008, 00:46
     
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  5. Esitante
     
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    CITAZIONE (bartali @ 13/8/2008, 23:46)
    CITAZIONE (Esitante @ 13/8/2008, 12:08)
    Amare, Bartali, non è mai un'autocommiserazione e una rinuncia. Non so quale sia stato il tono e l'intento di chi ha parlato dell'importanza di prendere la propria croce, anzi mi dici che quella persona nel dirlo ha mostrato poca solidarietà per la sofferenza dei divorziati, e me ne dispiace. Ha perso una buona occasione per amare, mostrare amore.

    Da quello che ho visto fino ad oggi la mancanza di solidarietà è assolutamente voluta dall'intera "casta meretrix". So essere insistente e non sembrano dar alcun segno di cedimento davanti a queste argomentazioni. Loro, semplicemente, non prendono una posizione ufficiale che non sia la solita tiritera: <<per noi le cose devono funzionare così, se così non funzionano allora si vive nel peccato e la cosa non ci riguarda più>> (potrebbero rimanerne infettati, aggiungerei io).
    Aggiungerei ancora che questo comportamento è tipico di chi sa di voler appoggiare un'ingiustizia ma non vuol sporcarsi la coscienza dichiarando esplicitamente la sua posizione e cioè che nell'ambito della separazione usare i padri come risorsa economica ed allontanarli sia la soluzione migliore.

    Come dire: chi tace acconsente, caro Esitante.

    Dubito che nessun seguace di Cristo durante la passione abbia detto a Cristo: Prendi la tua croce e cammina!
    Il massimo che si son permessi è stato di aiutarlo a sostenerla o a rimettersi in piedi, che io sappia. Chi sono questi loschi figuri che determinano la croce che altri dovrebbero portare senza lamentarsi? Sono degni di pronunciare certe frasi, molto comode per liquidare problemi con i quali non vogliono "infettarsi"?

    Altra possibilità. Il cristiano non cerca la soluzione dei problemi degli uomini tra gli uomini, ma passa sempre per l'Entità Suprema, evitando il conflitto uomo-uomo.
    In questo caso la frase detta dal tizio poteva esser interpretata come "che si rimetta alla volontà di Dio, sarà lui a pensarci", ma vale solo per i divorziati? Come mai non esitano ad entrare in campo in altri settori?
    Li vediamo spesso in tv a difesa delle prostitute, tutte indubbiamente schiave, secondo loro, incuranti perfino del comandamento che impone loro di non dare falsa testimonianza.
    In questo caso la risposta giusta del cristiano non è più: che portino la loro croce, in questo caso prendono una posizione chiara e non esitano a mentire.

    Senti questa, letta qualche anno fa su famiglia cristiana:
    Una donna scrive alla redazione perché la moglie di suo figlio ha chiesto la separazione dopo un solo anno di matrimonio.
    Risposta del prete:
    1) non possiamo sapere quali motivi ci siano dietro (->non possiamo giudicarla).
    2) Oggi le coppie non si separano solo a causa dell'uomo che cerca una donna più giovane ma anche per richiesta delle mogli, che dopo aver sopportato per decenni (un marito degenere, ovviamente, ndb) ed aver concluso i loro doveri genitoriali chiedono la separazione.

    A te cosa dice una risposta del genere? Tieni ben presente la situazione di partenza

    Bartali,
    non so quale sia il tuo vissuto, quali le tue sofferenze, le tue esperienze negative rispetto ad alcuni membri della Chiesa (lo siamo tutti noi battezzati). Sì, a volte l'incomprensione regna sovrana anche fra chi crede o crede di credere. Nessun problema nel riconoscerlo, davvero.
    Però, no, non è proprio vero che la Chiesa intera voglia in modo assoluto la mancanza di solidarietà. Questo è del tutto falso e direi gratuito. Lo dimostrano i missionari ammazzati o a rischio di morte violenta in tanti paesi in via di sviluppo, le suore che si prendono cura dei malati terminali, i laici che fanno volontariato, i sacerdoti che tante volte mi hanno detto una parola buona quando ero disperato.
    Non puoi giudicare (cosa che non sta a noi) un'intera comunità sulla base delle reazioni di alcuni componenti a un argomento singolo, non trovi? In questo modo non sostieni neanche le ragioni degli individui di sesso maschile, considerando le posizioni della Chiesa su temi quali l'aborto e il divorzio. La Chiesa infatti non è felice di decretare una situazione di sofferenza per gli uomini e anche le donne, semplicemente con coerenza e in modo chiaro parla di indissolubilità del matrimonio. E per sposarsi occorre una grande fede, così come per mantenere saldo e forte il matrimonio, che è un Sacramento. Poi, chi è divorziato può comunque accedere ai Sacramenti, se non risposato. Compito del sacerdote non è fare il consolatore o il consigliere su tematiche familiari. Suo compito è annunciare Cristo Gesù anche con l'assistenza e l'ascolto, mai fini a se stessi, e trasmettere la grazia del Signore mediante i Sacramenti. Non credo proprio che la Chiesa insegni a "usare i padri" e che sia un male esprimere esplicitamente la propria posizione, inoltre. E ribadisco che sostenere che Dio pensa alle nostre necessità non vuole in alcun modo invitare all'inerzia e all'irresponsabilità, la fede senza le opere è morta, come si dice nella lettera di Giacomo. E l'accidia è un vizio capitale.
    Sulle prostitute: non mi risulta che la posizione ufficiale della Chiesa consista nel dichiararle tutte schiave. Il Catechismo insegna che prostituirsi è peccato grave, così come frequentare prostitute.
    Quand'anche qualcuno mentisse su qualcosa, poi, ciò non gli impedirebbe di dire il vero rispetto ad altro. Proprio perchè la verità è in Dio e solo di riflesso negli uomini, che possono essere e sono imperfetti, pigri e parziali nel seguire Gesù. Tranne i Santi, guide preziose.

    Parli ancora della Croce, Bartali. Il Signore Gesù la Sua Croce l'ha presa Lui, liberamente. L'aiuto degli altri è stato comunque per Lui bello, prezioso. Il Cireneo chiamato suo malgrado a condividere per un breve tratto quell'orribile peso, le donne piangenti rincuorate dallo stesso Signore, la Madre stessa di Lui, Maestra di umiltà e sopportazione. E' Gesù che ha detto di prendere la propria croce e seguirLo, se Lo si ama. Altri non avrebbero potuto chiederGli di prenderla, semplicemente perchè non erano in grado di dire a Lui cosa fosse giusto fare e che Lui non sapesse.

    Nessuno dice che la Chiesa sia contro il lamentarsi, Dio sostiene nel dolore e a volte è più vicino a Lui chi, preda del dolore, si chiede anche con rabbia dove sia Dio, rispetto a chi ha la pancia piena e pontifica. Nel libro di Giobbe, Dio conclude la storia dicendo che Giobbe stesso ha parlato di Lui meglio di altri, perchè nel dolore e nel pianto Lo ha cercato, mentre gli altri, che dicevano di "stare tranquillo e fare il bravo" dall'alto della loro comodità, non hanno detto nulla di buono.
     
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  6. bartali
     
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    CITAZIONE (Esitante @ 14/8/2008, 09:54)
    Bartali,
    non so quale sia il tuo vissuto, quali le tue sofferenze, le tue esperienze negative rispetto ad alcuni membri della Chiesa (lo siamo tutti noi battezzati). Sì, a volte l'incomprensione regna sovrana anche fra chi crede o crede di credere. Nessun problema nel riconoscerlo, davvero.

    Non ho avuto alcuna "grande esperienza negativa" a riguardo, ma neanche molto positive, come avrai capito dai fatti che ho riportato. Vedo, però, che la QM è stata originata anche dal cambiamento culturale proveniente da ambienti cattolici tant'è che per quest'ultimi la QM non esiste affatto come problema sociale (anzi, per gran parte di loro questo problema non deve esistere, visto il grado di sordità in cui mi sono imbattuto).

    L'articolo scritto su Famiglia Cristiana non è la semplice opinione di un cattolico qualunque, quella rivista è letta da milioni di italiani in gran parte cattolici.
    L'idea stessa della donna come "fragolina amorosa, fragile e portatrice di giustizia e bontà" ha origine proprio da un certo filone cattolico di recente formazione.
     
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  7. Esitante
     
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    CITAZIONE (bartali @ 14/8/2008, 10:34)
    CITAZIONE (Esitante @ 14/8/2008, 09:54)
    Bartali,
    non so quale sia il tuo vissuto, quali le tue sofferenze, le tue esperienze negative rispetto ad alcuni membri della Chiesa (lo siamo tutti noi battezzati). Sì, a volte l'incomprensione regna sovrana anche fra chi crede o crede di credere. Nessun problema nel riconoscerlo, davvero.

    Non ho avuto alcuna "grande esperienza negativa" a riguardo, ma neanche molto positive, come avrai capito dai fatti che ho riportato. Vedo, però, che la QM è stata originata anche dal cambiamento culturale proveniente da ambienti cattolici tant'è che per quest'ultimi la QM non esiste affatto come problema sociale (anzi, per gran parte di loro questo problema non deve esistere, visto il grado di sordità in cui mi sono imbattuto).

    L'articolo scritto su Famiglia Cristiana non è la semplice opinione di un cattolico qualunque, quella rivista è letta da milioni di italiani in gran parte cattolici.
    L'idea stessa della donna come "fragolina amorosa, fragile e portatrice di giustizia e bontà" ha origine proprio da un certo filone cattolico di recente formazione.

    certo, occorre dire che ambienti e filoni cattolici o sedicenti tali possono essere anche rischiosi, e lontani dagli stessi insegnamenti della Chiesa. Basti pensare ai "cattolici democratici"..in generale è sempre bene diffidare della politica. Il Magistero della Chiesa, quella è la guida per un vero cattolico. Non le opinioni di giornalisti o sociologi. E la Chiesa dà gli strumenti per contrastare ed eventualmente affrontare al meglio la QM e altro.
     
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  8. bartali
     
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    qualcuno ascolta le mie lamentele... :D
    http://www.corriere.it/ultima_ora/notizie....BE-CA42C1DB4087}
    CITTA' DEL VATICANO - La Santa Sede prende le distanze da "Famiglia Cristiana"' e dai suoi scontri con il governo. "Il settimanale dei Paolini - ha detto oggi il direttore della Sala Stampa vaticana padre Federico Lombardi - non ha titolo per esprimere ne' la linea della Santa Sede ne' quella della Conferenza episcopale Italiana". "Le sue posizioni - ha spiegato il portavoce vaticano - sono quindi esclusivamente responsabilita' della sua direzione". (Agr)
     
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  9. Purusha
     
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    "Nessuno vi inganni in alcun modo! Prima infatti dovrà avvenire l'apostasia e dovrà esser rivelato l'uomo iniquo, il figlio della perdizione, colui che si contrappone e s'innalza sopra ogni essere che viene detto Dio o è oggetto di culto, fino a sedere nel tempio di Dio, additando se stesso come Dio".

    San Paolo, seconda Lettera ai Tessalonicesi, 2-4
     
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68 replies since 8/8/2008, 20:12   1556 views
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