La Strada degli Errori - Il pensiero femminista al bivio

di Elisabeth Badinter

« Older   Newer »
 
  Share  
.
  1. ruvolo
     
    .

    User deleted


    “..a tutti gli errori fatti con la speranza di rallentare, meditare al bivio e imboccare la strada giusta”

    LA STRADA DEGLI ERRORI


    Il Pensiero Femminista al Bivio


    Elisabeth Badinter, filosofa, che ha contribuito attivamente al movimento femminista francese degli anni settanta, ne ripercorre la strada, camminando velocemente lì dove c’era da vederne i progressi, e fermandosi invece, con spirito critico ad osservarne gli errori... il ritratto che ne viene fuori è un paesaggio che non le corrisponde più, che la preoccupa.
    Rispetto all’altro libro scritto da Alessandra Nucci sempre con l’intento di fornire nuovi strumenti di osservazione e analisi del “Movimento Femminista Impazzito e a Ruota Libera” (femminismo antagonista come lo chiamava lei) questo si legge più facilmente, è più scorrevole. E’ anche meno rischioso, sorvola argomenti scottanti per farne una panoramica filosoficamente leggera che innesca ragionamenti interiori senza forzature né incursioni in territori ignoti.
    M’è piaciuto molto.

    Ma quali sono gli errori? Cosa bisogna sapere per non sbagliare?

    Il Metodo
    Le Omissioni
    Le Contraddizioni
    Il Regresso

    Il metodo è quello dell’Amalgama.
    (e in testa avanza l’immagine di BLOB.. la massa informe che assorbiva ogni cosa!)

    E finalmente ho capito il danno del relativismo! Non so se sbaglio oppure no a mettere di mezzo il relativismo ma la logica dell’amalgama per come la intende la Badinter è quella che non intende più fare differenze (specialmente in un ambito sessuale e di genere) e mescolare tutto insieme. Per cui tra sano e patologico, tra realtà e sogni, tra stupri e parole sgradevoli invece di scorrere in mezzo un fiume, ci scorre un rigagnolo attraversabile in qualsiasi momento a chiunque salti il picchio.
    E’ chiaro che secondo l’MFIRL, il patologico vive sulla sponda maschile e trova le sue radici nella sessualità che assume unicamente caratteristiche violente e da estirpare.
    La violenza si sessualizza.

    Come si restringe il fiume? Come si fa ad attaccare un genere?

    Statistiche al servizio dell’ideologia – distorsione, parzializzazione, manipolazione, viziature, insomma niente di nuovo sotto il sole.
    Incatenamento dei ruoli - uomo soggetto prevaricatore, donna vittima nel reparto “oggettistica”.
    Assimilazioni - gli uomini sono tutti potenzialmente pericolosi e le donne tutte potenzialmente vittime indifese.
    Prostituzione - Puttana = Schiava, nell’interesse della “liberazione” della donna, si toglie dignità alla puttana con la negazione della libera scelta di prostituirsi. Un po’ come dire ti condanno a morte perché hai ucciso.. paradossale!
    Manicheismo (Il Manicheismo si basava sulla netta divisione della realtà in due principi opposti in lotta tra loro: il Bene ed il Male, o meglio, la Luce e le Tenebre) - Inutile chiedersi a chi viene aggiudicata la parte del bene e a chi quella del male. Pericoloso, perché la “vittima” (portatrice di valori positivi, ecologista, materna, pacifica, devota, sacrificale, in missione per l’avvento di una nuova umanità, ecc ecc ecc ecc ecc) ha sempre ragione e al potere risponde con l’etica. E poi anche perché è ovvio che nell’intento di darsi un senso si auspica la separazione.
    Uguaglianza, Scomparsa dei generi - La seconda parte della prima sezione del libro si concentra sull’ideale del movimento femminista della riduzione della diversità e della scomparsa dei generi.
    Si era già visto agli albori che parte di esso si era indirizzato verso la cancellazione della diversità a tal punto da sconfinare in territorio maschile.. Femministe.. maschiliste.. androcentriste.. rifiuto della definizione del femminile attraverso la maternità.. cultura contro natura.. fantasmi totalitari.. e ciò che rimaneva di diverso era da annullare.
    Come uscirne? Come ridefinire la natura femminile senza cadere né in vecchi schemi né nel tradimento misogino sopra descritto? Come ridefinire la maschilità?

    “Non v’è niente di peggio del sogno di una società di simili liberati dai conflitti dalla loro stessa somiglianza”

    “E’ impossibile pensare la diversità dei sessi quando essi cessano di dipendere l’uno dall’altro, quando si separano, e invece del desiderio dell’altro sesso, si incontra quel desiderio dello stesso che oggi chiamiamo omosessualità”

    Prossimamente le Omissioni..
     
    Top
    .
  2. COSMOS1
     
    .

    User deleted


    wow image

    da comprare subito...
     
    Top
    .
  3. Milo Riano
     
    .

    User deleted


    Ottimo Lore! :CLAPPING-:

    Ho provveduto a inserire il link tra le recensioni e mi accingo a mettere il libro tra quelli consigliati. ;)

    Recensioni
     
    Top
    .
  4. silverback
     
    .

    User deleted


    Sì, ne parlammo quattro anni fa.
    http://questionemaschile.forumfree.net/?t=930228

    http://questionemaschile.forumfree.net/?t=930228&st=15
     
    Top
    .
  5. Wishotel
     
    .

    User deleted


    4 addirittura . . . :o:
     
    Top
    .
  6. ruvolo
     
    .

    User deleted


    Omissioni
    Secondo sbaglio.
    Quello delle dimenticanze..
    E’ raro che qualcuno si occupi della violenza femminile. Occuparsene significa infrangere un tabù, togliere le donne dalla comoda poltrona riservata alle vittime e ridisegnare il concetto del dominio maschile.
    Difficile inoltre non incappare nell’errore di considerarla una reazione. Non violenza ma controviolenza.. legittima.
    La Badinter nel suo secondo capitolo non omette e non incappa.
    E comincia una rilettura della brutalità femminile che attraverso un filo spinato lega le rivoluzionarie francesi alle naziste e alle ruandesi. Alla ricerca del piacere nel far male, sadiche, delatrici, torturatrici, assassine.
    Sono contenta che ci si occupi di scoprire indizi tra le ceneri storiche dei massacri e in quelle delle nostre vite normali dove la violenza femminile è in ascesa esponenziale.
    In Canada e in altri stati diversi rapporti di studi sociali confluiscono verso la medesima risposta.. non necessariamente i ragazzi hanno maggior tendenza all’aggressività e alla violenza.. lo so.. ancora troppa cautela.. ma per accellerare i tempi tra le mura domestiche fanno la loro comparsa uomini umiliati e picchiati.

    Gli aborigeni australiani dicevano che la rovina del mondo sarebbe stata causata dalla panna montata. Chissà perché mi viene in testa questa immagine.. forse perché assimilo la panna al latte materno e la monto di violenza.
    Ciliegina sulla morbida torta? Il potere.. non quello che tintinna d’oro ma quello assoluto di riproduzione, tirannia indiscussa di un genere femminile che trascura vergognosamente l'importanza spermatozoica.
    Omettere?
    Silenzio?
    Difficile ritenerli atti neutrali dopo tutte queste rassicuranti informazioni.
    E sottolineo rassicuranti perché se le donne perdono la loro umanità vuol dire che vanno a fare compagnia all’uomo, che l’assioma femminista barcolla, la macchina rallenta e si prospetta all'orizzonte un'inversione di rotta.
     
    Top
    .
  7. bartali
     
    .

    User deleted


    Scorrendo questa insolita indagine, si constata che molto spesso gli uomini si percepiscono come vittime di un'evoluzione che è stata loro imposta e di un'ingiusta criminalizzazione. Essi attribuiscono alle donne un'onnipotenza che queste, dal canto loro, non si riconoscono. È vero che il femminismo ha vinto la battaglia ideologica e detiene attualmente un notevole potere morale e stigmatizzante. Ma gli uomini fingono di dimenticare che essi conservano gelosamente il potere che condiziona tutti gli altri, vale a dire il potere economico e finanziario

    Eh già, perché è noto che
    1) tutti gli uomini hanno il "potere economico e finanziario"
    2) Gli uomini che hanno il "potere economico e finanziario" lo usano per solidalizzare con gli altri uomini e dar contro alle donne.

    Diverse grosse stupidagini in puro stile femminista stanno anche in questo libro. E' chiaro che una femminista non potrà mai vedere la realtà se non dai suoi occhiali colorati.
     
    Top
    .
  8. Milo Riano
     
    .

    User deleted


    CITAZIONE (bartali @ 16/5/2008, 12:15)
    Scorrendo questa insolita indagine, si constata che molto spesso gli uomini si percepiscono come vittime di un'evoluzione che è stata loro imposta e di un'ingiusta criminalizzazione. Essi attribuiscono alle donne un'onnipotenza che queste, dal canto loro, non si riconoscono. È vero che il femminismo ha vinto la battaglia ideologica e detiene attualmente un notevole potere morale e stigmatizzante. Ma gli uomini fingono di dimenticare che essi conservano gelosamente il potere che condiziona tutti gli altri, vale a dire il potere economico e finanziario

    Eh già, perché è noto che
    1) tutti gli uomini hanno il "potere economico e finanziario"
    2) Gli uomini che hanno il "potere economico e finanziario" lo usano per solidalizzare con gli altri uomini e dar contro alle donne.

    Diverse grosse stupidagini in puro stile femminista stanno anche in questo libro. E' chiaro che una femminista non potrà mai vedere la realtà se non dai suoi occhiali colorati.

    si, Bart, sono d' accordo con te: anche la Nucci mi sembrava più interessata a difendere la Chiesa dal Relativismo che altro

    ciò detto, una femminista che si "pente" è sempre meglio di niente

    parlando con una di queste, in realtà non tra le più capaci, ho capito che alcune di loro sono aggrappate più al proprio passato che alla ideologia femminista vera e propria.... come a dire "non puoi pretendere che io rinneghi la mia infanzia!"

    bisogna avere pietà per alcune di loro :lol:
     
    Top
    .
  9. ruvolo
     
    .

    User deleted


    Contraddizioni
    Terzo Sbaglio
    Sottotitolo: Stretti nella morsa di una duplice ossessione sessuale.

    A tirare la corda da una parte la realtà sessuale odierna che spinge i suoi limiti sempre più lontano conquistando nuovi territori in cui la lussuria sveste i panni di peccato per indossare quelli nuovi di virtù e dall’altra il nuovo femminismo morale che reinventa il concetto di sacrilegio sessuale.


    Cronistoria del terzo sbaglio secondo la Badinter..


    Femminismo. Liberazione sessuale.

    Le femministe americane dicono ALT e denunciano la banalizzazione del corpo femminile a vantaggio degli uomini. (il famoso usa e getta con cui mi ricordo di essere cresciuta)
    Crociata antimaschile.
    Uomo che pensa al sesso, donna che pensa all’amore.
    Il paradosso.. Le nuove femministe che da figlie dei fiori svergognate si trasformano in benpensanti e stringono alleanza con l’ordine morale più tradizionale.
    Messa all’indice del femminismo libertario.
    Silenzio su quelle donne che pensano al sesso e non all’amore.

    Ma veniamo alla realtà sessuale dei giorni nostri che vive e vegeta (senza fruttificare!) indipendentemente dagli anatemi morali..
    “Una cacofonia sessuale satura lo spazio pubblico per effetto dell’accumulazione di segnali erotici”
    Imperativi:
    Liberarsi dalle frustrazioni e dalla repressione.
    Abolizione dei tabù.
    Mutande all’aria.
    Verginità.. sbarazzarsene al più presto nel segno di quel detto che mi viene in mente ora mentre scrivo: “Le brave ragazze vanno in paradiso quelle cattive ovunque
    Sdrammatizzazione.
    Decolpevolizzazione del piacere.
    Abolizione del concetto di normalità.
    Corpo giovane, prestante ed eccitante.
    Corpo da modellare o da spingere al massimo.
    Personalizzazione, ornamento (tatuaggi, piercings).. corpoalcentro di infinita attenzione.
    Piaceri solitari, godimenti meccanici.
    Tutti hanno sempre meno bisogno uno dell’altro.
    Corpo spogliato del suo erotismo a vantaggio delle cosiddette zone erogene.

    ”Quanto più ci si arrende alla pura logica del sesso, quanto più si diventa ricettivi nei confronti delle sue esigenze meccaniche, tanto più bisogna disinvestire i corpi, tanto più bisogna frammentarli e disperderli per fare delle loro parti sessualmente strategiche degli strumenti e dei giocattoli”

    Liberazione dai tabù o soggezione alle fantasie?
    Sdrammatizzazione o riduzione della sessualità a sensazione fisica?
    Espansione personale o solitudine e miseria sessuale?
    Nostalgico ritorno al passato o partigiano del tutto e di più?


    Dubbi.. mentre chi non nutre nessun dubbio è il nuovo femminismo morale che sa benissimo cosa vuole!

    Una sessualità trasparente, democratica, contrattuale, dolce e innocente che richiede la comunanza delle fantasie e delle perversioni, l’identificazione precisa delle pulsioni e il loro addomesticamento.
    Una sessualità UNICA che postula la somiglianza dei sessi nell’unico campo dove NON esiste somiglianza!
    Le fate della purezza.
    Il rosa confetto.
    I manifesti ideologici.. "La società sana è quella dove le persone fanno l’amore sono per condividere tenerezza e desideri comuni." "Viva l’amore libero e gratuito."
    Il problema del macho è quello di non unire il cuore al cazzo. (chiedo scusa, ovviamente questa non era la voce della fata turchina, è che mi sto innervosendo..)

    E le prostitute?
    Stessa fine che nel primo sbaglio.. Sotto i fiumi di compassione il disprezzo.

    Morale della fiaba?
    Repressione e Guerra agli impulsi malvagi e al drago sputafuoco!

    Soluzioni?
    Limpidezza nell'atto sessuale (e fioccano immagini della pubblicità dei detersivi degli ultimi dieci anni in cui la limpidezza è un imperativo di sicurezza batteriologica in cucina, in bagno, nella stanza dei bambini a cui si aggiunge anche quello morale in camera da letto)
    Tutto deve essere detto, esplicitato, scritto, chiarito, descritto nei minimi termini.
    Il desiderio deve mostrarsi a nudo visibile fin nelle pieghe più recondite.
    Santa Rivelazione Sessuale.

    Il consenso all’atto sessuale da parte della donna si deve spogliare di tutte le sottigliezze psicologiche naturali e culturali che lo caratterizzano (e che lo rendevano così attrattivo per entrambi i sessi) e deve fare spazio alla nuova teoria del consenso che prevede un vero e proprio contratto sessuale.

    Se l’attenzione sessuale indesiderata si identifica con la molestia. Se l’ambiguità delle parole e dei gesti può dar luogo a persecuzioni penali, se al contrario di come affermava il vecchio adagio chi tace non acconsente, bisogna pure in un modo o nell’altro stabilire un patto preliminare. Il gioco dei non detti, delle sorprese, delle maschere e delle iniziative non ha più posto nel sesso legale. Non c’è più posto per l’inconscio.

    Ironico il fatto che l’unico contratto sessuale finora conosciuto fosse quello che definisce l’atto prostituivo. Accordo preliminare tra le parti che stabilisce i gesti e gli atti concessi o vietati. Trasparenza totale, pudore e/o sentimento esclusi.

    E ancora..
    (il terzo sbaglio è un capitolo lungo!)

    Critica radicale della maschilità.
    Ridefinizione della natura della sessualità consentita.
    Obiettivi: Ingentilimento. Abbasso il sale evviva lo zucchero! Addomesticazione.
    Desiderio istintuale maschile pericoloso.
    Ritorno al prefreudismo.
    Coraggio e la capacità di rischiare associati all’incoscienza.
    Forza assimilata alla violenza.
    Gusto della conquista al peccato capitale dell’imperialismo.
    Irreggimentazione della sessualità maschile che di riflesso tocca anche quella delle donne
    Compressione image

    Acqua alla gola? Senso d'angoscia?
    Prescrizione personale.. Mai finire senza frasi rassicuranti!
    E’ solo quando il senso dell’identità maschile non è più un problema che i confini si offuscano e può nascere la complicità.
    La rassomiglianza dei sessi si trova alla fine del cammino, non certo all’inizio.















    CITAZIONE (bartali @ 16/5/2008, 12:15)
    Diverse grosse stupidagini in puro stile femminista stanno anche in questo libro. E' chiaro che una femminista non potrà mai vedere la realtà se non dai suoi occhiali colorati.

    Anche io ho la stessa sensazione. Credo che sia impossibile per chi ha vissuto il femminismo in prima persona sganciarsi completamente da un'ottica parziale e antagonista al maschile.. Affinchè accada questo ci vorranno almeno un paio di generazioni. Intanto si mettono in opera i primi mattoni..
     
    Top
    .
  10. bartali
     
    .

    User deleted


    CITAZIONE (Milo Riano @ 16/5/2008, 13:25)
    parlando con una di queste, in realtà non tra le più capaci, ho capito che alcune di loro sono aggrappate più al proprio passato che alla ideologia femminista vera e propria.... come a dire "non puoi pretendere che io rinneghi la mia infanzia!"

    C'è da mettere in conto un potenziale e notevole senso di colpa. Continuare a sostenere che, in fondo, va tutto bene tranne qualche pecca fatta ultimamente da militanti improvvisate diventa indispensabile per loro.

    In ogni caso non si può contare su questi individui e sarà molto difficile che riconoscano che i loro ragionamenti sono le radici della pianta che oggi criticano.
     
    Top
    .
  11. bartali
     
    .

    User deleted


    CITAZIONE (ruvolo @ 16/5/2008, 17:32)
    Una sessualità trasparente, democratica, contrattuale, dolce e innocente che richiede la comunanza delle fantasie e delle perversioni, l’identificazione precisa delle pulsioni e il loro addomesticamento.

    Alle donne questa sessualità "dolce e innocente" piace? A me non risulta affatto, anzi spesso ne provano disgusto.
    Probabilmente questo genere di femministe è così immerso nell'egualitarismo da non vedere che questa medaglia ha due lati perfettamente complementari.

    Se alle donne piacesse che gli uomini intendessero il sesso secondo il ruolo femminile non sarebbe opportuno che si dessero semplicemente al lesbismo? L'elevato tasso di lesbiche tra le femministe non è indicativo in tal senso? A che titolo le lesbiche si sentono autorizzate a parlar a nome di tutte le donne? Forse perché la loro teoria ben si combacia con l'interpretazione del sesso risultante dall'esposizione costante dei riflettori del sociale?

    Secondo me questo fattore è una costante della nostra storia, prima ci stava la Chiesa a vigilare sulla bontà dei rapporti sessuali, ora ci stanno le femministe.
    Prima a dispensar consigli erano i casti, oggi sono le lesbiche ma chi da a loro questo potere di incidere sulla vita della gente? La stessa gente alla ricerca disperata di una inibizione da disinibire? Chi proibisce serve il piacere della trasgressione? Chissà...

     
    Top
    .
  12. ruvolo
     
    .

    User deleted


    Regresso
    Quarto sbaglio


    Questa quarta parte si apre con una riflessione importante.
    Secondo la Badinter la ragione d’essere del femminismo non è quella di migliorare i rapporti tra uomini e donne ma quella di instaurare l’uguaglianza dei sessi.
    E’ facile riscontrare infatti che ultimamente i rapporti tra uomini e donne non sono andati avanti ma come dice il quarto sbaglio hanno subito un bel regresso..
    Si tratta di vedere se essendo stati (da chi prima di noi) e avendoci (da soli!) tirati all’estremo verso la lontananza si riesce ad innescare un movimento benefico di ritorno così come succede con gli elastici..
    Non so se stiamo al limite oppure c’è ancora da tirare ma è sicuro che entrambi i sessi si ritengono vittime l’uno dell’altro.
    Confusione.
    E non do a questo termine un’unica accezione negativa. Fondere insieme.. Chissà che dal pentolone alchemico non ne esca qualcosa, siamo esseri in fieri anche se per adesso c’è poco da esserne fieri!
    Stanno male sia uomini che donne. Chi più e chi meno.

    La vittimizzazione della donna e il processo agli uomini è stato un passo sulla strada sbagliata.
    Il relativismo culturale un altro passo falso. (l’esempio citato dalla Badinter è quello dell’accettazione nelle scuole francesi dell’uso del velo per le studentesse di religione islamica)
    Il ritorno della biologia come parametro ultimo della classificazione degli esseri umani un ulteriore passo nella direzione sbagliata. (ideologia maternalista)

    Che si fa quando siamo in macchina e ci rendiamo conto che la strada che abbiamo imboccato è quella sbagliata?
    Le possibilità sono molte..
    1) Continuare ancora per un po’, forse proseguendo stando all’erta troviamo una soluzione (che ne so.. Un bivio con dei cartelli stradali, una rotonda che agevola il tornare indietro, un bar dove prendersi un caffè e chiedere informazioni)
    2) Rallentare.
    3) Fermarsi.
    4) Ubicarsi guardandosi intorno.
    5) Prendere in mano una cartina.
    6) Chiedere aiuto.
    Altro..
    Sbagliato sarebbe far finta di niente e seguire imperterriti sprecando benzina (a meno di non essere in vacanza e il nostro obiettivo un bellissimo girovagare senza meta)
    Consiglio personale.. Non fare uso di navigatori satellitari! :D
     
    Top
    .
11 replies since 12/5/2008, 16:23   513 views
  Share  
.