Deliri ottomarziani

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  1. silverback
     
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    CITAZIONE (adangwin @ 8/3/2008, 12:58)
    Si tace invece la cosa più importante: chi fa di tutto per detenere il potere, per esercitarlo e non mollarlo? L'8 marzo (quando non è di lotta) serve a amplificare il silenzio sulle responsabilità degli uomini, sulla condizione maschile, sulle loro fortune che durano da millenni. Sono loro il problema, non noi. E se gli facessimo una bella festa?[/color]

    Le loro fortune??????????????????????????????

    L'ho già scritto in passato e lo ripeto oggi: a me, che provengo dal "basso" (mia madre era una casalinga, mio padre un operaio specializzato), viene sempre da "sorridere" quando leggo o sento parlare di "potere e fortune maschili"...
    Ancora oggi, all'alba dei 44, non ho capito bene cosa cazzo sarebbe 'sto "potere maschile" nei confronti delle donne!
    L'unico potere che so di aver sempre avuto nei confronti dell'ex gentil sesso è quello fisico; ma la domanda da porsi è: cosa kaiser me ne faccio, in questa società, della mia superiorità fisica?
    Risposta: una mazza!
     
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  2. Guit
     
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    CITAZIONE (CAD2000 @ 3/3/2009, 12:52)
    ...
    E' almeno alquanto curioso che col fine dichiarato di combattere le discriminazioni, si applichino discriminazioni. Per di più quando c'è una legge che lo vieta...(così appare).

    Infatti da diversi anni andiamo dicendo che il vero fine della rivendicazione femminile non è la giustizia sociale. Gli uomini sono restii ad accettare il fatto di essere sotto attacco. Non accettano, per motivi storici culturali e naturali, l'idea che la donna stia loro facendo la guerra.

    Non si fa che parlare di violenza sulle donne ma gli uomini sono nati programmati per proteggerle, e le hanno sempre protette. La vigliaccheria femminista ha rigirato la frittata dei generi.

    Ma non illudetevi che ci accusino solo per la violenza. Ci hanno anche accusati per avere questa spinta protettiva nei loro confronti perché la protezione è uno strumento di sopraffazione e di controllo.

    Gli uomini che si sono sacrificati e donati per la propria propria donna e per la propria famiglia sono incommensurabilmente di più dei criminali, come da sessant'anni a questa parte, in tutto l'occidente, ci vogliono dipingere queste donne moderne. Che nella mia personale opinione non sono più degne di chiamarsi donne.

    Sono traditrici. Ci hanno lasciati soli nelle difficoltà e stanno con noi ormai solo per convenienza e interesse.

    Dobbiamo iniziare a leggere la realtà in maniera diversa. E' in atto un crimine contro l'umanità, ancora non identificato, che consiste nella costruzione sistematica e pianificata di una cultura di odio verso gli individui di sesso maschile.

    Un processo via via sempre più visibile, per questo sempre più aggressivo e violento, che si nutre di mostri e di accuse nei nostri confronti, necessariamente sempre crescenti, al crescere della visibilità del fenomeno.

    E' il caso che iniziamo a ragionare diversamente, anche se fa male prenderne atto, è vile non farlo. E' vile l'uomo che oggi non è in grado di difendere la propria dignità e quella dei propri simili. Costui è indegno di rappresentarci e di parlare in nostro nome.
     
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  3. CAD2000
     
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    CITAZIONE (Guit @ 3/3/2009, 13:19)
    Dobbiamo iniziare a leggere la realtà in maniera diversa. E' in atto un crimine contro l'umanità, ancora non identificato, che consiste nella costruzione sistematica e pianificata di una cultura di odio verso gli individui di sesso maschile.

    Un processo via via sempre più visibile, per questo sempre più aggressivo e violento, che si nutre di mostri e di accuse nei nostri confronti, necessariamente sempre crescenti, al crescere della visibilità del fenomeno.

    E' il caso che iniziamo a ragionare diversamente, anche se fa male prenderne atto, è vile non farlo. E' vile l'uomo che oggi non è in grado di difendere la propria dignità e quella dei propri simili. Costui è indegno di rappresentarci e di parlare in nostro nome.

    Ma la società sarà in futuro ancora in grado di riconoscere il valore degli uomini?

    Non sarà che un giorno ci aspetti un mondo talmente diverso da oggi, e per certi aspetti inimmaginabile, in cui uomini e donne non avranno effettivamente e realmente più bisogno gli uni degli altri e viceversa?
     
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  4. Guit
     
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    CITAZIONE (CAD2000 @ 3/3/2009, 16:04)
    Ma la società sarà in futuro ancora in grado di riconoscere il valore degli uomini?

    Non sarà che un giorno ci aspetti un mondo talmente diverso da oggi, e per certi aspetti inimmaginabile, in cui uomini e donne non avranno effettivamente e realmente più bisogno gli uni degli altri e viceversa?

    Opinione personale: ritengo che il rischio che ciò avvenga sia concreto. Per questo la QM è collegata a un pensiero sulle sorti dell'intera umanità. Da diverso tempo, penso alla QM come a un problema ecologico.

    Alcune possibili conclusioni sulla rivendicazione femminista e sul proprio originare, sono inquietanti. Una possibilità è che tutto si muova nell'interesse della tecnica e delle macchine, che l'umano sia sempre più servo della tecnica, nel senso stretto di lavorare inconsciamente per il superamento della propria forma vivente.

    In questa ipotesi saremmo in questo momento inconsciamente usati dalle macchine, che ci scarteranno non appena supeflui. Così come non si sta esitando a gettare alle ortiche la figura paterna non appena è apparsa la fattibilità della sua sostituzione meccanica.

    La cultura che si sviluppa nel tempo pare anch'essa, infatti, serva dello stesso fine.

     
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  5. CAD2000
     
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    CITAZIONE (Guit @ 3/3/2009, 16:21)
    Opinione personale: ritengo che il rischio che ciò avvenga sia concreto. Per questo la QM è collegata a un pensiero sulle sorti dell'intera umanità. Da diverso tempo, penso alla QM come a un problema ecologico.

    Alcune possibili conclusioni sulla rivendicazione femminista e sul proprio originare, sono inquietanti. Una possibilità è che tutto si muova nell'interesse della tecnica e delle macchine, che l'umano sia sempre più servo della tecnica, nel senso stretto di lavorare inconsciamente per il superamento della propria forma vivente.

    In questa ipotesi saremmo in questo momento inconsciamente usati dalle macchine, che ci scarteranno non appena supeflui. Così come non si sta esitando a gettare alle ortiche la figura paterna non appena è apparsa la fattibilità della sua sostituzione meccanica.

    La cultura che si sviluppa nel tempo pare anch'essa, infatti, serva dello stesso fine.

    Però, se le prospettive fossero esclusivamente le seguenti:
    uomini dannati, inutili e colpevoli per sempre
    oppure
    riproduzione artificiale-sesso "biotecnologico"
    .......
    io direi la seconda.
     
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  6. adangwin
     
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    Si avvicina un nuovo otto marzo. Di conseguenza piovono già articoli a tema.

    http://www.repubblica.it/ultimora/24ore/8-...ttaglio/3584574

    8 MARZO: AMREF, IL FUTURO DELL'AFRICA E' DONNA

    Essere una giovane donna in una delle baraccopoli dell'Africa rappresenta "una delle sfide piu' difficili del nostro tempo". Thomas Simmons, direttore generale di Amref, non ha dubbi: "Il futuro dell'Africa e' donna". Alla vigilia del debutto a Parma de 'Il Cerchio di Gesso', libero adattamento del testo di Bertolt Brecht messo in scena al Teatro al Parco fino al 9 marzo da un gruppo di ragazze delle baraccopoli della capitale di Nairobi, per Simmons "la necessaria inclusione delle fasce piu' emarginate deve partire proprio dalle donne perche' le opportunita' di sviluppo del continente africano poggiano in primo luogo sulle loro spalle, sul loro senso di responsabilita' e solidarieta', sul loro spirito di intraprendenza professionale ed economica".


    Naturalmente gli uomini sono privi di senso di responsabilità e di solidarietà...
     
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  7. Captain_Hombre
     
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    Ditemi Uomini,
    Non vi sembra che la giornata che sta tornando sia un bel po´ buffa?
    Il mondo ed i "media" saranno´ percorso da aria totalmente fritta e poi tutte a cena.
    NB; Si fara´ strage di ramoscelli di mimosa che il giorno prima ed il giorno dopo l´ottomerda, torneranno a valore zero.
    Beate loro che si divertono cosí´.
    La cosa comincia a fare un tantino ridere (....o pena?) :P :lol:
     
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  8. CAD2000
     
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    da: http://www.tgcom.mediaset.it/politica/arti...olo443495.shtml
    ( http://www.tgcom.mediaset.it/ )
    .................
    Franceschini: "La crisi più pesante per le donne"
    Quando il mondo sarà governato dalle donne, sarà pacifico e più giusto". Lo ha dichiarato il segretario nazionale del Pd, Dario Franceschini, intervenendo alla manifestazione '8 marzo: lavoro, diritti, liberta", organizzata dal partito nel quartiere Pigneto di Roma. "L'8 marzo, tutti noi uomini dovremmo dedicare una parte della giornata a chiedere scusa alle donne, perché ci sono secoli alle spalle, non decenni, che vanno recuperati", ha detto. Ancora una volta, ha sottolineato, "a pagare la crisi sono più le donne che gli uomini". Secondo Franceschini, "qualsiasi sia il lavoro che fanno, le donne lo fanno meglio degli uomini" e "hanno il diritto di realizzarsi e di utilizzare il loro talento non soltanto nelle famiglie, ma anche nel mondo del lavoro".
    ..................



    Non ho parole.
     
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  9. ilvaccaro
     
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    CITAZIONE (CAD2000 @ 8/3/2009, 15:17)

    da: http://www.tgcom.mediaset.it/politica/arti...olo443495.shtml
    ( http://www.tgcom.mediaset.it/ )
    .................
    Franceschini: "La crisi più pesante per le donne"
    Quando il mondo sarà governato dalle donne, sarà pacifico e più giusto". Lo ha dichiarato il segretario nazionale del Pd, Dario Franceschini, intervenendo alla manifestazione '8 marzo: lavoro, diritti, liberta", organizzata dal partito nel quartiere Pigneto di Roma. "L'8 marzo, tutti noi uomini dovremmo dedicare una parte della giornata a chiedere scusa alle donne, perché ci sono secoli alle spalle, non decenni, che vanno recuperati", ha detto. Ancora una volta, ha sottolineato, "a pagare la crisi sono più le donne che gli uomini". Secondo Franceschini, e "hanno il diritto di realizzarsi e di utilizzare il loro talento non soltanto nelle famiglie, ma anche nel mondo del lavoro".
    ..................



    Non ho parole.

    Propongo a franceschini Di farsi operare a casablanca liberandosi dell'impiccio che tiene in mezzo alle gambe e trasformandosi cosi senza indugio alcuno in quell'essere divino e perfetto che è una donna e che lui ammira cosi tanto.

    Nell'attesa del lieto evento sono certo che il franceschini converrà con me di farsi da parte e lasciare immediatamente il suo posto ad una donna dopotutto come dice lui:

    "qualsiasi sia il lavoro che fanno, le donne lo fanno meglio degli uomini"

    telefoniamo senza indugio a casa franceschini e prendiamo accordi immediati con la moglie di franceschini

    sia per l'immediato licenziamento del marito sia per l'urgente operazione a casablanca...

    Al fanceschini non serve neppure passare voce.
    dopotutto,la sua opinione è ininfluente.....e poi per sapere cosa pensa lui,basta chiedere alla proprietaria del marito (sua moglie.)


    E questi sarebberi i politici, la classe dirigente....?
    siamo nelle mani di pagliacci..... masochisti senza dignità umana e personale prima ancora che maschile o di genere...

    Che Dio ci aiuti..... :sick: :sick: :sick:



     
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  10. Sandokan1317
     
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    Su il giornale " La Repubblica", siamo stati citati. Purtroppo non sono riuscito a trovare il link , vi trascrivo la parte dell'articolo in cui veniamo citati.

    Da Repubblica del giorno 8/3/9

    ... Stefano Ciccone è un pacifista, vent'anni fa rimase sconvolto da un caso di violenza , passato alle cronache come "lo stupro di Piazza dei Massimi". Soprattutto dalle reazioni . Dai commenti maschili.Mi accorsi che perfino nel movimento c'era un fondo di pregiudizio violento".
    Qualche anno fa Stefano ha fondato Maschile Plurale, forse la prima rete di riflessione e intervento maschile contro la violenza alle donne.Adesso sono una dozzina di gruppi, da Pinerolo a Parma,daTorino ad Anghiari a Pietrasanta, ad affermare che va finalmente aperta una "questione maschile". Fanno conferenze, documenti, lezioni. Qualcuno li chiama " i femministi", qualcuno peggio. I blog dell'orgoglio neomaschile come Uomini3000 li accusano di "invitare gli innocenti a rendersi rei". Ma soprattutto incassano sorrisini. Battute, Sfottò. "Accettiamo volentieri il rischio del ridicolo. E' un segnale prezioso . Ci dà la prova della nostra efficacia : dimostra che sta scattando la reazione difensiva della cultura maschile".




    Cercherò di trovare il link, intanto conservo l'articolo cartaceo che ho sottomano. L'autore è Michele Smargiassi. C'è anche ( e non poteva di certo mancare) un articolo di maschiopentitismo unico di Adriano Sofri, nella stessa pagina.
     
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  11. TullioConforti
     
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    QUOTE (ilvaccaro @ 8/3/2009, 16:22)
    QUOTE (CAD2000 @ 8/3/2009, 15:17)

    da: http://www.tgcom.mediaset.it/politica/arti...olo443495.shtml
    ( http://www.tgcom.mediaset.it/ )
    .................
    Franceschini: "La crisi più pesante per le donne"
    Quando il mondo sarà governato dalle donne, sarà pacifico e più giusto". Lo ha dichiarato il segretario nazionale del Pd, Dario Franceschini, intervenendo alla manifestazione '8 marzo: lavoro, diritti, liberta", organizzata dal partito nel quartiere Pigneto di Roma. "L'8 marzo, tutti noi uomini dovremmo dedicare una parte della giornata a chiedere scusa alle donne, perché ci sono secoli alle spalle, non decenni, che vanno recuperati", ha detto. Ancora una volta, ha sottolineato, "a pagare la crisi sono più le donne che gli uomini". Secondo Franceschini, e "hanno il diritto di realizzarsi e di utilizzare il loro talento non soltanto nelle famiglie, ma anche nel mondo del lavoro".
    ..................



    Non ho parole.

    Propongo a franceschini Di farsi operare a casablanca liberandosi dell'impiccio che tiene in mezzo alle gambe e trasformandosi cosi senza indugio alcuno in quell'essere divino e perfetto che è una donna e che lui ammira cosi tanto.

    Nell'attesa del lieto evento sono certo che il franceschini converrà con me di farsi da parte e lasciare immediatamente il suo posto ad una donna dopotutto come dice lui:

    "qualsiasi sia il lavoro che fanno, le donne lo fanno meglio degli uomini"

    telefoniamo senza indugio a casa franceschini e prendiamo accordi immediati con la moglie di franceschini

    sia per l'immediato licenziamento del marito sia per l'urgente operazione a casablanca...

    Al fanceschini non serve neppure passare voce.
    dopotutto,la sua opinione è ininfluente.....e poi per sapere cosa pensa lui,basta chiedere alla proprietaria del marito (sua moglie.)


    E questi sarebberi i politici, la classe dirigente....?
    siamo nelle mani di pagliacci..... masochisti senza dignità umana e personale prima ancora che maschile o di genere...

    Che Dio ci aiuti..... :sick: :sick: :sick:

    Tutto cio´ sa di grande ipocrisia.

    A parole dicono questo, ma se gli dici di farsi da parte in favore di una donna, chessei matto non scherziamo eh., quelle erano balle per il popolaccio.

    Ma quando lo capiranno che il popolaccio ha gia capito piu cose di quanto loro pensano, e che continuando a prenderlo per i fondelli, stanno solo mettendo in luce la loro doppiezza, sara troppo tardi per loro.

    Francschini lo attendiamo alle elezioni europee.
    Batosta inarrivo Franceschi´.

    E speriamo che per coerenza dopo tu lascierai il posto ad una donna.




     
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  12. adangwin
     
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    http://www.corriere.it/cronache/09_marzo_0...44f02aabc.shtml

    Il femminismo trasversale e la parità che non c'è

    «Questo 8 marzo dovrà essere una giornata di memoria e di lotta», l'ho sentito ieri alla radio. Non un'emittente zapatista del Chiapas, ero su Radio 24; la conduttrice e le sue ospiti, parlamentari Pdl e Pd, concordavano. Non pare una stranezza o un momentaneo impazzimento sovversivo. È la festa delle donne 2009, niente sembra più al sicuro, e tante femmine — soprattutto le femmine — non si sentono tanto bene. Ovvio, non sono più tempi da suffragette, roba di secoli fa. Né di quote rosa, la cooptazione di donne variamente selezionate dai nostri maschi politici continua a suscitare stupore bipartisan. E nemmeno da manifestazioni femministe anni Settanta, col cavolo che ci rimettiamo gli zoccoli. Non è neanche più tempo di postfemminismo colto e autoreferenziale, di riflessioni sullo «specifico femminile»; sono un lusso da società paritaria, e l'Italia non lo è.

    E forse, a decenni di distanza, c'è di nuovo bisogno del buon vecchio femminismo emancipazionista. Perché non siamo davvero emancipate; né sul lavoro, né in famiglia, né per strada, né quando veniamo bombardate di spot e programmi tv con decerebrate svestite; né quando (orrore) pensiamo che il nostro corpo sia (parrebbe logico) nostro. Anche se le italiane lo tengono ben allenato. Il 77 per cento del lavoro domestico è a carico loro. Con un lavoro esterno la fatica è doppia. Avendone ancora uno: le cassintegrate aumentano, le precarie se va bene restano precarie, le lavoratrici di mezza età sono le prime a venir fatte fuori. Siamo penultimi nella Ue per occupazione femminile, probabilmente manterremo il primato.

    E perfino le iper-occupate iper-abbienti vengono maltrattate se dicono cose realistiche: vedi la presidente di Confindustria Emma Marcegaglia. Quando ha parlato di foschi scenari economici — poi confermati per difetto — il ministro Scajola l'ha attaccata parlando di «corvi». «Corve» non suonava bene, almeno quello. E poi non ce ne sono tante, di corve, la differenza retributiva tra uomini e donne resta del 23 per cento. D'altra parte, si sa, hanno la testa altrove, devono curare la casa e i cari. Sennò pagano donne straniere per farlo; di collaborazione maschile non si parla. Però. Approfittando dello stato attuale dei maschi si potrebbe trovare una via d'uscita emancipazionista e trasversale (non è necessario essere di sinistra, oggi, per essere imbufalite).

    Il sistema italico ha prodotto uomini disastrati, tronfi ma inetti, egomaniaci e poi pavidi, viziati quindi fragili. E tiene in quarantena una minoranza di massa di donne formidabili; spesso occupate a tenere insieme contratti a termine-compagni insipienti-figli da accompagnare-lavatrici. Intanto — è una novità, ancora minima, ma succede — questo 8 marzo per la prima volta da anni è stato ricco di microincontri, discussioni in rete, creazione di network femminili. Qualcosa ne nascerà forse, anzi si spera. Anzi, per favore, sorelle, imponetevi ovunque, lavorate bene e fate meno lavatrici (le italiane fanno più lavatrici di chiunque al mondo, ora basta, infischiatevene delle lavatrici).

    Maria Laura Rodotà
    08 marzo 2009
     
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    Lichtenstein .. o San Marino, che anche loro hanno il rappresentante all'ONU

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    Un otto marzo contro le violenze
    Fini: "Lo stupro è una piaga sociale"


    Fini e la Crafagna



    A Roma festa con sindaco e Carfagna
    Il Papa: «Le donne siano valorizzate»
    ROMA
    Un 8 marzo contro la violenza, dalle parte delle donne. Si celebra in un Teatro Brancaccio strapieno la Festa delle donne voluta dal sindaco di Roma, Gianni Alemanno, e dal ministro per le Pari Opportunità, Mara Carfagna. Un’occasione per ribadire che i diritti vanno tutelati 365 giorni all’anno e far partire una «mobilitazione sociale» contro ogni forma di violenza sessuale, che non deve avere, secondo il presidente della Camera Gianfranco Fini, che prende a prestito le parole del presidente della Repubblica, una attribuzione etnica.

    «Non ci dovrebbe essere una connotazione etnica dietro lo stupro», ammonisce dal palco la terza carica dello Stato, parlando di «una piaga sociale», una «vera e propria emergenza civile», di fronte a cui «non ci possiamo limitare a una stretta repressiva, che pure è utile, non ci possiamo concentrare sempre su nuove leggi». L’invito è a guardare alla violenza quotidiana, quella che finisce poco sui giornali, e che magari avviene all’interno delle mura domestiche: per questo «è necessario determinare una mobilitazione delle coscienze senza distinzione di chi sta da una parte e di chi dall’altra: ci si può dividere sul singolo provvedimento ma non ci si può dividere se si lancia una mobilitazione delle coscienze».

    Anche il presidente del Senato, Renato Schifani, invita a una «profonda riflessione» su un fenomeno, come quello delle violenze, che continua ad essere «allarmante» e osserva che «il raggiungimento della completa parità tra donne e uomini nella famiglia, nel mondo del lavoro, nella politica e nelle istituzioni passa attraverso la nostra capacità di affermare i principi fondamentali della nostra Carta Costituzionale». «Tolleranza zero» per gli stupratori chiede il ministro Carfagna, ribadendo l’appello alla magistratura a essere meno «perdonista» e invitando le istituzioni a «non creare allarmismo dannoso per le donne». I dati del Viminale, d’altronde, parlano chiaro: le violenze sono diminuite, «anche grazie all’iniziativa del Governo» che sta «dalla parte delle donne». Che sono «al centro dei pensieri di questo Governo», assicura la titolare delle Pari opportunità annunciando una serie di misure a sostegno delle madri lavoratrici.
    Al Brancaccio anche il ministro della Gioventù, Giorgia Meloni, che ha ribadito l’appello agli uomini ad avere «il coraggio di competere ad armi pari», e le esponenti dell’opposizione, Silvia Costa, assessore all’Istruzione della Regione, e Monica Cirinnà, consigliere comunnale. Dal teatro capitolino, parte «la rivolta sociale di questa città: mai più le donne di Roma saranno offese e ferite», promette dal palco Gianni Alemanno, invitando a non avere alcuna clemenza con gli stupratori e promettendo maggior controllo del territorio: «la sicurezza è un valore sociale, di libertà, non è legato a culture repressive, e non è di destra nè di sinistra». Per il segretario del Pd, Dario Franceschini, «bisognerebbe chiedere scusa alle donne: sono migliori degli uomini perchè non hanno dentro di loro l’istinto a usare la forza».

    Da piazza San Pietro arriva anche il pensiero del Papa per le donne di tutto il mondo, che devono essere «sempre più rispettate nella loro dignità e valorizzate nelle loro positive potenzialità». Benedetto XVI prende spunto dalla festa odierna per «riflettere sulla condizione della donna» e invita a «rinnovare l’impegno, perchè sempre e dovunque ogni donna possa vivere e manifestare in pienezza le proprie capacità ottenendo pieno rispetto per la sua dignità».
     
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  14. KasparHauser
     
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    CITAZIONE (CAD2000 @ 8/3/2009, 15:17)

    da: http://www.tgcom.mediaset.it/politica/arti...olo443495.shtml
    ( http://www.tgcom.mediaset.it/ )
    .................
    Franceschini: "La crisi più pesante per le donne"
    Quando il mondo sarà governato dalle donne, sarà pacifico e più giusto". Lo ha dichiarato il segretario nazionale del Pd, Dario Franceschini, intervenendo alla manifestazione '8 marzo: lavoro, diritti, liberta", organizzata dal partito nel quartiere Pigneto di Roma. "L'8 marzo, tutti noi uomini dovremmo dedicare una parte della giornata a chiedere scusa alle donne, perché ci sono secoli alle spalle, non decenni, che vanno recuperati", ha detto. Ancora una volta, ha sottolineato, "a pagare la crisi sono più le donne che gli uomini". Secondo Franceschini, "qualsiasi sia il lavoro che fanno, le donne lo fanno meglio degli uomini" e "hanno il diritto di realizzarsi e di utilizzare il loro talento non soltanto nelle famiglie, ma anche nel mondo del lavoro".
    ..................

    Franceschini sa che c'è ancora un grande serbatoio di voti femminili a cui attingere. Il partito è in difficoltà ogni mezzo è lecito (per lui).
    E chiaramente non vuole lasciarle a Tremonti (ricordate?) rilanciando l'offerta.
     
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  15. LesPaul
     
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    Intanto questo giorno insulso, cretino, inutile e completamente IDIOTA è finito!!!

    Meno male...

    Quante idiote oggi in piazza.
     
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41 replies since 8/3/2008, 12:58   953 views
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