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Guit.
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CITAZIONE (Dinofly @ 12/11/2007, 13:46)Le differenze fisiologiche sono minime.
A parte le ovvie differenze nei ruoli della procreazione, le differenze possono essere ampiamente compensate dalle caratteristiche individuali.
[esempio: in media le donne sono il 10-20% meno prestanti fisicamente di un uomo, ma è una media, una donna allenata sicuramente avrà risultati sportivi migliori di un uomo non allenato.]
Dal punto di vista psicologico le differenze a livello genetico si riducono a zero.
Le differenze nella psicologia sono determinate unicamente dall'ambiente, le donne risultano in media meno efficaci nell'uomo nel lavoro e nelle attitudini pratiche UNICAMENTE perchè la società chiede molto meno e pone meno difficoltà nella vita ad una donna, tanto da svilupparne meno le capacità.
Ennesima dimostrazione di pseudoscienza femminista?
Ennesimo tentativo di ridurre la nostra denuncia a irrilevanza?
Ennesimo salto da essenzialismo a culturalismo e viceversa, sulla base della convenienza del momento?
Quando serve confutare l'uomo, si tira fuori la cultura, la natura, la parità, senza nessuna coerenza. Solo per dire qualcosa contro.
Che roba è questa?
"A parte le ovvie differenze nei ruoli della procreazione, le differenze possono essere ampiamente compensate dalle caratteristiche individuali."
Sono sicuro che saresti pronto a dire "la vita la danno le donne". Plagiando le coscienze zerbine sulla logosostituzione "procreazione" "gestazione".
Questa non è parità.
La parola parità usata così è un plagio, un inganno, una vigliaccata.
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