|
|
CITAZIONE (Mustela_Erminea @ 11/3/2007, 18:08) le ragioni per le quali l'esercito USA impegna le donne in battaglia sono :
a) non ci sono più uomini disposti a sostituirle b) anche se fosse vero che le donne sono meno "efficienti" degli uomini (e in larga parte, nel caso dell'utilizzo delle armi moderne, non lo è) ci si deve accontentare del personale che si riesce ad arruolare. Facendolo funzionare bene come deve. ...... Non mi pare che sia proprio come dici tu Le donne
Alcune informazioni sugli eserciti femminili USA, Israeliani e russi, tratto da "Il mito del potere maschile":
Donne soldato Insieme nel pericolo
Nella Guerra del Golfo, le donne affrontavano gli stessi rischi senza ricevere la stessa paga?
Durante l'invasione di Panama da parte degli USA, sulle prime pagine dei giornali fu dato ampio spazio alla prima donna che guidò i soldati al combattimento. Il New York Times chiarì che la donna pensava di trovarsi in prossimità di un canile incustodito, ma ciò non impedì a un membro femminile del Congresso degli Stati Uniti, Schroeder, di servirsi di questo incidente per dare vita a tre miti - miti che furono ulteriormente rafforzati durante la Guerra del Golfo: 1. Donne e uomini corrono gli stessi rischi. 2. Alle donne erano negati i posti di combattimento in prima linea per poter negare loro pari opportunità come ufficiali. 3. Alle donne venivano negati i posti di combattimento per poter negare loro la stessa paga. Questi miti furono ulteriormente alimentati dalle cover stories dei nostri settimanali: Ma i fatti forniscono un quadro diverso della situazione: 1. Stessi rischi. Se davvero le donne avessero corso gli stessi rischi, gli scontri a Panama non si sarebbero conclusi con la morte di 23 uomini e 0 donne (e 0 donne ferite); le operazioni per la Guerra del Golfo non avrebbero provocato la morte di 375 uomini e di 15 donne. Sommando le vittime delle due guerre, per ogni donna sono morti 27 uomini; ma dal momento che nell'esercito ci sono soltanto 9 uomini per ogni donna, per un uomo il rischio di perdere la vita era quindi tre volte superiore che per una donna. Se gli uomini incidessero per meno del 4 per cento sul totale dei decessi e ogni singolo uomo avesse corso soltanto un quarto di rischio di morire, la Schroeder avrebbe ancora affermato che gli uomini correvano gli stessi rischi? L'eguaglianza non consiste nel rendere le donne vulnerabili per caso, quando gli uomini sono resi vulnerabili di proposito. Alle donne venivano negati i posti di combattimento per poter negare loro pari opportunità come ufficiali? O per poter negare loro la stessa paga? 2. Pari opportunità come ufficiali. Le donne costituiscono l'11,7 per cento dell'intero esercito, ma il 12 per cento degli ufficiali. Le donne ottengono promozioni in numero più che proporzionato nonostante il tempo sproporzionato in cui hanno prestato servizio (le prime donne si diplomarono a West Point nel 1980). 3. Stessa paga. Durante la Guerra del Golfo tutti e due i sessi ricevettero un'indennità extra di 110 dollari. I due sessi ebbero la stessa paga sebbene i rischi non fossero gli stessi. In breve, gli uomini ottengono meno promozioni e, di conseguenza, una paga inferiore per periodi più lunghi di servizio e rischi tre volte superiori di perdere la vita; nonostante tutto ciò, sentiamo parlare di discriminazione contro le donne e non di discriminazione a sfavore degli uomini. Quando gli uomini fanno il 30 per cento dei lavori domestici, li critichiamo perché non condividono i lavori domestici; quando una donna riceve il 100 per cento della paga speciale degli uomini in guerra e corre il 25 per cento dei rischi rispetto a un uomo, la definiamo una guerriera e le riconosciamo il merito di «condividere il pericolo».
Le donne sono uguali agli uomini negli eserciti di Israele e dell'ex URSS?
«Il Corpo Femminile della Difesa israeliana si chiama CHEN, ovvero 'fascino'.» Spesso pensiamo che negli eserciti, nell'ex Unione Sovietica e in Israele, gli obblighi per donne e uomini siano perfettamente uguali. Non è vero. Meno dell'1 per cento delle forze armate sovietiche è costituito da donne. Nessuna donna partecipa ai combattimenti. In Israele entrambi i sessi hanno l'obbligo della leva, ma il dovere di combattere spetta agli uomini soltanto. Per le donne resta una opzione che attualmente quasi mai scelgono. Le donne sovietiche e israeliane, come le donne americane, sono in grado di scegliere occupazioni che offrono delle prospettive dopo il servizio militare (controllore di volo, cuoca, insegnante, tecnico). Con il denaro dei contribuenti le donne sono preparate a mestieri che risultano loro utili nella vita civile, mentre gli uomini sono addestrati a uccidere e a essere uccisi. Gli uomini che scampano alla morte, tornano alla vita civile con il loro addestramento alla distruttività - e non alla costruttività. (E poi accusiamo gli uomini di essere distruttivi.) Uomini e donne in Israele devono prestare servizio per lo stesso numero di anni? In teoria, quasi: gli uomini per tre anni, le donne per due. In pratica, però, gli uomini israeliani prestano servizio per una media di tredici anni prima di raggiungere i 54 anni, età in cui non possono più essere richiamati; le donne prestano invece servizio per meno di due anni. Perché? Innanzitutto perché solamente il 50 per cento delle donne è richiamato (contro il 90 per cento degli uomini). In secondo luogo, una madre israeliana non può essere costretta a prestare servizio per oltre due anni; i padri israeliani, invece, sì. In terzo luogo, anche in tempo di pace l'uomo israeliano - che sia padre o no - è tenuto a prestare servizio due mesi all'anno (dopo il periodo minimo di tre anni) fino all'età di 54 anni. Una madre non viene richiamata, e le donne senza figli devono soltanto tenersi a disposizione. Quarto, in tempo di guerra soltanto gli uomini prestano servizio finché è necessario.
|
|