8 Marzo 2004

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  1. Joker
     
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    (http://notizie.tiscali.it/feed/news/2004/03/07/ansa/ansak2004-03-07_1103031.html)
    8 marzo: messaggio Ciampi
    Futuro e' fondato su partecipazione donne

    (ANSA) - ROMA, 7 MAR - In occasione della ricorrenza dell'8 marzo, Festa della Donna, il presidente Ciampi ha indirizzato un messaggio agli italiani. 'Non ci puo' essere ripresa, rilancio dello sviluppo economico e sociale se non fondati anche sulla partecipazione femminile', dice. Sostiene poi che servono politiche attive per rendere piu' compatibili maternita' e lavoro. E sollecita un ruolo piu' attivo degli uomini, all'interno di ogni famiglia, per favorire l'inserimento delle donne nel lavoro.

    tra un pò trasformeranno l'8 Marzo in una sorta di secondo Natale, bello squallore.


    (http://notizie.tiscali.it/feed/news/2004/03/07/ansa/ansab2004-03-07_1101386.html)
    8 marzo: Prestigiacomo, liste rosa
    In tutte le consultazioni elettorali

    (ANSA) - ROMA, 7 MAR - Liste rosa non solo alle prossime europee ma in tutte le consultazioni elettorali. E' l'intenzione del ministro Prestigiacomo. 'Alle prossime elezioni europee - ha detto il ministro per le Pari Opportunita'-sara' la prima volta che le liste elettorali, sulla base del ddl sull'election day, prevederanno almeno un terzo dei candidati riservati alle donne.La stessa logica sara' adottata in tutte le competizioni elettorali'.

    Se passa la legge sulle quote o anche un lontano derivato, io che nonostante
    sia di sinistra inizierò a votare solamente maschi di destra, non m'interessa
    nemmeno se son mafiosi o camorristi. Voterò in base al sesso, non in base alla
    persona.



    (http://notizie.tiscali.it/feed/news/2004/03/07/adn/adngADN20040307185449.html)
    8 MARZO, CIAMPI: ''ITALIA ESPRIME RICONOSCENZA A IMPEGNO DONNE''
    Il messaggio del capo dello Stato per la festa di domani

    Roma, 7 mar. - (Adnkronos)- ''L'8 marzo la Nazione intera esprime la sua riconoscenza per l'impegno delle donne nella famiglia, nelle istituzioni, nell'economia, nella cultura, nella societa'; e' un impegno essenziale per il progresso dell'Italia. Non ci puo' essere ripresa, rilancio dello sviluppo economico e sociale se non fondati anche sulla partecipazione femminile''. Il presidente della Repubblica, Carlo Azeglio Ciampi, in occasione della ricorrenza dell'8 marzo ha voluto ringraziare la donna, alla quale attribuisce un ruolo fondamentale nella societa' che guarda al futuro, ''sostenuta come cittadina, come madre e come lavoratrice, imprenditrice, protagonista della vita politica e delle istituzioni della Repubblica''. Secondo Ciampi, ''maternita' e lavoro devono essere resi sempre piu' compatibili''. Per questo il capo dello Stato invoca ''politiche attive, servizi sociali mirati'', anche perche' ''una societa' con poche madri e con pochi figli -spiega nel messaggio Ciampi- e' destinata a scomparire. E' necessario un sostegno, forte e convinto, al recupero della natalita', essenziale per conservare i livelli di benessere dei quali oggi godiamo. Le culle vuote sono il vero, il primo problema della societa' italiana''. ''Una politica per la natalita' deve andare -spiega ancora Ciampi nel messaggio- di pari passo al sempre maggiore e piu' qualificato inserimento della donna nel mondo del lavoro: asili nido, anche all'interno delle amministrazioni e delle aziende, facilita' nei trasporti, flessibilita' negli orari''. Ciampi e' convinto che ''un maggiore impegno degli uomini nell'educazione dei figli e nella cura della casa puo' aiutare questo progresso. Nei Paesi in cui il ruolo della donna e' piu' presente in tutti i campi c'e' piu' ricchezza, piu' serenita', piu' saggezza''. ''Domattina -annuncia- mi rechero' al Gianicolo per rendere omaggio ad Anita Garibaldi, una madre, un'eroina del nostro Risorgimento, morta per la nostra unita' e per la nostra liberta'. In questo modo -spiega Ciampi- intendo rendere omaggio a tutte le donne cadute per l'Unita' e l'Indipendenza dell'Italia, ed anche a tante donne venute da paesi lontani dalla nostra patria, dalla nostra terra, che qui si sentono a casa, amano l'Italia, la fanno amare dai propri figli, contribuiscono a farla grande''. ''Il mio saluto -prosegue il presidente della Repubblica- va a tutte le italiane che servono la Patria all'estero nelle forze Armate della Repubblica e nelle organizzazioni internazionali impegnate in missioni di pace, cosi' come va alle volontarie e alle missionarie che assistono i piu' poveri in continenti lontani come fece Annalena Tonelli, medaglia d'oro al Merito civile, assassinata in Somalia per il suo apostolato''. Ciampi conclude dicendo che ''la riconoscenza della Nazione la esprimiamo con particolare solennita' l'otto marzo, ma essa e' viva, e' sentita ogni giorno dell'anno''.

    Che non abbia mai nutrito una grande simpatia per Ciampi e
    relativa moglie non è un segreto, fare poi "discorsi alla nazione" per una ricorrenza
    stile "bagi perugina" qual'è la festa della donna... bè mi pare sia alquanto ridicolo
    ed è un chiaro segno di quanto il nostro paese sia scivolato in basso nella merda.


    (http://www.corriere.it/Primo_Piano/Politica/2004/03_Marzo/07/ciampi.shtml)
    Il messaggio del presidente della Repubblica per l'8 marzo
    Ciampi: alle donne date servizi e sostegni

    L'appello del Capo dello Stato «Serve un aiuto forte alla famiglia, le culle vuote sono il vero problema dell'Italia»
    Il presidente Ciampi con la moglie Franca (Ansa)
    ROMA - Il presidente della Repubblica, Carlo Azeglio Ciampi, invia un messaggio per la Festa della Donna. La ricorrenza spesso diventa semplice retorica, ma per Ciampi non è così. semmai è l'occasione per stimolare di nuovo governo e istituzioni. «Una società con poche madri e con pochi figli - afferma - è destinata a scomparire. È necessario un sostegno forte e convinto al recupero della natalità, essenziale per conservare i livelli di benessere dei quali oggi godiamo». Insomma, non solo mimose ma più servizi e sostegni alle donne che lavorano. «Le culle vuote sono il vero, il primo problema della società italiana. Una politica per la natalità deve andare di pari passo al sempre maggiore e più qualificato inserimento della donna nel mondo del lavoro: asili nido, anche all'interno delle amministrazioni e delle aziende, facilità nei trasporti, flessibilità negli orari. Un maggiore impegno degli uomini nell'educazione dei figli e nella cura della casa può aiutare questo progresso. Nei Paesi in cui il ruolo della donna è più presente in tutti campi c'è più ricchezza, più serenità più saggezza».

    hahaha !! dove, negli Stati Uniti c'è più serenità e saggezza ?? un bambino su 3
    vive sotto la soglia della povertà ed è denutrito, il 40% degli adolescenti fa uso
    di droghe, alcol e solo Dio sa cos'altro, la disoccupazione è alle stelle e continua
    a salire, e questo sarebbe un modello da prendere come esempio ?? ma se esiste
    ancora l'apartheid con i neri rinchiusi nei ghetti e la droga usata come metodo
    per il "controllo della popolazione", ovvero per scremare la parte più debole della
    società... ma per favore...


    OMAGGIO - Il programma di Ciampi per l'8 marzo prevede una visita al Gianicolo «a rendere omaggio ad Anita Garibaldi, una madre, una eroina del nostro Risorgimento, morta per la nostra unità e per la nostra libertà. In questo modo intendo rendere omaggio a tutte le donne cadute per l'unità e l'indipendenza dell'Italia ed anche a tante donne venute da paesi lontani dalla nostra patria, dalla nostra terra, che qui si sentono a casa amano l'Italia, la fanno amare dai propri figli, contribuiscono a farla grande».

    vivono in media 6/7 anni in più, vanno in pensione 5 anni più tardi degli uomini,
    fanno tutti i lavori meno logoranti e faticosi che esistano, se scelgono di separarsi
    hanno figli-soldi-casa... e 'sto dinosauro di Ciampi chiede ancora più privilegi ??
    orari più flessibili, agevolazioni, aiuti... ma non fanno prima a riaprire Auschwitz
    infilarci tutti i "maschietti inutili" e godersi la merda del loro bel "pianetino in rosa" ??


    e finisco con la ciliegina sulla torta (una torta marrone con uno strano e sgradevole odore...)


    (http://www.unita.it/index.asp?SEZIONE_COD=marzo&TOPIC_TIPO=&TOPIC_ID=33542)

    La denuncia di Amnesty: «Un miliardo di donne vittime della violenza»
    di Cinzia Zambrano

    Uccide più del cancro. Fa più vittime di quelle registrate negli incidenti automobilistici. Provoca danni fisici e psicologici quasi sempre irreversibili. È la violenza sulle donne, una malattia grave, spesso taciuta ma diffusissima, che si manifesta sotto varie forme, che divora il cuore di ogni società, facendosi beffa di qualsiasi passaporto di «civiltà». Un morbo incontrollato che colpisce chiunque, a qualsiasi età, ricche o povere, colte o analfabete. Che si sposta dalle aree di conflitto a quelle di pace, dai paesi con deficit democratico a quelli cosiddetti «progrediti», dai campi di battaglia alle camere da letto. A «soffrirne» almeno un miliardo di donne nel mondo -in pratica una su tre-, picchiate, stuprate, mutilate, assassinate. Quasi sempre per mano del marito, del fidanzato, di un familiare o di un amico.

    Una violenza consumata dietro le porte domestiche, che, secondo il Consiglio d’Europa, per le donne tra i 16 e i 44 anni rappresenta la principale causa di morte e di invalidità. Più del tumore. Più degli incidenti stradali. Sono solo alcuni dei dati snocciolati ieri da Amnesty International nel lanciare da Londra, - ma in contemporanea anche in altre capitali, come Roma- la campagna internazionale contro la violenza sulle donne a due giorni dall’8 marzo, la giornata mondiale della donna. «È il peggior scandalo dei nostri tempi», ha denunciato Irene Khan, segretaria generale di Amnesty, presentando il rapporto «Mai più! Fermiamo la violenza sulle donne», un documento-condanna contro le «oltraggiose» violazioni che si consumano «non solo altrove, ma qui, intorno a noi», magari nella casa accanto, tra le nostre amiche. L’organizzazione punta il dito contro «gli Stati, la società e le famiglie»: 79 paesi, tra cui la Russia dove solo nel ‘99 sono state uccise da partner o familiari ben 14mila donne, non hanno una legge che protegga dalle violenze domestiche e ben 54 hanno leggi che discriminano il gentil sesso. Un dato, il secondo, ancora più allarmante, perché -secondo Ai- è proprio il concetto di discriminazione alla radice della violenza sulla donna, in base al quale ogni forma di maltrattamento verso il genere femminile diventa lecito. Sia all’interno della famiglia, sia all’interno di comunità. Per non parlare dei sistemi di giustizia religiosa tribale, dove la violenza prosegue senza ostacoli.
    I numeri sono lo specchio di una situazione inquietante. Nel mondo una donna su cinque è destinata a essere violentata o a subire un tentativo di violenza. Secondo l'Organizzazione mondiale della sanità almeno il 70% delle donne vittime di omicidio sono state uccise dai propri partner. Ogni anno nel pianeta si registrano 60mila «crimini d’onore». Scendiamo nel particolare: in Zambia ogni settimana cinque donne sono assassinate dal partner o da un amico di famiglia mentre in Sudafrica ogni 23 secondi una donna viene stuprata. In India nel 1998, 6000 donne sono state bruciate per questioni di dote. In Iraq, -stando alle denunce della Lega delle donne irachene- tra aprile e agosto 2003 più di 400 donne sono state rapite, stuprate e vendute. Il problema riguarda anche l’Occidente: negli Usa una donna viene picchiata ogni 15 secondi e ogni 90 viene violentata. Nel solo 2001, oltreoceano si sono registrati 700mila casi di violenza all’interno delle mura domestiche. Al di qua dell’Atlantico: in Francia ogni anno sono 25mila le donne stuprate. In Gran Bretagna, dove tra il ‘97 e il ‘98 si sono verificati più di 2000 casi di violenza fisica ai danni delle collaboratrici domestiche, i servizi di pronto soccorso ricevono almeno una telefonata al minuto per violenza in abito domestico. Nel rapporto si parla anche di mutilazioni genitali femminili: secondo l’Onu nel mondo sono 120 milioni le donne che le hanno subite, e ogni anno si registrano altri 2 milioni di casi.
    Sotto la lente d’ingrandimento anche l’Italia. Stando ai dati Istat del ‘99, 714mila donne tra i 14 e i 59 anni hanno dichiarato di aver subito uno stupro o un tentato stupro nel corso della loro vita.
    Dati, quelli elencati, tutti stimati per difetto, perché le violenze spesso restano «nascoste», si perdono nelle pieghe del quotidiano perché il più delle volte una donna ha vergogna oppure paura di denunciarle. «Finché tutti noi, uomini e donne, non diremo “no”, le cose non cambieranno», ha avvertito la Khan, facendo appello ai governi nel garantire un’azione efficace per fermare la violenza sulle donne. Per questo Ai ha chiesto «l’abolizione delle leggi discriminatorie nei confronti delle donne e l’adozione o l’applicazione di leggi efficaci e di altre misure per proteggere le donne dalla violenza».
    A Londra, al fianco della Khan c’era anche Patrick Stewart, il capitano Picard di Star Trek, che ha raccontato, di quando da bambino assisteva alle violenza di suo padre contro sua madre. C’era anche Eve Ensler, sceneggiatrice diventata famosa per «I Monologhi della Vagina», che ha parlato delle «Vagina Warriors», le guerriere della vagina, che si battono in giro per il mondo per i diritti delle donne.

    Se non sbaglio la presidentessa di Amnesty Intern. è una donna (correggetemi
    se sbaglio), comunque l'articolo è si stato scritto da una donna(?). Comunque,
    1 miliardo di donne -una su tre- mutilate, stuprate, violentate, picchiate, insultate,
    (scopate), assassinate e poi bla bla bla... Le solite cazzate insomma, niente di nuovo
    mi verrebbe da dire. Che poi sia peggio portare il burqa che essere obbligati ad
    andare in guerra a farsi ammazzare come dei cani non lo so (vedi Afghanistan, ma
    pare che lì le uniche vittime siano quelle povere santarelline col chador della nike...).
    Sarebbe anche interessante (istruttivo?) raccontare un pò come ha avuto origine
    il movimento dei talebani (cosa che lascierebbe a mascella aperta un pò di
    femmine-femministe che si accontentano delle baggianate di lilli gruber e company...).

    8 Marzo quindi festa internazionale -ma che dico- intergalattica delle oppresse
    di tutto il mondo, una festa dove si ergerà come (pseudo)eroina tale Anita Garibaldi
    e si lasceranno a casa le vagonate, le millionate di morti (maschi) della seconda guerra
    mondiale che se non fosse stato per quei disgraziati adesso parleremmo tedesco e
    di certo non ci sarebbe una democrazia che permette a tutti (me compreso) di
    sparare cazzate in quantità industriale. Già, dimenticavo, quei maschietti inutili
    meritavano di morire perchè -come più volte ci ha ricordato l'amica lelen- la "guerra
    la fanno i maschi"... che strano però sta cosa che per fargliela fare si sono inventati
    una roba che si chiama "leva obbligatoria"...


    Edited by Reduan - 7/3/2004, 23:27
     
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