8 Marzo 2004

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  1. Joker
     
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    (http://notizie.tiscali.it/feed/news/2004/03/07/ansa/ansak2004-03-07_1103031.html)
    8 marzo: messaggio Ciampi
    Futuro e' fondato su partecipazione donne

    (ANSA) - ROMA, 7 MAR - In occasione della ricorrenza dell'8 marzo, Festa della Donna, il presidente Ciampi ha indirizzato un messaggio agli italiani. 'Non ci puo' essere ripresa, rilancio dello sviluppo economico e sociale se non fondati anche sulla partecipazione femminile', dice. Sostiene poi che servono politiche attive per rendere piu' compatibili maternita' e lavoro. E sollecita un ruolo piu' attivo degli uomini, all'interno di ogni famiglia, per favorire l'inserimento delle donne nel lavoro.

    tra un pò trasformeranno l'8 Marzo in una sorta di secondo Natale, bello squallore.


    (http://notizie.tiscali.it/feed/news/2004/03/07/ansa/ansab2004-03-07_1101386.html)
    8 marzo: Prestigiacomo, liste rosa
    In tutte le consultazioni elettorali

    (ANSA) - ROMA, 7 MAR - Liste rosa non solo alle prossime europee ma in tutte le consultazioni elettorali. E' l'intenzione del ministro Prestigiacomo. 'Alle prossime elezioni europee - ha detto il ministro per le Pari Opportunita'-sara' la prima volta che le liste elettorali, sulla base del ddl sull'election day, prevederanno almeno un terzo dei candidati riservati alle donne.La stessa logica sara' adottata in tutte le competizioni elettorali'.

    Se passa la legge sulle quote o anche un lontano derivato, io che nonostante
    sia di sinistra inizierò a votare solamente maschi di destra, non m'interessa
    nemmeno se son mafiosi o camorristi. Voterò in base al sesso, non in base alla
    persona.



    (http://notizie.tiscali.it/feed/news/2004/03/07/adn/adngADN20040307185449.html)
    8 MARZO, CIAMPI: ''ITALIA ESPRIME RICONOSCENZA A IMPEGNO DONNE''
    Il messaggio del capo dello Stato per la festa di domani

    Roma, 7 mar. - (Adnkronos)- ''L'8 marzo la Nazione intera esprime la sua riconoscenza per l'impegno delle donne nella famiglia, nelle istituzioni, nell'economia, nella cultura, nella societa'; e' un impegno essenziale per il progresso dell'Italia. Non ci puo' essere ripresa, rilancio dello sviluppo economico e sociale se non fondati anche sulla partecipazione femminile''. Il presidente della Repubblica, Carlo Azeglio Ciampi, in occasione della ricorrenza dell'8 marzo ha voluto ringraziare la donna, alla quale attribuisce un ruolo fondamentale nella societa' che guarda al futuro, ''sostenuta come cittadina, come madre e come lavoratrice, imprenditrice, protagonista della vita politica e delle istituzioni della Repubblica''. Secondo Ciampi, ''maternita' e lavoro devono essere resi sempre piu' compatibili''. Per questo il capo dello Stato invoca ''politiche attive, servizi sociali mirati'', anche perche' ''una societa' con poche madri e con pochi figli -spiega nel messaggio Ciampi- e' destinata a scomparire. E' necessario un sostegno, forte e convinto, al recupero della natalita', essenziale per conservare i livelli di benessere dei quali oggi godiamo. Le culle vuote sono il vero, il primo problema della societa' italiana''. ''Una politica per la natalita' deve andare -spiega ancora Ciampi nel messaggio- di pari passo al sempre maggiore e piu' qualificato inserimento della donna nel mondo del lavoro: asili nido, anche all'interno delle amministrazioni e delle aziende, facilita' nei trasporti, flessibilita' negli orari''. Ciampi e' convinto che ''un maggiore impegno degli uomini nell'educazione dei figli e nella cura della casa puo' aiutare questo progresso. Nei Paesi in cui il ruolo della donna e' piu' presente in tutti i campi c'e' piu' ricchezza, piu' serenita', piu' saggezza''. ''Domattina -annuncia- mi rechero' al Gianicolo per rendere omaggio ad Anita Garibaldi, una madre, un'eroina del nostro Risorgimento, morta per la nostra unita' e per la nostra liberta'. In questo modo -spiega Ciampi- intendo rendere omaggio a tutte le donne cadute per l'Unita' e l'Indipendenza dell'Italia, ed anche a tante donne venute da paesi lontani dalla nostra patria, dalla nostra terra, che qui si sentono a casa, amano l'Italia, la fanno amare dai propri figli, contribuiscono a farla grande''. ''Il mio saluto -prosegue il presidente della Repubblica- va a tutte le italiane che servono la Patria all'estero nelle forze Armate della Repubblica e nelle organizzazioni internazionali impegnate in missioni di pace, cosi' come va alle volontarie e alle missionarie che assistono i piu' poveri in continenti lontani come fece Annalena Tonelli, medaglia d'oro al Merito civile, assassinata in Somalia per il suo apostolato''. Ciampi conclude dicendo che ''la riconoscenza della Nazione la esprimiamo con particolare solennita' l'otto marzo, ma essa e' viva, e' sentita ogni giorno dell'anno''.

    Che non abbia mai nutrito una grande simpatia per Ciampi e
    relativa moglie non è un segreto, fare poi "discorsi alla nazione" per una ricorrenza
    stile "bagi perugina" qual'è la festa della donna... bè mi pare sia alquanto ridicolo
    ed è un chiaro segno di quanto il nostro paese sia scivolato in basso nella merda.


    (http://www.corriere.it/Primo_Piano/Politica/2004/03_Marzo/07/ciampi.shtml)
    Il messaggio del presidente della Repubblica per l'8 marzo
    Ciampi: alle donne date servizi e sostegni

    L'appello del Capo dello Stato «Serve un aiuto forte alla famiglia, le culle vuote sono il vero problema dell'Italia»
    Il presidente Ciampi con la moglie Franca (Ansa)
    ROMA - Il presidente della Repubblica, Carlo Azeglio Ciampi, invia un messaggio per la Festa della Donna. La ricorrenza spesso diventa semplice retorica, ma per Ciampi non è così. semmai è l'occasione per stimolare di nuovo governo e istituzioni. «Una società con poche madri e con pochi figli - afferma - è destinata a scomparire. È necessario un sostegno forte e convinto al recupero della natalità, essenziale per conservare i livelli di benessere dei quali oggi godiamo». Insomma, non solo mimose ma più servizi e sostegni alle donne che lavorano. «Le culle vuote sono il vero, il primo problema della società italiana. Una politica per la natalità deve andare di pari passo al sempre maggiore e più qualificato inserimento della donna nel mondo del lavoro: asili nido, anche all'interno delle amministrazioni e delle aziende, facilità nei trasporti, flessibilità negli orari. Un maggiore impegno degli uomini nell'educazione dei figli e nella cura della casa può aiutare questo progresso. Nei Paesi in cui il ruolo della donna è più presente in tutti campi c'è più ricchezza, più serenità più saggezza».

    hahaha !! dove, negli Stati Uniti c'è più serenità e saggezza ?? un bambino su 3
    vive sotto la soglia della povertà ed è denutrito, il 40% degli adolescenti fa uso
    di droghe, alcol e solo Dio sa cos'altro, la disoccupazione è alle stelle e continua
    a salire, e questo sarebbe un modello da prendere come esempio ?? ma se esiste
    ancora l'apartheid con i neri rinchiusi nei ghetti e la droga usata come metodo
    per il "controllo della popolazione", ovvero per scremare la parte più debole della
    società... ma per favore...


    OMAGGIO - Il programma di Ciampi per l'8 marzo prevede una visita al Gianicolo «a rendere omaggio ad Anita Garibaldi, una madre, una eroina del nostro Risorgimento, morta per la nostra unità e per la nostra libertà. In questo modo intendo rendere omaggio a tutte le donne cadute per l'unità e l'indipendenza dell'Italia ed anche a tante donne venute da paesi lontani dalla nostra patria, dalla nostra terra, che qui si sentono a casa amano l'Italia, la fanno amare dai propri figli, contribuiscono a farla grande».

    vivono in media 6/7 anni in più, vanno in pensione 5 anni più tardi degli uomini,
    fanno tutti i lavori meno logoranti e faticosi che esistano, se scelgono di separarsi
    hanno figli-soldi-casa... e 'sto dinosauro di Ciampi chiede ancora più privilegi ??
    orari più flessibili, agevolazioni, aiuti... ma non fanno prima a riaprire Auschwitz
    infilarci tutti i "maschietti inutili" e godersi la merda del loro bel "pianetino in rosa" ??


    e finisco con la ciliegina sulla torta (una torta marrone con uno strano e sgradevole odore...)


    (http://www.unita.it/index.asp?SEZIONE_COD=marzo&TOPIC_TIPO=&TOPIC_ID=33542)

    La denuncia di Amnesty: «Un miliardo di donne vittime della violenza»
    di Cinzia Zambrano

    Uccide più del cancro. Fa più vittime di quelle registrate negli incidenti automobilistici. Provoca danni fisici e psicologici quasi sempre irreversibili. È la violenza sulle donne, una malattia grave, spesso taciuta ma diffusissima, che si manifesta sotto varie forme, che divora il cuore di ogni società, facendosi beffa di qualsiasi passaporto di «civiltà». Un morbo incontrollato che colpisce chiunque, a qualsiasi età, ricche o povere, colte o analfabete. Che si sposta dalle aree di conflitto a quelle di pace, dai paesi con deficit democratico a quelli cosiddetti «progrediti», dai campi di battaglia alle camere da letto. A «soffrirne» almeno un miliardo di donne nel mondo -in pratica una su tre-, picchiate, stuprate, mutilate, assassinate. Quasi sempre per mano del marito, del fidanzato, di un familiare o di un amico.

    Una violenza consumata dietro le porte domestiche, che, secondo il Consiglio d’Europa, per le donne tra i 16 e i 44 anni rappresenta la principale causa di morte e di invalidità. Più del tumore. Più degli incidenti stradali. Sono solo alcuni dei dati snocciolati ieri da Amnesty International nel lanciare da Londra, - ma in contemporanea anche in altre capitali, come Roma- la campagna internazionale contro la violenza sulle donne a due giorni dall’8 marzo, la giornata mondiale della donna. «È il peggior scandalo dei nostri tempi», ha denunciato Irene Khan, segretaria generale di Amnesty, presentando il rapporto «Mai più! Fermiamo la violenza sulle donne», un documento-condanna contro le «oltraggiose» violazioni che si consumano «non solo altrove, ma qui, intorno a noi», magari nella casa accanto, tra le nostre amiche. L’organizzazione punta il dito contro «gli Stati, la società e le famiglie»: 79 paesi, tra cui la Russia dove solo nel ‘99 sono state uccise da partner o familiari ben 14mila donne, non hanno una legge che protegga dalle violenze domestiche e ben 54 hanno leggi che discriminano il gentil sesso. Un dato, il secondo, ancora più allarmante, perché -secondo Ai- è proprio il concetto di discriminazione alla radice della violenza sulla donna, in base al quale ogni forma di maltrattamento verso il genere femminile diventa lecito. Sia all’interno della famiglia, sia all’interno di comunità. Per non parlare dei sistemi di giustizia religiosa tribale, dove la violenza prosegue senza ostacoli.
    I numeri sono lo specchio di una situazione inquietante. Nel mondo una donna su cinque è destinata a essere violentata o a subire un tentativo di violenza. Secondo l'Organizzazione mondiale della sanità almeno il 70% delle donne vittime di omicidio sono state uccise dai propri partner. Ogni anno nel pianeta si registrano 60mila «crimini d’onore». Scendiamo nel particolare: in Zambia ogni settimana cinque donne sono assassinate dal partner o da un amico di famiglia mentre in Sudafrica ogni 23 secondi una donna viene stuprata. In India nel 1998, 6000 donne sono state bruciate per questioni di dote. In Iraq, -stando alle denunce della Lega delle donne irachene- tra aprile e agosto 2003 più di 400 donne sono state rapite, stuprate e vendute. Il problema riguarda anche l’Occidente: negli Usa una donna viene picchiata ogni 15 secondi e ogni 90 viene violentata. Nel solo 2001, oltreoceano si sono registrati 700mila casi di violenza all’interno delle mura domestiche. Al di qua dell’Atlantico: in Francia ogni anno sono 25mila le donne stuprate. In Gran Bretagna, dove tra il ‘97 e il ‘98 si sono verificati più di 2000 casi di violenza fisica ai danni delle collaboratrici domestiche, i servizi di pronto soccorso ricevono almeno una telefonata al minuto per violenza in abito domestico. Nel rapporto si parla anche di mutilazioni genitali femminili: secondo l’Onu nel mondo sono 120 milioni le donne che le hanno subite, e ogni anno si registrano altri 2 milioni di casi.
    Sotto la lente d’ingrandimento anche l’Italia. Stando ai dati Istat del ‘99, 714mila donne tra i 14 e i 59 anni hanno dichiarato di aver subito uno stupro o un tentato stupro nel corso della loro vita.
    Dati, quelli elencati, tutti stimati per difetto, perché le violenze spesso restano «nascoste», si perdono nelle pieghe del quotidiano perché il più delle volte una donna ha vergogna oppure paura di denunciarle. «Finché tutti noi, uomini e donne, non diremo “no”, le cose non cambieranno», ha avvertito la Khan, facendo appello ai governi nel garantire un’azione efficace per fermare la violenza sulle donne. Per questo Ai ha chiesto «l’abolizione delle leggi discriminatorie nei confronti delle donne e l’adozione o l’applicazione di leggi efficaci e di altre misure per proteggere le donne dalla violenza».
    A Londra, al fianco della Khan c’era anche Patrick Stewart, il capitano Picard di Star Trek, che ha raccontato, di quando da bambino assisteva alle violenza di suo padre contro sua madre. C’era anche Eve Ensler, sceneggiatrice diventata famosa per «I Monologhi della Vagina», che ha parlato delle «Vagina Warriors», le guerriere della vagina, che si battono in giro per il mondo per i diritti delle donne.

    Se non sbaglio la presidentessa di Amnesty Intern. è una donna (correggetemi
    se sbaglio), comunque l'articolo è si stato scritto da una donna(?). Comunque,
    1 miliardo di donne -una su tre- mutilate, stuprate, violentate, picchiate, insultate,
    (scopate), assassinate e poi bla bla bla... Le solite cazzate insomma, niente di nuovo
    mi verrebbe da dire. Che poi sia peggio portare il burqa che essere obbligati ad
    andare in guerra a farsi ammazzare come dei cani non lo so (vedi Afghanistan, ma
    pare che lì le uniche vittime siano quelle povere santarelline col chador della nike...).
    Sarebbe anche interessante (istruttivo?) raccontare un pò come ha avuto origine
    il movimento dei talebani (cosa che lascierebbe a mascella aperta un pò di
    femmine-femministe che si accontentano delle baggianate di lilli gruber e company...).

    8 Marzo quindi festa internazionale -ma che dico- intergalattica delle oppresse
    di tutto il mondo, una festa dove si ergerà come (pseudo)eroina tale Anita Garibaldi
    e si lasceranno a casa le vagonate, le millionate di morti (maschi) della seconda guerra
    mondiale che se non fosse stato per quei disgraziati adesso parleremmo tedesco e
    di certo non ci sarebbe una democrazia che permette a tutti (me compreso) di
    sparare cazzate in quantità industriale. Già, dimenticavo, quei maschietti inutili
    meritavano di morire perchè -come più volte ci ha ricordato l'amica lelen- la "guerra
    la fanno i maschi"... che strano però sta cosa che per fargliela fare si sono inventati
    una roba che si chiama "leva obbligatoria"...


    Edited by Reduan - 7/3/2004, 23:27
     
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  2. lelen
     
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    No rettifico: la leva obbligatoria l'hanno imposta le femministe.

    Edited by lelen - 7/3/2004, 21:25
     
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  3. Joker
     
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    CITAZIONE
    No rettifico: la leva obbligatoria l'hanno imposta le femministe.


    no lelen, ma ha giovato alle femmine-femministe, e dire che sono i maschi
    che fanno la guerra significa sputare su milioni di morti che hanno fatto si
    che tu adesso hai la libertà che hai. L'hai detto tu che sono i maschi che fanno
    la guerra.
     
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  4. -Renato-
     
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    Aspettiamoci un ennesimo 8 marzo fatto di spudorata esaltazione del femminile edi denigrazione maschile.

    Gli uomini in TV faranno a gara nell'auto denigrazione.




     
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  5. lelen
     
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    Il servizio militare come imposizione é un abuso di potere da parte di uno Stato che non rispetta i cittadini anzi li considera carne da macello non già al servizio della collettività come vorrebbero darci ad intendere, ma al servizio dei potenti, che per soddisfare la loro avidità non esitano a scatenare carneficine assolutamnte ingiuste oltre che inutili.
    Se ho scritto che le guerre sono state volute DA maschi(e non DAI maschi! ) non intendevo certo accusare il genere maschile in sé; volevo dimostrare ache aldilà del Femminismo ci sono altre forze ben più pericolose per l'umanità e che minacciano anche la vita dei maschi stessi.
    Ma se io sottolineo queste cose spostando il bersaglio che vi siete prefissati, ecco che mi sento dare dell'arrogante o nel migliore di casi dell'irriducibile sognatrice.
    E sicnera,mte non ho capito che c'entra la mia libertà (femminile?) con il fatto che milioni di uomini sono stati immolati alla sete di potere da parte di alcuni psicopatici chiamati, ahinoi, a guidare le nazioni!

    Edited by lelen - 7/3/2004, 21:56
     
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  6. Joker
     
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    CITAZIONE
    E sicnera,mte non ho capito che c'entra la mia libertà (femminile?) con il fatto che milioni di uomini sono stati immolati alla sete di potere da parte di alcuni psicopatici chiamati, ahinoi, a guidare le nazioni!


    Bè se non vedi il collegamento tra la tua libertà e quel milioncino di vite
    sei cieca, o -come più probabile- indottrinata di brutto.

     
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  7. lelen
     
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    Ammettiamo che io sia cieca e/o indottrinata di brutto. Potresti darmi una spiegazione più articolata?
     
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  8. Joker
     
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    La spiegazione è sopra nel mio post. Se soldati maschi non fossero morti
    a quintalate per sconfiggere il nazismo noi adesso staremmo parlando
    tedesco (forse tu lo parli ugualmente).

    E non solo, per tornare un pò indietro nel tempo, se durante le crociate
    i soldati maschi morti a quintalate non avessero ricacciato indietro
    i guerrieri musulmani, gli arabi, adesso tu porteresti il velo.

    Ma purtroppo il capitolo "soldati maschi morti anche per salvare il culo alle
    femmine" non rientrava nel programma di rieducazione femminista da cui
    hai attinto negli anni 70. Peccato, evidentemente la storiella-bufala del
    femminismo ha cancellato quei milioni di morti e magari tra non molto vedi
    un pò che ci diranno che son state le amazzoni a ricacciare gli arabi indietro
    e sconfiggere il nazismo.

    spiegazione abbastanza esauriente ?

     
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  9. silverback
     
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    CITAZIONE (lelen @ 7/3/2004, 21:56)
    Il servizio militare come imposizione é un abuso di potere da parte di uno Stato che non rispetta i cittadini anzi li considera carne da macello non già al servizio della collettività come vorrebbero darci ad intendere, ma al servizio dei potenti, che per soddisfare la loro avidità non esitano a scatenare carneficine assolutamnte ingiuste oltre che inutili.
    Se ho scritto che le guerre sono state volute DA maschi(e non DAI maschi! ) non intendevo certo accusare il genere maschile in sé; volevo dimostrare ache aldilà del Femminismo ci sono altre forze ben più pericolose per l'umanità e che minacciano anche la vita dei maschi stessi.
    Ma se io sottolineo queste cose spostando il bersaglio che vi siete prefissati, ecco che mi sento dare dell'arrogante o nel migliore di casi dell'irriducibile sognatrice.
    E sicnera,mte non ho capito che c'entra la mia libertà (femminile?) con il fatto che milioni di uomini sono stati immolati alla sete di potere da parte di alcuni psicopatici chiamati, ahinoi, a guidare le nazioni!

    Io non ti considero arrogante ma illusa e sognatrice.
    Illusa e sognatrice perché il mondo non è né sarà mai un luogo di pace.
    L'ho già scritto in più di un'occasione e lo ripeto:la Natura che ci ha generati è violenta,estremamente violenta;lo stesso Universo è un luogo violento nato da un evento violentissimo:il Big Bang.(Generato forse da un Dio violento?...Boh,e chi lo sa? Nessuno può saperlo.)
    Ragion per cui,come poteva non essere violento anche il genere umano partorito da "questa Natura"? Genere umano che,non dimentichiamolo,per capire cosa sia il Bene deve assolutamente conoscere il Male..
    Purtroppo per molti aspetti il mondo è semplicemente un luogo di merda che al massimo può essere migliorato:questo sì,ci mancherebbe.
    Ma allo stesso tempo non potrà mai essere un "paradiso terrestre".
    La realtà non è così bianca e nera come credi tu,lelen.
    La realtà ha molti più colori,molte più sfumature.
    Anzi,la realtà è grigia..
     
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    Lupus in fabula

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    Ipotizziamo che, per assurdo, il mondo fosse popolato da sole donne: sarebbe interessante osservare se le guerre scomparirebbero.
    Secondo me, no. E mi sembra abbastanza palese.
    Ma questa è una delle tante panzane che ci hanno propinato.
    La femmina come dea assolutamente perfetta e quindi (tra l'altro) assolutamente incapace di fare guerre. Panzana megagalattica.

    Edited by Reduan - 8/3/2004, 09:13
     
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  11. Barnart
     
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    CITAZIONE (Reduan @ 8/3/2004, 09:09)
    La femmina come dea assolutamente perfetta e quindi (tra l'altro) assolutamente  incapace di fare guerre. Panzana megagalattica.

    Qualche settimana fa mia moglie mi ha fatto osservare questo fatterello.
    Tenevamo due piante gemelle in due vasi diversi uno accanto all'altro nella sala, una stanza pur molto grande, ariossisima e con una parete vetrata, perciò piena di luce. Ma lei aveva notato che una delle due non era fiorente come l'altra. Così pensò di allontanarle.
    Non passarono che 3-4 giorni e la pianta che languiva rifiorì come d'incanto.
    Anche le piante lottano per luce, nutrimento, calore ed aria.
    Lottano persino i diversi rametti e le stesse foglie sono in competizione tra loro.

    Le donne vogliono la guerra tanto quanto gli uomini. Ma a farla sono questi ed il gioco è allora banale: chi la fa è anche il solo che la vuole.
    Le donne non l'hanno mai combattuta ...ergo non la vogliono e se non ci fossero i maschi non ci sarebbe mai più.

    Come sia possibile raccontare a se stesse una simile leggenda è cosa che non capirò mai.

    Capisco il mentire agli altri, ma a se stessi...

    Da quel fatto nacquero diverse considerazioni sulla questione pace/guerra - realtà/apparenza e mia moglie ne trasse motivo per dire che la guerra silenziosa (senza spari) è quella che combattono le donne.

    Si capisce che non tutti hanno una compagna come la mia. Ho avuto il mio colpo di fortuna. E son contento.


    Rino U3

    Edited by Barnart - 8/3/2004, 18:56
     
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  12. lelen
     
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    Ciao a tutti. Comincio col rispondere a Joker:
    intanto il tuo modo di ragionare mi sembra alquanto contorto e mi pare che la tua sparata sui milioni di soldati morti per respingere i nazisti o gli arabi mi sembra senza capo né coda. Ovviamente mi spiace per quei poveracci chiamati alle armi e OBBLIGATI (da altri uomini,ripeto e non dalle cattive femministe!) ad andare in guerra .
    Insomma,devo per forza trovare un motivo per cui devo essere grata al mondo maschile? Devo anche ringraziare gli uomini per il fatto di non avermi bombardata, stuprata, imprigionanata?
    Oh, ma come sono fortunataaaaaa!
    Il potere l'hanno sempre avuto in mano gli uomini (o meglio ALCUNI uomini) e non certo allo scopo di salvare le donne e neanche gli altri uomini che non la pensano allo stesso modo.
    A Silverback: forse dovrei ringraziare anche te per non considrarmi un'arrogante ma "solo" una(stupida?) illusa. Il mondo ha il colore dello sguardo con cui lo si osserva, dato che nessuno può vantare una vera oggettività .
    E io preferisco vederlo con gli occhi di un poeta.
    Non siamo tutti uguali, per fortuna.
    Ma finché non impareremo che nella varietà (quando non é patologica) sta la ricchezza del patrimonio umano, é inutile sperare in un miglioramento.
    La tua ipotesi di un Dio violento non posso condividerla, dato che un Dio del genere non può aver creato il profumo delle rose, i colori di un tramonto, la tenerezza di un neonato, etc. etc. etc. etc. etc.! E non dirmi che la natura é violenta perché lo so: c 'é uno squilibrio in atto e a questo é innegabile. Ma mi rifiuto di credere che da una sorgente di acqua pura, possa sgorgare anche acqua avvelenata. Qualcosa é, per così dire andato storto, ma non possiamo certo dedurne per questo che il creatore sia un buono a nulla o peggio un sadico! Comunque é un ascelta personale.
    A Redua e Rino: io non so se le donne sono beliche quanto gli uomini.
    Credo comunque che nel dna femminile ci sia un semaforo rosso per quanto concerne ogni situazione in cui si rischia lo streminio umano.
    La donna é chiamata a proteggere la vita e di certo la natura deve averci pensato. Lasciamo stare la degenrazione in atto che nulla o poco a che fare con fattori diciamo naturali. Di fatto le guerre vome ben d sapete le hanno sempre fatte gli uomini. Ma non tutti gli uomini. Solo un pugno di stronzi avidi di potere.
    Uomini che rappresentano la degenerazione del principio maschile, di cui l'aggressività é evidentemente parte integrante. Attenzione:
    come ho già avuto modo di dire vi é un tipo di aggressività sana ( grinta) anzi indispensabile per la sopravvivenza della specie. Gli stessi spermatozoi che lottano tra loro per la vita, ne sono un chiaro esempio! Quindi parlando dell'aggressività maschile non intendo dimostrare che le donne (che comunque non sono certamente del tutto prive di aggressività) sono superiori all'uomo maschile come sicuramnte vorrete farmi dire.
    Invece di lanciare le vostre invettive contro le femministe che hanno avuto la sola colpa di liberare la donne, dovreste innanzitutto prendervela con gli uomini (pre)potenti che impongono anche a voi il loro mondo violento! Invece no, molto più comodo prendersela con le femministe!
    Che al massimo vi denigreranno, ma non vi faranno mai cadere le bombe sulla testa, non vi pianteranno un coltello nella pancia e non vi faranno mai arrestare!
    Per il resto non voglio dire che le donne siano angioletti e si sa la dura lotta per la sopravvivenza tocca tutti quanti: uomini,donne, animali e persino piante come ha notato Rino! Solo che gli esseri umani lottano sempre più, spinti non già dal semplice bisogno, ma dal desiderio di avere sempre di più, creando ciò che piante e animali non provocherebbero mai: squilibrio.
     
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  13. silverback
     
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    Ripeto:sei una sognatrice.
    Per carità:liberissima di esserlo.
    Ah,a proposito,cosa hai scritto? Le femministe "non vi faranno mai arrestare"??
    Mmmm....interessante....
     
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  14. lelen
     
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    Non é questione di libertà caro Silverback: ognuno é fatto com'é fatto e la mia natura é questa e non l'ho mai nascosto! Non sono perfetta, né una santa, né un genio. Ma non vedo perché dovrei rinnegare la mia essenza,solo per far piacere a questo o a quell'altro!
    Per te posso essere una sognatrice, per altri un' incosciente, per altri ancora una donna coraggiosa...¨Nella mia vita ne ho sentite di tutti i colori Tutto dipende dai valori che si hanno.
    Quindi io non posso far altro di essere come sono: casomai sono gli altri che sono liberi di apprezzarmi o meno. L'importante é il rispetto per ciò che siamo.
    A parte ciò: se ti riferisci a femministe fanatiche indubbiamente potrebbero persino sparare addosso a chi non la pensa come loro ( v. SCUM).
    Ma tu pensi che per quanto concerne qalcuni uomini del Movimento maschile sarebbe diverso? ( Se Joker, ad esempio, mi avesse incontrato in altri tempi ci avrebbe messo poco ad accendere un bel rogo!).
    Gli estremismi ci sono sempre stati e sempre ci saranno purtroppo ( anche se sono un'imperterrita idealista, la vedo la realtà che ti credi?).
    Ma non é di quelli che parlo dovresti averlo capito, intelligente come sei.
    Baciamo le mani!

    Edited by lelen - 9/3/2004, 02:36
     
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  15. silverback
     
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    Già che ci sono te ne dico anche un'altra.
    Da tempo mi auguro (paradossalmente) che si avverino le "profezie" di certi maschi (non uomini) senza palle,
    tipo il professor Paolo Pancheri dell'Università La Sapienza di Roma,il quale nel 1999 oltre a decretare l'inferiorità intellettuale dell'uomo (e quindi pure la sua...) affermò che "il giorno in cui la donna gestirà in tutto e per tutto la sua maternità con la fecondazione artificiale,per l'uomo sarà la disfatta totale;relegato a fare il facchino,il giardiniere,l'uomo delle pulizie,o lo strumento sessuale,il povero maschio finirà col vivere in una riserva dorata".

    Ecco:è proprio questo che mi auguro accada...ma contrariamente a quanto crede il prof. e relativi seguaci maschi,"quella" sarà la fortuna delle future generazioni maschili...
    In siffatta società dominata dalle femmine,i maschi non dovranno più dimostrare un cazzo...neppure a letto...la loro inutilità li renderà finalmente liberi...

    Sganciamento emotivo totale dal genere femminile:questo è ciò che deve assolutamente avvenire.
    Niente più "rinfacci".
    Niente più "lamenti".
    Niente più "debiti".
    Niente più "colpe".
    Niente più "cavalleria".
    =LIBERI.


     
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19 replies since 7/3/2004, 23:38   374 views
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