Potere bianco...

i tempi cambiano per tutti, a quanto pare

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  1. Wishotel
     
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    CITAZIONE (chatalfio @ 19/2/2008, 12:11)
    CITAZIONE (Wishotel @ 19/2/2008, 11:37)
    Io non la correggerei, basterebbe vedere le dimensioni di un cranio di un nero e del cranio di un bianco . . .

    Sinceramente io di neri ne ho conosciuti moltissimi, diverse mie ex erano di colore e non mi sembra fossero più stupide delle bianche, anzi. Secondo me hanno un'istintualità molto forte che spesso prende il sopravvento sulla razionalità e hanno avuto un percorso evolutivo differente. Io farei l'esempio dei leoni e dei lupi. Il lavoro in squadra dei leoni o leonesse è relativamente coordinato, mentre i lupi si sono specializzati nel lavoro di squadra e nonostante siano meno forti e scattanti dei leoni le loro battute di caccia non falliscono quasi mai. La forza del lupo sta nel branco e la forza del bianco sta nella capacità di organizzare città e nazioni. Presi singolarmente non si può dire che il bianco è più intelligente del nero. Lo dico perchè ho avuto compagni di scuola di colore e non erano affatto stupidi, non erano geni, ma solitamente erano nella fascia medio-alta.

    Nessuno parla di stupidità, ma di differenze.
    Ci sono le differenze di genere maschio femmina e le differenze di razza.
    Il cranio di un bianco e il cranio di un nero sono differenti, come diferente è il volume, ne va da se il resto.
     
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  2. cama-leo
     
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    CITAZIONE (Wishotel @ 19/2/2008, 12:16)
    Nessuno parla di stupidità, ma di differenze.
    Ci sono le differenze di genere maschio femmina e le differenze di razza.
    Il cranio di un bianco e il cranio di un nero sono differenti, come diferente è il volume, ne va da se il resto.

    Secondo te basta un cranio più grande per determinare la maggiore intelligenza?
    Io credevo che scherzassi...
     
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  3. TullioConforti
     
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    QUOTE (chatalfio @ 19/2/2008, 12:11)
    QUOTE (Wishotel @ 19/2/2008, 11:37)
    QUOTE (cama-leo @ 19/2/2008, 11:25)
    QUOTE (TullioConforti @ 19/2/2008, 11:22)
    Si infatti ho corretto, "dovrebbe essere"

    Quindi come la correggi questa frase?
    QUOTE
    Ma che siano meno intelligenti e' un dato di fatto.

    Io non la correggerei, basterebbe vedere le dimensioni di un cranio di un nero e del cranio di un bianco . . .

    Sinceramente io di neri ne ho conosciuti moltissimi, diverse mie ex erano di colore e non mi sembra fossero più stupide delle bianche, anzi. Secondo me hanno un'istintualità molto forte che spesso prende il sopravvento sulla razionalità e hanno avuto un percorso evolutivo differente. Io farei l'esempio dei leoni e dei lupi. Il lavoro in squadra dei leoni o leonesse è relativamente coordinato, mentre i lupi si sono specializzati nel lavoro di squadra e nonostante siano meno forti e scattanti dei leoni le loro battute di caccia non falliscono quasi mai. La forza del lupo sta nel branco e la forza del bianco sta nella capacità di organizzare città e nazioni. Presi singolarmente non si può dire che il bianco è più intelligente del nero. Lo dico perchè ho avuto compagni di scuola di colore e non erano affatto stupidi, non erano geni, ma solitamente erano nella fascia medio-alta.

    Allora dobbiamo metterci daccordo sulla definizione di intelligenza. Secondo me la capacita' di organizzare citta' e nazioni e' segno di intelligenza. in base a questo ragionamento io sarei portato a dire che il lupo e' piu' intelligente del leone.

    La mia esperienza personale differisce dalla tua. I miei amici di colore non erano nella fascia medio-alta, anche se persone degne del massimo rispetto.

    Le donne di colore ne ho avute anche io, specialmente in sudamerica, ma a parte l'istintivita' e la passionalita', non ne saprei dare un giudizio relativo al Quoziente Intellettivo.
    Che e' un'altra cosa secondo me.

    Edited by TullioConforti - 19/2/2008, 12:53
     
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  4. Wishotel
     
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    CITAZIONE (cama-leo @ 19/2/2008, 12:25)
    CITAZIONE (Wishotel @ 19/2/2008, 12:16)
    Nessuno parla di stupidità, ma di differenze.
    Ci sono le differenze di genere maschio femmina e le differenze di razza.
    Il cranio di un bianco e il cranio di un nero sono differenti, come diferente è il volume, ne va da se il resto.

    Secondo te basta un cranio più grande per determinare la maggiore intelligenza?
    Io credevo che scherzassi...

    E da cosa la determini?
    Non penso ci siano delle differenze così, per il solo gusto di creare razze con forme di cranio differenti per fare in modo che poi quei poveracci che scavano sotto il sole cocente per cercare ste ossa le trovino e dicano "questa è quadrata, scatola gialla." "Questa è tonda lanciala nella scatola rossa".
    Ci facciamo 2 crani differenti per rimpire poi quello più grande con l'acqua gasata o con della cera o perchè no con della maionese?
    Mi spieghi cosa esistono a fare quelle persone che studiano le razze tramite gli scheletri? Li rinchiudiamo in manicomio?
    Sai anche per caso come si è capito e poi di conseguenza affermato che l'homo sapiens fosse più intelligente dei suoi predecessori? Forse tramite le dimensioni del cranio?!?!?!
     
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  5. ventiluglio
     
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    CITAZIONE (TullioConforti @ 19/2/2008, 11:01)
    CITAZIONE (cama-leo @ 19/2/2008, 10:46)
    Mi ricordi una persona che io stimo molto (...) che dice che "i negri sono portati per i lavori manuali".....

    Io non so per cosa siano portati i neri, ne mi interessa saperlo.
    Certo che le loro caratteristiche fisiche sono molto apprezzate ad esempio dal controsesso femminile.
    Ma che siano meno intelligenti e' un dato di fatto.
    Poi mica e' una tragedia, uno puo' essere piu o meno intelligente, come puo' essere piu alto piu basso magro etc.
    Non capisco perche' ci si debba scandalizzare di questo.
    Se dicessi che i cinesi hanno gli occhi a mandorla e i capelli neri, nessuno avrebbe a ridirsene.
    Se si parla di intelligenza pero' ah ecco il razzista.
    Eppure dovrebbe essere la verita'.

    Non condivido una virgola.

    Il concetto di "intelligenza", applicato agli esseri umani - come ben sanno coloro che si occupano prefessionalmente di questi argomenti - è quanto di più inafferrabile e sfuggente, legato com'è al contesto culturale nel quale è calato nonché dalle condizioni ambientali nelle quali l'eventuale maggiore o minore "intelligenza" di un individuo si può sviluppare. Un'interferenza non azzerabile, che rende vano il tentativo di qualsivoglia misura.

    Tutti i tentativi di attribuire maggiore o minore QI a razze/etnie (termini anch'essi totalmente sfuggenti e di fatto di pochissima utilità) si sono sempre rivelati grossolani e fallaci, quand'anche non pretestuosi e in malafede.

    Non perdo tempo a confutare in modo puntuale quanto affermi, mi limito ad indicarti la lettura di qualche saggio di Jared Diamond o di Luigi Cavalli Sforza, o Matt Ridley, o Richard Dawkins (tutte autorità incontestate nell'antropologia, nella genetica, nella biologia evolutiva), tanto per chiarirti quali sono i termini della questione corretti.

    E' bene poi puntualizzare che U3000 è dichiaratamente e programmaticamente antirazzista.
    Una posizione chiara e netta, meditata e sostenuta per convinzione profonda, non per ipocrisia politicamente corretta o comodità.

    Non di meno è bene precisare che l'equazione sessismo=razzismo è stata spesso in passato (e certamente sarà ancora in futuro) un facile modo per attaccare il pensiero di U3000 e delegittimarlo:
    essendo infatti insostenibile scientificamente (nonché moralmente odiosa) la discriminazione razziale/etnica, andrebbe logicamente e necessariamente esteso analogo biasimo (se non interdizione giuridica) a coloro che professano una possibile, positiva "discriminazione" di genere (ritenere cioè che la natura dei due sessi sia intrinsecamente diversa, e che su questa Diversità naturale andrebbero modulate la Cultura e le regole sociali).

    Come invece spiega bene Matt Ridley nel suo "La Regina Rossa - sesso ed evoluzione" (un libro a caso tra i tanti ugualmente validi su questo tema), il nesso tra razzismo e sessismo è nullo.
    Il primo, anche se cresce su una naturale (e spesso comprensibile) "xenofobia" dell'umanità, si basa su falsità scientifiche, il secondo su verità suffragate da infinite prove (quando non sia sufficiente il buon senso di ciascuno).

    Edited by ventiluglio - 19/2/2008, 13:06
     
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  6. TullioConforti
     
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    QUOTE (ventiluglio @ 19/2/2008, 12:54)
    QUOTE (TullioConforti @ 19/2/2008, 11:01)
    Io non so per cosa siano portati i neri, ne mi interessa saperlo.
    Certo che le loro caratteristiche fisiche sono molto apprezzate ad esempio dal controsesso femminile.
    Ma che siano meno intelligenti e' un dato di fatto.
    Poi mica e' una tragedia, uno puo' essere piu o meno intelligente, come puo' essere piu alto piu basso magro etc.
    Non capisco perche' ci si debba scandalizzare di questo.
    Se dicessi che i cinesi hanno gli occhi a mandorla e i capelli neri, nessuno avrebbe a ridirsene.
    Se si parla di intelligenza pero' ah ecco il razzista.
    Eppure dovrebbe essere la verita'.

    Non condivido una virgola.

    Il concetto di "intelligenza", applicato agli esseri umani, come ben sanno coloro che si occupano prefessionalmente di questi argomenti, è quanto di più inafferrabile e sfuggente, legato com'è al contesto culturale nel quale è calato e dalle condizioni ambientali nelle quali l'eventuale maggiore o minore "intelligenza" di un individuo si può sviluppare.

    Tutti i tentativi di attribuire maggiore o minore QI a razze/etnie (termini anch'essi totalmente sfuggenti e di fatto di pochissima utilità) si sono sempre rivelati grossolani e fallaci, quand'anche non pretestuosi e in malafede.

    Non credo di aver fatto un discorso razzista. Non ho detto che l'essere piu o meno intelligenti sia discriminante rispetto ad eventuali diritti o doveri nella societa'.
    O forse tu pensi che non esistono persone piu' intelligenti di altre e che siamo indiscriminatamente tutti uguali?

    O forse che non esistono le razze umane? Ciascuna con delle sue proprie caratteristiche determinate dall'evoluzione genetica?

    Questo si che e' falso.

    Almeno rispetto all'evidenza della realta' che ci appare.

    Perche' la caratteristica "intelligenza" deve essere un tabu' e non se ne puo' parlare?
    E' una cosa umana, come il colore dei capelli, degli occhi la statura, certe attitudini comportamentali.

    Detto questo occorre definire certo cosa intendiamo per intelligenza.
    Secondo me l'intelligenza e' la capacita' di analisi e sintesi,
    memoria, associativita', capacita' di trovare soluzioni efficaci ai problemi, e velocita' nell'individuarle.

    Capire, significa intendere cio' che ti accade intorno, e regolarsi di conseguenza per ottenere il massimo vantaggio possibile.

    Cosa ho detto di razzista?

    Edited by TullioConforti - 19/2/2008, 13:08
     
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  7. Wishotel
     
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    CITAZIONE (ventiluglio @ 19/2/2008, 12:54)
    Il concetto di "intelligenza", applicato agli esseri umani, come ben sanno coloro che si occupano prefessionalmente di questi argomenti, è quanto di più inafferrabile e sfuggente, legato com'è al contesto culturale nel quale è calato e dalle condizioni ambientali nelle quali l'eventuale maggiore o minore "intelligenza" di un individuo si può sviluppare.

    Si.

    CITAZIONE
    Tutti i tentativi di attribuire maggiore o minore QI a razze/etnie (termini anch'essi totalmente sfuggenti e di fatto di pochissima utilità) si sono sempre rivelati grossolani e fallaci, quand'anche non pretestuosi e in malafede.

    :o:
    Ma esistono razze ed etnie diverse, perchè dovremmo considerarle inutili e ignorarle?



    CITAZIONE
    E' bene poi puntualizzare che U3000 è dichiaratamente e programmaticamente antirazzista.
    Una posizione chiara e netta, meditata e sostenuta per convinzione profonda, non per ipocrisia politicamente corretta o comodità.

    Non di meno è bene precisare che l'equazione sessismo=razzismo è stata spesso in passato (e certamente sarà ancora in futuro) un facile modo per attaccare il pensiero di U3000 e delegittimarlo:
    essendo infatti insostenibile scientificamente (nonché moralmente odiosa) la discriminazione razziale/etnica, andrebbero logicamente e necessariamente estese analogo biasimo (se non interdizione giuridica) professare una possibile, positiva "discriminazione" di genere (ritenere cioè che la natura dei due sessi sia intrinsecamente diversa, e che su questa Diversità naturale andrebbero modulate la Cultura e le regole sociali).

    Capisco la precisazione ma nessuno ha affermato di essere razzista.


    CITAZIONE
    Come spiega bene Matt Ridley nel suo "La Regina Rossa - sesso ed evoluzione" (un libro a caso tra i tanti ugualmente validi su questo tema), il nesso tra razzismo e sessismo è nullo.
    Il primo, anche se cresce su una naturale (e spesso comprensibile) "xenofobia" dell'umanità, si basa su falsità scientifiche, il secondo su verità suffragate da infinite prove (quando non sia sufficiente il buon senso di ciascuno).

    Dunque anche prendendo in esame il volume cranico non si può, a tuo dire, affermare nulla?


     
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  8. silverback
     
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    CITAZIONE (chatalfio @ 19/2/2008, 08:19)
    Intendendomi un peletto di boxe posso spiegarti perchè Alì battè Foreman che a sua volta annientò Frazier.

    Beh, se è per questo pure io di boxe me ne intendo "un peletto" e conosco benissimo - e da molto tempo prima di te - i motivi per cui Ali batté Foreman. Non per niente ho precedentemente scritto che nel pugilato (e non solo), 2+2 non sempre fa 4.

    Calcola che io mi alzavo la notte (insieme a mio nonno paterno), per assistere ai match di Ali, nel 1974-75-76, cioè prima che tu nascessi.

    Scendi da quel piedistallo. ;)

    Edited by silverback - 19/2/2008, 13:30
     
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    Lichtenstein .. o San Marino, che anche loro hanno il rappresentante all'ONU

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    CITAZIONE
    Dunque anche prendendo in esame il volume cranico non si può, a tuo dire, affermare nulla?

    Se ricordo bene, l'uomo di Neanderthal aveva una capacità cranica superiore all'Homo Sapiens, eppure si è estinto.
    Sempre se per "intelligenza" si puo' intendere capacità di adattamento.
     
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  10. ventiluglio
     
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    CITAZIONE (TullioConforti @ 19/2/2008, 13:06)
    O forse tu pensi che non esistono persone piu' intelligenti di altre e che siamo indiscriminatamente tutti uguali?

    O forse che non esistono le razze umane? Ciascuna con delle sue proprie caratteristiche determinate dall'evoluzione genetica?

    Questo si che e' falso.

    Almeno rispetto all'evidenza della realta' che ci appare.

    Perche' la caratteristica "intelligenza" deve essere un tabu' e non se ne puo' parlare?
    E' una cosa umana, come il colore dei capelli, degli occhi la statura, certe attitudini comportamentali.

    Detto questo occorre definire certo cosa intendiamo per intelligenza.
    Secondo me l'intelligenza e' la capacita' di analisi e sintesi,
    memoria, asociativita', capacita' di trovare soluzioni efficaci ai problemi, e velocita' nell'individuare le giuste soluzioni.

    Capire, significa intendere cio' che ti accade intorno, e regolarsi di conseguenza per ottenere il massimo vantaggio possibile.

    Cosa ho detto di razzista?

    Chiariamo: è ovvio che esistono individui più "intelligenti" di altri.

    Questo però è verificabile solo dopo che si è (arbitrariamente) definito cosa si intenda per intelligenza, e - soprattutto - si sono (ancora più arbitrariamente) definiti gli strumenti che dovrebbero misurare tale maggiore o minore "intelligenza".

    E' più intelligente un piccolo "secchione" occidentale che conosce a memoria le date delle battaglie storiche ed il linguaggio di programmazione di un computer, oppure il piccolo boscimano in grado di sopravvivere da solo a 7 anni nella foresta, distinguendo centinaia di diverse specie vegetali od impronte animali (cose entrambe necessarie alla sua sopravvivenza in quel contesto selvaggio)?

    E' ovvio che se pretendi di misurare l'"intelligenza" dei due bambini sottoponendoli ad un quiz nel quale gli si chieda di attribuire date corrette a definiti eventi storici... (il 99,99% dei test per misurare il QI includono - confondendoli con altro - nozionismi culturali).

    E' poi interesse di una determinata cultura definire "intelligente" ciò che disitingue gli individui e permette loro di primeggiare in un determinato ambito (guarda caso proprio quello che caratterizza quella specifica cultura).
    Ma quell'ambito non esaurisce i possibili ambiti nei quali un comportamento umano intelligente può esprimersi e distinguersi.

    Quello che è assolutamente falso poi è che esista una qualche connessione tra l'appartenenza ad una determinata etnia-razza con la minore o maggiore "intelligenza" degli individui (come se fosse una caratteristica univocamente assegnabile ad un determinto gruppo umano, analogamente al colore della pelle o alla forma degli occhi).

    Come ben sanno gli evoluzionisti l'intelligenza umana è il prodotto di un'evoluzione durata milioni di anni (200.000 se anche ci si volesse limitare all'homo sapiens-sapiens , specie alla quale apparteniamo).
    Le diverse caratteristiche fisiche degli esseri umani sono viceversa il prodotto di un banale adattamento climatico (o, talvolta, di una selezione basata sulla competizione sessuale) che ha poche migliaia di anni.
    Questo adattamento è tanto evidente macroscopicamente quanto nullo in termini geneticamente profondi e veramente significativi.
    Comportamenti spesso molto diversi vengono inoltre spesso attribuiti ad una presunta, inesistente, differenza genetica, ma sono solo il prodotto di una diversa cultura.

    Infatti non esistono le "razze" umane come sembra le intenda tu.

    Ripeto, non mi dilungo perché sto lavorando ed ho poco tempo.
    Ti invito ad approfondire la questione su testi specifici, chiarendoti le idee.

    Edited by ventiluglio - 19/2/2008, 13:50
     
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  11. Wishotel
     
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    Grazie per la risposta ventiluglio. . . capisco che stai lavorando ma la mia era una domandina piccola piccola . . . :( .
     
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  12. TullioConforti
     
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    QUOTE (ventiluglio @ 19/2/2008, 13:27)
    Quello che è assolutamente falso poi è che esista una qualche connessione tra l'appartenenza ad una determinata etnia-razza con la minore o maggiore "intelligenza" degli individui (come se fosse una caratteristica univocamente assegnabile ad un determinto gruppo umano, analogamente al colore della pelle o dalla forma degli occhi).
    Come ben sanno gli evoluzionisti l'intelligenza umana è il prodotto di un'evoluzione durata miolioni di anni (200.000 mila se anche ci si volesse fermare all'homo sapiens-sapien al quale apparteniamo).

    Io ho trovato questo:

    http://www.corriere.it/cronache/07_ottobre..._africani.shtml

    le politiche sociali per l'africa si basano su assunti sbagliati
    «Neri meno intelligenti dei bianchi»
    Il premio Nobel della medicina Watson: l'aspirazione ad attribuire eguali capacità razionali a tutti è irrealistica

    James Watson (Internet)
    LONDRA - Una serie di affermazioni decisamente controverse. E che da molte parti gli valgono l'esplicita accusa di razzismo. Per lo scopritore della struttura del Dna, lo scienziato e premio Nobel nel 1962 per la medicina, James Watson, 79 anni, i neri africani sono meno intelligenti dei bianchi occidentali. Affermazione che ha suscitato polemiche e condanne nel Regno Unito alla vigilia del suo arrivo a Londra per la presentazione del suo libro «Avoid boring people. Lessons from a life in science». Lo riporta il quotidiano britannico The Independent.

    NERI MENO INTELLIGENTI - Watson si dice pessimista «Per le prospettive del continente africano, dal momento che tutte le nostre politiche sociali si basano sul fatto che la loro intelligenza sia pari alla nostra, mentre tutti i test lo smentiscono». Lo scienziato ha quindi previsto che entro i prossimi dieci anni verranno scoperti i geni responsabili di tale diversità. Il premio Nobel riconosce come naturale l’aspirazione umana all’uguaglianza degli uomini, ma «le persone che hanno avuto a che fare con dipendenti neri sostengono che non è vero». Riflessioni contenute anche nel libro dello scienziato, in uscita nel Regno unito la prossima settimana: «Non c’è un valido motivo per prevedere che le capacità intellettive delle persone divise geograficamente al momento della loro evoluzione si siano esplicate in maniera identica. Il nostro desiderio di attribuire uguali capacità razionali come una sorta di patrimonio universale dell’umanità non è sufficiente per renderlo reale».

     
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  13. silverback
     
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    CITAZIONE (TullioConforti @ 19/2/2008, 13:33)

    Sì, lo conosciamo.
    http://questionemaschile.forumfree.net/?t=9723529

    CITAZIONE
    (*) Secondo Charles Murray e Richard J. Herrnstein* (1930-1994*), autori nel 1994 del libro "The Bell Curve" (libro che scatenò un putiferio negli Stati Uniti; 500.000 le copie vendute), le capacità mentali di un essere umano sarebbero innate all'80 per cento.
    Altri esperti, come Michael Daniels, Bernie Devlin e Kathryn Roeder, autori verso la fine degli anni '90 del lavoro "Intelligence, Genes and Success", che rianalizza le principali tesi riportate in "The Bell Curve", sono dell'opinione che quella percentuale debba essere ridotta al 48 per cento.
    (Ognuno dice la sua...)

    Fonte: LE SCIENZE DOSSIER, edizione italiana di SCIENTIFIC AMERICAN, numero 1 - Primavera 1999.

     
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  14. ventiluglio
     
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    A seguito di quelle sue affermazioni (alle quali peraltro non era nuovo) James Watson è stato - a sua insaputa, ovviamente - sottoposto alcune settimane fa ad un esame del DNA (relativo al cromosoma Y ed al genoma mitocondriale, che permettono di stabilire la linea paterna e materna di un individuo).
    Ebbene è emerso che il suo genoma mostra chiari ed incontrovertibili segni di un antenato di colore.
    Un suo bisnonno quasi certamente lo era.

    Edited by ventiluglio - 19/2/2008, 13:44
     
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  15. Wishotel
     
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    CITAZIONE (TullioConforti @ 19/2/2008, 13:33)
    CITAZIONE (ventiluglio @ 19/2/2008, 13:27)
    Quello che è assolutamente falso poi è che esista una qualche connessione tra l'appartenenza ad una determinata etnia-razza con la minore o maggiore "intelligenza" degli individui (come se fosse una caratteristica univocamente assegnabile ad un determinto gruppo umano, analogamente al colore della pelle o dalla forma degli occhi).
    Come ben sanno gli evoluzionisti l'intelligenza umana è il prodotto di un'evoluzione durata miolioni di anni (200.000 mila se anche ci si volesse fermare all'homo sapiens-sapien al quale apparteniamo).

    Io ho trovato questo:

    http://www.corriere.it/cronache/07_ottobre..._africani.shtml

    le politiche sociali per l'africa si basano su assunti sbagliati
    «Neri meno intelligenti dei bianchi»
    Il premio Nobel della medicina Watson: l'aspirazione ad attribuire eguali capacità razionali a tutti è irrealistica

    James Watson (Internet)
    LONDRA - Una serie di affermazioni decisamente controverse. E che da molte parti gli valgono l'esplicita accusa di razzismo. Per lo scopritore della struttura del Dna, lo scienziato e premio Nobel nel 1962 per la medicina, James Watson, 79 anni, i neri africani sono meno intelligenti dei bianchi occidentali. Affermazione che ha suscitato polemiche e condanne nel Regno Unito alla vigilia del suo arrivo a Londra per la presentazione del suo libro «Avoid boring people. Lessons from a life in science». Lo riporta il quotidiano britannico The Independent.

    NERI MENO INTELLIGENTI - Watson si dice pessimista «Per le prospettive del continente africano, dal momento che tutte le nostre politiche sociali si basano sul fatto che la loro intelligenza sia pari alla nostra, mentre tutti i test lo smentiscono». Lo scienziato ha quindi previsto che entro i prossimi dieci anni verranno scoperti i geni responsabili di tale diversità. Il premio Nobel riconosce come naturale l’aspirazione umana all’uguaglianza degli uomini, ma «le persone che hanno avuto a che fare con dipendenti neri sostengono che non è vero». Riflessioni contenute anche nel libro dello scienziato, in uscita nel Regno unito la prossima settimana: «Non c’è un valido motivo per prevedere che le capacità intellettive delle persone divise geograficamente al momento della loro evoluzione si siano esplicate in maniera identica. Il nostro desiderio di attribuire uguali capacità razionali come una sorta di patrimonio universale dell’umanità non è sufficiente per renderlo reale».

    Eh si Tullio ... e in questi casi le cose sono due o ti costringono a ritrattare o ti ammazzano.

    CITAZIONE (ventiluglio @ 19/2/2008, 13:38)
    James Watson è stato - a sua insaputa - sottoposto alcune settimane fa ad un esame del DNA (relativo al cromosoma Y ed al genoma mitocondriale, che permettono di stabilire la linea paterna e materna di un individuo).
    Ebbene è emerso che il suo genoma mostra chiari ed incontrovertibili segni di un antenato di colore.
    Un suo bisnonno quasi certamente lo era.

    Cosa significa?


    Perchè mi ignori? :------:
     
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