Potere bianco...

i tempi cambiano per tutti, a quanto pare

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  1. chatalfio
     
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    CITAZIONE (silverback @ 7/6/2008, 18:59)
    CITAZIONE
    pugili veri come Miguel Cotto campione welter WBA o Margarito campione welter IBF che secondo me sono i più forti nella categoria,

    Secondo me il più forte dei due è Miguel Cotto.

    CITAZIONE
    anche se nei massimi leggeri c'è un killer quale David Haye che a breve dovrebbe passare nei massimi.

    Qui condivido al 100%.
    Sì, David Haye è un killer.

    Chi è più forte tra Cotto e Margarito lo vedremo presto, si affronterenno a breve.
     
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  2. silverback
     
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    Vedremo.
     
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  3. silverback
     
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    VELOCISTI DI COLORE AMERICANI E VELOCISTI BIANCHI IN ATLETICA LEGGERA: DIFFERENZE NELLE PRESTAZIONI
    http://www.netfriend.it/offlimits/home.asp?pg=501
     
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  4. TullioConforti
     
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    Abbiamo ripetutamente battuto la Francia, che ha ormai rinunciato a presentare atleti francesi, ma preferisce quelli africani.

    E perde.

    Contenti loro.

    Parlo del calcio naturalmente.
     
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  5. silverback
     
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    http://www.mondoboxe.com/index.php?option=...diale&Itemid=38
    Vitali Klitschko domina Arreola: è ancora il più forte del mondo!
    Scritto da Mario Salomone
    Domenica 27 Settembre 2009 18:52

    Allo Staples Center di Los Angeles, in California (USA), Vitali "Ironfist" Klitschko (38-2-0 | 37 KO) ha sconfitto per ritiro alla fine del decimo round, lo sfidante americano Christobal "The Nightmare" Arreola (27-1-0 | 24 KO). L'ucraino resta quindi possessore della cintura mondiale WBC dei pesi massimi.

    Rispettando quelle che erano le previsioni della vigilia, il campione ha dettato legge con il suo allungo smisurato e i suoi micidiali colpi di sbarramento fin dalle battute iniziali, sfruttando al meglio l'ampiezza del ring e non concedendo nulla al temibile Arreola che dal canto suo si limitava a tenere ben alte le braccia a protezione del viso senza prendere eccessivamente l'iniziativa. Sembrava di rivedere un film già visto in tutte le ultime difese del titolo di Vitali e del fratello Wladimir (campione WBO e IBF), quando i fratelli ucraini hanno dominato e sconfitto avversari clamorosamente rinunciatari. Fortunatamente la scelta di partire piano per potersi giocare le proprie carte a match inoltrato dev'essere stata studiata a tavolino dall'angolo dell'americano che incitato dal proprio staff e incoraggiato dal pubblico, desideroso di un campione dei massimi statunitense, si è gettato all'attacco nel corso del quarto round, cercando di accorciare la distanza e di far valere la propria potenza. Klitschko, probabilmente convinto di avere di fronte la consueta passeggiata, ha pagato l'effetto sorpresa ed è stato raggiunto da alcuni colpi discreti dello sfidante tra i quali ha suscitato particolare clamore un ottimo gancio sinistro al volto. La rapidità di gambe dell'ucraino e la sua prontezza di riflessi, sempre viva nonostante i 38 anni, gli hanno permesso di evitare eccessivi rischi e di controbbattere con ganci in uscita e rapide serie di diretti alle iniziative di Arreola. Proprio il quarto round dunque è stato l'unico di dubbia attribuzione di tutto l'incontro. Personalmente ritengo se lo sia aggiudicato lo sfidante. Ma dal successivo suono del gong, nonostante "The Nightmare" abbia continuato a puntare sul pressing e si sia portato all'attacco incurante dei tremendi colpi d'incontro che piovevano da ogni lato, non c'è più stata storia. Vitali Klitschko, superata la sorpresa e presa coscienza del pericolo di esporsi contro un avversario tanto potente, pur senza sacrificare la consueta e ormai abituale impostazione tecnica che lo porta a mantenere le braccia lungo il corpo, ha preso in mano le redini del match e non le ha più lasciate. Ganci, montanti e soprattutto diretti pesantissimi hanno trafitto la guardia del coraggioso massimo di origini messicane a ripetizione, sfiancandolo poco a poco, ripresa dopo ripresa. Arreola ha tentato di provocare l'avversario con sorrisi ironici dopo i colpi subiti, ha cercato di stringerlo alle corde senza successo per tentare di mettere a segno il colpo della domenica, ha riprovato a chiudere la guardia col risultato di lasciar scoperto il corpo, bersaglio di innumerevoli montanti del campione: tutto inutile e alla fine del nono round il volto dello sfidante era già una maschera di sangue. Un'ulteriore ripresa di dominio ha portato l'arbitro ad interpellare l'angolo statunitense e a decretare la fine della contesa. Se da un lato Klitschko festeggiava con la consueta compostezza mimando con chiari gesti al pubblico la propria superiorità, dall'altro Arreola scoppiava in lacrime per la delusione dando vita a un'immagine davvero singolare, giacchè è piuttosto raro vedere un uomo delle dimensioni di "The Nightmare" il cui volto generalmente sembra trasmettere cattiveria e determinazione pura, ridotto in lacrime e consolato dai più "piccoli" uomini d'angolo.

    arr_1 Non c'è che dire, Vitali Klitschko è certamente, fino a prova contraria, il peso massimo attuale più forte del mondo. Il suo record mostra una carriera folgorante, una percentuale di vittorie prima del limite quasi fantascientifica e un'unica vera sconfitta patita con un grandissimo campione se pur in declino come Lennox Lewis, poichè l'altra, contro Chris Byrd, maturò in seguito ad un infortunio. Resterà sempre il rammarico per gli appassionati di aver visto combattere l'ucraino in un'epoca tanto infelice per i pesi massimi. Circondato da sfidanti di scarso valore "Ironfist" divide tutt'ora chi lo ritiene meritevole di un posto tra i primi 10 interpreti di ogni tempo della categoria, chi crede che contro i campioni delle epoche passate non avrebbe retto neppure pochi round e chi infine, forse più saggiamente, ammette quanto sia difficile pronunciarsi in virtù della pochezza messa in mostra dagli avversari dell'attuale campione.

    Tra questi Arreola non è stato certamente il peggiore. Molti hanno retto meno, moltissimi si sono limitati a subire per poi arrendersi ai primi colpi pesanti dell'ucraino. Questa volta lo sfidante ha onorato l'impegno, ce l'ha messa tutta fino alla fine e ha lottato col dolore e con la fatica nel tentativo di centrare l'impresa. Ciò che tuttavia balza agli occhi anche al curioso meno esperto che si trovi a vedere per caso il titolo mondiale dei pesi massimi, un tempo conteso da giganti del movimento come Muhammad Ali, Joe Frazier, Geroge Foreman, è la sconcertante forma fisica nella quale Arreola si è presentato all'appuntamento. Risulta francamente inamissibile che un atleta professionista possa accingersi ad affrontare la prova più difficile e prestigiosa della propria carriera ostacolato e appesantito da rotoli di grasso che ne limitano senza dubbio l'agilità, la reattività e come logica conseguenza, le possibilità di vittoria. "The Nightmare" è ancora relativamente giovane per gli standard attuali (ha 28 anni). Una volta superato lo sconforto per la sconfitta, se deciderà di lavorare sul proprio fisico e di sacrificarsi in tale direzione per guadagnarne in agilità, destrezza e fluidità dei movimenti, potrà sfuttare il coraggio, la potenza e le doti da incassatore che senza dubbio si ritrova per togliersi qualche bella soddisfazione. In caso contrario invece, le strade percorribili potrebbero rivelarsi tutte eccessivamente in salita.
     
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124 replies since 14/8/2006, 15:43   4600 views
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