DELLA SESSUALITA' MASCHILE

Parole e verità degli uomini sull'argomento sesso.

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  1. seiper1
     
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    Nel corso della discussione permanente sul fenomeno della prostituzione è emersa con una certa chiarezza l’utilità di rivolgere l’attenzione verso quella che è stata definita la “questione erotico – sessuale”.
    In quel contesto, infatti, sono emerse alcune differenze di posizione intorno all’argomento che, sinteticamente, riguardano l’ammissibilità, sia che la si voglia osservare sotto il profilo etico sia semplicemente sotto quello estetico, della c.d. istintualità maschile nel comportamento sessuale e quindi, in ultima analisi, di una modalità piuttosto diffusa da parte di molti uomini di atteggiarsi al sesso, compreso il rivolgersi a forme surrogate quali la prostituzione.
    La questione, a mio avviso, non è secondaria nell’ambito della, ovviamente, più ampia questione maschile, per diversi motivi:
    1 – voler escludere l’aspetto della sessualità dalla QM (ciò che qualcuno ha definito un’incomprensibile ossessione per il sesso) significherebbe moncarla di uno degli aspetti principali attraverso cui i generi si rapportano l’uno all’altro e, quindi, ignorare uno degli aspetti costitutivi di questo rapporto.
    2 - l’attuale rapporto tra i sessi si configura come una guerra (o, meglio, come un’aggressione femminile al maschile), giocata in massima parte sulla condanna e sulla colpevolizzazione della maschilità intesa, in primo luogo, come connotazione sessuale. A questo imprinting ideologico, infatti, si deve l’attuale sviluppo di normative vessatorie quali quelle sulle molestie, quelle sulla violenza e, seppure indirettamente, quelle inerenti la famiglia e il regime delle separazioni.
    Il sesso, in altri termini, è uno dei campi di battaglia principali sui quali si combatte questa guerra.
    3 - l’obiettivo dichiarato della condanna femminil – femminista è esattamente la pretesa di “cambiare” gli uomini nelle loro caratteristiche di genere, in un’ottica propriamente sessuale, attraverso un processo rieducativo della loro (nostra) sensibilità, ritenuta moralmente inferiore e spesso indegna; negli innumerevoli casi di uomini “matrizzati” l’obiettivo sembra essere stato parzialmente raggiunto, con tutte le conseguenze annesse che conosciamo.
    4 – in ultimo, da quando ho memoria non ricordo una voce maschile che abbia saputo parlare di sessualità, avendo gli uomini delegato quasi interamente tali questioni alle “superiori” ed incontaminate verità femminili. Tutto ciò ha privato il maschile di qualsiasi autorevolezza e credibilità sull’argomento sesso; un argomento scomodo sul quale l’uomo medio è più portato a “vergognarsi” ed occultare le proprie diverse inclinazioni, piuttosto che ad affermarne la naturale e biologica dignità.

    Darò, pertanto, seguito a questo topic dopo questo primo, preliminare intervento, portando nei prossimi interventi la mia personale esperienza allo scopo di poterla confrontare con quella di altri, perché finalmente la voce maschile possa tornare anche su una tematica della quale è stato espropriato, per riaffermare la verità degli uomini.
     
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  2. Scienziato apocrifo
     
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    CITAZIONE (seiper1 @ 8/8/2006, 13:26)
    in ultimo, da quando ho memoria non ricordo una voce maschile che abbia saputo parlare di sessualità, avendo gli uomini delegato quasi interamente tali questioni alle “superiori” ed incontaminate verità femminili. Tutto ciò ha privato il maschile di qualsiasi autorevolezza e credibilità sull’argomento sesso;

    Effettivamente questo è un po' il ruolo che avevano certi sacerdoti nell'antichità, che, tramite simbolismi o anche in modi più espliciti, facevano un elogio della maschilità.

    E' qui, secondo me che questo approccio si riallaccerebbe all'altro approccio chiamato "spirituale"
     
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  3. Quinzio
     
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    QUOTE
    4 – in ultimo, da quando ho memoria non ricordo una voce maschile che abbia saputo parlare di sessualità, avendo gli uomini delegato quasi interamente tali questioni alle “superiori” ed incontaminate verità femminili. Tutto ciò ha privato il maschile di qualsiasi autorevolezza e credibilità sull’argomento sesso; un argomento scomodo sul quale l’uomo medio è più portato a “vergognarsi” ed occultare le proprie diverse inclinazioni, piuttosto che ad affermarne la naturale e biologica dignità.

    Ben venga questa discussione, nella speranza che possa dar luogo a pensieri basati sulla realta' dei fatti e non sulla fantasia.
    Il 90% di tutto cio' che si dice sul sesso e' rivolto alla donna.
    Dal come fare i preliminari alla ricerca del punto G (neanche fosse il Santo Graal !) tutto e' orientato al femminile; come se la donna avesse bisogno di essere istruita, rassicurata, incoraggiata, aiutata a vivere in modo felice la sua esperienza sessuale.

    Invece l'uomo, lui, ma cosa vuole, avanzare anche delle pretese in materia di sesso ??? !
    Se riga dritto lei gliela da e deve anche dire grazie, altrimenti la prima cosa che succede e' che lei chiude i rubinetti (leggasi chiude le gambe) fino aquando lui non striscia per chiedere scusa non se ne parla neanche di sesso.



    Edited by Quinzio - 8/8/2006, 20:13
     
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  4. *STRIDER*
     
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    CITAZIONE (Quinzio @ 8/8/2006, 20:01)
    Il 90% di tutto cio' che si dice sul sesso e' rivolto alla donna.
    Dal come fare i preliminari alla ricerca del punto G (neanche fosse il Santo Graal !) tutto e' orientato al femminile; come se la donna avesse bisogno di essere istruita, rassicurata, incoraggiata, aiutata a vivere in modo felice la sua esperienza sessuale.

    Verissimo. Il che la dice lunga sulle "straordinarie voglie" delle femmine... :D :D
     
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  5. Quinzio
     
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    Caro Strider,
    se non erro tu sei un para' e quindi sarai ben addestrato a combattere con le armi, ma io ho l'impressione che una guerra senza armi oggi si combatte ogni giorno nei posti di lavoro, e nei nuclei famigliari
     
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  6. *STRIDER*
     
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    CITAZIONE (seiper1 @ 8/8/2006, 13:26)
    .4 – in ultimo, da quando ho memoria non ricordo una voce maschile che abbia saputo parlare di sessualità, avendo gli uomini delegato quasi interamente tali questioni alle “superiori” ed incontaminate verità femminili. Tutto ciò ha privato il maschile di qualsiasi autorevolezza e credibilità sull’argomento sesso; un argomento scomodo sul quale l’uomo medio è più portato a “vergognarsi” ed occultare le proprie diverse inclinazioni, piuttosto che ad affermarne la naturale e biologica dignità.

    Vero. Pure io che "viaggio" verso i 27 anni di età e sono figlio di insegnanti (perciò ho la NAUSEA della scuola...), non ho memoria di una voce (maschile) che abbia realmente saputo parlare della sessualità maschile.
    Per quanto mi riguarda posso dire di avere una forte tendenza alla promiscuità, al sesso senza implicazioni sentimentali e rotture di palle varie; il problema, però, è che per soddisfare tali esigenze bisogna rivolgersi alle puttane. Se sei un pinco panco qualunque come me, ovviamente. (Dicasi anche la STRAGRANDE MAGGIORANZA degli uomini).

    CITAZIONE (Quinzio @ 8/8/2006, 20:12)
    ma io ho l'impressione che una guerra senza armi oggi si combatte ogni giorno nei posti di lavoro, e nei nuclei famigliari

    Non è un'impressione, è la realtà.
     
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  7. seiper1
     
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    CITAZIONE
    Per quanto mi riguarda posso dire di avere una forte tendenza alla promiscuità, al sesso senza implicazioni sentimentali

    Bene STRIDER, sembra anche a me il miglior argomento possibile per dare l'avvio alla discussione.
    Anche per quanto mi riguarda, infatti, la questione del rapporto tra sesso e sentimento è contrassegnata dalla più profonda contraddizione del mondo femminile, nella sua generalità salvo eccezioni, che è, inoltre, tra le meno denunciate e le più sopportate dal genere maschile.
    Mi spiego, anche se credo che sappiamo tutti di cosa si parla.
    Mi pongo, fantasiosamente, nell'ottica di un extraterrestre che sbarcasse oggi con la propria astronave sul nostro pianeta per studiare e capire i comportamenti umani.
    Tra le prime cose che noterebbe, essendo della più chiara evidenza visiva, ci sarebbe la profonda differenza che caratterizza la figura esteriore femminile da quella maschile. Mentre, infatti, la prima mostra il proprio corpo in tutti i modi immaginabili, richiamando l’attenzione su ogni parte delle sue forme fisiche in modi talmente insistiti da risultare quasi maniacali, il secondo gli apparirebbe del tutto estraneo a questa forma di attenzione fisica, dal momento che copre il proprio corpo quasi completamente con il vestiario e non ne fa mostra in alcun modo.
    Ipotizzando, sempre con un gioco di fantasia, che l’extraterrestre scoprisse in qualche modo che uomini e donne uniscono i loro “corpi” nel gioco sessuale traendone piacere, possiamo immaginare verosimilmente che il nostro marzianetto ripartirebbe verso il suo pianeta nella salda convinzione che le donne rivolgono verso il piacere fisico, verso l’aspetto corporeo della sessualità, un’attenzione infinitamente più grande di quanto facciano gli umani di sesso maschile, vista l’abissale differenza di attenzione che uomini e donne danno al “corpo”.
    Non potrebbe sapere, il nostro fantasioso personaggio, che nella realtà la situazione è esattamente rovesciata, nel senso che l’attenzione verso il piacere fine a se stesso, quello legato alla corporeità dei rapporti sessuali ed al piacere fisico, è di gran lunga una caratteristica maschile, mentre quella femminile è contraddittoriamente orientata verso aspetti incorporei ed invisibili denominati sentimenti.

    Cosa significa questa storiella?
    Che l’attitudine maschile a rivolgere il proprio interesse verso il corpo femminile, piuttosto che verso la sua “anima” (per utilizzare un termine caro a Giulyia), è sì il risultato di una diversa inclinazione biologica alla sessualità ma, soprattutto ai giorni nostri, è anche il risultato di una costante e sistematica sollecitazione del desiderio maschile, piuttosto che degli aspetti sentimentali ai quali così spesso, invece, le donne fanno riferimento anteponendoli a quelli "fisici".
    Esattamente come STRIDER anch’io rivolgo la mia prevalente attenzione al sesso svincolato dalle implicazioni sentimentali, perché il giorno che la maggior parte delle donne richiamerà l’attenzione maschile verso i propri sentimenti, piuttosto che verso il proprio corpo, comincerò a prenderli in considerazione.
    Sino a quel giorno non potrò che guardare al corpo femminile con desiderio, ignorando o ponendo in secondo piano, senza alcun problema, i sentimenti che contiene ed ascoltando la mia semplice istintualità senza dovermene sentire sminuito.


    Edited by seiper1 - 9/8/2006, 13:22
     
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  8. *STRIDER*
     
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    CITAZIONE (seiper1 @ 9/8/2006, 12:54)
    Che l’attitudine maschile a rivolgere il proprio interesse verso il corpo femminile, piuttosto che verso la sua “anima” (per utilizzare un termine caro a Giulyia), è sì il risultato di una diversa inclinazione biologica alla sessualità ma, soprattutto ai giorni nostri, è anche il risultato di una costante e sistematica sollecitazione del desiderio maschile, piuttosto che degli aspetti sentimentali ai quali così spesso, invece, le donne fanno riferimento anteponendoli a quelli "fisici".

    Si', è indubbio che esiste anche un fattore culturale che rende gli uomini ancora più dipendenti dal sesso, rispetto alle donne.
    E' ovvio che certi smutandamenti, i perizoma di fuori *, le camicette trasparenti, le minigonne e relative cosce abbronzate possono fare un certo effetto solo in una società "civile" e "coperta".
    Di certo non possono farlo fra le varie tribù che popolano l'Africa, o fra gli aborigeni dell'Australia.
    Cmq, ritengo che questo fattore culturale, sia un'ulteriore prova del fatto che la sessualità dell'uomo è profondamente diversa da quella femminile.
    Se cosi' non fosse non potrebbe esistere tale "quid"... in più a nostro sfavore.

    -------------------------------------------------

    * Recentemente mi è capitato di fermarmi a prendere un caffè in un bar non molto lontano dalla mia città, dove lavorano tutte ragazze. Fra queste ce n'è una della Repubblica Ceka, non molto alta ma con un viso angelico e una voce dolcissima che (mentre stavo sorseggiando il caffè) a un certo punto si è abbassata per prendere una bottiglia; nel farlo le è uscito fuori metà perizoma (nero e trasparente) e un quarto di chiappe.
    Be', sono dovuto andare a casa per "soddisfarmi da solo"...
    Ero impazzito!

    CITAZIONE (seiper1 @ 9/8/2006, 12:54)
    Ipotizzando, sempre con un gioco di fantasia, che l’extraterrestre scoprisse in qualche modo che uomini e donne uniscono i loro “corpi” nel gioco sessuale traendone piacere, possiamo immaginare verosimilmente che il nostro marzianetto ripartirebbe verso il suo pianeta nella salda convinzione che le donne rivolgono verso il piacere fisico, verso l’aspetto corporeo della sessualità, un’attenzione infinitamente più grande di quanto facciano gli umani di sesso maschile, vista l’abissale differenza di attenzione che uomini e donne danno al “corpo”.
    Non potrebbe sapere, il nostro fantasioso personaggio, che nella realtà la situazione è esattamente rovesciata, nel senso che l’attenzione verso il piacere fine a se stesso, quello legato alla corporeità dei rapporti sessuali ed al piacere fisico, è di gran lunga una caratteristica maschile, mentre quella femminile è contraddittoriamente orientata verso aspetti incorporei ed invisibili denominati sentimenti.

    Vedi, seiper, il dramma è che gli "extraterrestri" sono molto spesso gli uomini (di oggi).
    Sai quanti ne conosco, sia miei coetanei, sia più adulti, sia più piccoli, STRACONVINTI che le cose stiano "effettivamente" cosi' ? Sai quanti ne esistono che ti mandano a cacare non appena osi sostenere che, in fondo in fondo, tutte 'ste voglie le femmine non le hanno? E che in realtà quello arrapato e dipendente è (di norma) l'uomo?
    Una cifra enorme! Secondo me, fra le nuove/nuovissime generazioni, quasi tutti.
     
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  9. seiper1
     
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    CITAZIONE
    Vedi, seiper, il dramma è che gli "extraterrestri" sono molto spesso gli uomini (di oggi).
    Sai quanti ne conosco, sia miei coetanei, sia più adulti, sia più piccoli, STRACONVINTI che le cose stiano "effettivamente" cosi' ? Sai quanti ne esistono che ti mandano a cacare non appena osi sostenere che, in fondo in fondo, tutte 'ste voglie le femmine non le hanno? E che in realtà quello arrapato e dipendente è (di norma) l'uomo?
    Una cifra enorme! Secondo me, fra le nuove/nuovissime generazioni, quasi tutti.

    (STRIDER)

    Allora, come si è già detto nell'altra discussione, non si capisce per quale motivo dovrebbe esistere e proliferare, in misura tanto crescente e diffusa proprio ai nostri giorni, il fenomeno della prostituzione al quale si rivolgono milioni di uomini e non uno sparuto drappello di "sfigati".
    Ma questo è esattamente il punto: se nell'altro topic abbiamo portato argomenti di carattere "socio - culturale", nel senso che alcuni di noi hanno cercato di mettere in luce il carattere oggettivo di questa diversità ormonale attraverso l'analisi del fenomeno prostituzione, in questa discussione è il carattere soggettivo della questione che si vorrebbe illuminare con un confronto aperto tra le differenti esperienze personali.
    In altre parole, si tratta di capire cosa si intende per "donna vogliosa" o "arrapata", per "sesso soddisfacente", se ci sia un’effettiva coerenza di comportamento nell’andare in giro smutandata ed esserlo effettivamente anche a letto e, insomma, se tanti uomini non si ritengano soddisfatti per il solo ed unico fatto che oggi tante donne la danno molto più facilmente che in passato; bisogna anche vedere come la danno, non solo se.....
    Intendiamoci, nella mia variegata esperienza personale, anch’io ho incontrato tante donne che non si sono fatte alcun problema, ad esempio, a prodigarsi in generosi rapporti orali o che si siano prestate ad altri giochi di piacere assecondando le mie richieste e le mie fantasie.
    Ma il problema è che io ho spesso avvertito che quella loro partecipazione era, in un certo senso, “esterna” al fatto erotico, nel senso che ciò che facevano non corrispondeva ad una loro “voglia” effettiva, bensì ad un compiacimento della mia. Il minimo che ti puoi aspettare da una donna che si mette in mostra con minigonne, perizoma, tacchi alti, scollature profonde, trucco, trasparenze e tutti gli altri strumenti di seduzione erotica che sappiamo, richiamando in modo così pronunciato l’attenzione sul proprio corpo, è che quella sia la “troia” sperata che non aspetta altro che di farsi mettere le mani addosso e di prestarsi ai giochi di piacere più sfrenati e disinibiti.
    Invece, quantomeno nella mia esperienza, la stragrande maggioranza di loro si rivela, oltre che piena di inibizioni di ogni genere (….non toccarmi lì, no così no, questo non mi va, quest’altro non l’ho mai fatto etc.), soprattutto desiderose di conferme affettive e sentimentali piuttosto che di piacere fisico.
    Quelle fantasie erotiche alle quali pure partecipano svolgendo il compito con diligenza priva di fantasia, non sono le loro; sono le mie. La maggior parte delle donne alle quali ho chiesto, esplicitamente, quali fossero le loro fantasie sessuali, alle quali mi sarei prestato ben volentieri per realizzarle, non mi ha semplicemente saputo rispondere perché non ne avevano.
    L’unica costante è, però, il sistematico richiamo all’aspetto sentimentale; il prevalente interesse femminile, che io ho riscontrato, è verso il romanticismo della situazione, i cuoricini rosa che sbocciano tra sospiri, caldi e stretti abbracci, tante coccole, magari tra un pupazzo di pelouche e parole d’amore da ascoltare con aria trasognata.
    Che questi atteggiamenti fossero del tutto legittimi e coerenti sino ad epoche ottocentesche e pre – femministe lo posso capire ed accettare senza alcun problema; che questi atteggiamenti siano materia dell’oggi mi sembra sia solo una contraddizione stridente del mondo femminile e che, oltretutto, in queste condizioni ad essere colpevolizzata e condannata sia la sessualità maschile (il famoso maskioporco) la trovo una cosa, a dir poco, aberrante.
     
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  10. juliya
     
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    CITAZIONE (seiper1 @ 10/8/2006, 13:45)
    Allora, come si è già detto nell'altra discussione, non si capisce per quale motivo dovrebbe esistere e proliferare, in misura tanto crescente e diffusa proprio ai nostri giorni, il fenomeno della prostituzione al quale si rivolgono milioni di uomini e non uno sparuto drappello di "sfigati".
    Ma questo è esattamente il punto: se nell'altro topic abbiamo portato argomenti di carattere "socio - culturale", nel senso che alcuni di noi hanno cercato di mettere in luce il carattere oggettivo di questa diversità ormonale attraverso l'analisi del fenomeno prostituzione, in questa discussione è il carattere soggettivo della questione che si vorrebbe illuminare con un confronto aperto tra le differenti esperienze personali.
    In altre parole, si tratta di capire cosa si intende per "donna vogliosa" o "arrapata", per "sesso soddisfacente", se ci sia un’effettiva coerenza di comportamento nell’andare in giro smutandata ed esserlo effettivamente anche a letto e, insomma, se tanti uomini non si ritengano soddisfatti per il solo ed unico fatto che oggi tante donne la danno molto più facilmente che in passato; bisogna anche vedere come la danno, non solo se.....
    Intendiamoci, nella mia variegata esperienza personale, anch’io ho incontrato tante donne che non si sono fatte alcun problema, ad esempio, a prodigarsi in generosi rapporti orali o che si siano prestate ad altri giochi di piacere assecondando le mie richieste e le mie fantasie.
    Ma il problema è che io ho spesso avvertito che quella loro partecipazione era, in un certo senso, “esterna” al fatto erotico, nel senso che ciò che facevano non corrispondeva ad una loro “voglia” effettiva, bensì ad un compiacimento della mia. Il minimo che ti puoi aspettare da una donna che si mette in mostra con minigonne, perizoma, tacchi alti, scollature profonde, trucco, trasparenze e tutti gli altri strumenti di seduzione erotica che sappiamo, richiamando in modo così pronunciato l’attenzione sul proprio corpo, è che quella sia la “troia” sperata che non aspetta altro che di farsi mettere le mani addosso e di prestarsi ai giochi di piacere più sfrenati e disinibiti.
    Invece, quantomeno nella mia esperienza, la stragrande maggioranza di loro si rivela, oltre che piena di inibizioni di ogni genere (….non toccarmi lì, no così no, questo non mi va, quest’altro non l’ho mai fatto etc.), soprattutto desiderose di conferme affettive e sentimentali piuttosto che di piacere fisico.
    Quelle fantasie erotiche alle quali pure partecipano svolgendo il compito con diligenza priva di fantasia, non sono le loro; sono le mie. La maggior parte delle donne alle quali ho chiesto, esplicitamente, quali fossero le loro fantasie sessuali, alle quali mi sarei prestato ben volentieri per realizzarle, non mi ha semplicemente saputo rispondere perché non ne avevano.
    L’unica costante è, però, il sistematico richiamo all’aspetto sentimentale; il prevalente interesse femminile, che io ho riscontrato, è verso il romanticismo della situazione, i cuoricini rosa che sbocciano tra sospiri, caldi e stretti abbracci, tante coccole, magari tra un pupazzo di pelouche e parole d’amore da ascoltare con aria trasognata.
    Che questi atteggiamenti fossero del tutto legittimi e coerenti sino ad epoche ottocentesche e pre – femministe lo posso capire ed accettare senza alcun problema; che questi atteggiamenti siano materia dell’oggi mi sembra sia solo una contraddizione stridente del mondo femminile e che, oltretutto, in queste condizioni ad essere colpevolizzata e condannata sia la sessualità maschile (il famoso maskioporco) la trovo una cosa, a dir poco, aberrante.

    condivido tutto...soprattutto il contrasto che c'è con i cuoricini trafitti e l' atteggiamento volgare e scurrile del panorama femminile giovanile...

    tranne questa parte:

    CITAZIONE
    La maggior parte delle donne alle quali ho chiesto, esplicitamente, quali fossero le loro fantasie sessuali, alle quali mi sarei prestato ben volentieri per realizzarle, non mi ha semplicemente saputo rispondere perché non ne avevano

    per quanto mi riguarda.... non le confiderei a nessuno, nemmeno sotto tortura!!
     
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  11. seiper1
     
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    CITAZIONE
    per quanto mi riguarda.... non le confiderei a nessuno, nemmeno sotto tortura!!

    (iuliya)

    Il che equivale, nei fatti, a non averne, ragazza mia.
    Perché se tu le vivi in modo così occultato, nascosto ed incomunicabile, senza poterti permettere di manifestarle neanche verbalmente (figuriamoci sperimentarle) con la persona a cui rivolgi la tua intimità, agli effetti della situazione che vivi con un uomo (o ragazzo che sia) è come se non ne avessi; è come se non esistessero.
    Anche cambiando l'ordine degli addendi, si dice in aritmetica, la somma non cambia.
    In ogni caso, la maggior parte delle donne che ho conosciuto io, invece, mi ha detto, senza mezzi termini e senza alcuna riserva, di non averne affatto. E questa rimane, comunque, la mia esperienza personale da confrontare con quella di altri.
     
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  12. *STRIDER*
     
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    CITAZIONE (juliya @ 10/8/2006, 15:54)
    per quanto mi riguarda.... non le confiderei a nessuno, nemmeno sotto tortura!!

    T'assicuro che non sei la sola.
    Io stesso, un paio di anni fa e in un altro forum, ho sottolineato più volte questo dato di fatto: e cioè che le femmine molto raramente confidano le loro fantasie (ammesso che ne abbiano).
    Perlomeno, questa è stata la mia personale esperienza.
    Un altro particolare che sfata una volta di più la leggenda metropolitana secondo la quale le femmine di oggi non avrebbero alcun tabù.
    Mentre, in realtà, ne hanno una caterva.

    Edited by *STRIDER* - 10/8/2006, 17:02
     
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  13. *STRIDER*
     
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    CITAZIONE (seiper1 @ 10/8/2006, 13:45)
    Ma il problema è che io ho spesso avvertito che quella loro partecipazione era, in un certo senso, “esterna” al fatto erotico, nel senso che ciò che facevano non corrispondeva ad una loro “voglia” effettiva, bensì ad un compiacimento della mia. Il minimo che ti puoi aspettare da una donna che si mette in mostra con minigonne, perizoma, tacchi alti, scollature profonde, trucco, trasparenze e tutti gli altri strumenti di seduzione erotica che sappiamo, richiamando in modo così pronunciato l’attenzione sul proprio corpo, è che quella sia la “troia” sperata che non aspetta altro che di farsi mettere le mani addosso e di prestarsi ai giochi di piacere più sfrenati e disinibiti.
    Invece, quantomeno nella mia esperienza, la stragrande maggioranza di loro si rivela, oltre che piena di inibizioni di ogni genere (….non toccarmi lì, no così no, questo non mi va, quest’altro non l’ho mai fatto etc.), soprattutto desiderose di conferme affettive e sentimentali piuttosto che di piacere fisico.

    Infatti.
    Ed è questo che tantissimi uomini non vogliono capire: ossia che la stragrande maggioranza delle femmine non è affatto attratta da certi giochi erotici che, invece, piacciono moltissimo a noi uomini.
    Non a caso la pornografia è a uso e consumo quasi esclusivamente maschile; non per niente il motivo principale che spinge una femmina a darsi al porno è il denaro, non il sesso (al contrario degli uomini).
    Dirò di più: nella mia personale esperienza ho potuto constatare che, in genere, le femmine non si sanno divertire, non sanno prendere il sesso per quello che è e dovrebbe essere: cioè un piacere, una goduria, una gioia.
    Non un problema, una paranoia, o un qualcosa di "sporco".
    Certo, questo non significa che non esistano donne realmente libere e fantasiose, cosi' come non tutti gli uomini sono attratti allo stesso modo dal sesso e da certi giochi erotici.
    Ma nella stragrande maggioranza dei casi è come precedentemente descritto.
     
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  14. juliya
     
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    CITAZIONE (seiper1 @ 10/8/2006, 16:35)
    CITAZIONE
    per quanto mi riguarda.... non le confiderei a nessuno, nemmeno sotto tortura!!

    (iuliya)

    Il che equivale, nei fatti, a non averne, ragazza mia.
    Perché se tu le vivi in modo così occultato, nascosto ed incomunicabile, senza poterti permettere di manifestarle neanche verbalmente (figuriamoci sperimentarle) con la persona a cui rivolgi la tua intimità, agli effetti della situazione che vivi con un uomo (o ragazzo che sia) è come se non ne avessi; è come se non esistessero.
    Anche cambiando l'ordine degli addendi, si dice in aritmetica, la somma non cambia.
    In ogni caso, la maggior parte delle donne che ho conosciuto io, invece, mi ha detto, senza mezzi termini e senza alcuna riserva, di non averne affatto. E questa rimane, comunque, la mia esperienza personale da confrontare con quella di altri.

    no: equivale a mentire...e considerando i cosiddetti "doveri" per far funzionare un rapporto, la trasparenza è uno dei primi doveri da dare all'altro/a, e anche la fiducia...quindi è molto peggio di non averle affatto. se si è carenti in fantasie sessuali, è una caratteristica non bella ok, ma di sicuro non è una colpa...non essere sinceri per paure(...sapendo benissimo che si trattano di paure cretine), è senza dubbio una colpa...sai quando si dice "bugie innocenti"...che non fanno male a nessuno?
    è cmq una forma di disonestà e di ipocrisia, che manifesta poco rispetto e disponibilità nei confronti dell' uomo (soprattutto per pregiudizio)...ma nonostante tutto si hanno e ci si convive...fino a quando lui non troverà un modo per battere anche questo muro...
    un fidanzato a volte può arrivare ad usare metodi non molto ortodossi per risolvere certi "problemi" ...che tutto sommato ora comprendo e "perdono"

    (*STRIDER* Inviato il: 10/8/2006, 16:46)
    CITAZIONE
    T'assicuro che non sei la sola.
    Io stesso, un paio di anni fa e in un altro forum, ho sottolineato più volte questo dato di fatto: e cioè che le femmine molto raramente confidano le loro fantasie (ammesso che ne abbiano).
    Perlomeno, questa è stata la mia personale esperienza.
    Un altro particolare che sfata una volta di più la leggenda metropolitana secondo la quale le femmine di oggi non avrebbero alcun tabù.
    Mentre, in realtà, ne hanno una caterva.

    infatti per secoli si è data la colpa alla mentalità maschilista...che non permetteva alla donna di aprirsi...dopo la rivoluzione sessuale...questa sessualità femminile, ha tragicamente assunto solo la figura della donna dominatrice...quindi una versione malata...
     
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  15. Quinzio
     
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    QUOTE
    infatti per secoli si è data la colpa alla mentalità maschilista...che non permetteva alla donna di aprirsi...dopo la rivoluzione sessuale...questa sessualità femminile, ha tragicamente assunto solo la figura della donna dominatrice...quindi una versione malata...

    per come la vedo io, per quel che ne ho capito, la cosiddetta rivoluzione sessuale in pratica e' stato l'arrogarsi il diritto da parte della D, di tradire il marito senza doversi assumere nessuna responsabilita'.
    Molti hanno inteso la riv. sessuale come il libero amore, ma non e' successo nulla di tutto questo.

    QUOTE
    Certo, questo non significa che non esistano donne realmente libere e fantasiose

    Esistono donne che hanno capito che all'uomo piace molto il sesso. Per cui per aumentare il piacere che l'uomo prova facendo sesso con loro, si inventano giochi e pratiche varie.
    Ma lo fanno per compiacere l'uomo, e AVERE IL LORO TORNACONTO (spesso sotto forma di regali e denaro).

    Per fare un esempio, sono come un panettiere che fa il pane classico. Poi un giorno capisce che al cliente piace di piu' il pane con l'olio, il pane integrale, ecc e allora fa il pane diverso perche' al cliente piace e glielo paga di piu' che il pane normale. Ma al panettiere in se non gliene importa un fico secco di come fare il pane.
     
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