Viltà femminile

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  1. silverback
     
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    Articolo pubblicato lunedì 16 febbraio 2004 su il Messaggero.


    LITI TRA GENITORI, L'ACCUSA DI ABUSI SPESSO E' FALSA.
    Infondato il 30% delle denunce di violenza su minori: le donne così si vendicano del partner nelle separazioni.


    ROMA - Valentina ha nove anni, i suoi genitori si sono separati. Trascorre qualche giorno di vacanza con il papà e la mamma, ed è un fatto straordinario per lei abituata ormai a vedere o l'uno o l'altra e a dividersi fra due case. Ma il viaggio di Valentina con la famiglia che non c'è più finisce nel peggiore dei modi: al ritorno in città, la madre denuncia l'ex marito per abuso sessuale. Aveva già dei sospetti, racconta al magistrato,quei giorni insieme hanno rafforzato le sue paure. Ma le perizie dei consulenti del pubblico ministero smentiscono i timori della donna: Valentina non ha subìto nessun abuso. E' una bambina sofferente, questo sì, traumatizzata anche per via della separazione e di un rapporto un po' morboso con i genitori, ma il suo caso non deve finire in tribunale. Quella di Valentina è una storia come tante altre.
    Sono sempre più numerose le false denunce di abusi sessuali da parte di genitori che si lasciano in malo modo, avvertono consulenti e magistrati. Si aggirano intorno al 30% e nella maggior parte dei casi sono presentate dalle donne. Madri ferite che pensano così di vendicarsi, o donne sofferenti che riversano sui bambini propri malesseri e pensano di vedere quel che non c'è.
    "Non si rendono conto, questi genitori,della gravità di quel che fanno. Non hanno la consapevolezza dell'abuso psichico che compiono nei confronti del bambino", sostiene Maria Grazia Fusacchia, psicoterapeuta dell'età evolutiva, uno dei membri del comitato scientifico che ha riunito a Roma magistrati, neuropsichiatri infantili e psicologi per discutere di "bambini,adolescenti e genitori in tribunale".
    Un'iniziativa promossa da corso di Psicoterapia Psicoanalitico del bambino Asne-SIPsIa.
    Accade per lo più in caso di separazioni conflittuali.
    Matrimoni tormentati che si spezzano trascinando nel baratro i bambini.
    "A volte i genitori che presentano denunce che poi si rivelano false sono in malafede, lo fanno per impedire all'altro partner di vedere i figli", spiega Ugo Sabatello, neuropsichiatra infantile dell'università La Sapienza. "Ma tante altre volte sono in buona fede. Il bambino è investito dalla rabbia della mamma, la fa sua, e magari dice che non vuole più vedere il padre". E quel rifiuto, la mamma, lo interpreta come un campanello d'allarme: chissà cosa gli fa il papà.
    "Con l'aumento delle denunce per abuso sessuale, si è incrementato anche il numero delle denunce strumentali nell'ambito di un dissidio di coppia", conferma Nunzia D'Elia, sostituto procuratore del tribunale di Roma che si occupa dei reati di violenza nei confronti dei minori.
    "Ma non sempre si tratta di calunnia, piuttosto di comportamenti male interpretati, tanta è la rabbia vendicativa nei confronti del partner". A finire in tribunale senza colpa, sempre più spesso sono anche i bidelli delle scuole, "denunciati per abusi sessuali da madri separate o sole, mentre erano colpevoli soltanto di accudimenti maldestri o sventati", avverte Fusacchia. Cose gravi, per carità, ma non reati.
    "Constatiamo con preoccupazione - continua la pasicoterapeuta - che è sempre più frequente l'abuso psichico dei bambini che proviene da comportamenti poco attenti a considerare la fragilità della mente infantile. I bambini sembrano saper fare tutto, parlano di sesso ancora prima della pubertà, assistono a programmi televisivi hard, tuttavia non ne comprendono appieno il senso e si ritrovano inondati da una forte eccitazione che non sanno come calmare e che si scarica sui loro comportamenti".
    Minori vittime, ma anche autori di reati.
    "Gesti adolescenziali che hanno il senso della comunicazione che va colta - spiega Ugo Sabatello - dietro ogni reato c'è una richiesta d'aiuto".



    di Maria Lombardi




    CITAZIONE
    Cose gravi, per carità, ma non reati.

    ?!?

    Edited by silverback - 15/8/2007, 19:49
     
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    Lupus in fabula

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    E già, a quanto pare non è reato se una donna distrugge un uomo con un'accusa infamante.
    Del resto lo sappiamo che la donna non ha mai colpe, non ha mai responsabilità, non paga mai e, quando paga, sono sempre gli altri che sono aguzzini nei suoi confronti.
     
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  3. -Renato-
     
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    Oltre alle accuse al marito come quella di molestia ,la cosa più cattivanella separazione è la volontà della madre di tenersi i figli e lasciare al marito solo il compito di sborsatore di assegni.
    Cosa è la separazione epoi il divorzio se non la volontà di voler escludere il padre dalla famiglia?

    Pensiero tipico della moglie separata:"tu padre non centri nulla con la famiglia, la famiglia siamo io madre ei miei bambini, tu sei padre solo nei compiti che stabilisco io cioè quello economico.Ti do il diritto di vedere i bambini, ma al fine della educazione , non c'e pericolo ,la educazione fondamentale la avranno solo da parte mia "
     
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  4. silverback
     
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    CITAZIONE (silverback @ 17/2/2004, 05:12)
    Articolo pubblicato lunedì 16 febbraio 2004 su il Messaggero.


    LITI TRA GENITORI, L'ACCUSA DI ABUSI SPESSO E' FALSA.
    Infondato il 30% delle denunce di violenza su minori: le donne così si vendicano del partner nelle separazioni.


    ROMA - Valentina ha nove anni, i suoi genitori si sono separati. Trascorre qualche giorno di vacanza con il papà e la mamma, ed è un fatto straordinario per lei abituata ormai a vedere o l'uno o l'altra e a dividersi fra due case. Ma il viaggio di Valentina con la famiglia che non c'è più finisce nel peggiore dei modi: al ritorno in città, la madre denuncia l'ex marito per abuso sessuale. Aveva già dei sospetti, racconta al magistrato,quei giorni insieme hanno rafforzato le sue paure. Ma le perizie dei consulenti del pubblico ministero smentiscono i timori della donna: Valentina non ha subìto nessun abuso. E' una bambina sofferente, questo sì, traumatizzata anche per via della separazione e di un rapporto un po' morboso con i genitori, ma il suo caso non deve finire in tribunale. Quella di Valentina è una storia come tante altre.
    Sono sempre più numerose le false denunce di abusi sessuali da parte di genitori che si lasciano in malo modo, avvertono consulenti e magistrati. Si aggirano intorno al 30% e nella maggior parte dei casi sono presentate dalle donne. Madri ferite che pensano così di vendicarsi, o donne sofferenti che riversano sui bambini propri malesseri e pensano di vedere quel che non c'è.
    "Non si rendono conto, questi genitori,della gravità di quel che fanno. Non hanno la consapevolezza dell'abuso psichico che compiono nei confronti del bambino", sostiene Maria Grazia Fusacchia, psicoterapeuta dell'età evolutiva, uno dei membri del comitato scientifico che ha riunito a Roma magistrati, neuropsichiatri infantili e psicologi per discutere di "bambini,adolescenti e genitori in tribunale".
    Un'iniziativa promossa da corso di Psicoterapia Psicoanalitico del bambino Asne-SIPsIa.
    Accade per lo più in caso di separazioni conflittuali.
    Matrimoni tormentati che si spezzano trascinando nel baratro i bambini.
    "A volte i genitori che presentano denunce che poi si rivelano false sono in malafede, lo fanno per impedire all'altro partner di vedere i figli", spiega Ugo Sabatello, neuropsichiatra infantile dell'università La Sapienza. "Ma tante altre volte sono in buona fede. Il bambino è investito dalla rabbia della mamma, la fa sua, e magari dice che non vuole più vedere il padre". E quel rifiuto, la mamma, lo interpreta come un campanello d'allarme: chissà cosa gli fa il papà.
    "Con l'aumento delle denunce per abuso sessuale, si è incrementato anche il numero delle denunce strumentali nell'ambito di un dissidio di coppia", conferma Nunzia D'Elia, sostituto procuratore del tribunale di Roma che si occupa dei reati di violenza nei confronti dei minori.
    "Ma non sempre si tratta di calunnia, piuttosto di comportamenti male interpretati, tanta è la rabbia vendicativa nei confronti del partner". A finire in tribunale senza colpa, sempre più spesso sono anche i bidelli delle scuole, "denunciati per abusi sessuali da madri separate o sole, mentre erano colpevoli soltanto di accudimenti maldestri o sventati", avverte Fusacchia. Cose gravi, per carità, ma non reati.
    "Constatiamo con preoccupazione - continua la pasicoterapeuta - che è sempre più frequente l'abuso psichico dei bambini che proviene da comportamenti poco attenti a considerare la fragilità della mente infantile. I bambini sembrano saper fare tutto, parlano di sesso ancora prima della pubertà, assistono a programmi televisivi hard, tuttavia non ne comprendono appieno il senso e si ritrovano inondati da una forte eccitazione che non sanno come calmare e che si scarica sui loro comportamenti".
    Minori vittime, ma anche autori di reati.
    "Gesti adolescenziali che hanno il senso della comunicazione che va colta - spiega Ugo Sabatello - dietro ogni reato c'è una richiesta d'aiuto".



    di Maria Lombardi




    CITAZIONE
    Cose gravi, per carità, ma non reati.

    ?!?

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