Natura e cultura

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  1. silverback
     
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    Generalmente si ritiene che alcuni comportamenti umani possano essere facilmente modificabili in quanto sono stati appresi, mentre altri resistono ai cambiamenti perché fanno parte della nostra eredità biologica. Gli ideologi di ogni razza si sono appropriati di questa concezione per sostenere la natura innata di certe caratteristiche umane (per esempio, differenze di razza nell'intelligenza) e la plasticità di altre (come l'abilità nel superare gli stereotipi legati al genere). Il comunismo si fondava sulla fiducia nella malleabilità umana. Poiché le persone, a differenza degli insetti sociali, sono in grado di reprimere il proprio individualismo in nome di un bene superiore, alcuni regimi hanno accompagnato le proprie rivoluzioni con massicci sforzi di indottrinamento. Tutto ciò, comunque, si è rivelato inutile. Il comunismo si è esaurito perché la sua struttura economica, priva di incentivi, non andava incontro alla natura umana. Sfortunatamente, ciò è successo solo dopo che esso aveva provocato gravi disagi alla popolazione. Più disastrosa fu l'applicazione di alcune teorie biologiche da parte del regime nazista. Anche in questo caso, la collettività (das Volk) era stata posta al di sopra dell'individuo, ma anziché confidare nell'intervento sociale, si scelse la manipolazione genetica. Le persone vennero classificate in categorie "superiori" e "inferiori", la prima delle quali doveva venire protetta da possibili contaminazioni da parte della seconda. Nell'orribile gergo medico dei nazisti, una collettività in salute richiedeva l'eliminazione di tutti gli elementi "cancerosi". Quest'idea venne portata agli estremi in un modo che la civiltà occidentale ha giurato di non dimenticare mai. Non si pensi comunque che le ideologie settarie fossero limitate a particolari luoghi o momenti storici. Nella prima metà del XX secolo, il movimento di eugenetica - che cercava di migliorare l'umanità "allevando solo gli individui più adatti" - godette di ampio seguito fra gli intellettuali, sia negli Stati Uniti sia in Gran Bretagna. Basato su idee ispirate alla Repubblica di Platone, considerava la sterilizzazione degli handicappati mentali e dei criminali una pratica perfettamente accettabile. E il darwinismo sociale - l'idea che in una libera economia capitalista il forte avrà la meglio sul debole, con il risultato di un generale miglioramento della popolazione - ispira ancora oggi il comportamento politico. In quest'ottica, il povero non dovrebbe essere aiutato nella sua lotta per l'esistenza, in modo da non alterare l'ordine naturale delle cose.
    Con queste premesse, è facile comprendere perché categorie di persone oppresse, come certe minoranze o le donne, non riescano a considerare la biologia in termini amichevoli. A queste risponderei avvertendo che il pericolo viene da entrambe le direzioni, dal determinismo biologico così come dal suo opposto, la negazione delle basilari necessità umane e la convinzione che possiamo essere qualsiasi cosa ci piaccia. Le comunità hippy degli anni sessanta, i kibbutz di Israele e la rivoluzione femminista cercarono di ridefinire gli esseri umani. Ma la negazione della gelosia sessuale, del legame genitore-figlio o delle differenze di genere sono sovrastrutture culturali che non tengono conto delle caratteristiche sviluppatesi nel corso della storia evolutiva umana.
    Nell'era attuale l'ecatombe della seconda guerra mondiale sta via via svanendo nella memoria collettiva, mentre le prove di un legame fra geni e comportamento si stanno facendo più evidenti.
    Gli studi su gemelli allevati separatamente sono noti a tutti, e con frequenza quasi settimanale i media riferiscono della scoperta di nuovi geni. Esistono le prove che geni specifici siano coinvolti nella schizofrenia, nell'epilessia e nella malattia di Alzheimer, e addirittura nella predisposizione a comportamenti come il consumo di alcool o la ricerca di emozioni forti.
    Anche le nostre conoscenze sulle differenze genetiche e neurologiche fra uomo e donna, così come su quelle fra omosessuali ed eterosessuali stanno aumentando. Per esempio, sappiamo che esistono somiglianze fra una piccola regione nel cervello dei transessuali e la corrispondente regione nel cervello femminile.



    [CONTINUA]
     
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26 replies since 24/7/2006, 19:21   853 views
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