Le donne sono più intelligenti, più forti, più....

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  1. Guit
     
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    Me l'immagino l'invito fatto dal Ministro dell'Interno per tamponare la crescente sfiducia nel futuro del popolo italiano: Donne, cospargete il mondo della vostra merda !

     
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  2. silverback
     
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    http://ansa.it/opencms/export/site/notizie...1649873693.html
    PARLARE 7 MINUTI CON BELLE DONNE FA PERDERE LA TESTA
    LONDRA - Parlare per sette minuti con una donna seducente può letteralmente portare un uomo a perdere la testa. Pochi minuti "fatali" capaci di far dimenticare anche l'indirizzo di casa. L'avvertimento arriva da psicologi olandesi secondo i quali gli uomini userebbero buona parte delle loro facoltà cognitive nel tentativo di impressionare una bella donna, restando però senza risorse per occuparsi delle altre attività della vita quotidiana. Flirtare sul luogo di lavoro, o in classe, potrebbe quindi essere dannoso per il rendimento anche dei seduttori più incalliti. La ricerca, pubblicata sul Journal of Experimental and Social Psychology e ripresa dalla stampa britannica, è stata condotta su 40 studenti uomini, ciascuno dei quali è stato sottoposto ad un test sulla memoria prima di passare sette minuti in compagnia di una bella donna. Dopo la chiacchierata i volontari hanno ripetuto il test diventando meno veloci e precisi Secondo George Fieldman, membro della British Psycological Society, la ricerca dimostra che "quando un uomo incontra una donna che lo attrae la sua attenzione si focalizza sulla riproduzione". Lo studio è stato condotto anche sulle donne, le quali, invece, non sono rimaste "turbate" dalla conversazione con uomini affascinanti.

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  3. LOL WUT
     
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    CITAZIONE (silverback @ 4/9/2009, 19:26)
    http://ansa.it/opencms/export/site/notizie...1649873693.html
    PARLARE 7 MINUTI CON BELLE DONNE FA PERDERE LA TESTA
    LONDRA - Parlare per sette minuti con una donna seducente può letteralmente portare un uomo a perdere la testa. Pochi minuti "fatali" capaci di far dimenticare anche l'indirizzo di casa. L'avvertimento arriva da psicologi olandesi secondo i quali gli uomini userebbero buona parte delle loro facoltà cognitive nel tentativo di impressionare una bella donna, restando però senza risorse per occuparsi delle altre attività della vita quotidiana. Flirtare sul luogo di lavoro, o in classe, potrebbe quindi essere dannoso per il rendimento anche dei seduttori più incalliti. La ricerca, pubblicata sul Journal of Experimental and Social Psychology e ripresa dalla stampa britannica, è stata condotta su 40 studenti uomini, ciascuno dei quali è stato sottoposto ad un test sulla memoria prima di passare sette minuti in compagnia di una bella donna. Dopo la chiacchierata i volontari hanno ripetuto il test diventando meno veloci e precisi Secondo George Fieldman, membro della British Psycological Society, la ricerca dimostra che "quando un uomo incontra una donna che lo attrae la sua attenzione si focalizza sulla riproduzione". Lo studio è stato condotto anche sulle donne, le quali, invece, non sono rimaste "turbate" dalla conversazione con uomini affascinanti.

    ...

    Avevo aperto un nuovo thread sulla notizia ma mi hai fregato sul tempo mentre ancora la postavo... ti ho letto adesso.

    http://questionemaschile.forumfree.net/?t=42401957

    P.S.: Ci sarebbe da fare un esperimento come questo:

    1) Procurati un cronometro.
    2) Prendi la ragazza media.
    3) Mettila davanti a Rocco Siffredi.

    Scommettiamo che entro non più di 7 minuti perde fumo dalle orecchie? :D
     
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    http://www.corriere.it/economia/09_settemb...44f02aabc.shtml



    Lo studio del Boston Consulting Group
    Lavorano e spendono di più
    Il mondo in crisi salvato dalle donne

    Gli economisti: «Sono il mercato emergente. In cinque anni il reddito globale femminile crescerà del 50%»


    MILANO — Se per un'impresa trovare un mercato promettente è importante in tempi normali, riuscire ad azzeccarlo in momenti di tempesta come l'attuale è questione di sopravvivenza. Questo mercato, però, è sotto gli occhi di tutti: sono le donne. È in loro che gli economisti sperano per uscire dalla crisi. Nelle donne che orientano i consumi delle famiglie (e queste le conoscevamo già, considerata l'influenza sulla scelta delle vacanze, dei mobili di casa, dei cibi, ma anche sull’educazione dei figli). E nelle donne che fanno acquisti per sé perché lavorano sempre di più, guadagnano di più, spendono di più.

    Sono, dunque, le donne il vero mercato emergente mondiale. Più di Cina e India messe insieme. Addirittura quasi il doppio di queste due potenze economiche, secondo uno studio del Boston Consulting Group al quale ieri il settimanale americano Newsweek ha dedicato la copertina.

    I ricercatori hanno stimato che in cinque anni il reddito globale femminile crescerà del 50%, per un totale di oltre 5mila miliardi di dollari in più, contro una crescita del reddito maschile di poco più del 30%. La differenza tra i due universi resta alta, visto che il totale dei redditi degli uomini è più del doppio di quello delle donne (23mila miliardi di dollari contro 10mila), ma il divario va attenuandosi.

    La crisi sta rimescolando la carte. Negli Stati Uniti la percentuale di donne occupate sfiora oggi il 50%, avendo i licenziamenti colpito soprattutto gli uomini. E anche in Italia sono stati persi più posti maschili che femminili. «La recessione — dice Maurizio Ferrera, docente di Scienza politica a Milano e autore del saggio Fattore D — ha avuto un effetto di ricomposizione della forza lavoro perché ha colpito settori dove si concentrava l’occupazione maschile e perché le donne occupano posti più flessibili che le imprese, quando hanno potuto, hanno risparmiato. Ma — aggiunge — ci sono due effetti inerziali che vedremo nei prossimi anni. Il primo è che iniziano ad avere effetto in Europa le politiche per le pari opportunità, per cui mi aspetto nei prossimi cinque anni dati diversi nell’occupazione e nella distribuzione dei redditi. Il secondo è l’entrata nel mondo del lavoro di donne più istruite anche in settori a monopolio maschile».

    Se si resta all’oggi, però, le differenze si vedono e fanno riflettere anche in Paesi molto avanzati. Basta guardare l’analisi pubblicata dal quotidiano inglese The Guardian , secondo la quale le donne meglio pagate tra quelle al vertice delle prime 100 società quotate alla Borsa di Londra hanno guadagnato un decimo degli uomini meglio pagati. Solo in 9 hanno avuto un compenso superiore al milione di sterline contro 269 uomini. E solo cinque hanno superato la media maschile.

    In Italia, sempre agli ultimi posti di tutte le classifiche fatte sul tema, le analisi di Livia Aliberti Amidani di Aliberti Governance Advisors dicono che il progresso c’è, ma lentissimo: 6,3% le donne nei consigli di amministrazione delle società quotate italiane a fine luglio, contro il 5,8% di fine 2008 e il 4,7% di fine 2006. Ma la parte più consistente (quasi il 9%) è data da consigliere non esecutive e non indipendenti, cioè parti della famiglia proprietaria, mentre le indipendenti sono sotto il 4%.

    Il punto è che prima di pensare alle differenze di reddito e ai consigli di amministrazione, in Italia le donne devono trovare un posto: «Abbiamo un tasso di occupazione femminile fermo al 47%, in Europa siamo seguiti solo da Malta», dice Paola Profeta, docente all’università Bocconi. Per questo la sua collega Daniela Montemerlo sostiene che «sono necessarie politiche che spingano le aziende, non basta la buona volontà di una singola realtà». «Questo tema è uscito dall’agenda politica — dice Ferrera — E c’è anche una bassa pressione delle donne. È chiaro che bisogna mobilitarsi per contrastare il velinismo, ma non bisogna dimenticare il fronte della conquista di posizioni di potere dentro la struttura sociale ed economica». «Non è vero che le donne hanno gettato la spugna — ribatte Anna Puccio, consigliere indipendente di società quotate — Sono circondata da donne che parlano solo di questo argomento. Ma nessuno le ascolta».

    Maria Silvia Sacchi
    16 settembre 2009
     
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  5. Zero Termico
     
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    CITAZIONE (Warlordmaniac @ 18/9/2009, 12:48)
    Il primo è che iniziano ad avere effetto in Europa le politiche per le pari opportunità, per cui mi aspetto nei prossimi cinque anni dati diversi nell’occupazione e nella distribuzione dei redditi. Il secondo è l’entrata nel mondo del lavoro di donne più istruite anche in settori a monopolio maschile».

    Glieli suggerisco io un paio di settori a monopolio maschile, così vediamo di colmare subito il divario:

    1. Minatori (100% uomini)
    2. Carpentieri (100% uomini)
    3. Camionisti (100% uomini)
    4. Idraulici (100% uomini)
    5. Asfaltisti (100% uomini)
    6.....7....8...9....10....n....

    In effetti, il fatto che il LAVORO sia a monopolio maschile è una cosa di cui le donne (di oggi) dovrebbero vergognarsi.

    Su, forza con questa parità.

    CITAZIONE (silverback @ 4/9/2009, 19:26)
    Lo studio è stato condotto anche sulle donne, le quali, invece, non sono rimaste "turbate" dalla conversazione con uomini affascinanti.

    Le avranno messe di fronte a neomaschietti domestici con il mastro lindo e lo straccetto in mano, rifilandoceli come uomini affascinanti.
     
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  6. ilmarmocchio
     
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    Mettetele di fronte a una borsa di Laura Biagiotti o di Prada, e vedrete come rimangono.
    Certo che se le si fa parlare con i " mariti ideali " ....
     
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    assiduo

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    Ieri sera la tennista Flavia Pennetta è stata intervistata al TG1 da Marco Franzelli; alla domanda sul perchè gli uomini non vincono nulla (e già questa è una colossale stupidata) la spocchiosa femminuccia ha risposto che le donne sono "indipendenti" e che gli uomini invece sono "mammoni". Spalleggiata dal giornalista, la Pennetta aggiunge con un sorriso sciocco che suo padre preferisce che sia nata lei piuttosto che un maschio.
    Come direbbe il buon Silverback, questo dimostra i loro complessi d'inferiorità (chi sa di essere realmente forte non si dà arie e non prende x i fondelli gli altri) ed inoltre mostra che molte, appena salgono alla ribalta, diventano ridicole ed insopportabili..
     
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  8. ilmarmocchio
     
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    I maschi non vincono nulla ' Quali maschi ?
     
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  9. silverback
     
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    CITAZIONE (vanos @ 21/9/2009, 15:21)
    Ieri sera la tennista Flavia Pennetta è stata intervistata al TG1 da Marco Franzelli; alla domanda sul perchè gli uomini non vincono nulla (e già questa è una colossale stupidata) la spocchiosa femminuccia ha risposto che le donne sono "indipendenti" e che gli uomini invece sono "mammoni". Spalleggiata dal giornalista, la Pennetta aggiunge con un sorriso sciocco che suo padre preferisce che sia nata lei piuttosto che un maschio.
    Come direbbe il buon Silverback, questo dimostra i loro complessi d'inferiorità (chi sa di essere realmente forte non si dà arie e non prende x i fondelli gli altri) ed inoltre mostra che molte, appena salgono alla ribalta, diventano ridicole ed insopportabili..

    Proprio così.
    Nota bene: nessuna atleta di sesso femminile - italiana e non - propone mai di abolire le gare divise in base al sesso, men che meno quella sciocchina (è un eufemismo...) di Flavia Pennetta. (*)
    Chissà perché...?
    Ma ancor più divertenti sono quei senza palle dei giornalisti, i quali non perdono mai occasione per genuflettersi e per incensare a sproposito lor signore e signorine.

    Personalmente ho smesso di tifare per le atlete italiane dai tempi di Sara Simeoni, proprio perché il loro atteggiamento spocchioso, intriso di rancore e di stupidi sensi di rivalsa nei confronti degli uomini, me lo impediva, me lo impedisce e continuerà ad impedirmelo.



    (*) Pennetta è la numero 10 fra le femmine; sai cosa significa questo?
    Che fra i tennisti di sesso maschile non sarebbe neppure la numero 500.
    (Il numero 500 può battere la numero 1...).
     
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518 replies since 22/12/2003, 23:38   20016 views
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