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vero mummio 2.
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Ma questa Ida Magli è ancora viva?
Scrive? Che scrive?
E' un genio, mi domando come mai pubblichino ciò che scrive, anzi no, non me lo domando.... -
silverback.
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E' viva e vegeta.
E ti assicuro che da anni scrive cose che nessun intellettuale (*) italiano di sesso maschile ha mai scritto.
Purtroppo non conservo più un altro interessante articolo della Magli, risalente all'aprile 1997 - pubblicato sempre su l'Espresso -, ed intitolato: "MA IO LE MANDEREI AL ROGO".
In quell'occasione la famosa antropologa attaccava ferocemente le nostre carissime femminucce moderne, evidenziando sia la loro tendenza allo scimmiottamento degli appartenenti al genere maschile, sia l'incapacità delle stesse di pensare, inventare, costruire qualcosa di diverso da ciò che l'uomo ha già pensato, inventato, costruito.
(*) Eccetto Rino Barnart.
Edited by silverback - 16/8/2006, 15:34. -
*STRIDER*.
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LIBERO, 27 settembre 2006
La marcia in più del "multitasking" femminile"
Le donne, si sa, hanno una marcia in più. Scusate la dichiarata parzialità, ma non potete negare che, soprattutto alla ripresa dell'anno lavorativo, emerga in tutta la sua evidenza la grandiosità dell'individuo femminile. Donne, mogli, mamme, professioniste, magari pure amanti. Belle e in forma, dinamiche e curate, attente alla casa, alla linea, al portafoglio, al frigo pieno, alla cartella dei figli, alle cravatte del marito, ai vaccini, alle scadenze dell'ufficio... e i genitori, i suoceri, gli amici. Dai, su... siamo delle super-eroine! E se non ce lo riconoscono i maschietti, diciamocelo da sole. La cartolina più azzeccata di questa vita di corsa sempre in guerra contro il tempo arriva dalla Germania. Le tedesche hanno inventato una specie di "stiletto run", ovvero una 100 metri in velocità con tacco di almeno 7 centimetri. Ve lo figurate questo gruppo di donne in abiti da città, jeans o shorts, gonne ampie e vestitini, che attraversa le vie di Berlino correndo su trampoli più o meno alti? Fenomenale! E' dimostrato: noi siamo multitasking... ne parlano come la malattia del secolo, e consiste nel fare più cose insieme mandando in tilt il cervello, stressato da troppi imput. Ma per piacere! Signori uomini, se non volete pensare alle vostre mogli, guardatevi intorno: in ufficio, per la strada, in auto (ecco perche' dite che guidiamo male, magari siamo al telefono e ci stiamo pure truccando!...). Noi facciamo minimo tre/quattro cose insieme da sempre! Lo fate anche voi maschietti? Allora provateci a correre vestiti e truccati sui tacchi a spillo... vedrete che serve pratica, una pratica fatta di centinaia di giorni vissuti lottando contro il tempo! Come facciamo noi, appunto!
FRANCESCA SENETTE
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C'è un sogno che coltivo da tempo: cioè spedire in Afghanistan, contro i talebani, un plotone di soldatesse, e vederne tornare parecchie dentro alle bare.
Esattamente come succede ai soldati uomini.
Peccato che nessuno lo farà mai.. -
ventiluglio.
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CITAZIONE (*STRIDER* @ 30/9/2006, 12:15)un sogno che coltivo da tempo: cioè spedire in Afghanistan, contro i talebani, un plotone di soldatesse, e vederne tornare parecchie dentro alle bare.
Esattamente come succede ai soldati uomini.
Peccato che nessuno lo farà mai.
Quanto sono d'accordo, Strider...
Ed aggiungo: ma le donne, quelle "vere", quelle che poi, messe alle strette, dichiarano di non riconoscersi (a parole) nel Femminismo (o anche solo "...nei suoi eccessi" ), in tutto questo dove sono?
Noi uomini siamo sotto attacco morale da decenni, con articoli, libri, film e romanzi autocelebrativi nei confronti del genere femminile, irrisori ed insultanti nei confronti del genere maschile (questo che segnali è una vera perla, con tutti i cliché del genere).
Ebbene si è mai letta una - dico UNA - lettera, indirizzata al giornale che ha pubblicato tali idiozie, scritta da una donna, che prenda le distanze da tali affermazioni, che rifiuti di avallare chi (le femministe) pretende di rappresentare la totalità dei sentimenti del genere femminile?
Ebbene io, in circa 20 anni di attento ascolto, non ho MAI sentito nulla del genere.
E qui, mi spiace dirlo, l'accusa di connivenza mafiosa del genere femminile con l'ideologia femminista diventa obbligata.
Non può infatti dichiararsi "innocente" colui che permette a qualcuno di compiere malefatte in suo nome, senza mai sollevare distinguo, prendere pubblicamente le distanze, denunciare un'appropriazione indebita di una rappresentanza sindacale di genere.
Esiste una "responsabilità oggettiva", in tutto ciò, dell'intero genere femminile.
Se noi uomini occidentali di oggi (nati innocenti) dobbiamo portare la responsabilità di ogni malefatta (vera o falsa che sia) maschile nei confronti delle donne, avvenuta in qualunque tempo e in qualunque luogo (dalla caccia alle streghe nella controriforma, allo stupro di una bambina tra le montane della Bolivia...), ebbene le donne occidentali di oggi, tutte (nessuna esclusa), portano - a maggior ragione - la responsabilità del veleno antimaschile quotidianamente distillato dai media.
Io pretendo da ognuna di loro le scuse pubbliche.
Mi spiace dirlo, ma quando leggo articoli così (e da due decenni capita con una frequanza pressoché quotidiana), e noto "il silenzio assordante delle donne", ebbene capisco perché è poi così difficile mantenere la necessaria freddezza, ingegnarsi di fare un distinguo tra genere femminile e ideologia femminista, non diventare radicalmente e irrecuperabilmente misogino, rompere perciò qualsiasi legame sentimentale con l'intero genere femminile, spedirle tutte in Afghanistan (appunto) a crepare, e augurarsi l'instaurazaione in Occidente del più "talebano" dei sistemi sociali.
Donne... "Vere-donne", "donne-con-la-gonna" (e con la testa) dove siete? Esistete? Perché questo vostro silenzio?
Edited by ventiluglio - 30/9/2006, 14:48. -
.CITAZIONE (Joker @ 23/12/2003, 00:38)Si sa, sono più intelligenti, sono più questo, sono più quello... blablabla... tante chiacchere solo chiacchere. Sono contento allora di far parte del "sesso inferiore", quando in questa sponda condivido la mia inferiorità con altri esseri inferiori e abietti come Einstein, Leonardo da Vinci, Picasso, Buddha, Gesù, Abramo, Aristotele, Darwin, Garibaldi, Giuseppe Mazzini, Machiavelli, Dostoevskij, Verga, Beethoven, Mozart, Dante Alighieri, E.A. Poe, Omero, Manzoni, Leopardi, Cartesio, Marco Polo, Platone, Nikola Tesla, Ghandi, Isaac Newton, Archimede, Michelangelo, Alessandro Volta, Lenin, Galileo, Van Gogh, Churchill, Confucio, Freud, Che Guevara, M.L. King, Malcolm X, Spielberg, George Lucas, Walt Disney, Tolkien, Pelè, Muhammad Alì, Michael Jordan, Bruce Lee, Andrè Agassi, Carl Lewis, Pavarotti, Sinatra, Stevie Wonder.... etc.etc.etc.etc.etc.etc....
Se questi personaggi, se questa Storia, è il prodotto dell'inferiorità maschile, allora è questo che voglio essere, inferiore, inferiore come Dante, come Einstein, come Mozart, inferiore come i 2000 anni di storia che ho alle spalle ed è storia Maestosa, passata anche attraverso il sangue e l'ingiustizia molte volte, passata attraverso gli Hitler o gli Stalin, ma anche questi combattuti solamente da Uomini, che con il loro sangue e sacrificio hanno fatto si che adesso si possa vivere liberi, certo non mi risulta che le donne siano scese in piazza a bruciare i reggiseni per sconfiggere il nazismo, come sempre, è più facile attaccare un bersaglio già ferito e a terra, nella logica della più subdola vigliaccheria...
Se tutto questo significa essere "inferiori", se il termine "inferiore" significa stare sotto a qualcosa di "superiore", allora è questo che facciamo da anni noi Uomini : stare sotto, a reggere le fondamenta del mondo, lasciando cullare nella loro beata ignoranza coloro che stanno "sopra" e si dichiarano superiori, inconsci del fatto che, in tutte le strade dove posano i loro fatati piedini, in ogni palazzo o grattacielo in cui portano i loro plastificati sederini, in ogni nave aereo o treno in cui alloggiano i loro ultra-rittoccati nasini... in ognuno di quei luoghi fisici o non fisici dove portano la loro "superiorità", da qualche parte, nascosta o ben visibile, c'è firmata con lacrime e sangue la grandezza dell'Uomo, quella grandezza attraverso cui oggi ogni essere umano dell'Occidente può dirsi libero e padrone del proprio destino.
Se avere libertà significa sentirsi liberi di
offendere, insultare, denigrare, attaccare,
schernire, svilire, umiliare, irridere, aggredire
chi si ritiene sia inferiore... allora significa che
la Democrazia ha fallito, significa che al
primo colpo ben assestato questa scala di valori
che sono il rispetto per il prossimo, l'umiltà, la
deferenza nei confronti di chi è morto e muore
per garantirci uno stile di vita pieno di lussi e
agiatezza, al primo colpo ben assestato tutto
crollerà come un castello di carta, e allora lì si
che saran dolori per tutti...
Allora avanti i Talebani,
avanti il Medioevo...
...se la democrazia ha fallito,
è questo il destino dell'Occidente.
E al momento non ho ragioni per credere che la democrazia
non stia fallendo. Quando vedo che, negli anni 2000, il razzismo
contro un'intera fascia della popolazione (3 miliardi di persone)
viene portata avanti dallo stato e dall'altra parte del cielo, allora
davvero mi rendo conto che la democrazia sta fallendo.
giusto anche questo! Ben detto! Pensa che ultimamente è di moda affermare che i grandi personaggi storici fossero quasi tutti gay perché in possesso di un cervello "femminle".... -
animus.
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Joker era un grande.
Averne come lui.. -
silverback.
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CITAZIONE (ventiluglio @ 30/9/2006, 12:43)Ebbene si è mai letta una - dico UNA - lettera, indirizzata al giornale che ha pubblicato tali idiozie, scritta da una donna, che prenda le distanze da tali affermazioni, che rifiuti di avallare chi (le femministe) pretende di rappresentare la totalità dei sentimenti del genere femminile?
Caro Lorenzo,
personalmente ne ricordo solo una di lettera "contro" scritta da una femminuccia - all'epoca 18enne - e pubblicata su NOIDONNE, nel lontano 1990.
Per il resto silenzio assoluto.CITAZIONE (ventiluglio @ 30/9/2006, 12:43)Esiste una "responsabilità oggettiva", in tutto ciò, dell'intero genere femminile.
Assolutamente sì.CITAZIONE (ventiluglio @ 30/9/2006, 12:43)Perché questo vostro silenzio?
Perché ci disprezzano profondamente.
Questa è l'amara realtà.. -
The Cruelty.
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CITAZIONE (*STRIDER* @ 30/9/2006, 12:15)LIBERO, 27 settembre 2006
La marcia in più del "multitasking" femminile"
Le donne, si sa, hanno una marcia in più. Scusate la dichiarata parzialità, ma non potete negare che, soprattutto alla ripresa dell'anno lavorativo, emerga in tutta la sua evidenza la grandiosità dell'individuo femminile. Donne, mogli, mamme, professioniste, magari pure amanti. Belle e in forma, dinamiche e curate, attente alla casa, alla linea, al portafoglio, al frigo pieno, alla cartella dei figli, alle cravatte del marito, ai vaccini, alle scadenze dell'ufficio... e i genitori, i suoceri, gli amici. Dai, su... siamo delle super-eroine! E se non ce lo riconoscono i maschietti, diciamocelo da sole. La cartolina più azzeccata di questa vita di corsa sempre in guerra contro il tempo arriva dalla Germania. Le tedesche hanno inventato una specie di "stiletto run", ovvero una 100 metri in velocità con tacco di almeno 7 centimetri. Ve lo figurate questo gruppo di donne in abiti da città, jeans o shorts, gonne ampie e vestitini, che attraversa le vie di Berlino correndo su trampoli più o meno alti? Fenomenale! E' dimostrato: noi siamo multitasking... ne parlano come la malattia del secolo, e consiste nel fare più cose insieme mandando in tilt il cervello, stressato da troppi imput. Ma per piacere! Signori uomini, se non volete pensare alle vostre mogli, guardatevi intorno: in ufficio, per la strada, in auto (ecco perche' dite che guidiamo male, magari siamo al telefono e ci stiamo pure truccando!...). Noi facciamo minimo tre/quattro cose insieme da sempre! Lo fate anche voi maschietti? Allora provateci a correre vestiti e truccati sui tacchi a spillo... vedrete che serve pratica, una pratica fatta di centinaia di giorni vissuti lottando contro il tempo! Come facciamo noi, appunto!
Ecco l'apice dell'intelligenza, il massimo della creatività a cui sono arrivate le femminucce: inventarsi un tipo di corsa con i tacchi a spillo... Altro che relatività, psicanalisi, primi voli... Tutte cazzate. E come ciliegina sulla torta il truccarsi mentre si guida: cioè mettere a rischio la propria vita e quella degli altri. Avercela, un'intelligenza tale.
PS: porca t***a io sono giovane e dovrò vivere ancora un'intera vita a contatto con questa società di m***a che va sempre più verso il declino... Ah, comincio a rimpiangere di "avere ancora tutta la vita davanti". Beati voi, Reduan, Renato e Freethinker, che potreste essere miei padri...
PPS: una mia cara amica (intelligente, sensibile e colta) mi disse che le donne dicono di essere superiori perché si sentono inferiori. E dopotutto, considerando che - poverine - si sono sempre sentite inferiori (senza motivo), è una deduzione logica.. -
silverback.
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IO Donna, 03/10/2003
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Da sempre la donna protegge l'uomo (...?!?)
Con ritardo leggo il bel testo di Giovanni Mariotti con l'invito
a noi donne di soccorrerli almeno con un po' di istinto materno.
Ci ho pensato: è quello che facciamo da sempre. La mia mente
è stata travolta dall'infinità di amorevoli cure che il nostro sesso
ha da sempre (per quanto se ne ha memoria) riservato a quell'altro.
Da sempre, abbiamo saputo della loro fragilità. Da sempre, la cura
dell'infante maschio ha suscitato nelle madri più preoccupazioni
e apprensioni di quella che riservano alle figlie femmine. Forse è
perché sentiamo che al piccolo maschio dobbiamo dare un po' della
nostra forza per aiutarlo a "farcela": ne ha bisogno.
Siamo sempre state la sua stampella, anche se, ancora una volta
da sempre, gli abbiamo lasciato credere il contrario.
Finendo così per ingannare anche noi stesse. Peraltro, come
ampiamente documenta la storia, l'uomo femmina può sopportare
meglio il dolore, l'umiliazione, la fatica, l'esproprio in tutti i sensi;
insomma: i dolori fisici e morali, compreso quello di essere
definito "sesso debole", proprio lei donna che assicura, ab origine,
la sopravvivenza della specie. Ma la nostra vera e unica forza non può
che risiedere nella capacità d'amare che, per fortuna, ci accomuna
tutti, femmine e maschi. E per la quale sola ci salveremo entrambi,
se ci salveremo.CITAZIONESiamo sempre state la sua stampella, anche se, ancora una volta da sempre, gli abbiamo lasciato credere il contrario.
Traduzione terra terra:
Gli uomini sono tutti deficienti ma noi femminucce che siamo intelligentissime, furbissime, sensibilissime, empaticissime, creativissime, genialissime, eccetera, eccetera; praticamente degli Alieni - anzi, delle Aliene -, gli abbiamo fatto e gli facciamo credere il contrario a quei coglioni... ahahahahahah!!...CITAZIONEl'uomo femmina può sopportare meglio il dolore, l'umiliazione, la fatica, l'esproprio in tutti i sensi
Infatti, proprio di recente, in Iraq, è stato dimostrato che se messe sotto tortura, le femmine sopportano meglio degli uomini il dolore nonché le varie umiliazioni alle quali sono sottoposti i prigionieri... ops, le prigioniere!
Lo sapevate? No? Beh, ora lo sapete!
Come faccio a saperlo? Me l'ha confidato Bush in persona!
Non solo: è stato pure stabilito per legge che d'ora in avanti, in tutto l'Occidente (e in un futuro non molto lontano, in tutto il mondo), saranno le femminucce ad andare a lavorare in miniera, nelle cave, nelle fonderie, nei cantieri, etc.
Embè, oh, quando si è superiori si è superiori! Ecchec****!!
http://www.forumfree.net/?t=1671970
(Joker)
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P.S. Dopo qualcuno non si stupisca del fatto che il sottoscritto è un fautore della fine della cavalleria.
Edited by silverback - 7/12/2006, 05:08. -
silverback.
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NEWTON, N.12, Dicembre 2006
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RITA LEVI MONTALCINI:
SARANNO LE DONNE LA CARTA VINCENTE
"La loro presenza in ogni campo, da quello scientifico a quello politico e sociale è oggi in aumento. Ma dobbiamo coinvolgere sempre le giovani del Terzo Mondo"
Scrivendo, proprio su questo giornale, quattro anni fa ho affermato che:
Il nostro modo di pensare, il nostro modo di produrre, di consumare e di sprecare non sono più compatibili con i diritti dei popoli dell'intero globo. Quali strategie, dunque, si devono adottare per evitare catastrofi di dimensioni mondiali che oggi incombono sul futuro dell'umanità? La soluzione è ancora lontana. Le tre carte da giocare per salvare il Pianeta consistono nel promuovere l'educazione per tutti; dare spazio agli adolescenti, cioè alle generazioni che devono essere introdotte nella società; far entrare in azione la componente femminile del genere umano. L'esigenza di cambiamento dello stile di vita a livello globale impone una revisione dei sistemi didattici e il futuro del Pianeta dipende dalla possibilità di dare a tutte le donne del mondo l'accesso all'istruzione e alla leadership in ogni contesto della vita sociale. E' alle donne, infatti, che spetta il compito più arduo, ma più costruttivo di inventare e gestire la pace. Permettere alle donne che vivono nei Paesi del Sud del mondo di accedere a tutti i gradi di istruzione, da quella primaria fino a quella universitaria, è lo scopo della Fondazione Rita Levi-Montalcini onlus che assegna borse di studio a favore delle donne africane. Nei Paesi del Sud del mondo, dove regna la povertà, l'analfabetismo affligge milioni di persone e spesso si traduce in sfruttamento quando non in vera e propria schiavitù. Di conseguenza esso è un grave ostacolo per un vero sviluppo umano in molte regioni del globo. Realizzare una alfabetizzazione diffusa, soprattutto tra le donne, insieme a una educazione che formi dei leader preparati e affidabili, rappresenta la via maestra per restituire al continente africano la speranza di futuro. Oggi la partecipazione delle donne non è più un'eccezione, ma una presenza significativa e in continuo aumento in ogni settore scientifico e umanistico. Ciò dimostra che le capacità cognitive sono un privilegio della specie umana senza distinzione di sesso o di classe. Nella realtà socio-economica di quest'inizio di secolo, perché l'istruzione rappresenti realmente una via di accesso alla libertà, deve assumere una prospettiva interculturale. L'Homo Sapiens è oggi in grado non soltanto di riesaminare criticamente le fasi dal suo esordio ai tempi odierni, ma, ancora più importante, di prospettare il proprio futuro in base all'enorme potere delle proprie capacità cognitive.
(...)
Edited by silverback - 7/12/2006, 05:04. -
Freethinker.
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CITAZIONE (silverback @ 7/12/2006, 04:52)Oggi la partecipazione delle donne non è più un'eccezione, ma una presenza significativa e in continuo aumento in ogni settore scientifico e umanistico.
La presenza delle donne in tutti i settori è in continuo aumento perchè vengono continuamente varate nuove leggi che discriminano gli uomini in tutti i settori.
Le donne non aumentano perchè "migliori", ma in quanto donne.
Ma valle a spiegare, queste cose così terra-terra, ad un premio Nobel!. -
Barnart.
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QUOTEl nostro modo di pensare, il nostro modo di produrre, di consumare e di sprecare non sono più compatibili con i diritti dei popoli dell'intero globo
Nel grande Peana che le Liberate cantano a se stesse si trovano elementi la cui presenza è a dir poco provocatoria.
Che quella occidentale e tutte le altre in via di occidentalizzazione siano società dello spreco non ci sono dubbi. E' dubbio invece che si possa continuare così in eterno.
Ma assegnare al genere femminile un orientamento psicologico alla frugalità, al risparmio, alla spartanità è semplicemente demenziale.
Provocatorio sino alla beffa.
RinoQUOTE (The Cruelty @ 5/10/2006, 01:14)Ah, comincio a rimpiangere di "avere ancora tutta la vita davanti". Beati voi, Reduan, Renato e Freethinker, che potreste essere miei padri...
In effetti a me, ad es., non dispiace per nulla d'aver passato i 50 e di non avere più tutta la vita davanti ma anzi la maggior parte ...dietro.
Certo, la guerra F/M (specie nelle sue prospettive future) non è il solo motivo che mi rende allegro il non avere 20 anni, ma è forse il più importante.
No, non invidio i miei nipoti di 18 e 23 anni. In nulla e per nulla.
Rino
P. S. Red è un uomo maturo, non so di Freethinker, ma Renato (il ns Renato) non ha che 25/26 anni.
. -
The Cruelty.
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CITAZIONE (Barnart @ 7/12/2006, 08:59)CITAZIONE (The Cruelty @ 5/10/2006, 01:14)Ah, comincio a rimpiangere di "avere ancora tutta la vita davanti". Beati voi, Reduan, Renato e Freethinker, che potreste essere miei padri...
In effetti a me, ad es., non dispiace per nulla d'aver passato i 50 e di non avere più tutta la vita davanti ma anzi la maggior parte ...dietro.
Certo, la guerra F/M (specie nelle sue prospettive future) non è il solo motivo che mi rende allegro il non avere 20 anni, ma è forse il più importante.
No, non invidio i miei nipoti di 18 e 23 anni. In nulla e per nulla.
Rino
P. S. Red è un uomo maturo, non so di Freethinker, ma Renato (il ns Renato) non ha che 25/26 anni.
Per certi versi ti invidio e per altri no.
Freethinker ha passato i 50, mentre credevo che Renato fosse molto più vecchio, ma mi sbagliavo.. -
bestiario.
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Metro, 7 dicembre, pag 4:
Aereo dirottato da peti molesti
USA Odore di bruciato sul volo tra Washington e Dallas e scatta l'atterraggio di emergenza a Nashville. Spavento tra gli ignari passeggeri. Poi si scopre che la fonte erano alcuni cerini accesi da una donna. Motivo? Coprire altri più intimi odori da lei prodotti. Turbolenze? No, flatulenze.. -
The Cruelty.
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CITAZIONE (bestiario @ 8/12/2006, 11:33)Metro, 7 dicembre, pag 4:
Aereo dirottato da peti molesti
USA Odore di bruciato sul volo tra Washington e Dallas e scatta l'atterraggio di emergenza a Nashville. Spavento tra gli ignari passeggeri. Poi si scopre che la fonte erano alcuni cerini accesi da una donna. Motivo? Coprire altri più intimi odori da lei prodotti. Turbolenze? No, flatulenze.
Che schifo. Potevi risparmiarcelo..