vittimismo femminista puntata n.1000

di scena su la7

« Older   Newer »
 
  Share  
.
  1. aless73
     
    .

    User deleted


    Ieri, fino a quando il disgusto non ha preso il sopravvento, quindi per circa 45 m., ho seguito la prima puntata della nuova edizione dell'Infedele condotto da Gad Lerner. Partendo dall'ormai insostenibile tormentone "Berlusconi e le donne", non "Berlusconi e i disoccupati-precari" che mal si addice a un'aspirante Repubblica delle banane come la nostra, si è passati rapidamente a un tema classico del piagnisteo femminista, ossia la "degradazione della donna sul piccolo schermo e in generale nel mondo dei media".
    La prima a cimentarsi su cotanto tema è stata una povera disgraziata, nota per il suo passato da pluridiscriminata, la signora Claudia Mori, moglie, dovremmo aggiungere, di un disoccupato senza una lira, sbattuto fuori a calci nel sedere dal mondo del lavoro, pardon dal mercato del lavoro. Questa signora dopo aver accettato di partecipare, immagino gratuitamente, a una trasmissione in onda sulla Rai in prima serata, una delle tante trasmissioni trash-demenziali della nostra televisione, si è lamentata di essere stata trattata in maniera maleducata; l'accusa consiste , se ho ben capito, nell'aver mostrato una foto di lei sessantenne non proprio di aspetto floridissimo. Forse la signora pensava di partecipare a una trasmissione a cura di Piero e Alberto Angela. Chi di trash ferisce di trash perisce, cara amica. Fin qui tutto normale, la solita lagna da superprivilegiati. Ma la signora Claudia Mori ha un asso nella manica, che funziona sempre: buttarla sulla questione di genere. E' così un semplice comportamento di cattivo gusto, diventa un affronto a tutte le donne, "costrette" a mostrarsi sempre giovani indovinate da chi? Ma sicuro, come non averci pensato prima, dalla maschilista televisione nostrana, no di più dalla maschilista società nostrana. Ecco chiamare a raccolta tutte le donne contro il nemico comune, supportate attivamente, dall'alto della sua abissale ignoranza in tema, dal maschiopentitissimo conduttore di turno.
    Ma il meglio doveva certamente ancora arrivare. Con il commento di una signora di cui non ricordo la professione, ci venivano mostrate delle immagini di donne, ballerine-soubrettes nostrane non proprio con addosso un burka, attraverso cui tutte le donne verrebbero inevitabilmente squalificate nel loro essere donne. Mi sembra superfluo ricordare chi è il lupo cattivo dietro questa cospirazione anti-femminile.
    Peccato che la signora si sia dimenticata di ricordare che anche i ballerini maschi si presentano in costume da bagno sui nostri teleschermi; che presentare come degradanti alcune persone, in questo caso delle donne, che hanno la sola colpa di vestirsi diversamente dai nostri gusti, è questo sì degradante; che le signore che si presentano in abiti succinti, non sono delle minorate mentali o delle prigioniere con la rivoltella puntata alla tempia, ma delle persone dotate della capacità di intendere e di volere, maggiorenni e del tutto consapevoli di ciò che fanno e vogliono ottenere, oltrechè profumatamente stipendiate; che l'affermazione secondo cui quella delle donne-soubrettes è l'unica immagine che sulla donna ci propone la televisione italiane è totalmente fasulla: infatti a fronte di qualche ballerina ci vengono mostrate tutti i giorni un esercito di giornaliste, donne soldato, donne poliziotto, donne magistrato, donne imprenditrici, donne attive in politica e in tutti gli ambiti umani sia nella realtà che nelle fiction.

    Strano il concetto che le femmniste hanno della libertà femminile: femmniste novelle che vorrebbero svestire a forza altre donne, troppo coperte, femmniste della vecchia guardia che vorrebbero vestirle, troppo svestite.

    No,no,no, dimenticavo, ovviamente dietro tutto ciò c'è il solito lupo mannaro. Ah sì, adesso i conti tornano.

    Edited by aless73 - 29/9/2009, 11:47
     
    Top
    .
0 replies since 29/9/2009, 10:26   219 views
  Share  
.