Contratti prematrimoniali in Italia e nel mondo

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  1. Mario961
     
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    Mi chiamo C. e vorrei porvi il seguente quesito:

    la legislazione italiana dà alla coppia che intende sposarsi la possibilità di stipulare un contratto matrimoniale con il quale i futuri coniugi regolino, in tutto o parte, gli aspetti economici derivanti dallo stesso? Soprattutto nell'eventualità di una futura separazione (e poi divorzio).

    So che negli Usa è possibile. Se lo fosse pure da noi, come e dove stipularlo?





    Per diritto e famiglia risponde l'avv. Cinzia Petitti

    Gentile Signore,

    Gli accordi prematrimoniali, così cari all'esperienza statunitense, non possono essere stipulati in Italia, sebbene si stia muovendo qualcosa in tale senso (ma solo al livello dottrinario).

    Ciò perché per principio di ordine pubblico si ritiene siano indisponibili determinati diritti prima che si sia verificato l'evento che li faccia sorgere (=separazione e/o divorzio).

    Occorre, difatti, tutelare la parte debole (dal punto di vista economico, per es.) che pur di sposarsi rinunzi avventatamente ai propri successivi diritti.

    E' lo stesso principio secondo il quale non è possibile in sede di separazione regolamentare il diritti nascenti da successivo divorzio.

    Con i migliori auguri della redazione.

    Cinzia Petitti



    E' possibile nel nostro paese stipulare accordi legalmente validi fra i conuigi?

    Ossia prima del matrimonio ci si può accordare sulle modalità di una eventuale separazione e divorzio?

    E visto che intendo sposare una cittadina giapponese, è possibile farlo lì?



    Per famiglia e diritto risponde l'avv. Cinzia Petitti.



    Come abbiamo avuto modo di esporre in altra occasione, gli accordi prematrimoniali, così cari all'esperienza statunitense, non possono essere stipulati in Italia, sebbene si stia muovendo qualcosa in tale senso (ma solo al livello dottrinario).

    Ciò perché per principio di ordine pubblico si ritiene siano indisponibili determinati diritti prima che si sia verificato l'evento che li faccia sorgere (=separazione e/o divorzio).

    Occorre, difatti, tutelare la parte debole (dal punto di vista economico, per es.) che pur di sposarsi rinunzi avventatamente ai propri successivi diritti.

    E' lo stesso principio secondo il quale non è possibile in sede di separazione regolamentare il diritti nascenti da successivo divorzio.

    Non sono a conoscenza della legislazione giapponese circa i prenuptial agreement, ma ciò che lei ha omesso di dirmi è se la vostra vita matrimoniale si localizzerà in Italia o meno.

    Nel primo caso, difatti, un accordo prematrimoniale stipulato in base alla legge giapponese non avrà alcuna validità in Italia e non potrà essere, quindi, applicato nel nostro paese.

    Con i migliori auguri della redazione.

    Cinzia Petitti

     
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  2. Grifone_verace
     
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    CITAZIONE (Mario961 @ 28/9/2009, 20:54)
    Mi chiamo C. e vorrei porvi il seguente quesito:

    la legislazione italiana dà alla coppia che intende sposarsi la possibilità di stipulare un contratto matrimoniale con il quale i futuri coniugi regolino, in tutto o parte, gli aspetti economici derivanti dallo stesso? Soprattutto nell'eventualità di una futura separazione (e poi divorzio).

    So che negli Usa è possibile. Se lo fosse pure da noi, come e dove stipularlo?





    Per diritto e famiglia risponde l'avv. Cinzia Petitti

    Gentile Signore,

    Gli accordi prematrimoniali, così cari all'esperienza statunitense, non possono essere stipulati in Italia, sebbene si stia muovendo qualcosa in tale senso (ma solo al livello dottrinario).

    Ciò perché per principio di ordine pubblico si ritiene siano indisponibili determinati diritti prima che si sia verificato l'evento che li faccia sorgere (=separazione e/o divorzio).

    Occorre, difatti, tutelare la parte debole (dal punto di vista economico, per es.) che pur di sposarsi rinunzi avventatamente ai propri successivi diritti.

    E' lo stesso principio secondo il quale non è possibile in sede di separazione regolamentare il diritti nascenti da successivo divorzio.

    Con i migliori auguri della redazione.

    Cinzia Petitti

    Mah , io credo che prima o poi verranno inseriti anche in europa (speriamo), poi troverebbero l'appoggio del Vaticano (ricordiamoci che in USa gli accordi sono stati istituiti sotto pressione di associazioni cattoliche)
     
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  3. Mario961
     
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    Agli inglesi piace il contratto prematrimoniale

    Da Miaeconomia dell´11 ottobre 2004

    Ben lontani dall´essere limitati a coppie ricche e celebri come Michael Douglas e Catherine Zeta-Jones, gli accordi prematrimoniali stanno diventando sempre più popolari tra i britannici, in un´era in cui divorzi e litigi sulla divisione dei beni sono sempre più comuni. Tanto da spingere un´associazione che rappresenta un gran numero di avvocati divorzisti a chiedere al governo di dare riconoscimento legale a tali contratti.

    Secondo la Sfla, un´organizzazione che rappresenta 5.000 avvocati divorzisti, anche se non vengono ancora formalmente riconosciuti dai giudici, gli accordi prematrimoniali stanno avendo sempre più peso in tribunale.

    Il prossimo mese la Sfla presenterà al governo un rapporto sui contratti prematrimoniali e chiederà che vengano riconosciuti legalmente in modo da dare alla gente un senso di sicurezza quando si avvicina al matrimonio.

    Nonostante il loro incerto status legale, la domanda per tali contratti è in continua crescita. Lo scorso mese Divorce-online, un sito Internet britannico specializzato in divorzi, ha annunciato un incremento delle vendite di contratti prematrimoniali del 177% nei primi nove mesi del 2003.

    Da un sondaggio realizzato dalla banca online Smile.co.uk è emerso inoltre che quasi la metà delle coppie che si apprestano a sposarsi vorrebbero firmarne uno. Tra queste inoltre, molte credono che il contratto non dovrebbe coprire soltanto i beni materiali, bensì includere clausole come restare fedeli, partecipare nelle faccende domestiche, limitare le spese e mantenere un buon aspetto fisico.

    La crescente popolarità di questi accordi, scrive il domenicale, è associata ad un costante aumento di divorzi. Sono 153.000 le coppie che in Inghilterra e Galles hanno divorziato nel 2003 ed il 10% di queste erano formato da almeno una persona che aveva già divorziato in passato.

     
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  4. Akiko*
     
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    Sentivo che anche in Inghilterra la giurisprudenza non è orientata in tal senso, anche se, nella pratica, stanno diventando sempre più numerosi.

    Questo porrà senz'altro dei nodi legislativi che abbisogneranno di soluzioni.

    Forse la consuetudine porterà a qualche apertura in più.

    Di certo il fatto che bisogni "aggirare la legge" per tutelarsi potrà far aprire almeno un dubbio al legislatore che, qualcosa, non stia andando per il verso giusto?

     
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  5. ilmarmocchio
     
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    la nostra avv Cinzia Petitti NON ha spiegato un tubo. Ordine pubblico ? Ma dove siamo, a bananiland ? Che c'entra l'ordine pubblico con 2 che vogliono stipulare un accordo ? Questa e' ingerenza negli affari privati delle persone. Vergognoso. Qualcosa si muove a livello dottrinario ? O Cinzia Petitti, e va aff..............
     
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  6. Quinzio2
     
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    CITAZIONE (Mario961 @ 28/9/2009, 20:55)
    Mi chiamo C. e vorrei porvi il seguente quesito:

    la legislazione italiana dà alla coppia che intende sposarsi la possibilità di stipulare un contratto matrimoniale con il quale i futuri coniugi regolino, in tutto o parte, gli aspetti economici derivanti dallo stesso? Soprattutto nell'eventualità di una futura separazione (e poi divorzio).

    So che negli Usa è possibile. Se lo fosse pure da noi, come e dove stipularlo?

    I contratti prematrimoniali sono nulli in partenza e valgono come la carta straccia.
    Scordati queste favole.
     
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  7. madjakk
     
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    CITAZIONE (Quinzio2 @ 28/9/2009, 22:56)
    CITAZIONE (Mario961 @ 28/9/2009, 20:55)
    Mi chiamo C. e vorrei porvi il seguente quesito:

    la legislazione italiana dà alla coppia che intende sposarsi la possibilità di stipulare un contratto matrimoniale con il quale i futuri coniugi regolino, in tutto o parte, gli aspetti economici derivanti dallo stesso? Soprattutto nell'eventualità di una futura separazione (e poi divorzio).

    So che negli Usa è possibile. Se lo fosse pure da noi, come e dove stipularlo?

    I contratti prematrimoniali sono nulli in partenza e valgono come la carta straccia.
    Scordati queste favole.

    Infatti in Italia non esistono proprio. Sarei curioso di vedere come funziona negli Stati Uniti nel caso peggiore (per l'uomo) ossia moglie e figli nella casa di proprietà dell'ex marito in caso di contratti prematrimoniali, li mandano via di casa? Qua credo sbattano fuori l'uomo anche solo in caso di convivenza!
     
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  8. Mario961
     
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    CITAZIONE (Grifone_verace @ 28/9/2009, 20:56)
    CITAZIONE (Mario961 @ 28/9/2009, 20:54)
    Mi chiamo C. e vorrei porvi il seguente quesito:

    la legislazione italiana dà alla coppia che intende sposarsi la possibilità di stipulare un contratto matrimoniale con il quale i futuri coniugi regolino, in tutto o parte, gli aspetti economici derivanti dallo stesso? Soprattutto nell'eventualità di una futura separazione (e poi divorzio).

    So che negli Usa è possibile. Se lo fosse pure da noi, come e dove stipularlo?





    Per diritto e famiglia risponde l'avv. Cinzia Petitti

    Gentile Signore,

    Gli accordi prematrimoniali, così cari all'esperienza statunitense, non possono essere stipulati in Italia, sebbene si stia muovendo qualcosa in tale senso (ma solo al livello dottrinario).

    Ciò perché per principio di ordine pubblico si ritiene siano indisponibili determinati diritti prima che si sia verificato l'evento che li faccia sorgere (=separazione e/o divorzio).

    Occorre, difatti, tutelare la parte debole (dal punto di vista economico, per es.) che pur di sposarsi rinunzi avventatamente ai propri successivi diritti.

    E' lo stesso principio secondo il quale non è possibile in sede di separazione regolamentare il diritti nascenti da successivo divorzio.

    Con i migliori auguri della redazione.

    Cinzia Petitti

    Mah , io credo che prima o poi verranno inseriti anche in europa (speriamo), poi troverebbero l'appoggio del Vaticano (ricordiamoci che in USa gli accordi sono stati istituiti sotto pressione di associazioni cattoliche)

    Lo spero di cuore ! Non saranno una garanzia al 100% per l'uomo che sarà marito e padre ma se si arriva già all'80% è tanto ! Da noi, qui in Italia, immagino che oltre a tali norme si dovrà abrogare parallelamente quella che dice "ogni patto contrario alla legge è nullo!" ....perchè altrimenti non se ne esce fuori . Tutti i tribunali s'opporrebbero ad una tale norma (specie se europea) . Il patto concordato tra due persone o tra due nuclei di persone (non so perchè ma mi vengono in mente anche le famiglie da cui provengono i futuri sposi) deve valere in qualsiasi tribunale dello Stato , in qualsiasi città italiana .

    Mario961


    CITAZIONE (ilmarmocchio @ 28/9/2009, 21:11)
    la nostra avv Cinzia Petitti NON ha spiegato un tubo. Ordine pubblico ? Ma dove siamo, a bananiland ? Che c'entra l'ordine pubblico con 2 che vogliono stipulare un accordo ? Questa e' ingerenza negli affari privati delle persone. Vergognoso. Qualcosa si muove a livello dottrinario ? O Cinzia Petitti, e va aff..............

    Ho citato non a caso per bene due volte il parere di questa avvocatessa esperta in diritto matrimoniale , divorzi & affini per dimostrare come tutta la materia sia ben salda in mano a questa casta di cortigiane in toga che non molla questa cosa manco morta (in quanto si tratta di un business di svariati milioni - forse miliardi - di euro l'anno) !! Dire a gente come questa che viene bypassata da un "contratto prematrimoniale" che garantisce il futuro di due coniugi è come mettergli le mani in tasca; preferiscono morire che non accettare che ciò avvenga !! La casta degli avvocato in parlamento è composta attualmente , in Italia, da 153 deputati e deputate ; la cosa più importante è che , nelle leggi che la riguardano anche indirettamente , il voto è sempre bipartisan 8cioè votano allo stesso modo dai deputati del PDL a quelli del PD , da quelli di Rifondazione Comuinista a quelli dell'UDC , da quelli della Lega a quelli del gruppo misto !! Da sto schifo ci sono 45 milioni di italiani che non sanno come venirne più fuori ; l'alternativa sarebbe quella di non votarli ma davanti alle promesse di un posto di lavoro alla propria figlia od al proprio figlio la tentazione, ad ogni elezione, è troppo forte ......e ci si casca sempre (perchè dopo eletti, il proprio figlio o la propria figlia restano sempre disoccupati mentre quelli ri-occupano le loro poltrone e continuano a fare "cartello" contro il popolo italiano).

    Mario961
     
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  9. ilmarmocchio
     
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    @ Mario961 : hai messo il dito nella piaga : i troppi laureati in giurisprudenza in parlamento. Gia' nell'800 Cattaneo ( lui si , vero federalista ), disse che troppi giuristi in un parlamento erano una sciagura. Ma come si fa a tirare in ball l'ordine pubblico. Il problema vero e' che con i contratti, ognuno si regolerebbe a modo suo. Fine della festa.
    p.s. tanto per essere onesti, la seconda categoria numericamente parlando in parlamento , e' quella dei medici,e infatti se ne vedono i risultati.
    Quinzio2 ha detto la verita' : i contratti prematrimoniali da noi sono carta straccia. E temo che cosi' rimarranno.
     
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  10. Mario961
     
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    CITAZIONE (ilmarmocchio @ 29/9/2009, 09:50)
    @ Mario961 : hai messo il dito nella piaga : i troppi laureati in giurisprudenza in parlamento. Gia' nell'800 Cattaneo ( lui si , vero federalista ), disse che troppi giuristi in un parlamento erano una sciagura. Ma come si fa a tirare in ball l'ordine pubblico. Il problema vero e' che con i contratti, ognuno si regolerebbe a modo suo. Fine della festa.
    p.s. tanto per essere onesti, la seconda categoria numericamente parlando in parlamento , e' quella dei medici,e infatti se ne vedono i risultati.
    Quinzio2 ha detto la verita' : i contratti prematrimoniali da noi sono carta straccia. E temo che cosi' rimarranno.

    L'unico modo di aggirare simili schifezze sarebbe quello di fare una normativa europea che valga per tutto il vecchio continente . In tal caso la legge sarebbe imposta dall'alto (cioè da Strasburgo) e l'Italia dovrebbe accettare per evitare le sicure multe; dovrebbe accettare la legge , volente o nolente . Per fare quanto dico servirebbe creare un movimento d'opinione a livello europeo , una cosa enorme ma non impossibile. Credo che nelle altre nazioni europee esistano pure dei movimenti maschili antifemministi ; occorrerebbe coordinarsi con questi ultimi. Questi qua (anzi queste qua) non ti lasciano andare da nessuna parte ; ripeto, per loro , una cosa simile è come se tu gli volessi mettere le mani in tasca!!

    Mario961

    Edited by Mario961 - 30/9/2009, 16:34
     
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  11. jean claudex
     
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    Se venissero introdotti anche in Italia sarebbe un gran passo avanti.
     
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  12. Mario961
     
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    CITAZIONE (jean claudex @ 30/9/2009, 15:54)
    Se venissero introdotti anche in Italia sarebbe un gran passo avanti.

    Nella stessa Gran Bretagna è solo la Scozia che s'è rivestita di questa legge (fortemente autonoma da Londra) che permette questa cosa; il Galles , l'Inghilterra e l'Irlanda del Nord non l'hanno approvata per cui - anche lì - è carta straccia o quasi. Nelle restanti regioni della Gran Bretagna il rifiuto però non è dovuto alla lobby degli avvocati (che pure non manca nella Camera dei Lord) ma ad altre ragioni .

    Mario961
     
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  13. Risorto
     
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    @ilmarmocchio

    ahahha concordo, ma questo è il passo più divertente della nostra (???) Avvocatessa .

    "Occorre, difatti, tutelare la parte debole (dal punto di vista economico, per es.) che pur di sposarsi rinunzi avventatamente ai propri successivi diritti."

    Capito no ??? OCCORRE TUTELARE !! per esempio economicamente. E come facciamo a farlo se la cogliona di turna quando innamorata ha stipulato un accordo prematrimoniale che le pianta un siluro dal di dietro.
    C'è il Diritto di famiglia che deve tutelare la Signora sempre e comunque. Non è forse lei la parte...."debole"..
    Ottima divorzista l'avvocatessa Petitti.

    Mi associo al "vaffan." del marmocchio.

     
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  14. ilmarmocchio
     
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    @ Risorto . essi', loro devono tutelare la parte debole, ovviamente le donne. Ma non sono ledonne quellle piu' brave ecc ' E poi che abbiamo, una polazione di deficienti che ceve essere tutelata dai Robim Hood dei tribunali. ma che vada per strada, cosi' si becca una multa dalla Carfagna
     
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13 replies since 28/9/2009, 19:54   1303 views
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