-
Barnart.
User deleted
QUOTE (david_xy @ 7/6/2005, 21:01)Mi dispiace ma per me sono tro*e e io voglio farmi del male da solo piuttosto che da una di loro.
Si capisce cosa vuoi dire, ok.
Ma prendo spunto dal termine che usi per riproporre una definizione/valutazione più precisa dei termini:
1- "tr..e" e
2- "pu....e",
discrimine sul quale in genere, dopo le considerazioni che seguono, si finisce con il concordare.
1- Il primo va riservato alle porcelline/porcellone (a seconda del grado) e perciò non è un insulto, ma un encomio. Un grande riconoscimento a quel carattere/attività che purtroppo solo poche manifestano e che anche quelle poche finiscono regolarmente col perdere quando si sposano (in senso Leleniano: cioè quando si associano).
Chi rende felice e sana la nostra vita meglio e più delle porcelline?
Chi ci scalda il cuore e ci fa sognare sogni più deliquiosi?
Un monumento alla "tr..a" in ogni città, ecco quel che gli uomini dovrebbero erigere.
Facciamo voti che esse non manchino mai sulla Terra, a beneficio dei nostri nipoti. Cosa sarebbe la vita senza di loro?
Il "Tr..a" è un riconoscimento che non tutte meritano e che va assegnato con parsimonia.
2- Riserviamo invece il secondo termine (pu....e) alle speculatrici, alla ladre ed alle maramalde. A quelle che se la tirano e che con ciò ci tirano a cimento. A quelle che ci rapinano tirandoci ...per gli ormoni.
Questa divisione netta del significato/valore dei due termini mi sta molto a cuore, perciò, ogniqualvolta se ne presenta l'occasione, la ripropongo.
Rino
Edited by Barnart - 8/6/2005, 09:30.