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silverback.
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CITAZIONE (silverback @ 17/1/2005, 13:48)Caro Paolo,
riguardo alla questione degli alieni, ti consiglio di leggere questo libro:
"Se l'Universo brulica di alieni...dove sono tutti quanti?"
"Cinquanta soluzioni al paradosso di Fermi e al problema della vita extraterrestre"
di Stephen Webb, fisico teorico.
Sul mensile LE SCIENZE, di questo mese, alla pagina 25 è stato pubblicato un articolo intitolato:
"Extraterrestri: ma dove sono?".
Se l'universo brulica di alieni, dove sono tutti quanti?
Il famoso paradosso di Enrico Fermi ha trovato la soluzione.
Nel 1950 il fisico italiano mise in dubbio l'esistenza di vita
extraterrestre con un semplice ragionamento. Se la vita è
un fenomeno spontaneo, nell'universo dovrebbero essersi
evolute civiltà molto più avanzate della nostra, in grado di
esplorare altri pianeti. Perché non sono giunte fino a noi?
La risposta più convincente è stata suggerita da una
simulazione, pubblicata sull'International Journal of
Astrobiology da Rasmus Bjoerk, del Niels Bohr Institute
di Copenaghen. Otto sonde che viaggiano a un decimo della
velocità della luce, e che sono in grado di inviare a loro volta
otto sub-sonde, impiegherebbero oltre 100.000 anni per
esplorare una regione della Via Lattea (la nostra galassia)
contenente 40.000 stelle. La parte abitabile della Via Lattea
ha 260.000 regioni simili, e per esplorarne 10.000, cioè meno
del quattro per cento, occorrerebbero quasi dieci miliardi di
anni, cioè più di due terzi dell'età dell'universo. "Non siamo
stati contattati da civiltà extraterrestri perché queste non
hanno avuto il tempo di trovarci", è la conclusione di Bjoerk.
Si può obiettare che 64 sonde siano poche. Ma si tratta di mezzi
dalle prestazioni eccezionali, dunque costosissimi. E in ogni
caso, se anche gli alieni potessero costruire 200 sonde, per
esplorare tutta la nostra galassia impiegherebbero oltre dieci
miliardi di anni. E' più sensato sperare in un contatto radio.
Daniele Fanelli.