MODELLI DI STERILITA'

Induzione alla sterilità femminile attraverso modelli culturali

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  1. wookyee
     
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    Angelina Jolie, gravidanza a rischio?

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    Gravidanza a rischio per Angelina Jolie.

    Secondo il giornale Star, l'attrice, incinta di circa quattro mesi, è collassata sul set del film "The Good Sheperd", le cui riprese sono in corso nella Repubblica Domenicana, sbattendo la testa. [...]
    Il problema principale dell'attrice è dovuto alla sua magrezza e alla sua apparente sofferenza.

    http://gossip.excite.it/permalink/1026

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    Rapporto uomo-cibo, un Seminario per riflettere
    A cura de Il Pensiero Scientifico Editore

    Quanto incidono i modelli culturali?

    I disturbi del comportamento alimentare sono sindromi cosiddette “culture bound”, legate a certe culture specifiche di alcuni paesi.
    Ne dobbiamo tenere conto per valutare la patogenesi e la diffusione di questi disturbi.

    Sono infatti frequenti nei paesi ricchi e fortemente industrializzati: Europa occidentale, Stati Uniti, Canada, Australia e Nuova Zelanda, Sudafrica, Giappone. Sono assenti o molto rari nei paesi poveri dell’Africa, dell’Asia e dell’America Latina. Anoressia e bulimia appaiono legate a valori e conflitti specifici della cultura occidentale, connessi, in particolare, alla costruzione dell’identità femminile e al ruolo familiare e sociale della donna.

    La diffusione di queste patologie nei paesi dell’Est europeo (aumentata a partire dalla caduta del Muro di Berlino), del Terzo Mondo e fra gli immigrati da nazioni povere verso nazioni ricche appare correlata al miglioramento delle condizioni economiche e, ancora di più, ai processi di occidentalizzazione culturale.

    È da notare che, nei paesi poveri, parallelamente all’aumento dei disturbi del comportamento alimentare stanno aumentando, in misura esplosiva, i casi di obesità.

    Il culto della magrezza femminile segue la stessa distribuzione geografica e temporale dei disturbi dell’alimentazione. In India, per esempio, l’aumento dei casi di anoressia e bulimia sembra seguire, in modo inverso, la diminuzione delle misure delle attrici più popolari del cinema indiano.

    Il caso del Giappone è abbastanza paradigmatico: in questo paese la forte ambivalenza tra modelli culturali orientali e occidentali è documentata dalle percentuali di prevalenza dei DCA riscontrate in alcuni studi: se i sintomi anoressici sembrano essere piuttosto rari (1 caso su 500 in città e 1 su 2000 in ambiente rurale), lo stesso non può essere detto per la bulimia, chiamata “Kibarashi-gui”, la cui prevalenza varia in Giappone dal 2,1 al 3,6 per cento a seconda della zona considerata.

    http://it.health.yahoo.net/p_news.asp?id=16688&c=45&s=14

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21 replies since 17/12/2006, 16:33   3791 views
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