Il femminismo o il machismo?
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Il femminismo o il machismo?

chi ha "tarpato" i sentimenti maschili?

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  1. *STRIDER*
     
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    Secondo me il machismo.
    Se oggi, come ieri, gli uomini non riescono a parlare di sè, dei propri sentimenti, di cosa sentono, di chi sono realmente, la causa prima è da ricercare nel vecchio machismo, non nel femminismo.
     
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  2. Alexandros Basileus
     
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    Caro Strider, io avrei votato ENTRAMBI, ma vedo che l'opzione non è contemplata dal sondaggio e così mi limito a comunicartela tramite questo post.
     
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  3. Lee Haney bodybuilder
     
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    entrambi,concordo con il signor strider
     
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    Lupus in fabula

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    I "sentimenti maschili" sono stati "tarpati" in primis dal femminismo, aiutati in maniera determinante da un maschilismo becero, istintivo ed ignorante, ( e non di rado autolesionista, leggasi ad esempio "il Vaccaro"). Il maschilismo di quel tipo ha funzionato come un robusto fulcro, su questo hanno fatto leva per dare forza e legittimità alle folli ed omicide idee del neofemminismo.
    (Omicide perchè hanno portato la società attuale sulla via dell'estinzione, tra le altre cose).

    Edited by Reduan - 1/11/2006, 09:55
     
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  5. *STRIDER*
     
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    Personalmente resto del parere che la responsabilità maggiore sia da attribuire al machismo.
    I tipi come "ilvaccaro" esistono e fanno danni da secoli, quindi molto prima dell'avvento del femminismo.
     
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  6. WlaClioNokia
     
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    Il Femminismo, invece, sostengo io, ha distrutto gli uomini.
    Basti pensare che in quella che le femministe definiscono "squallida era del patriarcato" c'erano uomini che nutrivano passioni spaventose per le donne, c'erano grandi amatori e playboy scatenati.
    Ma anche un rigoroso codice di rispetto sulla donna a dispetto delle menzogne femministe.
    C'era il Romanticismo
    C'era la Passione.
    C'era l'Amore
    C'era la Famiglia
    Ora cosa abbiamo?
    Vladimir Luxuria?
    I ragazzi che, come ha detto Rocco Siffredi, non sono più "arrapati", ma confusi, sbandati, timorosi, succubi e pure disprezzati?
    Certo, porcate come mancanza del diritto di voto e l'impossibilità di ereditare c'erano.
    Vero.
    Ma quel sistema produceva Donne, Madri, Mogli, Amanti ed Uomini motivati ed audaci per conquistare e sedurre le donne che amavano.
    Qualcuno si ricordi come, nel vituperato film "The perfect woman", le donne "manipolate" erano oltre che madri e mogli esemplari, amanti eccezionali che Godevano alla grande.
    Ricordo infine come nel sud d'Italia maree di donne del nord e di paesi con emancipazione femminile cercavano l'avventura con gli uomini locali.
    Poi è arrivato il Femminismo ad infettare il meridione d'Italia, e vanno a cercare avventure con arabi, africani e paesi dove riescono a trovare il "vero uomo".
    Peccato che in tutti questi "esotici paesi" le femministe prenderebbero i calci nel sedere che, per nostra disgrazia, non prendono nel "civile" Occidente
     
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  7. *STRIDER*
     
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    Faccio notare alcuni particolari: chi è che oggi come ieri prende per il c*** gli uomini che manifestano i propri sentimenti, molto di più di quanto facciano le donne e quelle decerebrate delle femministe?
    Chi è che giudica gay un uomo che mostra una certa sensibilità?
    Chi sono quei soggetti con i quali per farti rispettare, in tali situazioni, devi usare l'intimidazione e la violenza?
    Chi è che capisce, oggi come 500 anni fa, solo "la legge della giungla", ovvero la legge del più forte?
    Signori, sono i MACHI.
    Ve lo dice uno che in passato ha dovuto "medicarne" più di uno...
    Vi dirò di più: il fatto di essere abbastanza grosso e di praticare il pugilato (oltre a due anni di karate quando ero ragazzino), mi ha "salvato" in numerose occasioni; non solo nello scontro fisico con i suddetti, ma anche evitando di arrivare alle mani, in virtù del timore che incutevo loro.
     
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  8. Mustela_Erminea
     
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    penso che il machismo, così come lo intendiamo noi oggi, sia un prodotto del femminismo.
    Un pò come il fascismo è stato un prodotto, cioè una reazione, al comunismo.

    Osserviamo l'evoluzione dell'immagine maschile nel cinema.
    Negli anni '50 e '60 gli eroi maschili erano rappresentati da John Wayne, Clint Eastwood, Sean Connery (Doctor No, 1962), Gregory Peck (MacArthur, 1977), Paul Newman e Robert Redford (La stangata, 1973).
    Tutti quegli attori caratterizzavano uomini virili, che però non vivevano avventure inverosimili.
    Come fanno le Charlie's Angels oggi ...
    E' vero che c'erano anche l'uomo ragno e Batman, ma erano cose da fumetti per ragazzini che non influenzavano il cinema degli adulti.

    Con il radicarsi del femminismo (*) tra la fine degli anni '70 e gli anni '80, il mondo maschile si è sentito minacciato ed ha reagito elaborando un machismo esasperato al fine di rimarcare le differenze uomo-donna.
    (nota bibliografica : il vaccaro)
    A questo punto si è formato il machismo così come noi lo conosciamo adesso.
    La Colt 6 colpi a tamburo di John Wayne si è trasformata in un Vulcan-Phalanx : un'arma di sterminio di massa nelle mani di Rambo, Terminator, Top Gun ...
    Dato che le donne avevano "dimostrato" (a parole o con qualche fenomeno da baraccone) di essere come gli uomini, gli uomini dovevano dimostrare di essere ancora più uomini di quello che già erano, rilanciando la posta in gioco in una mano di poker che poi si è dimostrata un gigantesco bluff.
    Perchè oggi purtroppo conosciamo fin troppo bene la debolezza delle donne ... ossia la loro incapacità di essere donne.

    E' chiaro che il machismo è una forma degenere di virilità perchè c'è una bella differenza tra Ronald Reagan e Arnold Schwarzenegger.
    La stessa differenza che corre tra chi si è fatto da sè mettendo a frutto con pazienza e tenacia le proprie capacità, rischiando in prima persona del proprio con fermezza e senso di responsabilità, e chi invece si è fatto di ... pastiglie per la Arnold Classic.


    (*) intendo quì per femminismo quell'ideologia che ha come programma l'annullamento delle differenze di carattere sessuale.

    "La donna deve impegnare il maschio sul suo stesso terreno reclamando per sè ruoli e mansioni tradizionalmente maschili

    " la femmina non conosce più l'affanno procreativo

    " non è più necessaria alcuna distinzione di ruolo tra i genitori

    " non si lavora per vivere, si vive per lavorare

    " è ugualmente importante sbucciar patate che costruire cattedrali

    " le vincenti sono le ragazze dotate di intraprendenza, le giovani che si fanno apprezzare per stile ed efficienza, qualunque lavoro svolgano

    - Sapore di Futuro : tutto ciò che una ragazza deve sapere dai 14 ai 20 anni
    Romano e Patrizia Forleo
    Edizioni Paoline, 1990
     
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  9. Il_feroce_Saladino
     
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    io credo il machismo
     
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  10. *STRIDER*
     
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    CITAZIONE (Mustela_Erminea @ 31/10/2006, 21:17)
    penso che il machismo, così come lo intendiamo noi oggi, sia un prodotto del femminismo.

    Mustela, innanzitutto devo dire che i tuoi interventi sono sempre interessanti, poi aggiungo che condivido in parte la tua opinione.
    Questo perchè ritengo che certi atteggiamenti machisti e deleteri non solo per tutti quegli uomini che "machi" non sono, ma anche per gli stessi "bulli", siano vecchi di secoli e secoli.
    Anzi, ti dirò di più: a mio parere il femminismo delle origini (non quello degli anni Sessanta-Settanta, dicasi pure "neofemminismo") è stato un prodotto del machismo-maschilismo dell'epoca.
    Sottolineare questo non significa avallare le tesi delle neofemministe, secondo le quali tutta la Storia dell'umanità sarebbe da considerare un'oppressione dell'uomo sulla donna, ma semplicemente riconoscere che oltre al Bene vi fu anche il Male.
    Del resto certi movimenti, certi fenomeni non hanno mai origine dal nulla.
    La stessa associazione di U3000 è nata per reazione alle neofemministe: viceversa non avrebbe avuto, e non avrebbe, ragione di esistere.
     
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  11. Gravemaker
     
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    Io voto machismo (che poi sarebbe il "maschilismo" in spagnolo, correggetemi se sbaglio)

    Le mie ragioni sono queste: il femminismo è stato un movimento in tutto e per tutto, e questo gli ha dato una presunta dignità. Il maschilismo invece è più che altro una reazione del maschio a quel "movimento". Questo suo carattere di non-ufficialità e la sua antipodale contrapposizione al femminismo lo hanno portato ad essere preso di mira in più di un modo, soprattutto dall'ufficialissimo femminismo che ne ha dato quindi una immagine turpe.

    Secondo me il maschilismo è una reazione più che normale. Forse non sarà del tutto corretto, ma non ha niente di peggio del femminismo, anzi è il suo ovvio ribaltamento (Hegel docet).

    Pensateci.

    CITAZIONE (Mustela_Erminea @ 31/10/2006, 21:17)
    Un pò come il fascismo è stato un prodotto, cioè una reazione, al comunismo.

    Ma siamo sicuri che la storia non dica il contrario? Cioè che il Comunismo si diffonde in Italia sottoforma di ribellione al Fascismo? I partigiani avevano un fazzoletto rosso... cmq non svicoliamo troppo dal tema centrale:

    MALE-POWER!
     
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  12. romeno182
     
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    CITAZIONE
    Se oggi, come ieri, gli uomini non riescono a parlare di sè, dei propri sentimenti, di cosa sentono, di chi sono realmente, la causa prima è da ricercare nel vecchio machismo, non nel femminismo.

    grande frase strider.

    esattissima la tua conclusione. secondo me la stragrande maggioranza degli uomini non sa neanche di stare male.

    il machismo per me significa distruggere l´equilibrio naturale della psiche umana.ossia: restare duri a tutti i costi, non ammettere debolezza, reprimere sentimenti, non essre in grado di piangere, non confidarsi...
    e tutto questo credendo di indurire l´uomo. ci si indurira pure, pero SI DISTRUGGE L´EQUILIBTIO MENTALE DI UNA PERSONA.

    Le "energie" emozionali non elaborate restano letteralmente "ghiacciate" dentro di noi creando paura, ansia, preoccupazioni, frustrazioni, ulteriore vergogna.
    con ulteriore vergogna intendo l´ulteriore vergogna risultante da un sistema perfezionistico qual´é il machismo, basato sulla vergogna.
    la vergogna di essere deboli.

    e una persona piena di emozioni represse, di paure puo essere in controllo, in una posizione di scelta, pensando anche a al bene di se stessa ecc. ecc.?? NO assolutamente NO

    risultando anche in una totale perdita della SENSIBILITA PER SE STESSO, PER IL PROPRIO CORPO, PER IL PROPRIO BENESSERE...

    Io ritengo e sono sicuro che il cosidetto machismo e´ la PRIMISSIMA causa della rovina del uomo, e questo gia´parecchio prima del femminismo.

    direi che il machismo e un vero proprio stupro alla sacralita e dignita del uomo, alla sua anima, alla sua felicita.
     
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  13. *STRIDER*
     
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    CITAZIONE (romeno182 @ 7/11/2006, 19:07)
    Io ritengo e sono sicuro che il cosidetto machismo e´ la PRIMISSIMA causa della rovina del uomo, e questo gia´parecchio prima del femminismo.

    Esattamente, romeno.

    CITAZIONE (romeno182 @ 7/11/2006, 19:07)
    esattissima la tua conclusione. secondo me la stragrande maggioranza degli uomini non sa neanche di stare male.

    Infatti non lo sanno, e il bello è che se glielo fai notare si inc+++++ pure.
     
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  14.  
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    Mah, io ho votato 1, però non ne sono convinto...
     
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  15. vero mummio 2
     
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    Allora, gli uomini hanno le ali tarpate da una cinquantina d'anni, il machismo c'è da 3000 anni come minimo, il femminismo da una cinquantina d'anni.
    Ne va da sè che... il machismo è come una sostanza nel corpo che a contatto con una sostanza tossica la rende ancora più tossica.
     
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16 replies since 29/10/2006, 17:42   582 views
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