Matrimonio e doveri sessuali

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  1. Barnart
     
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    Per motivi tecnici metto insieme qui temi diversi (e ne chiedo venia)


    1- In questi ultimi giorni il forum, almeno su alcuni 3D, è ritornato al livello che compete ad una conversazione che si ispira per contenuti e forme alla proposta di U3. Non è sempre stato così. Ci sono stati scivolamenti politici, risposte castranti a qualche interlocutrice, amenità varie. E’ vero che questo è uno dei pochi ambienti nei quali gli uomini possono finalmente esprimere i loro sentimenti e le loro opinioni, perciò una certa indulgenza riguardo alle eruzioni emotive è d’obbligo. Ma anch’essa deve avere dei limiti. La polemica è uno degli ingredienti della conversazione. L’insulto e l’insinuazione invece …non sono necessari. Ad es., il forum è aperto alle donne e non per finzione ma perché esse abbiano la possibilità di ascoltare quel che non sentono altrove. E noi le dobbiamo lasciar parlare, benché dicano quasi sempre ciò che sentiamo da decenni. E’ un luogo gestito da uomini: se non siamo in grado di assorbire qui le eventuali ferite che ci possono infliggere non lo potremo fare da nessun’altra parte. Lasciamole sparare. In fondo non esiste (mi pare) altro luogo in cui le parti siano rovesciate: questo è un luogo dedicato al racconto maschile. Un fatto inaudito. Bisogna dunque capire che la cosa disorienta e sconcerta.

    Mi permetto di dire questo dopo mesi di attesa. Infatti, benché io non sia né adm né mod, le mie parole hanno un peso particolare e proprio per questo spesso mi devo autocensurare. E’ giusto che sia così, ma questo non significa che io sia cieco. In alcune occasioni la pazienza dei mods è stata messa a dura prova.
    La cosa si ripeterà, è inevitabile, ma intanto voglio pubblicamente ringraziarli per quel che hanno fatto e continuano a fare.

    2- B. De Pace. Le osservazioni presentate sul tema sono tutte interessanti. Quanto a me io guardo alle sue affermazioni dallo stesso punto di vista espresso da Renato. La strumentalità delle “concessioni” mi sembra evidentissima. Poi sulle singole affermazioni si può anche concordare, ma il contesto impone una netta presa di distanza. Le finalità sono quelle che ci si devono attendere da una femminista, una donna che sul conflitto dei sessi, combattuto contro gli uomini, ha costruito una invidiata carriera. Ha raggiunto il top. Questa è la mia opinione.

    3- Stupro nel matrimonio.
    Che possa esistere non ci sono dubbi. Non ci sono dubbi che sia esistito e che esista. Stupro inteso in senso prefemminista: uso della violenza o della minaccia della violenza. Chi lo commette è un criminale e come tale deve essere punito.
    Altra cosa è lo stupro nella nuova versione creata dal femminismo, secondo cui anche le “insistenti richieste” sono stupro (e infatti la magistratura le ha già assimilate a quel reato con conseguente punizione del reo, cosa questa che nessuno sa e quando glielo dici non ci crede. Se poi gli citi la sentenza allora dice: “Ah, ma è un caso particolare”).
    Il problema che si pone è infatti questo: se io ottengo il sì attraverso doni, servizi e prestazioni varie, ossia ripetendo un cerimoniale di corteggiamento, allora tutto è ok. Se invece lo ottengo minacciando di tenere il muso, o di oppormi alle ferie in montagna, di non salutare la suocera o semplicemente insistendo e poi ancora insistendo (insomma: implorando), allora è stupro.
    Eppure tanto nel primo caso come nel secondo la mia azione è stata strumentale. Tanto nel primo caso come nel secondo ho strappato alla donna un consenso che, in assenza di quelle mie azioni, non mi avrebbe dato e lo ho fatto per via immateriale, psicologica. Eppure, se la convinco con i doni è amore, se la induco al sì con il piagnisteo è stupro.
    Succo: non è stupro se sono capace di rinnovare dopo 5, 10, 20 anni il cerimoniale, se riesco ad allestire ogni volta una grandiosa serata. Se invece per mille motivi non ce la faccio ma la convinco egualmente e lei si concede, allora è stupro.
    Tale è la situazione oggi e, per il momento, non è rimediabile.
    Quel che possiamo e dobbiamo fare oggi è rendere coscienti i giovani che questa è la condizione nella quale si immettono sposandosi. Questa verità è occultata e negata.
    Al momento del matrimonio nessuna donna dirà mai allo sposino che le cose stanno così e che si farà sesso a queste condizioni: fin quando il cuore batterà come allora e/o lui sarà in grado di scaldarlo.
    Se non ce la farà …continenza.
    E’ una verità spietata e disarmante. Per questo nessuna sposa la sussurra al maritino salendo la navata della cattedrale. Glielo dobbiamo dire noi.

    P. S. Concordo con l'equilibrato parere di Seiper1: reciproci diritti/doveri in ogni ambito. In quei pochi casi in cui le parti si invertono (lei vuole - lui no) doveri sessuali anche per gli uomini. Con relativa sanzione. Ma nella reciprocità.

    Rino


     
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95 replies since 10/5/2006, 21:48   4477 views
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