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Purusha
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Se possibile, vorrei enfatizzare ancor più quanto intelligentemente scritto da SA. L'Italia ha calpestato, distrutto e obliato la propria cultura, una delle più ricche e illustri della tradizione europea. Un processo che a mio modesto parere ha avuto inizio dal secondo dopoguerra, come prezzo da pagare ai liberatori anglo-americani. Perché è indubbio che da allora ad oggi la cultura e la tradizione italiana siano andate progressivamente e inesorabilmente americanizzandosi. Ora la distruzione è quasi completa, e gli taliani non hanno che se stessi da biasimere per quanto avvenuto: per questo immane suicidio culturale. I veri 'stranieri' oggi in Italia sono le giovani generazioni, che non hanno più un retroterra culturale degno di tale nome, e neppure immaginano cosa possa essere una vera identità non dico nazionale, ma perfino regionale (e non saranno le sagre paesane a dare una mano). Di questo credo si debba ringraziare anche la classe politica tutta - senza distinzioni di schieramento e di partito - salita alla ribalta all'indomani di Tangentopoli. L'anima culturale del paese era la nostra cultura umanistica, che è stata devastata con le riforme universitarie Berlinguer e Moratti: a loro dobbiamo una speciale ringraziamento per ciò che siamo ormai diventati, e per la distruzione dell'accademia umanistica italiana. Avanti tutta....
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435 replies since 18/4/2006, 22:40 10483 views
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