CITAZIONE
Secondo un importante studio realizzato dall'Università di Chicago, negli Stati Uniti, le femmine ne soffrono il doppio dei maschi (33% rispetto al 16%) e altre ricerche hanno dimostrato che solo il 25% dei casi si riesce a risolvere.
Inoltre, con l'avanzare dell'età, è fisiologico che le femmine vedano calare più dei maschi la voglia di fare sesso.
Le ragioni? La libido è influenzata da alcuni ormoni, come il testosterone: se si considera che, di norma, la femmina giovane ne ha un decimo rispetto all'uomo e che dopo i 50 anni questo quantitativo si è già dimezzato, si capisce perché il calo del desiderio sia un problema più femminile che maschile (contrariamente a quanto narrano i mass media...).
Un altro ormone androgeno, il deidroepiandrosterone (Dhea), secreto dal surrene, serve ad accendere la passione, ma tra i 20 e i 50 nelle donne cala del 60-70%.
Stesso destino tocca agli estrogeni: strettamente collegati all'eros, traducono l'eccitazione mentale in eccitazione fisica genitale, provocando la vasodilatazione superficiale e la lubrificazione vaginale.
Dopo la menopausa si riducono fino a scomparire.
C'è poi l'ormone tiroideo che modula la voglia di sesso: il desiderio tende a diminuire in chi soffre di ipotirodismo, una malattia più frequente nell'età avanzata, che colpisce il 30% delle femmine (il 20% in modo meno rilevante e il 10% in modo più serio).
Quel che è certo è che, a partire dai 20 anni, c'è una caduta progressiva degli ormoni "amici della passione". E, a 50, la componente biologica del desiderio si impoverisce in modo secco.
Il maggiore studio europeo, pubblicato lo scorso anno sul Journal of sexual medicine e condotto su 2.467 donne tra i 20 e i 70 anni, ha poi dimostrato che la menopausa causata da un intervento chirurgico (per esempio, l'asportazione delle ovaie) ha un effetto più negativo sulla libido rispetto alla menopausa naturale.
Hanno dichiarato di avere un desiderio sessuale basso il 16% di donne tra i 20 e i 49 anni con mestruazioni regolari, il 29% tra i 20 e i 49 in menopausa chirurgica, il 42% tra i 50 e i 70 in menopausa naturale e il 46% tra i 50 e i 70 in menopausa chirurgica.
Non è solo l'età a smorzare la libido.
Per esempio, molte femmine, soffrono di una particolare distrofia vulvare, detta lichen sclerosus, che colpisce anche le giovani donne e, a volte, inizia nell'infanzia.
Questa patologia fa invecchiare precocemente gli organi genitali di una femmina, arrivando a togliere ogni forma di piacere durante il rapporto, anzi provocando dolore.
Ed è ovvio che le donne che sentono male quando fanno l'amore non abbiano alcuna voglia di trovarsi in intimità con un uomo e soffrano quindi di calo del desiderio.
Non si pensi che il dolore durante i rapporti sessuali sia un fenomeno così sporadico: colpisce il 10-15% delle donne nell'arco della vita.
Molte di loro si vergognano ad ammetterlo, per il timore di sentirsi dire che il problema è tutto nella propria testa. Niente di più sbagliato. Il dolore durante i rapporti, oltre che a problemi psicosessuali e relazionali, è legato a precise cause mediche, cioè a meccanismi nervosi, immunologici, ormonali, muscolari.
Con la terapia giusta, curando il problema alla radice, è possibile ritrovare la voglia di fare sesso.
Anche il parto è spesso nemico dell'eros: dopo la nascita di un bambino, viene prodotta prolattina, un ormone che stimola la montata lattea ma che frena la libido. Le neomamme sono soggette a un calo del desiderio, ma dopo qualche tempo la situazione torna normale.