Dalla Norvegia: Cambiare il ruolo degli uomini

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  1. milanesestanco
     
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    CITAZIONE (digilando @ 16/9/2009, 11:37)
    Fai pure marmocchio, tanto per me la discussione col milanese è chiusa.
    Comunque, boh, basterebbe leggersi magari "il padre spodestato" di Cavina Marco, che traccia la storia del declino del potere paterno dall'antichita (4.000 a.c) ad oggi, per farsene un'idea, così come molti altri fattori prettamente maschili (e non solo paterni), dal Re che aveva diritto di vita e di morte su tutti al presidente della nazione più potente al mondo che viene portato in tribunale da una pompinara (ai tempi d'oro del potere maschile gli avrebbero infilato un palo nel ....)

    Ma tanto, chi non vuole vedere, per numerose che siano le prove che si portano, non le vede.
    Inutile discorrerne....

    uh mannaggia.... il Re non può aver diritto di vita e di morte , il signorotto non ha più lo ius primae noctis e non si possono impalare quelli che ti sputtanano....
    eh si, che continuo declino :P
     
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  2. Grifone_verace
     
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    CITAZIONE (TullioConforti @ 15/9/2009, 12:18)
    http://www.amb-norvegia.it/policy/gender/male/male.htm

    Nell’ambito del dibattito sulla parità dei sessi in Norvegia, l'attenzione rivolta al ruolo degli uomini genera ancora qualche resistenza. Gli uomini sono comunemente ritenuti il sesso forte e dominante, mentre le donne tendono ad essere considerate in termini di generazioni di discriminate che hanno un conseguente bisogno di misure speciali e azioni politiche mirate. Questa prospettiva è stata fondamentale per il raggiungimento della liberazione delle donne. Gli uomini non rappresentano un gruppo uniforme e non è neanche possibile parlare di un unico ruolo maschile. La mascolinità non è sempre sinonimo di potere: gli uomini vivono vite molto diverse e hanno differenti interessi.

    Le statistiche sociali e sanitarie mostrano che nella società occidentale la vita esige dagli uomini un prezzo più alto da pagare. Sono loro a costituire il numero più elevato di consumatori di sostanze stupefacenti e di presenze nelle carceri. L'aspettativa di vita degli uomini è più bassa comparata a quella delle donne. I ragazzi mostrano maggiori problematiche relative al comportamento a scuola rispetto alle ragazze e sono quelli che richiedono maggiori misure di supporto nella scuola elementare. Il tasso di abbandono scolastico dei ragazzi è considerevolmente più alto di quello delle ragazze.

    È ormai assodato che i bambini hanno bisogno di stare sia con uomini che con donne negli asili, nelle scuole e in famiglia. La preoccupazione diffusa, dal punto di vista della parità tra i sessi, è che gli istituti e le scuole rimangano ambienti dominati dalla presenza femminile. Gli uomini rappresentano soltanto il 7 % dello staff totale negli asili norvegesi e il 12 % degli insegnanti delle scuole elementari (dati del 2002). Il Governo sta lavorando per aumentare l'attenzione su questo aspetto e per promuovere una maggiore parità tra i sessi in questo settore. Per il 2007 obiettivo del Governo è giungere al 20% di personale maschile nelle istituzioni preposte all’assistenza all’infanzia.

    Uno degli ambiti in cui in Norvegia è maggiormente cambiato il ruolo degli uomini riguarda il ruolo di padre. Le ricerche indicano che la paternità porta gli uomini a rompere in modo più esplicito le tradizionali forme di mascolinità. Il permesso dal lavoro per paternità, introdotto nel 1993, si propone di rafforzare la relazione padre-figlio, segnalando la necessità che i padri partecipino attivamente alla cura dei propri figli.

    I cambiamenti avvenuti nel ruolo degli uomini non riguardano soltanto i rapporti con l'altro sesso, ma anche il modo in cui essi si relazionano ad altri uomini, a nuovi compiti e a importanti istituzioni sociali guidate da uomini. Nel 2002 è nato REFORM, un centro di assistenza rivolto agli uomini e finanziato dal Governo. Lo scopo è raggiungere la parità tra i sessi, aiutando a migliorare le condizioni di vita degli uomini e stimolando le risorse che un uomo ha per svilupparsi in ambienti e campi che tradizionalmente non sono associati al ruolo maschile.

    A cura del Ministero Norvegese per la Famiglia e l'Infanzia

    Per me Paesi del genere possono benissimo sprofondare. Ormai, eccetto che in finlandia, sono troppo contaminati dal femminismo
     
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31 replies since 15/9/2009, 11:18   660 views
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