L'UOMO HA SCOPERTO IL FUOCO MA.....

In realtà ne hanno quattro miliardi di meno.
Leggi questo articolo risalente al 1997.

SCIENZE DELLA VITA. IL CERVELLO
Più sinapsi nelle donne? Per compensare il minor volume
Autore: GIACOBINI EZIO

Se pesassimo dieci cervelli femminili e dieci cervelli maschili di individui della stessa età e dello stesso peso, in assenza di particolari malattie neurologiche (studio che è possibile solo post mortem), noteremmo una sensibile differenza statistica di peso a sfavore delle donne. Essa ci porterebbe a concludere che il sesso femminile "ha meno cervello" di quello maschile. Finora si è creduto che a una minore massa cerebrale corrispondesse una maggiore densità di cellule nervose in certe zone (ad esempio nella corteccia cerebrale) tale da compensare il minore volume dell'organo. Questa spiegazione ha soddisfatto entrambi i sessi e ci ha dato motivo di vivere in pace fino ad ora. Le cose non stanno più così da quando due neuroscienziati di due diversi istituti danesi (a Copenaghen e ad Aarhus) hanno utilizzato una nuova tecnica particolarmente fine di conteggio delle cellule chiamata stereologica. Essa permette di contare le cellule nervose dei diversi strati della corteccia cerebrale non solo trasversalmente o orizzontalmente al taglio come si faceva in precedenza ma da diversi angoli. Gli scienziati sono così riusciti a contare tutte le cellule, comprese quelle che sfuggivano ai conteggi precedenti. Pakkenberg e Jorgen, i due neuroistologhi (neurostereologhi) danesi, hanno utilizzato ben 94 cervelli dei due sessi deceduti in seguito a cause non neurologiche. Un'opera monumentale se si pensa che in uno strato solo della corteccia dello spessore di pochi millesimi di millimetro alloggiano milioni di cellule nervose. Innanzitutto il nuovo studio conferma il dato ben noto che il cervello degli uomini ha dimensioni maggiori di quello delle donne. La sorpresa viene però dal conteggio quando si trovò che i maschi avevano un 16% in più di neuroni corticali delle donne. Per dirla in modo più esatto si conta nel cervello maschile una media di 23 miliardi di cellule contro 19 miliardi in quello femminile. Non si trova invece alcuna differenza tra i due sessi per quanto riguarda la densità (impaccamento) delle cellule. Si tratta di una vera differenza di numero. Questi dati pubblicati il luglio scorso nel Journal of Comparative Neurology mandarono in crisi non tanto i circoli femministi quanto gli psicologi che si interessano di differenze di comportamento tra i due sessi. Secondo alcuni non si poteva spiegare la differenza di qualsiasi comportamento complesso nei termini di una variazione così vistosa di numero di neuroni. Altri psicologi non si trattennero dallo speculare che tali differenze potessero dipendere invece dal concentrarsi di popolazioni più ricche di cellule in quelle parti del cervello maschile devolute a speciali funzioni come il ragionamento cosiddetto "spaziale", che è più sviluppato negli uomini che nelle donne. Neppure questa spiegazione sembrò reggere ai risultati descritti nel lavoro dei danesi che dimostravano una distribuzione simile nelle varie parti del cervello dei sue sessi. La differenza era semplicemente numerica non di distribuzione. A questi dati anatomici molto interessanti manca un'osservazione più difficile da compiere, cioè il conteggio preciso del numero di connessioni tra cellula e cellula (dette sinapsi nervose). Il numero di sinapsi potrebbe essere diverso nei due sessi a favore delle femmine e tale da compensare il numero minore di cellule. Sono infatti le sinapsi a costituire gli elementi fondamentali della rete nervosa del cervello responsabile per la funzione (memoria, apprendimento e comportamento). Nell'attesa che arrivino questi risultati importanti possiamo già formulare qualche ipotesi? Non è vero ad esempio che ogni giorno nel nostro cervello vadano perduti milioni di cellule a causa dell'invecchiamento. Si sa ora che è la malattia, ad esempio l'Alzheimer, a far morire le cellule nervose ed a diminuire le sinapsi. Non la vecchiaia. Oltre i 75 anni di età tale malattia colpisce più le donne che gli uomini. Se le donne avessero in partenza meno neuroni degli uomini il danno sarebbe maggiore e più rapido il deterioramento. Per confortare le lettrici concludiamo affermando che non è solo il numero delle cellule nervose che conta, ma il grado di sviluppo dei circuiti nervosi che formano il cervello.

Ezio Giacobini

Nota come l'autore si preoccupa di confortare le lettrici...

Al contrario non accadrebbe mai.
Anzi.

a sì?
io credevo che donne che fanno certi discorso, senza che si possano vedere se sono mezze nude o meno, lo facevano ammosciare...
invece eccitano a tal punto da rendere possibile uno stupro o si comprende chi stupra?
fossi un uomo, l'idea di premere a forza il mio sacro pene dentro certe donne che trattano il mio genere come un conto in banca, la considererei un'auto-violenza , ma non lo sono.... quindi se lo fossi magari ecciterebbero pure me...

Ovviamente le femminucole decerebrate che dicono queste cose, vanno pure con il culo fuori. Non credo proprio che vanno vestite in modo sobrio.

Ma cosa vogliono? Provocano sadicamente gli istinti sessuali maschili salvo poi fare le "santarelline", trattano come una merda gli uomini, li fanno sbavare, li insultano, li umiliano, li spogliano dei loro averi e dei loro figli..e poi si arrabbiano se le stuprano!

ma ci facessero il piacere!!! Io sono contro ogni violenza(stupro, compreso) e per il rispetto, però quest' ultimo è una via a due sensi: per chiederlo, devi anche darlo. Altrimenti tutto salta.

ma anche no, magari son brutte o hanno superato da un pezzo gli anta, troppo ne conosco sui forum che parlano come delle ragazzine e scopri che ci hanno 50 anni.
ma chi parla così male degli uomini ci credo poco che abbiano un corpicino abbastanza decente da mettere in mostra, ovvio che chi prova rancore lo prova per un motivo, e chi prova rancore verso gli uomini di solito è perché spesso son state rifiutate, quindi nemmeno "buone per una scopata

lo stupro lo hai inserito tu e secondo me è fuori luogo, primo perché è un reato, secondo perché non credo che eccitano sessualmente donne che offendono gli uomini così anzi dovrebbero suscitare disinteresse totale, terzo perché l'aspetto sessuale non lo si può valutare in base a delle frasi.
ma se invece eccitano sti discorsi fatti da donne frustrate e rancorose...ok, non si finisce mai di imparare.

No, no, guarda che molte di queste non sono affatto brutte! Molte sono anche carine di aspetto. E conosco personalmente non poche misandre assolutamente carine! Lo stesso dicasi per molte giornaliste e politiche misandre, che non sono nulla male fisicamente!!! Al contrario, conosco personalmente donne per nulla carine d'aspetto, ma assolutamente rispettose per il genere maschile!

Lo so che è fuori luogo l'esempio dello stupro, però volevo far capire che gli stupratori, stuprano perchè evidentemente nella vita sono stati trattati male dalle donne(e quelle barzellete elencate, che poi barzellette non sono veramente, ne sono un esempio),e quindi non riescono a controllare i loro istinti sessuali verso il genere da cui solo sangue e morte hanno ricevuto.

Il controllo degli istinti sessuali è funzione anche della stima o meno, nei confronti del genere femminile.

Chi viene trattato bene dalle donne, credo che i suoi istinti sessuali li riesce a controllare bene. Ciò non significa che chi viene trattato male debba stuprare, ma solo che il fenomeno va compreso.

Julia, un pò forse non mi sono espresso bene e un pò forse tu non hai capito bene(come spesso succede). Non ho detto che le angherie subite da una donna causano quell'eccitazione tale da portare ad uno stupro, ma che:
1) Essendo quelle barzellette(che poi barzellette non sono) rappresentative di una certa concezione che ha la donna media occidentale nei confronti dell' uomo,(con tutte le conseguenze pratiche del caso) è ovvio che in caso di provocazione sessuale, un uomo fragile psicologicamente e vittima delle angherie di certe donne, diventa molto più vulnerabile nel suo self control.

2) Che le donne si arrogano il diritto di fare impunemente il male verso gli uomini(i veri uomini, non i zerbini pentiti o maschi alfa), allora a quel punto, sono meritevoli anche loro di subire il male(magari attraverso uno stupro). Ovviamente ciò era solo una provocazione. Non incito di certo alla violenza.

invece tu mi stai dicendo che le donne che sfottono l'uomo in senso generico, possono eccitare sessualmente e motivare lo stupro...(è qui che ho capito male?)

Oh my god..capisco le mie scarse capacità espositive e linguistiche(alla faccia dei tanti miei estimatori del mio blog che si ostinano a credere che io sia uno scrittore o un giurista)....però daje! Ripeto, non ho detto questo. Io ho parlato di fragilità psicologica alla base di un mancato controllo degli istinti sessuali di fronte ad una provocazione sessuale.E l'essere vilipesi e odiati e umiliati-in continuazione- può portare ad una fragilità psicologica. E la fragilità psicologica può portare allo stupro. Non è quindi vendetta o spedizione punitiva, ma fragilità psicologica che pregiudica gravemente il self control. E comportamenti di cui quelle "barzellette" sono rappresentative, non giovano certo all'equlibrio psicologico. A me non fanno un baffo(a parte l'incavolatura), ma non tutti siamo uguali.
Se poi tutto questo non ti convince, allora considera solo il punto 2). Credo ti sia più convincente.