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CITAZIONE ("lamari" @ 8/9/2008, 19:28) bartali
Nell'uso comune, è l'attitudine ad essere completamente disponibile per un'altra persona, mettendo da parte le nostre preoccupazioni e i nostri pensieri personali, pronti ad offrire la nostra piena attenzione. Si tratta di offrire una relazione di qualità basata sull'ascolto non valutativo, dove ci concentriamo sulla comprensione dei sentimenti e bisogni fondamentali dell'altro.
ma a questo punto stiamo parlando di due cose diverse dato che per te empatia serve per ingannare Ripreso da qui: http://it.wikipedia.org/wiki/Empatia
Interessante come, continuando a leggere (sopra e sotto il taglio di Lamari) si trovino come come queste:
CITAZIONE Per le sue origini l'empatia ha ragione di essere nell'arte e nelle sue applicazioni. In maniera particolare quando l'arte utilizza le parole per la narrazione. In questo caso non solo è mantenuto il rapporto con la psicologia, ma si ampliano le sue possibilità di intervento. Non tutti possono scolpire o dipingere, ma parlando se non scrivendo qualcosa lo possono raccontare molti.
CITAZIONE L'empatia è la capacità di comprendere cosa un'altra persona sta provando. La parola deriva dal greco "εμπαθεια" (empateia a sua volta composta en- "dentro" e pathos "sofferenza o sentimento"), che veniva usata per indicare il rapporto emozionale di partecipazione che legava l'autore-cantore al suo pubblico.
CITAZIONE L'empatia in questione coinvolge troppo ampiamente sviluppo e funzione psichica perché questo orientamento di ricerca trovi una conferma in esclusiva. Alternativamente si può fare conto su conoscenze disponibili in altre discipline. Per cui, visto che la donna "è stata esclusa dall'arte" per migliaia di anni, mi domando come siano riusciti gli uomini a creare tanto quanto hanno fatto, senza la C.d. empatia femminile, tantomai più sviluppata dell'uomo.Ma soprattutto, che validità abbiano certe ricerche, volte a creare un'ambiente favorevole esclusivamente (come nel caso di cui sopra, appunto) autoreferenziante, dove la ricerca non viene fatta per valutare una possibile tesi, ma viene fatta esclusivamente per avvalorare la tesi stessa, quindi ponendo a margine di essa tutto quello che potrebbe emergere dai dati, che contrasta con la tesi. Impossibile confutare una tesi simile, quindi.
Aggiungo anche che non v'è nessun riferimento, MAI, in nessuna ricerca simile, di come queste forme empatiche vengano poi sfruttate dall'essere umano, e nel caso da uomo e donna, che magari risulterebbero utilizzare queste capacità in maniera differente l'uno dall'altra. Anche analizzando la biologia umana, comunque, possiamo notare che c'è una differenza di usi, e in che verso vada questa differenza.
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